Lettera di Dimissioni 2023: Modulo online

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La lettera di dimissioni deve essere presentata online se hai un contratto di lavoro subordinato (a tempo determinato o indeterminato) presso un’azienda privata e vuoi dimetterti.

Cosa vuol dire? Significa che per dare le dimissioni e risolvere consensualmente un rapporto di lavoro non ci si può limitare a far pervenire una lettera cartacea al datore di lavoro, come accadeva in passato.

E’ necessario presentare la lettera di dimissioni per via telematica, cioè compilando un form online.

Ma in che modo dev’essere inviato il modulo di dimissioni volontarie? E come si compila? In questa utile guida completa e aggiornata ti spieghiamo come recedere da un contratto di lavoro e come compilare il modulo online lettera di dimissioni 2023.

COS’È LA LETTERA DI DIMISSIONI

La lettera di dimissioni è il documento attraverso il quale i lavoratori comunicano al datore di lavoro la propria volontà di recedere da un contratto di lavoro. Viene utilizzata per dare le dimissioni volontarie e ottenere una risoluzione consensuale del rapporto lavorativo.

LETTERA DI DIMISSIONI ONLINE 2023

La lettera di dimissioni online è stata introdotta con lo scopo di contrastare il fenomeno delle c.d. dimissioni in bianco. Si tratta una pratica diffusa, consistente nella firma di una lettera di dimissioni da parte dei lavoratori al momento dell’assunzione, in bianco e senza data. In questo modo il datore di lavoro poteva usare tale lettera per lasciare a casa il lavoratore in un momento successivo.

Dunque le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro subordinato nel settore privato devono essere effettuate esclusivamente in via telematica. La compilazione del modulo dimissioni online è l’unico modo previsto, dalla normativa vigente, per poter recedere dal proprio contratto di lavoro subordinato, pena la non validità delle dimissioni.

Il nuovo modello online per la presentazione telematica delle dimissioni deve essere compilato e inviato tramite il portale web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, secondo le modalità indicate nel decreto ministeriale del 15 dicembre 2015. Vediamo chi può presentare il nuovo modello lettera dimissioni 2023 in via telematica e come fare.

CHI PUÒ COMPILARE LA LETTERA DI DIMISSIONI ONLINE?

Il modulo dimissioni online per il recesso e revoca del rapporto di lavoro può essere presentato dai lavoratori del settore privato, titolari di un contratto di lavoro subordinato (a tempo determinato, indeterminato, di apprendistato) purché non siano più nel periodo di prova.

I lavoratori possono scegliere di compilarlo personalmente o avvalendosi dell’aiuto di soggetti preposti.

La compilazione, infatti, può essere effettuata nelle seguenti due modalità:

  • direttamente dal lavoratore interessato;

  • da soggetti abilitati, come CAF, patronati, sindacati, enti bilaterali, commissioni di certificazione, consulenti del lavoro e sedi territoriali competenti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro, che vengono dunque delegati dal lavoratore a compilare e trasmettere per suo conto la pratica.

Nel caso di lavoratori minorenni, la trasmissione delle dimissioni telematiche deve essere effettuata con l’assistenza di uno dei genitori, titolare della potestà genitoriale, o di chi ne fa legalmente le veci.

Quindi, se sei un lavoratore del settore privato con contratto subordinato e desideri dare le dimissioni, puoi scegliere se procedere in autonomia oppure se affidarti ad un ente che eseguirà la compilazione del modulo per tuo nome e conto.

COME SI COMPILA IL MODULO DIMISSIONI ONLINE?

Puoi presentare le dimissioni telematiche attraverso un’apposito servizio online reso disponibile dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali tramite il portale dedicato ai servizi per il lavoro. Oppure puoi utilizzare le app per smartphone e tablet dedicate, che consentono di eseguire la procedura utilizzando dispositivi con sistema operativo iOS o Android.

