Sul fronte occupazione, potremo creare 50 mila posti di lavoro con lo sviluppo della filiera del solare termodinamico. Lo ha detto il presidente di Anest (Associazione nazionale energia solare termodinamica) Cesare Fera, durante un’audizione presso la Commissione Ambiente del Senato, nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle problematiche relative alle fonti di energia alternative e rinnovabili.
Fera ha illustrato tutti i vantaggi di questa tecnologia e ha dimostrato come in Italia sia già presente una filiera di aziende che producono i componenti necessari alla realizzazione degli impianti termodinamici. “L’obiettivo che l’Italia dovrebbe porsi – ha spiegato sempre il presidente di Anest – è quello di avere una verticalizzazione della filiera, che parta dalla produzione di componenti e cresca realizzando impianti nel territorio, attraverso i quali abbattere i costi e potersi presentare sul mercato estero con una buona tecnologia testata sul campo a costi competitivi”.
Adesso dipende tutto dalle istituzioni che dovranno decidere se sostenere questa iniziativa con l’estensione della scadenza degli incentivi dal 2012 al 2015 e supporto all’installazione di impianti di piccola taglia, anche ibridizzati con altra fonte rinnovabile. Una seconda richiesta riguarda il supporto alle iniziative di promozione della tecnologia italiana in paesi esteri, l’introduzione di un sistema di incentivazione premiante per impianti di cogenerazione elettricità/calore-freddo e un’incentivazione premiante per gli impianti a terra sospesi, che permettano la coltivazione del suolo sottostante.
“Se queste condizioni si realizzassero – ha aggiunto Fera – entro i prossimi 10 anni l’Italia potrebbe raggiungere una potenza installata tra i 3.000 e i 5.000 MW” ma soprattutto si potrebbe dare una bella sterzata all’attuale situazione occupazionale: 50 mila posti di lavoro sono un numero davvero elevato e concretamente atteso. Il presidente di Anest ha dichiarato: “se l’Italia saprà sviluppare la sua filiera produttiva, cosa possibile visto che ad oggi ci sono tutte le condizioni, il solare termodinamico porterà nel nostro Paese nuova occupazione compresa tra le 30.000 e le 50.000 unità.
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