Decreto lavoro convertito in legge: cosa prevede in 16 punti

La guida su cosa prevede il Decreto lavoro convertito in Legge e quali novità introduce

Senato, Palazzo Madama, decreto, legge

Il 3 luglio 2023 approda in Gazzetta Ufficiale il Decreto lavoro convertito in Legge, che contiene una serie di importanti emendamenti.

Il Decreto diventato Legge introduce novità su assegno di inclusione, smart working, contratti a termine e indennizzi per incidenti sul lavoro.

In questa guida vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cosa prevede il Decreto lavoro convertito in Legge e che novità introduce rispetto al testo proposto dal Governo.

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COSA PREVEDE IL DECRETO LAVORO CONVERTITO IN LEGGE

Il Decreto lavoro convertito in Legge è stato approvato in via definitiva e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.153 del 03-07-2023. La Legge 3 luglio 2023, n. 85, tra i vari emendamenti approvati contiene la proroga smart working per i fragili, le regole riviste per assegno di inclusione e il nuovo Supporto per la formazione e il lavoro, nonché novità interessanti sui contratti a termine.

Dopo l’ok del Senato, arrivato il 22 giugno 2023, il testo emendato ha avuto il nullaosta a colpi di fiducia il 29 giugno 2023 presso la Camera dei Deputati. La Legge 3 luglio 2023, n. 85 è entrata in vigore il 4 luglio 2023, il giorno dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Vediamo tutte le principali misure previste.

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1) CAMBIANO DESTINATARI ASSEGNO DI INCLUSIONE

La conversione in Legge del Decreto lavoro prevede nuove regole per l’assegno di inclusione (ADI), cioè la misura che sostituirà dal 2024 il Reddito di Cittadinanza. Tra le novità principali introdotte dal Parlamento, quelle sui destinatari. Oltre ai beneficiari già approvati, il testo specifica che l’ADI sarà destinato anche ai componenti in condizione di svantaggio e inseriti in programmi di cura e assistenza dei servizi socio-sanitari territoriali certificati dalla Pubblica Amministrazione.

2) ADI, NUOVA SCALA DI EQUIVALENZA

Nel testo, il Parlamento prevede, relativamente al calcolo del valore dell’assegno di inclusione, l’incremento del parametro della scala di equivalenza in presenza di componenti del nucleo familiare in condizioni di disabilità grave o non autosufficienza. Per approfondire, vi rimandiamo al nostro articolo sulla cos’è e come funziona la scala di equivalenza ISEE.

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3) CAMBIA IL SUPPORTO PER LA FORMAZIONE

Tra gli emendamenti approvati al Decreto lavoro convertito in Legge arriva una novità per il Supporto Formazione Lavoro (inizialmente chiamato Strumento per l’attivazione al lavoro). Parliamo della misura che sostituirà il Reddito di cittadinanza per le persone “occupabili” dal 1° settembre 2023. Il testo del Governo prevedeva che la misura fosse attivabile solo per chi non aveva diritto all’ADI.

Grazie all’emendamento, invece, possono richiederla anche i componenti dei nuclei che percepiscono l’Assegno di inclusione e che decidono di partecipare ai percorsi di formazione, di qualificazione e riqualificazione professionale, di orientamento, di accompagnamento al lavoro e di politiche attive del lavoro, non obbligati, purché non siano calcolati nella scala di equivalenza.

4) NUOVE REGOLE OFFERTE DI LAVORO “CONGRUE”

Il Decreto convertito in Legge  in caso di nuclei familiari con figli under 14 prevede che:

  • l’obbligo di accettare il contratto (anche a tempo indeterminato) scatta solo entro una distanza dal luogo di impiego di 80 Km o entro un limite temporale di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico. La formulazione iniziale del Decreto lavoro 2023, prevedeva invece, che un contratto a tempo indeterminato andava accettato in tutto il territorio nazionale per mantenere il diritto all’ADI;

  • per quanto riguarda il solo lavoro a tempo determinato (anche in somministrazione), l’obbligo di accettare il contratto vale non solo nel limite degli 80 Km ma anche per quello orario di 120 minuti con i mezzi di trasporto pubblico.
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5) VITTIME DI VIOLENZA, ACCESSO ADI SEMPLIFICATO

Le donne vittime di violenza, ai fini dell’accesso all’assegno di inclusione (ADI), possono costituire un nucleo familiare indipendente da quello del marito anche ai fini ISEE e potranno avvalersi di percorsi di inclusione personalizzati.

6) SCADENZA REDDITO DI CITTADINANZA

Il Decreto convertito stabilisce le misure transitorie tra il Reddito di Cittadinanza (RdC), l’assegno di inclusione (ADI) e il Supporto per la formazione e il lavoro. Ovvero, nelle more di un’organica riforma delle misure di sostegno alla povertà e di inclusione attiva, nell’anno 2023, la misura del Reddito di Cittadinanza viene riconosciuta nel limite massimo di 7 mensilità e comunque non oltre il 31 dicembre 2023. Il limite temporale non si applica per i percettori del RdC che, prima della scadenza dei 7 mesi, sono stati presi in carico dai servizi sociali, in quanto non attivabili al lavoro. Per maggiori dettagli in tal senso e sul percorso che sta portando a tali scadenza, vi invitiamo a visionare il testo coordinato della Legge 3 luglio 2023, n. 85 e a leggere questo approfondimento.

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7) CAMBIANO REGOLE CONTRATTI A TERMINE

Sui contratti a termine, anche i rinnovi e non solo le proroghe, saranno senza causali fino a 12 mesi. Per maggiori dettagli su cosa aveva previsto il Governo nella prima stesura del Decreto lavoro 2023 sui contratti a termine, vi consigliamo di leggere questo approfondimento.

8) NOVITÀ CONTRATTI IN SOMMINISTRAZIONE

Novità in arrivo anche per i contratti in somministrazione. In particolare, la modifica all’articolo 24 del Decreto lavoro convertito in Legge prevede l’abolizione dei limiti quantitativi, pari al 20%, attualmente previsti per:

  • il personale in apprendistato;
  • le assunzioni dei lavoratori in mobilità, disoccupati o svantaggiati.

I vincoli di stabilizzazione, prima di questo intervento, prevedevano la conferma a tempo indeterminato di un numero almeno pari al 20% dei lavoratori in essere.

9) PROROGA SMART WORKING FRAGILI E GENITORI

Sul fronte smart working, arriva la proroga per i lavoratori fragili e per i genitori di figli under 14 del settore privato fino al 31 dicembre 2023 (scadeva il 30 giugno). In questo articolo vi spieghiamo quali sono le regole del lavoro agile per il comparto privato. Le proposte sul tema sono state tante come vi abbiamo spiegato in questo focus. Per maggiori dettagli sullo smart working, vi consigliamo di leggere la nostra guida sul lavoro agile per i fragili e il nostro articolo sulla disciplina per i genitori su novità maternità, paternità e congedo parentale in smart working.

10) LAVORATORI PA, PROROGA SMART WORKING A METÀ

Il Decreto pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.153 del 03-07-2023 prevede la proroga anche per i lavoratori fragili della Pubblica Amministrazione che avranno la possibilità di accedere al lavoro agile solo fino al 30 settembre 2023. Nessuna proroga, invece, per i genitori di under 14 lavoratori pubblici, la scadenza resta al 30 giugno 2023.

11) PIÙ RISORSE PER I FRINGE BENEFIT

Invece dei 142 milioni iniziali, il Parlamento stanzia per i fringe benefit 332,2 milioni di euro per l’anno 2023 e 12,4 milioni di euro per l’anno 2024. Sui fringe benefit resta l’impostazione originaria del testo del Governo, ovvero:

  • sono esenti da contributi e fisco in tutti i casi;
  • sono esentasse fino a 3.000 euro per i lavoratori con figli, come vi spieghiamo in questo focus.

Per approfondire vi rimandiamo alla nostra guida sul bonus 3 mila euro dipendenti con figli.

12) POSSIBILITÀ RECUPERO CONTRIBUTI

L’articolo 23-bis inserito nel Decreto lavoro convertito in Legge introduce la possibilità di versamento della contribuzione pensionistica per chi va incontro o è andato incontro ad annullamento automatico per dei debiti contributivi, in seguito a norme speciali.

La possibilità riguarda gli iscritti alle gestioni previdenziali dell’INPS relative ai lavoratori autonomi, compresi i soggetti iscritti (anche eventualmente in qualità di titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa) alla cosiddetta Gestione separata dell’INPS. In attesa delle istruzioni che dovrà diramare l’INPS è certo che le somme dovute dovranno essere versate entro il 2023 in unica soluzione o anche a rate.

13) OK AL BONUS ESTATE TURISMO

Al via il Bonus Estate 2023, ovvero un’agevolazione per i lavoratori del turismo che ha l’obiettivo di far fronte alla carenza di personale e garantire stabilità occupazionale del comparto turistico. La Legge 3 luglio 2023, n. 85 prevede che prevede che dal 1° giugno al 21 settembre 2023 ai lavoratori del settore turistico sia riconosciuto un bonus pari al 15% delle retribuzioni lorde corrisposte in relazione al lavoro notturno e alle prestazioni di lavoro straordinario. Per maggiori dettagli, vi consigliamo di leggere la nostra guida sul bonus estate 2023.

14) PIÙ FONDI INDENNIZZI INFORTUNI SUL LAVORO

Il testo rifinanzia il Fondo di sostegno per le famiglie delle vittime di gravi infortuni sul lavoro incrementandolo, per l’anno 2023, di 5 milioni di euro. Con Decreto del Ministro del lavoro e delle politiche sociali si provvederà alla nuova determinazione dell’importo della prestazione del Fondo ma solo per il personale scolastico. Il 18 maggio 2023 proprio il Governo è finito al centro delle polemiche per la gestione di questo Fondo. Infatti, gli importi 2023 destinati ai familiari in caso di un caro deceduto sul luogo di lavoro, in realtà sono stati drasticamente ridotti per la generalità dei lavoratori, come potete leggere questo approfondimento.

15) NUOVE REGOLE ACQUISTO LIBRETTO FAMIGLIA

Come definito nel testo coordinato pubblicato in GU, all’articolo 37, vi sono due nuove possibilità per chi utilizza il Libretto Famiglia. Ovvero:

  • per le famiglie è possibile acquistare il Libretto Famiglia oltre che sul sito INPS o presso gli uffici postali, anche presso le “rivendite di generi di monopolio”;

  • per i prestatori di lavoro, è possibile avere il pagamento del compenso, oltre che dall’INPS o presso gli uffici postali, anche presso le rivendite di generi di monopolio.

Per maggiori dettagli, vi consigliamo di leggere la nostra guida dedicata al Libretto Famiglia e quella sui voucher lavoro occasionale, già modificati nella prima versione del Decreto lavoro 2023.

16) FONDI PER L’INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE

Il comma 3 dell’articolo 44 della nuova Legge 3 luglio 2023, n. 85 incrementa il Fondo rotativo Mediocredito centrale per il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese di 545 milioni di euro per l’anno 2023. Se volete sapere, intanto, quali contributi sono attive per le imprese nell’anno in corso, vi consigliamo di leggere questo approfondimento.

IL TESTO DEL DECRETO LAVORO CONVERTITO IN LEGGE

Mettiamo a vostra disposizione il testo coordinato (Pdf 339 Kb) della Legge 3 luglio 2023, n. 85 (Pdf 133 Kb), ossia del Decreto Lavoro convertito in Legge approdato in Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.153 del 03-07-2023. La norma è entrata in vigore il 4 luglio 2023, appunto dopo la pubblicazione in Gazzetta ufficiale.

Inoltre, vi invitiamo a leggere questa guida su cosa prevede il Decreto lavoro 2023 approvato dal Governo nella sua prima versione. Mettiamo a vostra disposizione anche il testo definitivo (Pdf 296 Kb) del Decreto lavoro 2023 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.103 del 4-5-2023. Il Consiglio del 1° maggio ha approvato anche il DDL inclusione sociale e accesso al lavoro, tuttora al vaglio delle Commissioni competenti e su cui, vi aggiorneremo.

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ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere i nostri focus su bonus assunzioni NEET under 30, gli aumenti stipendi grazie al taglio del cuneo fiscale e l’articolo sui voucher lavoro occasionale. Per approfondire vi rimandiamo alla nostra guida sul bonus 3 mila euro dipendenti con figli. Vi rimandiamo anche al nostro interessante focus che vi spiega come ricevere fino a 1.400 euro con il nuovo supporto per la formazione e il lavoro.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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3 Commenti

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  1. Si precarizza sempre di più il lavoro che diventa anche mal retribuito così allontanando la possibilità per i giovani di formarsi una famiglia ed avere figli…. e poi ci lamentiamo che la demografia in Italia è sempre più in discesa!
    Si constata che ormai la sicurezza economica per i lavoratori è sempre più diventata un tabù!
    Quando lo capiranno questi ” soloni ” che ci amministrano!

  2. Ma il governo per i disabili iscritti nei centri per l’impiego come collocamento mirato che non riescono più trovare un occupazione sia nel privato che nel pubblico, con la legge 68/99 che non viene più messa in pratica, con questo nuovo decreto non ne parla, perché da Roma non si fanno un giro nel tutto territorio Italiano nei vari centri per l’impiego e vedere quanta gente Disabili disoccupati!!!!

  3. Stanno facendo grossi sbagli. Chissà come andrà a finire per noi italiani. Il lavoro deve andare avanti, i contratti a termine vanno eliminati, devono abbassare il costo, che ogni imprenditore, esce ogni mese per ogni dipendente, inoltre ci dovrà un sostegno finanziario per tutti quelli che non possono lavorare cioè degli addetti che portano ad essi i viveri e altre cose di prima necessità. Gli aiuti li deve dare l’Italia, non gli altri Paesi, ci sono persone che vivono con poco al mese e loro prendono un alto stipendio, perché non si mettono nei panni di chi sta soffrendo la fame? Non potete fare qualcosa o gli fate arrivare questa lettera a chi di dovere? Sono disponibile per l’ora di pranzo o tramite email, grazie.

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