Decontribuzione Sud 2024: requisiti, come funziona, proroga

Tutte le informazioni sull’agevolazione contributiva per le imprese del Sud che assumono personale in vigore fino al 2029

governo, Italia, UE, decontribuzione

Confermata nel 2024 Decontribuzione Sud.

La Commissione Europea ha infatti accordato la proposta di prorogare la misura per ulteriori 6 mesi, fino al 30 giugno 2024.

Lo sgravio contributivo in favore delle aziende del Sud Italia finalizzato a sostenere l’occupazione, di un valore pari al 30% fino al 2025, scenderà poi al 20% fino al 2027 e al 10% fino al 2029.

In questa utile guida vi spieghiamo nel dettaglio in cosa consiste la decontribuzione Sud, a chi spetta, come funziona e con quali altri bonus è cumulabile.

COS’È DECONTRIBUZIONE SUD

Decontribuzione Sud è un’agevolazione finalizzata a salvaguardare l’occupazione nelle aree più svantaggiate del Paese e consiste in uno sconto sui contributi previdenziali complessivi dovuti dal datore di lavoro per i propri dipendenti.

Obiettivo della misura decontribuzione Sud è tutelare i livelli occupazionali, riducendo gli effetti negativi determinati dall’epidemia Covid19 sul lavoro dipendente, soprattutto in aree già caratterizzate da situazioni di disagio socio-economico.

PROROGA E ITER NORMATIVO

La misura è stata introdotta dal Decreto Agosto (decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104, convertito, con modificazioni, dalla legge 13 ottobre 2020, n. 126) sotto forma di sgravio del 30% fino al 2025. La Legge di Bilancio 2021 (legge 30 dicembre 2020, n. 178) poi, ha esteso l’esonero contributivo fino al 31 dicembre 2029, modificando la normativa e rimodulando le percentuali in misura pari al:

  • 30% fino al 31 dicembre 2025;

  • 20% per gli anni 2026 e 2027;

  • 10% per gli anni 2028 e 2029.

A confermare le percentuali sono il Messaggio INPS n. 4593 del 21-12-2022 e l’ANPAL in questo focus.

Tuttavia, sebbene sia prevista dalla Legge nazionale fino al 2029, per la sua operatività bisogna attendere, di volta in volta, l’autorizzazione dell’Unione Europea per l’utilizzo delle risorse.

La buona notizia è che la Commissione Europea ha deciso di prorogare il Temporary Framework Ucraina per ulteriori 6 mesi, estendendolo fino al 30 giugno 2024. Questa decisione, sottolineata in questa nota del 19 dicembre 2023 dal Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, autorizza l’estensione della durata dell’esonero contributivo.

A CHI SPETTA

La riduzione dal versamento contributivo previsto dalla decontribuzione fiscale Sud spetta ai datori di lavoro del settore privato anche non imprenditori. Tali imprese devono avere sede legale e/o unità operativa/e situata in aree svantaggiate del Centro – Sud Italia, ossia nelle seguenti Regioni:

  • Abruzzo;
  • Basilicata;
  • Calabria;
  • Campania;
  • Molise;
  • Puglia;
  • Sardegna;
  • Sicilia.

Per le imprese che non hanno sede legale in una di queste Regioni, ma hanno una o più unità operative ubicate in tale territorio, è possibile presentare comunque istanza. Però, è necessario che la Struttura INPS territorialmente competente inserisca nelle caratteristiche contributive della matricola aziendale il codice di autorizzazione “0L”. Tale codice, dal 1° gennaio 2018, ha assunto il significato di “Datore di lavoro che effettua l’accentramento contributivo con unità operative nei territori del Mezzogiorno”.

Inoltre la misura spetta:

  • per tutti i rapporti di lavoro subordinato, sia instaurati che in fase di instaurazione, diversi dal lavoro agricolo e domestico, purché sia rispettato il requisito geografico della sede di lavoro. È bene precisare che Decontribuzione Sud vale anche per i contratti a tempo determinato.

