Accordi per l’innovazione: cosa sono, come funzionano e domanda

Tutte le informazioni sui nuovi accordi per l’innovazione volti a sostenere le imprese che investono nello sviluppo industriale

MISE, Ministero, imprese
Photo credit: Cineberg / Shutterstock.com

Gli accordi per l’innovazione del Ministero delle Imprese e del Made in Italy sono strumenti che puntano a sostenere le imprese che investono in ricerca e sviluppo industriale.

Questi strumenti finanziano progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di quelli esistenti.

È possibile presentare domanda per il secondo sportello dal 18 settembre 2023, per cui sono stati stanziati altri 175 milioni di euro.

In questa guida vi spieghiamo in modo dettagliato cosa sono i nuovi accordi per l’innovazione, a chi si rivolgono e come funzionano.

COSA SONO GLI ACCORDI PER L’INNOVAZIONE

Gli accordi per l’innovazione sono intese sottoscritte formalmente tra le aziende proponenti, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy ed eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento di specifici progetti.

L’obiettivo è avviare un investimento per realizzare progetti di ricerca e sviluppo, anche in un’ottica di sostenibilità e della digitalizzazione del sistema produttivo che punta all’innovazione. Per raggiungere lo scopo la misura prevede anche la collaborazione con centri di trasferimento tecnologico e organismi di ricerca per realizzare nuovi prodotti, processi e servizi, o migliorare quelli esistenti.

Lo strumento si basa su un regime di aiuto esistente, istituito con il Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico del 1° aprile 2015, integrato con Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico 24 maggio 2017. Per ottenere le risorse degli Accordi, bisogna partecipare ai bandi gestiti dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy.

I BANDI DEGLI ACCORDI PER L’INNOVAZIONE

Questo l’iter operativo della misura nel tempo:

  • nel 2022 il Decreto MISE del 18 marzo 2022 ha stabilito le regole per la misura, con risorse finanziarie pari a 1 miliardo di euro, previste dal Fondo complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). La misura è stata suddivisa inizialmente in due bandi, di cui il primo bando scaduto il 14 maggio 2022 del valore di 250 milioni di euro;

  • nel 2023, dal 31 gennaio, è stato attivato il secondo bando. Questo secondo bando aveva un valore iniziale di 550 milioni di euro che è stato poi aumentato a maggio 2023;

  • con Decreto Ministeriale 11 maggio 2023 sono state destinate ulteriori risorse finanziarie, pari a 175 milioni di euro. Con questi fondi si dà sostegno alle iniziative di ricerca e sviluppo presentate nell’ambito del secondo sportello agevolativo previsto per gli “Accordi per l’innovazione”, ma non ammesse alla fase istruttoria;

Come chiariremo anche più avanti, il secondo sportello per accedere ai fondi degli Accordi per l’innovazione è dedicato a coloro che avevano già presentato domanda a gennaio 2023 ma erano stati esclusi. Dal 2024, sarà riattivata nuovamente la misura per tutti con nuove risorse già definite nella Legge di Bilancio 2023. Intanto, però, fino al 6 ottobre 2023, è ancora possibile presentare istanza di finanziamento. Vediamo nel dettaglio, chi sono in generale i destinatari della misura e poi approfondiamo le novità per lo sportello aperto.

A CHI SI RIVOLGONO GLI ACCORDI PER L’INNOVAZIONE

Possono avere accesso agli accordi per l’innovazione le imprese di qualsiasi dimensione, con almeno due bilanci approvati, che esercitano attività:

  • industriali;

  • agroindustriali;

  • di servizi all’industria (attività di cui all’articolo 2195 del codice civile, numeri 1, 3 e 5);
  • artigiane;

  • di ricerca.

Le imprese proponenti possono presentare progetti anche in forma congiunta tra loro, fino a un massimo di cinque soggetti co-proponenti. Possono essere soggetti co-proponenti di un progetto congiunto anche gli Organismi di ricerca e, limitatamente ai progetti afferenti alle linee di intervento “Sistemi alimentari”,Sistemi di bio innovazione nella bioeconomia dell’Unione” e “Sistemi circolari”, anche le imprese agricole che esercitano le attività di cui all’articolo 2135 del Codice Civile.

