Bonus pubblicità 2022: cos’è e come richiederlo

Ecco quali sono i beneficiari, i requisiti e le modalità di erogazione per ottenere il bonus pubblicità 2022 con la guida dell’Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate, certificazione
Photo credit: romanadr / Shutterstock.com

Finalmente sono state chiarite quali sono le modalità di erogazione del bonus pubblicità 2022.

Confermato con il Decreto Sostegni Bis, questa misura volta a incentivare la ripresa del mercato della pubblicità, rappresenta una boccata d’ossigeno per le aziende nella fase post Covid.

Di seguito, una guida dettagliata su come funziona il bonus pubblicità 2022, a chi spetta e come richiederlo.

BONUS PUBBLICITÀ 2022, COS’È

Il bonus pubblicità 2022 è un credito d’imposta in favore dei titolari d’impianti pubblicitari per l’affissione di manifesti e analoghe installazioni pubblicitarie di natura commerciale. È stato istituito dal Decreto Sostegni Bis. A disciplinarne la modalità attuativa sono il Provvedimento Agenzia delle Entrate n. 295258 del 29 ottobre 2021 e la Circolare AdE n. 1 del 7 gennaio 2022.

Il credito d’imposta viene concesso nel limite di spesa di 20 milioni di euro all’anno.

A CHI SPETTA

Il beneficio viene erogato in favore di titolari di impianti pubblicitari privati o concessi a soggetti privati.

Rientrano nel bonus pubblicità 2022 gli impianti:

  • destinati all’affissione di manifesti di natura commerciale;

  • altre simili installazioni pubblicitarie di natura commerciale;

COME FUNZIONA IL BONUS PUBBLICITÀ 2022

Il credito d’imposta viene attribuito in misura proporzionale all’importo dovuto dai soggetti beneficiari indicati, nell’anno 2021, a titolo di canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria per la diffusione di messaggi pubblicitari per un periodo non superiore a sei mesi (come dall’articolo 1, commi 816 e seguenti, della Legge 27 dicembre 2019, n. 160). Nello specifico, il canone unico patrimoniale (canone di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria) è stato introdotto a partire dal 1° gennaio 2021 in favore degli enti locali, in sostituzione di altri tributi, tra cui la tassa e il canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche (rispettivamente, Tosap e Cosap). Il versamento del canone è effettuato contestualmente al rilascio della concessione o dell’autorizzazione all’occupazione o alla diffusione dei messaggi pubblicitari.

La Circolare AdE del 7 gennaio 2022 spiega che il credito d’imposta sarà riconosciuto in proporzione al canone versato relativamente all’anno 2021 per un ammontare corrispondente al canone versato per non più di 6 mesi. Dunque, se il versamento è stato effettuato per un periodo superiore a 6 mesi, il canone va, quindi, ricalcolato parametrando l’importo versato ai 6 mesi, seguendo questo schema esemplificativo:

  • in caso di canone versato per un periodo inferiore a 6 mesi dell’anno 2021 (ad esempio 4), il contribuente prenderà in considerazione l’intero importo versato;

  • nel caso di canone versato per un periodo superiore a 6 mesi dell’anno 2021, il contribuente dovrà dividere l’importo pari al canone versato per i mesi di versamento e moltiplicare il risultato ottenuto per 6. Quindi se ad esempio l’utente ha versato il canone per 8 mesi, dovrà dividere l’importo per 8 e moltiplicarlo per 6;

  • in caso di canone versato per l’intero anno 2021, l’utente deve suddividere il canone versato per 12 e moltiplicarlo per 6.

A QUANTO AMMONTA

Per sapere a quanto ammonta il bonus pubblicità 2022, l’utente deve comunicare dal 10 febbraio 2022 al 10 marzo 2022 all’Agenzia delle Entrate l’importo dovuto a titolo di canone patrimoniale di concessione, autorizzazione o esposizione pubblicitaria. Da qui, l’AdE individuerà la quota effettivamente fruibile del credito d’imposta, nei limiti delle risorse disponibili. Questo in quanto le quote per i canoni di concessione autorizzazione o esposizione pubblicitaria variano di città in città e nelle differenti Province o aree metropolitane.

Ai fini del rispetto del limite di spesa stabilito dal Decreto Sostegni bis, l’ammontare massimo del credito d’imposta fruibile è pari all’importo versato relativamente all’anno 2021 a titolo di canone, indicato nella comunicazione, moltiplicato per la percentuale che sarà resa nota con un provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate. L’AdE pubblicherà tale provvedimento entro il 21 marzo 2022 e non appena sarà disponibile vi informeremo. A partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione di questo provvedimento, il credito d’imposta sarà utilizzabile dai beneficiari in compensazione, esclusivamente tramite i servizi telematici delle Entrate.

COME PRESENTARE DOMANDA

La comunicazione per ottenere il bonus pubblicità deve essere presentata all’Agenzia delle Entrate, in via telematica, utilizzando il presente modello (Pdf 598 Kb). È possibile presentare il documento dal 10 febbraio 2022 al 10 marzo 2022 per l’anno d’imposta 2021.

La comunicazione può essere presentata:

  • direttamente dal beneficiario. In tal caso nel documento l’utente indica il codice fiscale del soggetto beneficiario del credito d’imposta (persona fisica ovvero soggetto diverso da persona fisica, es. società di persone, società di capitali, ecc.);

A seguito della presentazione della comunicazione l’AdE rilascia una ricevuta che ne attesta la presa in carico, ovvero lo scarto a seguito dei controlli formali dei dati in essa contenuti.

COME SI COMPILA LA DOMANDA DEL BONUS PUBBLICITÀ

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione degli utenti un istruzioni per la compilazione (Pdf 45 Kb) alle specifiche tecniche (Pdf 566 Kb) per l’invio della comunicazione necessaria per ottenere il bonus pubblicità 2022. Per presentare domanda bisogna, il soggetto beneficiario o il suo rappresentante firmatario è tenuto a rilasciare anche una delle seguenti dichiarazioni:

  • di essere iscritto o che il soggetto beneficiario è iscritto negli elenchi dei fornitori, prestatori di servizi ed esecutori di lavori non soggetti a tentativo d’infiltrazione mafiosa (Legge 6 novembre 2012, n. 190);

  • ai fini della richiesta della documentazione antimafia, i codici fiscali di tutti i soggetti sottoposti alla verifica antimafia (come da Decreto Legislativo n. 159 del 2011).

Infine, per effettuare eventuali comunicazioni correttive, qualora si intenda sostituire una comunicazione precedentemente trasmessa è possibile presentare entro i termini, una nuova nota. L’ultima comunicazione trasmessa sostituisce tutte quelle precedentemente inviate.

RINUNCIA

Se il beneficiario, per qualsiasi motivo, vuole rinunciare al credito comunicato può presentare una rinuncia utilizzando questo stesso modello, barrando la relativa casella sul modello di domanda. In tal caso, l’interessato deve compilare solo i campi del codice fiscale del beneficiario. Oppure quello dell’eventuale rappresentante firmatario. Inoltre, l’utente dovrà sottoscrivere eventualmente i campi relativi all’intermediario delegato. La rinuncia riguarda sempre l’intero ammontare del credito d’imposta e può essere trasmessa nello stesso arco temporale in cui è consentito l’invio della comunicazione.

DOCUMENTI UTILI DA SCARICARE

L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione degli utenti alcuni documenti utili per presentare domanda per il bonus pubblicità. Potete scaricarli nell’elenco di seguito:

Modello di comunicazione bonus pubblicità 2022 (Pdf 58 Kb)
Istruzioni per la compilazione domanda bonus pubblicità 2022 (Pdf 45 Kb)
Specifiche tecniche per l’invio della comunicazione bonus pubblicità 2022 (Pdf 566 Kb)

RIFERIMENTI NORMATIVI

Provvedimento Agenzia delle Entrate n. 295258 del 29 ottobre 2021 (Pdf 482 Kb)
Testo coordinato Decreto Sostegni Bis (Pdf 2 Mb)
Circolare AdE n. 1 del 7 gennaio 2022 (Pdf 655 Kb)

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

In questo approfondimento sono indicati tutti i bonus che resteranno in vigore nel 2022. Inoltre per conoscere tutte le agevolazioni a favore delle famiglie e dei datori di lavoro è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese e la sezione dedicata agli aiuti alle persone.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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