Se decidi di compilare autonomamente il modulo devi disporre delle credenziali SPID o della carta d’identità elettronica (CIE). Cosa sono? La carta d’identità elettronica italiana (CIE) è un documento di riconoscimento che ha sostituito la carta d’identità in formato cartaceo nella Repubblica Italiana. Il Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), invece, è il nuovo sistema di login che permette a cittadini e imprese di accedere a tutti i servizi online di pubbliche amministrazioni e imprese aderenti, utilizzando un’unica identità digitale.

Per avere accesso al modello online di dimissioni volontarie devi possedere uno dei due. Tieni presente che per ottenere l’identità SPID devi fare domanda, rivolgendoti ai Gestori di Identità Digitale (Identity Provider). Si tratta di soggetti privati accreditati dall’AgID (Agenzia per l’Italia Digitale) per rilasciarla. Maggiori informazioni sono disponibili in questa pagina.

Una volta in possesso delle credenziali di accesso al portale dedicato ai servizi del Ministero del Lavoro, devi accedere al form online per la trasmissione della comunicazione e compilarlo. Se decidi di rivolgerti ad un soggetto abilitato, sarà quest’ultimo che provvederà a compilare i dati e inviarli al Ministero del Lavoro.

PROCEDIMENTO

Per compilare il modulo online devi procedere come segue:

  1. accedi al portale web Servizi Lavoro del Ministero del Lavoro e clicca su SPID o CIE per autenticarti, utilizzando le tue credenziali, e procedi con la compilazione autonoma del modulo;

  2. segui le indicazioni per raggiungere la pagina dedicata alle dimissioni telematiche. Clicca sull’icona Dimissioni volontarie e seleziona la voce Entra, per essere reindirizzato alla pagina di compilazione;

  3. seleziona la voce Inserisci nuova dimissione, accedendo alla schermata in cui sono visualizzati i rapporti di lavoro attivi;

  4. clicca sull’icona blu presente sotto la voce Seleziona, in corrispondenza del rapporto di lavoro da cui vuoi recedere, per accedere al modello online da compilare. Il modulo è suddiviso in 4 sezioni:
    – la prima sezione è destinata all’inserimento dei dati del lavoratore (Codice Fiscale, Cognome, Nome, e-mail);
    – la seconda sezione è destinata alla compilazione dei dati del datore di lavoro (Codice Fiscale, Denominazione, e – mail/PEC, Indirizzo della sede di lavoro, Comune e CAP)
    – la terza sezione è riservata al rapporto di lavoro e dunque alla data di inizio e al tipo di contratto;
    – la quarta sezione è dedicata al tipo di richiesta che si sta effettuando: dimissioni volontarie, revoca per giusta causa o risoluzione consensuale, con la rispettiva data di decorrenza e il motivo;


  5. verifica le informazioni che hai inserito, per controllare che siano esatte, in quanto una volta salvate il sistema non consente di effettuare modifiche;

  6. invia la comunicazione, cliccando su Salva per convalidare i dati inseriti, o clicca su Annulla per annullare tutte le modifiche apportate. In caso di validazione, compare un messaggio di avviso che comunica la corretta elaborazione della richiesta e l’invio di una mail di notifica al datore di lavoro;

  7. vai alla pagina iniziale, chiudendo la finestra (pop up) contenente l’avviso per essere reindirizzato in automatico. Qui trovi l’elenco delle dimissioni presentate. Puoi visualizzare e scaricare la ricevuta della dimissione appena inviata, cliccando sull’icona presente sotto la dicitura Scarica PDF. Il modulo scaricabile contiene una quinta sezione al suo interno, relativa ai dati di invio. Questa riporta il codice identificativo del modulo e la data di trasmissione.

Se decidi di utilizzare l’apposita app dimissioni online per inviarle da smartphone o tablet, puoi scaricare l’applicazione direttamente da questa pagina.

NOTE DA CONSIDERARE PER LA COMPILAZIONE E INVIO DEL MODULO

Se il rapporto di lavoro per cui intendi presentare le dimissioni non è presente nell’elenco mostrato dal sistema, puoi procedere con l’inserimento delle dimissioni cliccando sul tasto Inserimento dimissioni per un rapporto di lavoro non presente in elenco.

