Bonus donne nel 2025, al via le domande: requisiti e novità

Al via le domande per il bonus donne 2025. Ecco quali sono le novità introdotte, come funziona e a chi spetta

femminile, donne

Al via le domande per il bonus donne nel 2025, rinnovato e potenziato dalla Legge di Bilancio in vigore dal 1° Gennaio.

Con la pubblicazione del decreto attuativo da parte del Ministero del Lavoro e la conseguente circolare dell’INPS, infatti, la misura è stata finalmente sbloccata e sono state fornite le istruzioni operative per accedervi.

Questa agevolazione mira a favorire l’assunzione di donne in tutta Italia e in particolare al Sud.

Tra le novità 2025, infatti, oltre alla durata delle agevolazioni prolungata fino al 2027, l’ampliamento dei fondi per l’occupazione nel Mezzogiorno.

In questo articolo spieghiamo in modo chiaro e dettagliato a chi spetta e come funziona, nonché quali sono le novità introdotte.

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BONUS DONNE NEL 2025, COS’È

Il bonus donne è un esonero contributivo del 100% a favore dei datori di lavoro privati che assumono lavoratrici svantaggiate a tempo indeterminato in tutta Italia, ma con requisiti preferenziali per il Mezzogiorno.

L’importo massimo mensile dello sgravio, introdotto per la prima volta con il Decreto Coesione 2024 convertito in legge, è di 650 euro per un periodo di 24 mesi. L’obiettivo della misura è incentivare la parità di opportunità lavorative per le donne, specialmente in condizioni di svantaggio economico o occupazionale.

La Legge di Bilancio 2025, all’articolo 72 comma 2, non solo ha confermato la misura, ma anche potenziato i fondi, con alcune novità. Con la pubblicazione del Decreto donne sul sito istituzionale del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, invece,

La misura, che era stata sospesa per via di alcuni errori burocratici nell’iter di approvazione, è stata finalmente sbloccata poi dal Decreto donne del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, a cui ha fatto seguito la Circolare n. 90 del 12-05-2025 dell’INPS che ha fornito le indicazioni per richiederlo.

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NOVITÀ 2025

Tra le novità confermate dal 1° Gennaio con la Legge di Bilancio 2025, per quanto riguarda il bonus donne, il legislatore ha:

  • esteso la misura fino al 31 Dicembre 2027;

  • aumentato i limiti di spesa per incentivare l’occupazione nelle aree del Mezzogiorno, anche per le donne. Cioè, il Parlamento ha previsto un aumento dei limiti di spesa per gli incentivi destinati a giovani, donne e aree del Mezzogiorno, con un costo aggiuntivo di 98,3 milioni di euro nel 2025, 52 milioni di euro nel 2026 e 34,9 milioni di euro nel 2027;

  • reso l’agevolazione retroattiva per le assunzioni effettuate a partire dal 1° Settembre 2024.

La domanda può riguardare sia assunzioni già effettuate che contratti non ancora instaurati purché, come chiarito nella Circolare n. 90 del 12-05-2025, si tratti di lavoratrici svantaggiate. Ma chi rientra in questa categoria? Vediamolo.

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CHI HA DIRITTO AL BONUS

Hanno diritto al bonus donne del 2025 i datori di lavoro privati che dal 1° Settembre 2024 al 31 Dicembre 2027 assumono lavoratrici svantaggiate. Parliamo di:

  • donne di qualsiasi età e residenti nel territorio italiano, che non hanno avuto un impiego regolarmente retribuito per almeno 24 mesi;

  • donne senza occupazione nelle Regioni della Zona Economica Speciale unica per il Mezzogiorno. Ossia Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. In questo caso, però, basta che le lavoratrici risultino essere senza occupazione da soli 6 mesi

La domanda può riguardare sia assunzioni già effettuate che contratti non ancora instaurati purché, come chiarito nella Circolare n. 90 del 12-05-2025, si tratti di lavoratrici svantaggiate. Tuttavia, a seconda della tipologia di assunzione, cambiamo i termini di presentazione della domanda, ovvero:

  • per le donne impiegate in settori con disparità di genere o per le donne prive di lavoro retribuito da almeno 24 mesi, la domanda può essere presentata sia per le assunzioni già avvenute che per quelle future;

