Quando un candidato nota irregolarità in un concorso, può tutelarsi per far valere i propri diritti, con l’aiuto di un avvocato esperto in diritto amministrativo e più in particolare nel campo dei concorsi pubblici.
Le irregolarità si possono riscontrare nella procedura selettiva, nella valutazione dei titoli oppure nelle graduatorie finali. Ad esempio domande ambigue o erroneamente formulate, domande non conformi al bando, domande errate, errori nella valutazione dei titoli di studio, valutazione incompleta del servizio civile o di esperienze lavorative, punteggi errati nelle graduatorie.
Questi errori compromettono l’esito del concorso e possono portare a perdere l’opportunità di ottenere un posto di lavoro statale.
Cosa fare? Il primo step è l’accesso agli atti per verificare eventuali errori o omissioni e confrontarsi con un avvocato esperto nei concorsi pubblici per valutare se vi sono i presupposti per presentare un ricorso.
Il legale analizza i documenti e consiglia la strada migliore, spesso già a partire dall’accesso agli atti. Se l’analisi degli atti conferma la presenza di irregolarità, è possibile presentare un ricorso al TAR competente (Tribunale Amministrativo Regionale) supportati dall’avvocato.
Per avviare un ricorso efficace, è importante scegliere un avvocato con un’esperienza specifica nel settore dei concorsi pubblici.
Per chiedere una prima valutazione della propria situazione, senza impegno, è necessario compilare il seguente form con i propri dati.
Entro 48 ore lavorative dei giorni feriali si riceverà contatto da parte dello Studio Legale Leone – Fell & C. che opera in tutta Italia per dare assistenza nei ricorsi per concorsi pubblici.