  • anche per i rapporti di lavoro in corso, non soltanto alle nuove assunzioni. Dunque può essere fruito anche in caso di semplice trasferimento del lavoratore in una unità produttiva sita nei territori agevolati.

REQUISITI

Per ricevere lo sgravio, i datori di lavoro devono però essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • ì regolarità degli obblighi di contribuzione previdenziale, ai sensi della normativa in materia di documento unico di regolarità contributiva (DURC);

  • assenza di violazioni delle norme fondamentali a tutela delle condizioni di lavoro e rispetto degli altri obblighi di legge;

  • rispetto degli accordi e contratti collettivi nazionali, nonché di quelli regionali, territoriali o aziendali, sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.

CHI SONO GLI ESCLUSI

Non possono beneficiare della misura i datori di lavoro del settore agricolo e quelli che stipulano contratti di lavoro domestico. Inoltre, sono esclusi:

  • gli enti pubblici economici e gli istituti autonomi case popolari trasformati in enti pubblici economici ai sensi della legislazione regionale;

  • tutti gli enti trasformati in società di capitali, ancorché a capitale interamente pubblico, per effetto di procedimenti di privatizzazione;

  • le ex istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza trasformate in associazioni o fondazioni di diritto privato, in quanto prive dei requisiti per la trasformazione in aziende di servizi alla persona (ASP), e iscritte nel registro delle persone giuridiche;

  • tutte le aziende speciali costituite anche in consorzio ai sensi degli articoli 31 e 114 del Testo unico delle leggi sull’ordinamento degli enti locali, di cui al Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267;

  • i consorzi di bonifica e i consorzi industriali;

  • gli enti morali e gli enti ecclesiastici.

Infine, tenuto conto che la misura in trattazione è concessa nel rispetto delle condizioni previste dal Temporary Crisis Framework, sono escluse dall’ambito di applicazione della misura anche le imprese:

  • operanti nel settore finanziario;

  • soggette a sanzioni adottate dall’UE, tra cui, ma non solo persone, entità o organismi specificamente indicati negli atti giuridici che impongono tali sanzioni. Inoltre, escluse anche le imprese possedute o controllate da persone, entità o organismi oggetto delle sanzioni adottate dall’UE o imprese che operano nel settore industriale oggetto delle sanzioni.

CALCOLO DECONTRIBUZIONE SUD 2024

Il calcolo di Decontribuzione Sud deve avvenire tenendo conto che il beneficio corrisponde ad una riduzione dal 30% al 10%, a seconda del periodo di applicazione, sul totale dei contributi previdenziali che l’azienda deve versare.

Nello specifico, l’esonero è pari al:

  • 30% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, fino al 31 dicembre 2025;

  • 20% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, per gli anni 2026 e 2027;

  • 10% della contribuzione previdenziale a carico del datore di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, per gli anni 2028 e 2029.

Inoltre, INPS nel Messaggio n, 4593 del 21-12-2022 ha chiarito anche che, come previsto dalla decisione della Commissione europea C(2022) 9191 final del 6 dicembre 2022 e confermato per il 2023 2024, il massimale di erogazione degli aiuti ricompresi nel Temporary Crisis Framework è stato innalzato a:

  • 300.000 euro per le imprese attive nei settori della pesca e dell’acquacoltura;

  • 2 milioni di euro per tutte le altre imprese ammissibili al regime di aiuti esistente.

Con riferimento poi, ai massimali illustrati nel Messaggio n. 4593 del 21-12-2022, l’INPS precisa che:

  • se un datore di lavoro opera in più settori per i quali si applicano massimali diversi, per ciascuna di tali attività dovrà essere rispettato il relativo massimale di riferimento;

  • non potrà, comunque, mai essere superato l’importo massimo complessivo di 2 milioni di euro per datore di lavoro.