Per i rapporti di lavoro iniziati a partire dal 2008, il sistema delle comunicazioni obbligatorie precarica automaticamente le informazioni relative alla sezione 1 (lavoratore) e alla sezione 2 (datore di lavoro). Quindi se sei stato assunto dal 2008 in poi non devi compilare queste parti. I lavoratori che hanno cominciato il rapporto lavorativo prima del 2008, invece, devono fornire personalmente una parte dei dati nel modulo. Dunque, se rientri in questo caso, devi inserire le informazioni che vengono richieste.

QUALI DOCUMENTI SERVONO

Dato che, per i rapporti di lavoro instaurati prima del 2008, occorre inserire i dati relativi al rapporto lavorativo, per registrare le informazioni richieste per le dimissioni volontarie occorrono i seguenti documenti:

– documento di identità valido;
– codice fiscale;
– busta di paga;
– indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del datore di lavoro.

È POSSIBILE REVOCARE LE DIMISSIONI?

Si, entro e non oltre 7 giorni dalla data di invio del modulo di dimissioni online. Per procedere alla revoca delle dimissioni o della risoluzione consensuale del contratto, devi semplicemente accedere alla lista delle dimissioni volontarie, all’interno della tua area riservata, e cliccare sull’icona Revoca, se quest’ultima appare colorata. Se, invece, è di colore grigio significa che è scaduto il tempo limite entro cui potevi revocare la dimissione online (dunque sono trascorsi più di 7 giorni) e che, quindi, non è più revocabile.

Il sistema mostra in automatico una schermata riassuntiva con i dati della dimissione. Per inoltrare la revoca devi selezionare la voce Esegui la revoca della dimissione. A questo punto compare una finestra pop up con il messaggio Esito revoca, che conferma la corretta elaborazione della richiesta e l’invio della notifica tramite mail al datore di lavoro. Chiudendo il pop up puoi tornare alla pagina iniziale, dove trovi la lista delle dimissioni e revoche. Nel campo data di invio compare, oltre alla data di invio del modulo dimissione volontarie, anche quella di revoca.

Se lo desideri, puoi visualizzare e stampare la comunicazione di revoca in formato .pdf, cliccando sull’apposita icona che risulterà di colore rosso. Anche in questo caso il documento presenta una quinta sezione, in cui sono indicati il codice identificativo del modulo annullato e la data di annullamento.

NOTIFICHE TRAMITE APP IO

Il sistema delle dimissioni telematiche invia notifiche agli utenti attraverso l’App IO per aggiornamento o promemoria sullo stato delle dimissioni, nei seguenti casi:

– quando viene inserita una nuova dimissione;
– se si effettua la revoca di una dimissione precedentemente inserita;
– quando termina il periodo utile per revocare una dimissione volontaria.

COME AVVIENE LA PROCEDURA SE CI SI RIVOLGE AD UN SOGGETTO ABILITATO?

Se decidi di richiedere il supporto ad un ente abilitato (CAF, enti bilaterali, sindacati ecc.) non devi fare alcuna registrazione online. Infatti, se ti avvali di un soggetto abilitato per inviare il modulo non è necessario possedere l’identità SPID o la CIE.

Come avviene la procedura? Il soggetto abilitato accerta la tua identità, si collega al portale web dedicato al lavoro del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, al quale deve essere registrato, e accede con le proprie credenziali. Quindi seleziona il modulo, lo compila per tuo conto e lo invia.

Ti segnaliamo che i soggetti abilitati possono anche stampare il modello online e revocarlo per conto del lavoratore per il quale hanno presentato la comunicazione. Anche in questo caso la revoca va inviata entro 7 giorni dalla data di invio.

COSA SAPERE SUL PREAVVISO

Una precisazione va fatta in merito alla possibilità di preavviso. Le dimissioni volontarie dal contratto lavorativo sono contemplate dai contratti, che prevedono un preavviso nella comunicazione delle stesse. La nuova procedura online non influisce sul periodo di preavviso da parte del lavoratore.