  • per le donne prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi nelle regioni della Zona Economica Speciale (ZES), la domanda può essere presentata solo per lavoratrici non ancora assunte. In quest’ultimo caso, la domanda deve essere presentata prima dell’assunzione, poiché le assunzioni effettuate prima della domanda non potranno beneficiare dell’esonero.
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COME RICHIEDERLO

Per richiedere e ottenere il Bonus donne 2025 i datori di lavoro devono presentare domanda online all’INPS, seguendo le indicazioni INPS riportate nella Circolare n. 90 del 12-05-2025, ovvero:


  • compilare l’apposito modulo telematico dedicato, inserendo tutti i dati e di documenti richiesti, disponibile a partire dal 16 maggio 2025 nella sezione “Incentivi Decreto Coesione – Articolo 23 – Donne”.

Questo modulo è l’unico canale valido per la richiesta del beneficio. Non è prevista alcuna modalità alternativa. I dati e le informazioni che vanno inseriti nel modulo online sono chiariti nella guida alla domanda per il bonus assunzione donne.

Una volta ricevuta la domanda, l’INPS procede a:

  • calcolare l’importo dell’esonero contributivo spettante, basandosi sui contributi previdenziali dichiarati;

  • verificare che il datore di lavoro rispetti le condizioni per ricevere l’agevolazione;

  • fornire una comunicazione di accoglimento della domanda e registrare l’agevolazione nel Registro Nazionale degli aiuti di Stato se ci sono ancora fondi disponibili.

A questo punto:

  • se la domanda riguarda un’assunzione già avvenuta, l’INPS invia una comunicazione di accoglimento, con l’importo dell’esonero che viene applicato;

  • se si tratta di un’assunzione futura, l’INPS accantona le risorse e invia una notifica tramite PEC o e-mail (che l’impresa ha indicato al momento della domanda), invitando a completare l’assunzione entro 10 giorni e a inviare la comunicazione obbligatoria Unilav/Unisomm. In caso contrario, l’importo accantonato verrà perso e sarà necessario ripresentare una nuova istanza.

COME FUNZIONA IL BONUS DONNE NEL 2025

Il bonus donne nel 2025 funziona come esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro. L’importo massimo mensile dello sgravio è di 650 euro per un periodo di 24 mesi. Poi, per avere accesso al bonus, anche nel 2025:

  • le assunzioni devono comportare un incremento occupazionale netto calcolato sulla base della differenza tra il numero dei lavoratori occupati rilevato in ciascun mese e il numero dei lavoratori mediamente occupati nei 12 mesi precedenti. L’incremento della base occupazionale è considerato al netto delle diminuzioni del numero degli occupati verificatesi in società controllate o collegate ai sensi dell’articolo 2359 del codice civile o facenti capo, anche per interposta persona, allo stesso soggetto;

  • per i dipendenti con contratto di lavoro a tempo parziale, il calcolo è ponderato in base al rapporto tra il numero delle ore pattuite e il numero delle ore che costituiscono l’orario normale di lavoro dei lavoratori a tempo pieno;

  • per i datori di lavoro che si avvalgono dell’esonero, nella determinazione degli acconti dovuti per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2027, si assume, quale imposta del periodo precedente, quella che si sarebbe determinata non applicando il bonus donne 2024.

Non rientrano in questo sgravio:

  • i contributi per le prestazioni pensionistiche a carico del dipendente e le prestazioni INAIL;

Il bonus, infine, non è cumulabile con altre riduzioni contributive, ma è compatibile con incentivi come il Superbonus lavoro, confermato anche per il prossimo anno e fino al 2027. Per approfondire i casi di esclusione, vi consigliamo di leggere la guida alla domanda per il bonus assunzione donne.

ALTRI AIUTI E APPROFONDIMENTI 

A proposito di aiuti per le assunzioni, vi consigliamo di leggere l’elenco aggiornato dei bonus per le imprese attivi nel 2025 e quello degli incentivi per le assunzioni.

Potrebbe interessarvi consultare anche i contributi a fondo perduto che si possono richiedere e i finanziamenti agevolati per le imprese attivi in Italia.

Mettiamo a vostra disposizione anche gli incentivi per l’imprenditoria giovanile attivi e l’elenco dei principali incubatori e acceleratori per startup in Italia insieme alla guida agli incentivi per la transizione green.

Per conoscere tutte le agevolazioni a favore dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese.

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Scritto da Valeria Cozzolino - Giornalista, esperta di leggi, politica, Pubblica Amministrazione, previdenza e lavoro.
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