È in corso di esame presso la Camera dei Deputati il DDL Lavoro 2024, ossia il Disegno di Legge di iniziativa governativa recante “Disposizioni in materia di lavoro”.
Il DDL Lavoro interviene sulla sicurezza, sul tema della formazione e degli ammortizzatori sociali, oltre che sulle regole alla base dei contratti lavorativi vigenti in Italia.
In questa guida spieghiamo cosa prevede il DDL Lavoro 2024, che novità introduce e mettiamo a vostra disposizione anche il testo ufficiale del Disegno di Legge, al vaglio tuttora della Camera dei Deputati, scaricabile gratuitamente.
Indice:
COSA PREVEDE IL DDL LAVORO 2024
Il DDL Lavoro 2024, in discussione attualmente alla Camera, prevede una serie di novità sul tema lavoro. In particolare, il testo del Disegno di Legge di iniziativa governativa n.1532 bis introduce importanti cambiamenti sui contratti di lavoro, sulle politiche di formazione, gli ammortizzatori sociali e le tutele per i lavoratori.
In attesa della sua approvazione definitiva in Parlamento, scopriamo insieme cosa prevede il DDL Lavoro 2024 e cosa cambia con la sua entrata in vigore.
1) CAMBIANO REGOLE PER L’INTEGRAZIONE SALARIALE
In materia di ammortizzatori sociali e politiche formative, il Disegno di Legge prevede che il lavoratore che svolge attività di lavoro subordinato durante il periodo di integrazione salariale non ha diritto al trattamento per le giornate di lavoro effettuate presso un datore di lavoro diverso da quello che ha richiesto i trattamenti di integrazione salariale.
Quello che cambia, dunque, è che il trattamento di integrazione salariale viene sospeso invece che subire una riduzione proporzionale. Questo evita che il lavoratore possa ricevere contemporaneamente sia il salario per l’attività svolta che il trattamento di integrazione salariale, correggendo situazioni di potenziale “doppia retribuzione.”
2) RISORSE PER L’APPRENDISTATO
Dal 2024, le risorse destinate annualmente all’apprendistato professionalizzante saranno estese a tutte le tipologie di apprendistato.
Inoltre, l’articolo 23 del Testo stabilisce che presso il Ministero dell’Istruzione e del Merito sarà istituito l’Albo delle buone pratiche dei percorsi per le competenze trasversali e l’orientamento.
3) PIÙ SICUREZZA SUL LAVORO AGRICOLO
Il DDL Lavoro 2024 prevede, nell’ambito della tutela e sicurezza sul lavoro, l’istituzione del “Sistema informativo per la lotta al caporalato nell’agricoltura” presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Questo sistema ha l’obiettivo di promuovere e coordinare strategie per migliorare la protezione dei lavoratori agricoli, garantendo il rispetto dei loro diritti.
4) NUOVE REGOLE SORVEGLIANZA SANITARIA DEI LAVORATORI
In merito alla sorveglianza sanitaria dei lavoratori, il DDL Lavoro prevede che:
- la visita medica preventiva in fase pre assuntiva è una delle modalità per adempiere all’obbligo di verifica dell’assenza di controindicazioni al lavoro. Poi, deve essere eliminata la possibilità che la visita pre assuntiva venga effettuata dal dipartimento di prevenzione dell’ASL, su scelta del datore di lavoro, anziché dal medico competente. Inoltre, il medico competente, quando prescrive esami in fase di visita preventiva, deve considerare quelli già svolti dal lavoratore per evitare ripetizioni inutili, se compatibile con la finalità della visita;
- l’obbligo di visita medica prima della ripresa del lavoro dopo un’assenza per malattia superiore a 60 giorni è richiesto solo se ritenuto necessario dal medico competente. In caso contrario, il medico deve rilasciare un giudizio di idoneità alla ripresa della mansione specifica;
- sia posticipata al 31 Dicembre 2024 la scadenza per concludere un accordo in Conferenza Stato-Regioni per ridefinire le modalità di accertamento della tossicodipendenza e dell’alcol dipendenza, previa consultazione delle parti sociali;
- l’ASL diventi l’amministrazione competente, in generale, per esaminare i ricorsi contro i giudizi del medico competente.
5) SEMPLIFICAZIONI PER LAVORI E CANTIERI
Nel testo del Disegno di Legge arrivano anche:
- la modifica alla regolamentazione per i lavori in locali chiusi sotterranei o semi sotterranei, eliminando la necessità di specifiche esigenze tecniche e introducendo una procedura amministrativa unica per autorizzare tali lavorazioni;
- l’abrogazione esplicita di alcune norme relative agli obblighi delle tessere personali di riconoscimento nei cantieri edili, poiché la disciplina è stata definita dal Decreto Legislativo 81 del 2008. Questo Decreto richiede che i datori di lavoro forniscano tali tessere a tutti i dipendenti, indipendentemente dalla presenza di un cantiere edile, e che i lavoratori, compresi quelli autonomi, le espongano sul luogo di lavoro.