COSA FINANZIANO GLI ACCORDI PER L’INNOVAZIONE

Gli accordi per l’innovazione finanziano dei progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale finalizzate alla realizzazione di nuovi prodotti, processi o servizi o al notevole miglioramento di prodotti, processi o servizi esistenti, tramite lo sviluppo delle tecnologie abilitanti fondamentali (KETs). Riguarda le seguenti aree di intervento:

  • tecnologie di fabbricazione;
  • tecnologie digitali fondamentali, comprese le tecnologie quantistiche;
  • tecnologie abilitanti emergenti;
  • materiali avanzati;
  • intelligenza artificiale e robotica;
  • industrie circolari;
  • industria pulita a basse emissioni di carbonio;
  • malattie rare e non trasmissibili;
  • impianti industriali nella transizione energetica;
  • competitività industriale nel settore dei trasporti;
  • mobilità e trasporti puliti, sicuri e accessibili;
  • mobilità intelligente;
  • stoccaggio dell’energia;
  • sistemi alimentari;
  • sistemi di bio innovazione nella bioeconomia dell’unione;
  • sistemi circolari.

Le aree di intervento sono riconducibili al secondo Pilastro del Programma quadro di ricerca e innovazione “Orizzonte Europa”, di cui al Regolamento (UE) 2021/695 del Parlamento europeo e del Consiglio del 28 aprile 2021.

I REQUISITI DEI PROGETTI

I progetti di ricerca e sviluppo devono:

  • prevedere spese e costi ammissibili non inferiori a 5 milioni di euro;

  • avere una durata non superiore a 36 mesi;

  • essere avviati successivamente alla presentazione della domanda di agevolazioni al Ministero delle imprese e del Made in Italy.

Discorso a parte merita il secondo sportello degli accordi per l’innovazione attivo dal 18 settembre 2023. Scopriamo insieme a chi si rivolge e come funziona.

NOVITÀ SECONDO SPORTELLO ACCORDI PER L’INNOVAZIONE 2023

Con il Decreto direttoriale 11 agosto 2023 sono stati definiti le ulteriori modalità per la concessione ed erogazione delle agevolazioni in favore dei progetti di ricerca e sviluppo realizzati nell’ambito degli “Accordi per l’innovazione”. Come accennato, il secondo sportello attivo dal 18 settembre 2023, è a sostegno dei progetti presentati sul secondo sportello agevolativo e non ammessi alla fase istruttoria per carenza di risorse.

A gestire la misura per conto del MIMIT è la piattaforma on line di Mediocredito Centrale che verifica i requisiti dei progetti, procede all’istruttoria, sulla base della documentazione presentata in sede di domanda in data 31 gennaio 2023.

SECONDO SPORTELLO 2023, REQUISITI DEI PROGETTI

Ai fini dell’accesso alle risorse, i progetti presentati lo scorso 31 gennaio, che possono fare domanda al secondo sportello 2023, devono:

  • essere realizzati interamente in una o più delle sole aree meno sviluppate (Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna);

  • essere presentati, in casi di progetti singoli da PMI o da piccole imprese a media capitalizzazione o, in casi di progetti congiunti, da partenariati costituiti dalla presenza almeno di una PMI o da partenariati composti da sole piccole imprese a media capitalizzazione o con eventuali Organismi di ricerca;

  • essere coerenti con gli obiettivi tematici del Programma Nazionale Ricerca, Innovazione e Competitività per la transizione verde e digitale 2021-2027;

  • soddisfare gli ulteriori criteri di selezione previsto dallo stesso Programma, generali e specifici dell’Azione 1.1.4 “Ricerca collaborativa”.

Al di là delle differenze spiegate nei requisiti dei progetti, le regole per l’accesso agli Accordi per l’innovazione “secondo sportello”, sono quelle già valide per le istanze precedenti. Scopriamo i dettagli.

QUALI SONO LE AGEVOLAZIONI

Le agevolazioni degli accordi di programma sono concesse nella forma del contributo diretto alla spesa e, eventualmente, del finanziamento agevolato a valere sulle risorse messe a disposizione dalle amministrazioni firmatarie dell’accordo, nel rispetto dei seguenti limiti e criteri:

  • il limite massimo dell’intensità d’aiuto delle agevolazioni concedibili è pari al 50% dei costi ammissibili di ricerca industriale e al 25% dei costi ammissibili di sviluppo sperimentale;

  • il finanziamento agevolato, qualora richiesto, è concedibile esclusivamente alle imprese, nel limite del 20% del totale dei costi ammissibili di progetto.

