Bonus ZES nel 2025: cos’è, requisiti, scadenza, domanda

La spiegazione chiara di cos’è, come funziona, quali sono i requisiti d’accesso e le novità 2025 relative al bonus ZES

bonus ZES

Prende ufficialmente in via il bonus ZES del 2025, l’incentivo che nasce per promuovere l’occupazione a tempo indeterminato nel Sud Italia.

È stato pubblicato infatti, il Decreto attuativo che disciplina l’esonero contributivo per le aziende del Mezzogiorno che assumono a tempo indeterminato lavoratori over 35, disoccupati di lungo periodo.

In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio cos’è il bonus ZES, come funziona, chi ne può beneficiare e come fare domanda nel 2025.

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COS’È IL BONUS ZES 2025

Il bonus ZES 2025 è una decontribuzione pari al 100% dei contributi previdenziali, destinata ai datori di lavoro che assumono disoccupati con un contratto a tempo indeterminato nelle Regioni facenti parte della ZES unica del Mezzogiorno, come istituita dal Decreto Sud.

La ZES Unica è la “Zona Economica Speciale Unica” in cui rientrano le Regioni Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia, Molise e Sardegna. A differenza del credito d’imposta ZES, che prevede un tax credit per le aziende con sede nella ZES unica che acquistano beni strumentali, il bonus ZES è un esonero dei contributi previdenziali riconosciuto esclusivamente ai datori di lavoro privati che occupano fino a 10 dipendenti (nel mese in cui viene fatta l’assunzione agevolata).

Introdotto dal Decreto Coesione 2024 convertito in legge, il bonus è stato rifinanziato in Legge di Bilancio per il 2025 ed è disciplinato dal Decreto attuativo del 7 Gennaio. Scopriamo nel dettaglio come funziona.

COME FUNZIONA IL BONUS ZES NEL 2025 PER LE ASSUNZIONI

Il bonus ZES nel 2025 funziona mediante l’applicazione di un sconto pari al 100% dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, fino a un massimo di 650 euro mensili per 2 anni, per ogni lavoratore assunto. Per ottenere l’esonero, bisogna presentare domanda all’INPS e solo dopo, in caso di risorse disponibili, sarà possibile ottenere l’esonero nella misura spettante.

Ricordiamo a tal proposito che:

  • i contribuzioni ai fini pensionistici (IVS) sono in genere pari al 33% in Italia, con la seguente modulazione: 9,19% a carico del lavoratore e 23,81% a carico del datore di lavoro (che sono quelli che rientrano nel bonus);

  • questo beneficio comprende i contributi previdenziali, ma esclude quelli a carico del dipendente e quelli relativi alle prestazioni INAIL;

  • per accedere all’agevolazione, i datori di lavoro devono rispettare alcuni requisiti specifici e non aver effettuato licenziamenti individuali per giustificato motivo oggettivo nei 6 mesi precedenti l’assunzione. È previsto, inoltre, il recupero dell’esonero se il datore di lavoro effettua un licenziamento per giustificato motivo nei sei mesi successivi all’assunzione.

Ma vediamo, nel dettaglio, quali sono i requisiti per poter richiedere il bonus ZES nel 2025.

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REQUISITI BENEFICIARI

Il bonus ZES nel 2025 è destinato esclusivamente ai datori di lavoro privati che al momento dell’assunzione, avvenuta dal 1° Settembre 2024 al 31 Dicembre 2025:

  • hanno fino massimo fino a 10 dipendenti;

  • assumono nelle Regioni ZES del Mezzogiorno. Ossia, in Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Sicilia, Molise e Sardegna;

  • inseriscono in azienda con contratto a tempo indeterminato lavoratori over 35enni, disoccupati da almeno 24 mesi e che non rientrano nel personale dirigenziale.

Sono escluse le assunzioni per i rapporti di lavoro domestico e in apprendistato.

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COME FARE DOMANDA

È possibile richiedere il bonus ZES nel 2025 inviando una domanda all’INPS esclusivamente in via telematica.  La domanda deve includere una serie di informazioni essenziali. Ovvero:

  • i dati identificativi dell’impresa, con particolare attenzione al numero di dipendenti occupati nel mese in cui avviene l’assunzione incentivata;
  • i dati identificativi del lavoratore assunto o da assumere;
  • il tipo di contratto di lavoro sottoscritto o da sottoscrivere;
  • la percentuale oraria di lavoro prevista.;
  • la retribuzione media mensile;
  • l’aliquota contributiva datoriale riferita al rapporto di lavoro oggetto di esonero. ;
  • la sede, stabilimento, filiale, ufficio o reparto autonomo presso il quale il lavoratore presta effettivamente servizio.

Una volta ricevuta la domanda, l’INPS procederà con la verifica delle informazioni fornite, tenendo conto delle disponibilità finanziarie a livello territoriale comunicate dall’autorità di gestione del programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027. Se la verifica dei requisiti di ammissione dà esito positivo, il datore di lavoro viene ammesso a beneficiare dell’esonero.

In seguito all’ammissione, l’INPS quantificherà gli importi erogabili per ciascuna annualità al datore di lavoro richiedente. L’INPS fornirà le modalità e i termini specifici per l’inoltro della domanda tramite apposite istruzioni, come chiarito nel Decreto attuativo del 7 Gennaio 2025.

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SCADENZA

Il bonus ha una scadenza fissata al 31 Dicembre 2027, il termine ultimo entro cui i datori di lavoro possono effettuare assunzioni agevolate. Ogni anno, però, il Governo deve prevedere apposite risorse per finanziarlo. Con la Legge di Bilancio per il 2025 sono stati stanziati 400 milioni di euro per le assunzioni effettuate dal 1° Settembre 2024 al 31 Dicembre 2025.

RIFERIMENTI NORMATIVI

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo la lettura anche dell’articolo sull’agevolazione decontribuzione Sud e di quello relativo a Resto al Sud nel 2025.

Vi consigliamo, poi, di leggere anche la nostra guida sempre aggiornata sui bonus 2025. Interessante anche la lista dei bonus bloccati nel 2025, in arrivo appena i decreti attuativi saranno pubblicati. Da consultare, anche la guida sui contributi a fondo perduto e quella sugli incentivi per le assunzioni. Vi consigliamo, infine, di leggere anche l’elenco dei principali incubatori e acceleratori per startup in Italia.

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