6) CONTRATTI IN SOMMINISTRAZIONE, NUOVE REGOLE
Il DDL Lavoro 2024 cambia anche le regole per il contratto di somministrazione. In particolare, prevede l’eliminazione della norma sull’esenzione dai limiti di durata complessiva della missione a tempo determinato (attualmente pari a 24 mesi) presso un soggetto utilizzatore, nel caso in cui il contratto tra l’agenzia di somministrazione e il lavoratore sia a tempo indeterminato.
7) CAMBIANO LE REGOLE DEI CONTRATTI A TEMPO DETERMINATO
Il DDL Lavoro 2024 introduce anche delle novità sulle regole dei contratti a tempo determinato. In particolare, il testo prevede:
- l’esclusione dal calcolo dei limiti quantitativi relativi alla somministrazione a tempo determinato (che non può superare il 30% del numero dei lavoratori a tempo indeterminato in forza presso l’utilizzatore al 1° Gennaio dell’anno di stipulazione dei contratti) per i casi in cui la somministrazione riguardi lavoratori assunti dal somministratore a tempo indeterminato o lavoratori con determinate caratteristiche o assunti per esigenze specifiche. Come per le attività stagionali, specifici spettacoli, start-up, sostituzione di lavoratori assenti, lavoratori con più di 50 anni;
- la durata del periodo di prova per i contratti a tempo determinato, salvo previsioni più favorevoli della contrattazione collettiva, fissata in un giorno di effettiva prestazione per ogni quindici giorni di calendario a partire dall’inizio del rapporto. Tuttavia, il periodo di prova non può essere inferiore a 2 giorni né superiore a 15 giorni per contratti con durata fino a 6 mesi, e non inferiore a 2 giorni né superiore a 30 giorni per contratti con durata superiore a 6 mesi e inferiore a 12 mesi (articolo 6).
8) LAVORO AGILE, OBBLIGO COMUNICAZIONE
Secondo le nuove disposizioni, il datore di lavoro è tenuto a comunicare, in via telematica al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, i nominativi dei lavoratori e le date di inizio e fine delle prestazioni svolte in modalità agile. Quando? Entro 5 giorni dall’inizio del periodo o entro i 5 giorni successivi a eventuali modifiche della durata o cessazione del lavoro agile.
9) LICENZIAMENTO DIRETTO PER ASSENZA INGIUSTIFICATA
Il testo del Disegno di Legge stabilisce anche che l’assenza ingiustificata del lavoratore protratta oltre il termine previsto dal contratto collettivo, o in assenza di tale previsione, per più di 5 giorni, comporta la risoluzione automatica del rapporto di lavoro per volontà del lavoratore. A tale situazione non si applica la disciplina delle dimissioni telematiche.
10) RICHIESTE UNIFORMATE PER APE SOCIALE E PENSIONE ANTICIPATA
Il testo – all’articolo 20 – introduce l’uniformazione dei tempi di presentazione delle domande per l’accesso all’APE sociale e alla pensione anticipata ordinaria con requisito contributivo ridotto, fissando le scadenze entro il 31 Marzo, il 15 Luglio e, comunque, non oltre il 30 Novembre di ciascun anno.
11) CONTRIBUTI, POSSIBILITÀ DI RATE PER I DEBITI
A partire dal 1° Gennaio 2025, la possibilità di rateizzare fino a un massimo di 60 rate mensili i debiti per contributi, premi e accessori di legge dovuti all’INPS e all’INAIL e non affidati agli agenti della riscossione. Le regole funzionano secondo modalità e criteri stabiliti tramite Decreto ministeriale e atti interni dei consigli di amministrazione di INPS e INAIL.
12) CONTRIBUTI PRESCRITTI, OK A RENDITA VITALIZIA
Prevista dal DDL la possibilità per i lavoratori dipendenti privati e per i collaboratori coordinati e continuativi, in caso di contributi pensionistici non versati e caduti in prescrizione a causa dell’inadempimento del datore di lavoro o del committente, di richiedere all’INPS la costituzione di una rendita vitalizia, con onere a carico del lavoratore.
I datori di lavoro o i committenti devono versare contributi previdenziali all’INPS per garantire la pensione dei lavoratori. Tuttavia, se questi contributi non vengono versati entro i termini previsti dalla legge, possono cadere in prescrizione, il che significa che non possono più essere richiesti dal lavoratore o dall’INPS al datore di lavoro perché è passato troppo tempo. Allora, il decreto prevede che, quando i contributi pensionistici sono caduti in prescrizione, il lavoratore, anziché perderli del tutto e quindi avere una pensione ridotta, ha la possibilità di chiedere all’INPS di creare una rendita vitalizia. Questa rendita è una sorta di compensazione che il lavoratore riceverà come pagamento periodico (vitalizio) per colmare la mancanza di quei contributi non versati.
