Cartelle esattoriali, rateizzazione 2022: novità Decreto Aiuti e nuovi modelli

Cosa prevede il Decreto Aiuti convertito in Legge per le rateizzazioni delle cartelle esattoriali e quali sono i nuovi modelli per la richiesta di rateizzazione resi disponibili dall’Agenzia delle Entrate

Agenzia delle Entrate, certificazione
Photo credit: romanadr / Shutterstock.com

Cartelle esattoriali, via alla rateizzazione 2022 e alle novità in materia di riscossione introdotte dalla dal Decreto Aiuti, convertito in Legge.

Inoltre l’Agenzia delle Entrate ha pubblicato le istruzioni e i nuovi modelli per presentare l’istanza semplificata di rateizzazione fino a 120.000 euro, da fare senza necessità di documentazione aggiuntiva.

In questa guida vi spieghiamo come funziona la rateizzazione e tutte le nuove regole per le cartelle esattoriali come previste dal Decreto Aiuti convertito.

CARTELLE ESATTORIALI, RATEIZZAZIONE 2022: LE NOVITÀ

Il Decreto Aiuti convertito in Legge introduce delle novità in merito alla rateizzazione delle cartelle esattoriali 2022. Il provvedimento infatti, introduce una serie di modifiche strutturali alla disciplina delle rateizzazioni delle cartelle e degli avvisi.

Nello specifico sono state previste queste modifiche:

  • una soglia più alta di debito per le richieste semplificate;
  • l’introduzione di margini più ampi per evitare la decadenza;
  • è stata resa definitiva la possibilità di compensare i crediti vantati nei confronti della Pubblica Amministrazione con i debiti iscritti a ruolo.

Vediamole nel dettaglio.

RATEIZZAZIONI CARTELLE ESATTORIALI 2023 SEMPLIFICATE, SOGLIA PIÙ ALTA

Il Decreto Aiuti convertito in Legge, modificando la norma di riferimento che regola l’istituto della rateizzazione delle cartelle di pagamento, ha disposto che, a partire dalle domande di dilazione presentate dal 16 luglio 2022, viene elevata da 60 a 120.000 euro la soglia di debito per la quale è possibile ottenere, in modo automatico la rateizzazione. In particolare, presentando una semplice domanda è possibile ottenere una rateizzazione ordinaria fino a 72 rate (6 anni), senza la necessità di dover documentare la temporanea situazione di obiettiva difficoltà. Concorre a determinare la soglia di 120.000 euro esclusivamente l’importo per il quale si sta presentando la domanda di rateizzazione. L’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione i modelli da utilizzare che rendiamo disponibili di seguito.

COME RICHIEDERE LA RATEIZZAZIONE

Per importi fino a 120.000 euro, si può ottenere la rateizzazione:

  • direttamente on-line tramite il servizio “Rateizza adesso” presente nell’area riservata, accendendo con le credenziali SPID, CIE e CNS al servizio, disponibile nell’area riservata del portale di Agenzia delle entrate-Riscossione. Tale servizio non è ancora disponibile e vi aggiorneremo quando sarà pubblico;
  • compilando questo modello R1 da inviare via PEC agli indirizzi di questo elenco.

Per gli importi superiori a 12.000 euro l’interessato dovrà utilizzare, invece, questo modello in cui sarà necessario attestare la situazione di temporanea difficoltà economica. È possibile presentare la domanda tramite gli specifici indirizzi PEC di questo elenco riportati nel modello di rateizzazione, allegando la documentazione richiesta ai fini della concessione del piano straordinario.

DECADENZA DOPO 8 RATE NON PAGATE

Novità con il Decreto Aiuti convertito in Legge anche per i termini di decadenza per la rateizzazione delle cartelle esattoriali. La Legge ha disposto che, per le richieste di rateizzazione presentate dal 16 luglio 2022, la decadenza dai piani di rateizzazione accordati viene determinata a seguito del mancato pagamento di 8 rate, anche non consecutive, invece delle 5 precedentemente previste. In caso di decadenza il debito non potrà essere nuovamente dilazionato.

La decadenza dalla rateizzazione di uno o più carichi non preclude, tuttavia, la possibilità di chiedere la dilazione del pagamento per altre cartelle o avvisi diversi da quelli per i quali è intervenuta la decadenza.

Si ricorda che per effetto delle varie disposizioni normative intervenute durante il periodo di sospensione dell’attività di riscossione dovuta all’emergenza sanitaria, sono tuttora vigenti termini di decadenza differenti in base alla data in cui è stata presentata la richiesta di rateizzazione. Nel dettaglio:

  • per i piani di dilazione in corso all’8 marzo 2020 ovvero all’inizio del periodo di sospensione delle attività di riscossione conseguente all’emergenza Covid-19, è stato esteso a 18 il numero di rate che, in caso di mancato pagamento, determinano la decadenza dal beneficio. Per i soggetti con residenza, sede legale o la sede operativa nei Comuni della cosiddetta “zona rossa” la sospensione decorre dal 21 febbraio 2020;

  • per le rateizzazioni concesse dopo l’8 marzo 2020 e relative a istanze presentate fino al 31 dicembre 2021, la decadenza si determina nel caso di mancato pagamento di 10 rate;

  • relativamente alle rateizzazioni richieste a partire dal 1° gennaio 2022 fino al 15 luglio 2022 la decadenza si verifica dopo il mancato pagamento di 5 rate.

CARTELLE ESATTORIALI: AL VIA LA COMPENSAZIONE CON LE PA

Il Decreto Aiuti convertito in Legge rende definitiva la possibilità per le imprese di compensazione dei crediti non prescritti, certi, liquidi ed esigibili, maturati nei confronti delle Amministrazioni Pubbliche, con le somme dovute a seguito di iscrizione a ruolo, senza più la necessità di rinnovo annuale della misura.

Inoltre, il provvedimento estende la possibilità di compensazione anche ai crediti derivanti da prestazioni professionali. Ad esempio, un avvocato che deve ricevere il pagamento di un compenso professionale dalla PA, potrà compensare il suo debito con il credito vantato. Queste disposizioni si applicano ai carichi affidati all’Agente di riscossione dopo il 30 settembre 2013 ed entro il secondo anno antecedente a quello in cui è richiesta la compensazione.

COME RICHIEDERE LA COMPENSAZIONE

Se un’impresa ha effettuato lavori o prestazioni professionali per conto di una Pubblica Amministrazione e non ha ancora ricevuto il pagamento per la prestazione effettuata, può utilizzare quel credito commerciale per pagare i debiti oggetto di cartelle di pagamento. Per procedere è indispensabile che l’amministrazione interessata, cioè quella per cui ha effettuato i lavori, certifichi il credito. Per richiedere la certificazione è a disposizione la piattaforma informatica del Ministero dell’Economia e delle Finanze – Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato – a questo indirizzo. Presentando la certificazione prodotta agli sportelli dell’Agenzia delle entrate-Riscossione, accessibili da questa pagina, è possibile ricevere tutta l’assistenza necessaria per effettuare la compensazione.

ASSISTENZA

È possibile contattare il numero unico di Agenzia delle entrate-Riscossione, progettato per offrire la massima assistenza 24 ore su 24. Il contact center al numero 06 01 01 è raggiungibile da telefono fisso e da cellulare (secondo piano tariffario).

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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