Riguardo a questo obbligo, infatti, e a quanto previsto dalla disciplina del rapporto di lavoro e della sua risoluzione, valgono le disposizioni di legge o contrattuali in materia (bisogna fare riferimento al proprio CCNL). Quindi il lavoratore che deve rispettare un periodo di preavviso per dimettersi deve attenersi a queste ultime.

In questo caso la data di decorrenza delle dimissioni è quella a partire dalla quale, decorso il periodo di preavviso, il rapporto di lavoro cessa. Quindi sul modulo quale data va indicata? Quella del giorno successivo all’ultimo giorno di lavoro.

CHI NON DEVE INVIARE IL MODULO TELEMATICO?

Sono esclusi dall’obbligo di invio del modulo di dimissioni online:

  • i lavoratori del settore pubblico;
  • i lavoratori che hanno svolto lavoro domestico (colf, badanti);
  • i lavoratori che hanno risolto consensualmente il rapporto di lavoro tramite accordi di conciliazione in sede stragiudiziale;
  • i genitori lavoratori nelle ipotesi indicate nell’articolo 55, comma 4 del Decreto Legislativo n.151/2001 che prevedono la convalida presso gli Uffici territoriali competenti;
  • lavoratori che si trovano durante il periodo di prova;
  • rapporti di collaborazione con partita IVA;
  • i titolari di contratti di collaborazione coordinata e continuativa (co.co.co.);
  • chi ha un contratto di tirocinio / stage;
  • chi ha un rapporto di lavoro marittimo.

Quindi, se rientri in uno di questi casi, non puoi inviare comunicazione online di dimissione. Devi utilizzare l’invio di un modulo cartaceo da consegnare a mano o a mezzo raccomandata e seguire le procedure previste dal tuo CCNL oppure quelle previste per specifiche categorie di lavoratori. Ecco gli esempi di lettera di dimissioni che si possono utilizzare per dimettersi.

PERCHÉ SONO STATE INTRODOTTE LE DIMISSIONI ONLINE?

Il primo obiettivo della predisposizione di un modulo online di dimissioni volontarie e risoluzione consensuale del rapporto di lavoro, è quello di istituire un’unica procedura che elimini qualsiasi altro tipo di comunicazione poco chiara e incompleta, nonché di definire le tempistiche precise di invio e compilazione del documento.

Ti ricordiamo, inoltre, che questa procedura è nata anche per contrastare la pratica delle dimissioni in bianco, attraverso la quale il datore di lavoro fa firmare le dimissioni al lavoratore al momento stesso dell’assunzione, in modo da cambiarne la data qualora si presenti un’esigenza di far lasciare il posto di lavoro. È una pratica che veniva utilizzata molto frequentemente nei confronti delle donne, con le quali i proprietari d’azienda tendevano a ‘proteggersi’ in caso di maternità della lavoratrice, ma ha riguardato diverse categorie di lavoratori a rischio.

Con il nuovo modulo di dimissioni online non è possibile alterare la data, poiché ogni lavoratore è in possesso di un codice identificativo e di una data di trasmissione. Perchè la procedura online è così macchinosa? Per assicurare un maggiore livello di sicurezza.

QUALI SANZIONI SONO PREVISTE

I datori di lavoro che tentano di alterare i moduli di dimissioni online incorrono in una sanzione amministrativa variabile, compresa tra i 5mila e i 30mila euro.

APPROFONDIMENTI, ULTERIORI INFORMAZIONI, FAQ

Per chiarimenti relativi all’utilizzo della procedura online mettiamo a tua disposizione la GUIDA AGGIORNATA (Pdf 805Kb) relativa alle modalità operative per inviare le dimissioni telematiche. Ti ricordiamo, inoltre, che puoi usufruire di un servizio di supporto, contattando l’URP online nelle modalità indicate al punto 5 del manuale operativo.

Puoi anche consultare la pagina web dedicata alle risposte alle domande frequenti (FAQ) predisposta dal Ministero del Lavoro.

ITER NORMATIVO

Come si è arrivati alla normativa vigente? Con l’approvazione della legge del 17 ottobre 2007 n. 188, è stata introdotta la presentazione telematica delle dimissioni, attraverso una specifica procedura fruibile tramite il portale web del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

L’iter è stato in seguito modificato dalla Riforma Fornero (legge 28 giugno 2012, n. 92). In continuità con le strategie adottate per combattere il fenomeno delle ‘dimissioni in bianco’, penalizzante per i lavoratori più deboli, a partire dal 12 marzo 2016 è stato istituito uno nuovo modulo di dimissioni volontarie, risoluzione consensuale del rapporto di lavoro e revoca delle dimissioni.

Questo cambiamento fa seguito alle novità introdotte dal Jobs Act, ossia la riforma del diritto del lavoro prevista dal decreto legge 20 marzo 2014, n. 34 e dalla legge 10 dicembre 2014, n. 183. Il nuovo sistema, introdotto dal decreto legislativo 14 settembre 2015, n. 151, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.221 del 23 settembre 2015. L’art. 26 comma 1 stabilisce che le dimissioni volontarie e la risoluzione consensuale del rapporto di lavoro subordinato nel settore privato devono essere effettuate esclusivamente in via telematica.

RIFERIMENTI NORMATIVI LETTERA DI DIMISSIONI

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di Tania A.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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14 Commenti

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  1. Ho eseguito e inviato le mie dimissioni online tramite spid ma il mio datore di lavoro dice che non è arrivato il documento tramite Pec , per un errore di inserimento da parte sua della Pec nel portale , ma a questo punto le mie dimissioni sono sempre valide?

    • Teoricamente se lei ha effettuato la procedura in forma corretta dovrebbe essere valido, a meno che non abbia ricevuto un messaggio di errore. Tuttavia per avere la certezza le consigliamo di rivolgersi ad un CAF o patronato e chiedere di effettuare una verifica tramite la piattaforma a cui loro, in quanto enti abilitati, hanno accesso. Sapranno anche consigliarle come procedere, in base alla sua situazione specifica.

  2. Salve, io ricevo sempre i pagamenti in ritardo, in più ho scoperto che il mio datore di lavoro non mi versa la Cassa Edile. È un motivo valido per licenziamento per giusta causa? Grazie

  3. Buongiorno, ho rassegnato dimissioni volontarie tramite spid, ma il file in pdf non si apre, non riesco a scaricarlo. Come mai? Devo aspettare che aprano la pec?
    Grazie

  4. Il modulo di dimissioni online può essere compilato e inviato anche con largo anticipo rispetto alla durata del preavviso? Ad esempio, se il preavviso previsto dal mio contratto è di 15 giorni e il mio primo giorno di non lavoro è il 16 settembre, posso compilare le dimissioni tranquillamente a metà luglio o anche prima? Non ho ben capito se il preavviso ha inizio con la ricezione del modulo di dimissioni o se comunque fa fede la data di decorrenza che si indica sul modulo

    • Hai poi risolto? Io credo di si che si possa fare anche prima, mi trovo in una situazione simile, fammi sapere come hai risolto grazie mille

  5. domanda: se io non volessi dare il preavviso , mi verrano detratte (se il datore riterrà di farlo,che farà sicuramente ) le giornate di preavviso non dovute non altro . Vero? (nel caso mio 21 giorni) .
    Grazie

    • Se non dai il preavviso previsto dal tuo contratto, il tuo datore di lavoro potrà trattenere la cosiddetta indennità di mancato preavviso, che è un importo pari alla retribuzione che avresti maturato durante il periodo di preavviso non prestato. Ad esempio se tu dovessi rispettare un preavviso di 2 mesi e non lo fai, il tuo datore di lavoro può trattenere dalla busta paga finale un importo pari a 2 mensilità di retribuzione. Questo non avviene in caso di dimissioni per gusta causa (es. una persona che da le dimissioni per molestie, o per mobbing o perchè non ha ricevuto stipendio ecc.).

  6. Grazie alle utili informazioni contenute in questa pagina sono riuscito ad eseguire l’invio delle dimissioni per via telematica con assoluta semplicità.
    Grazie mille.

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