Il costo per costituire questa rendita però sarà sostenuto dallo stesso lavoratore. In altre parole, il lavoratore dovrà pagare all’INPS una somma per finanziare questa rendita, che servirà a coprire i periodi di contribuzione mancanti, così da non penalizzare la sua pensione futura.
13) ESONERO CONTRIBUTI PER PROFESSIONISTE
Grazie a un emendamento al DDL Lavoro 2024, nel testo c’è spazio per l’esonero dei contributi per malattia dei figli o gravidanza per le professioniste.
La norma introdotta nel DDL prevede la decontribuzione per le lavoratrici autonome o con partita IVA che entrano nell’ottavo mese di gravidanza o che subiscono un’interruzione della gravidanza oltre il terzo mese. Questo emendamento, inoltre, amplia le tutele alle donne in casi di ricovero d’urgenza, malattia grave o operazione del figlio o figlia minorenne. Per maggiori dettagli su come funziona la misura, vi consigliamo di leggere questa guida.
14) CAMBIANO LE REGOLE PER I CONTRATTI MISTI
Grazie a un emendamento al DDL Lavoro 2024, ci sono novità in arrivo per i contratti misti per forfettari. Ossia, è stata riformulata la disciplina dei “contratti misti”, ovvero i casi in cui una persona svolge sia un’attività libero-professionale che un lavoro subordinato part-time.
È utile ricordare che, secondo la lettera d-bis), comma 57, dell’articolo 1 della Legge n. 190 del 2014, non possono usufruire del regime forfettario coloro che svolgono l’attività prevalentemente per un datore di lavoro con cui hanno un rapporto di lavoro attuale o lo hanno avuto nei due anni precedenti, salvo nel caso in cui inizino una nuova attività dopo il periodo di pratica obbligatoria.
La norma che è stata inserita nel DDL Lavoro 2024 però, chiarisce che il “divieto” non si applica a chi è iscritto a un albo professionale e ha un contratto part-time (tra il 40% e il 50% del tempo pieno) con un datore di lavoro che ha più di 250 dipendenti. Poi, estende l’applicabilità di queste norme anche ai lavoratori autonomi non iscritti a registri professionali, a condizione che rispettino gli accordi aziendali o territoriali così come previsto dall’articolo 8 del Decreto Legge n. 138 del 2011.
Infine, nel testo si legge che queste disposizioni sono valide solo se il contratto di lavoro autonomo è certificato e non vi è sovrapposizione di attività, modalità, orari o giorni di lavoro tra i contratti subordinato e autonomo.
15) SICUREZZA LAVORO, NOVITÀ COMMISSIONE E MEDICI
Il DDL Lavoro stabilisce anche delle novità per la Commissione interpelli ed altre sugli elenchi dei medici:
- almeno 4 membri della Commissione per gli interpelli devono avere un profilo professionale giuridico. Ricordiamo che la Commissione per gli interpelli, istituita con il Decreto Direttoriale del 28 Settembre 2011, ha il compito di rispondere a quesiti di ordine generale sull’applicazione della normativa in materia di Salute e Sicurezza sul Lavoro;
- il Ministero della Salute deve aggiornare periodicamente l’elenco dei medici competenti in materia di salute e sicurezza sul lavoro, basandosi sulla verifica del requisito specifico dell’educazione continua in medicina.
QUANDO ENTRA IN VIGORE IL DDL LAVORO 2024
Il DDL Lavoro 2024 entrerà in vigore appena dopo la sua approvazione in Parlamento e la pubblicazione del testo finale in Gazzetta Ufficiale. La discussione e il voto sul Disegno di Legge dovrebbero concludersi entro Dicembre 2024. A ridosso, insomma dell’ok alla Legge di Bilancio 2025. Non appena il DDL sarà votato, vi aggiorneremo in questo stesso articolo.
TESTO PDF DEL DDL LAVORO 2024
Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale del DDL Lavoro 2024 in esame alla Camera dei Deputati. Ricordiamo che il testo di iniziativa governativa è stata presentato l’8 Novembre 2023 ed è in discussione dal 6 Dicembre 2023. È all’esame dell’Assemblea a Montecitorio dal 23 Settembre 2024. Vi faremo sapere appena sarà approvato.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
E a proposito di iniziative legislative e proposte al vaglio del Governo, in attesa dalla Legge di Bilancio 2025, vi consigliamo di leggere la nostra guida alla proposta sul congedo paritario di 5 mesi pagato al 100% ai genitori.
C’è anche al vaglio l’anticipo del bonus 100 euro in tredicesima alle famiglie.
Mentre potrebbe interessarvi l’elenco aggiornato dei bonus 2025 confermati e in dubbio, destinati ai lavoratori.
Per scoprire altre interessanti novità su leggi e diritto vi invitiamo a visitare questa pagina.
Vi invitiamo anche ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima. È anche possibile restare aggiornati seguendo il nostro canale Whatsapp e il nostro canale TikTok @ticonsigliounlavoro. Seguiteci inoltre su Google News cliccando sul bottone “segui” presente in alto.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.
Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando in alto su "segui".