Nel caso in cui il progetto sia realizzato in forma congiunta attraverso una collaborazione effettiva tra almeno una impresa e uno o più Organismi di ricerca, il Ministero riconosce a ciascuno dei soggetti proponenti, nel limite dell’intensità massima di aiuto stabilita dall’articolo 25, paragrafo 6, del Regolamento (UE) 651/2014, una maggiorazione del contributo diretto fino a 10 punti percentuali per le piccole e medie imprese e gli Organismi di ricerca e fino a 5 punti percentuali per le grandi imprese.

Fermo restando l’ammontare massimo delle agevolazioni, le Regioni e le altre amministrazioni pubbliche possono cofinanziare l’Accordo per l’innovazione mettendo a disposizione alternativamente:

  • le risorse finanziarie necessarie alla concessione di un contributo diretto alla spesa;

  • un finanziamento agevolato, per una percentuale almeno pari al 5% dei costi e delle spese ammissibili complessivi.

COME FUNZIONANO GLI ACCORDI PER L’INNOVAZIONE

Ai fini dell’accesso alle agevolazioni è necessario che sia definito l’Accordo per l’innovazione tra il Ministero delle imprese e del Made in Italy, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al cofinanziamento dell’iniziativa. La procedura è stata definita dal Decreto Ministeriale 31 dicembre 2021 per cui i soggetti proponenti devono presentare al MIMIT la domanda di agevolazioni corredata di:

  • scheda tecnica;

  • piano di sviluppo del progetto;

  • nel caso di progetto proposto congiuntamente da più soggetti, del contratto di collaborazione.

Il Ministero, ricevuta la domanda di agevolazione, verifica la disponibilità delle risorse finanziarie e provvede all’istruttoria amministrativa, finanziaria e tecnica, sulla base della documentazione presentata e valuta:

  • le caratteristiche tecnico-economico-finanziarie e di ammissibilità del soggetto proponente;

  • la coerenza del progetto con le finalità dichiarate e con quelle di cui al presente decreto;

  • conformità del progetto alle disposizioni nazionali ed europee di riferimento;

  • la fattibilità tecnica, la sostenibilità economico-finanziaria, la qualità tecnica e l’impatto del progetto di ricerca e sviluppo e la sussistenza delle condizioni di ammissibilità dello stesso;

  • la pertinenza e la congruità delle spese e dei costi previsti dal progetto di ricerca e sviluppo.

Nel caso in cui le valutazioni istruttorie si concludano con esito positivo si procede alla definizione dell’Accordo per l’innovazione tra il Ministero, i soggetti proponenti e le eventuali amministrazioni pubbliche interessate al sostegno del progetto di ricerca e sviluppo.

Successivamente alla stipula dell’Accordo, i soggetti proponenti sono tenuti a presentare la documentazione utile alla definizione del decreto di concessione.

ACCORDI PER L’INNOVAZIONE, COME PRESENTARE DOMANDA

Con Decreto direttoriale 11 agosto 2023 sono stati stabiliti i termini e le modalità per la presentazione delle domande di agevolazione al secondo sportello del bando 2023 degli accordi per l’innovazione. Le domande sono aperte solo per coloro in possesso dei requisiti che vi abbiamo illustrato.

Dal 18 settembre e fino al 6 ottobre 2023 le imprese possono presentare questo modello per le domande di agevolazione per progetti riguardanti attività di ricerca industriale e di sviluppo sperimentale d’importo superiore a 5 milioni di euro.  Le istanze devono essere presentate, in via esclusivamente telematica all’indirizzo PEC: fondocrescitasostenibile@postacertificata.mcc.it.

ASSISTENZA ALLE DOMANDE

L’ex MISE ha messo a disposizione un servizio di assistenza per l’accesso alla piattaforma e per la presentazione delle domande di agevolazione mediante l’indirizzo info_domandefcs@mcc.it.

Alle richieste di chiarimenti pervenute viene fornita una risposta attraverso le FAQ dove n on verranno date risposte a quesiti relativi a casi specifici, ma solo a quelli aventi carattere generale relativi all’interpretazione delle disposizioni attuative. Per informazioni sull’attuazione e rendicontazione dei progetti di ricerca e sviluppo, si può utilizzare l’indirizzo info_fcs@mcc.it.

Per i soli quesiti di natura normativa, relativi all’interpretazione delle disposizioni attuative, e per i quesiti riguardanti la procedura di definizione degli Accordi per l’innovazione è attivo l’indirizzo di posta elettronica: accordi.innovazione@mise.gov.it.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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