Lo sconto fiscale non è invece applicabile a premi e contributi che il datore di lavoro è tenuto a versare all’INAIL.

ESEMPIO CALCOLO

Facciamo un esempio su come si calcola il valore di decontribuzione Sud. L’agevolazione sud è un esonero contributivo (abbattimento dei contributi a Se un datori di lavoro deve versare contributi INPS per 100 euro, fino al 31 dicembre 2025, lo sgravio è del 30%. Ovvero, il costo di abbatte di 30 euro e dovrà versare solo 70 euro. Restano esclusi premi e contributi che il datore di lavoro è tenuto a versare all’INAIL.

COME FARE DOMANDA PER LA DECONTRIBUZIONE SUD

Come specificato dall’INPS nel Messaggio n. 4593 del 21-12-2022, per il 2024 valgono le stesse regole applicative del 2022 e nel 2023, per cui i datori di lavoro interessati, che intendono fruire della misura “decontribuzione sud”, possono fare richiesta in modo differente a seconda di dove operano. Ovvero:

  • coloro che operano con il flusso Uniemens, dovranno esporre, a partire dal flusso Uniemens di competenza, i lavoratori per i quali spetta l’agevolazione valorizzando, secondo le consuete modalità, l’elemento <Imponibile> e l’elemento <Contributo> della sezione <DenunciaIndividuale>. Tutti i dettagli tecnico operativi sono chiariti nel paragrafo 7 della Circolare n° 90 del 27-07-2022;

  • coloro che sono iscritti alla Gestione pubblica, per usufruire dell’esonero dovranno esporre nel flusso Uniemens, sezione ListaPosPA, a partire dal mese di luglio 2022 e per tutto il 2023, i lavoratori per i quali spetta l’esonero. Dovranno valorizzare, secondo le consuete modalità, l’elemento <Imponibile> e l’elemento <Contributo> della gestione pensionistica, indicando in quest’ultimo la contribuzione piena calcolata sull’imponibile pensionistico del mese. Per esporre il beneficio spettante dovrà essere compilato l’elemento <RecuperoSgravi> di <GestPensionistica>, secondo le modalità del paragrafo 8 della Circolare n° 90 del 27-07-2022.

IL VIDEO INFORMATIVO SU DECONTRIBUZIONE SUD

Per una prima informazione sul funzionamento della cosiddetta “Decontribuzione Sud” è disponibile questo video del Ministero:

YouTube video player

RIFERIMENTI NORMATIVI E AGGIORNAMENTI

GUIDA AI BONUS SUD 

Vi consigliamo di leggere il nostro articolo di approfondimento aggiornato con tutti i bonus per le imprese del sud.

APPROFONDIMENTI CORRELATI

Vi consigliamo di leggere anche gli approfondimenti su:

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Mettiamo a vostra disposizione la guida con tutti i bonus imprese 2024 attivi e che si possono richiedere.

Vi invitiamo anche a leggere l’approfondimento sulla riforma fiscale 2024 e quello sul bonus tasse.

Vi ricordiamo che per restare aggiornati è possibile iscriversi gratis alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram, per avere le notizie in anteprima. È anche possibile restare aggiornati seguendo il nostro canale Whatsapp e il nostro canale TikTok @ticonsigliounlavoro.

di Clara R.
Redattrice, esperta di lavoro, impiego estero e formazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

6 Commenti

Scrivi un commento
  1. Buongiorno , mi aiutate a capire cosa ci quadagna un dipendente inquadrato “autista 3S” ai fini contributi della pensione avendo ricevuto la decontrattazzione sud 104.20 . Bello questo regalo….

    • La decontribuzione sud è uno sgravio contributivo a favore delle aziende del Mezzogiorno che non comporta alcuna penalizzazione ai fini contributivi per il dipendente assunto (o è stato in servizio) con questa agevolazione.

  2. Buongiorno, la Decontribuzione Sud può essere utilizzata in fase di gara per offrire un offerta economica più vatagiosa?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *