La detrazione per le spese dei trasporti pubblici può essere riconosciuta nel 730 – 2024 ed è utile per ridurre le tasse da pagare.
Le spese per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico che si possono detrarre quest’anno sono quelle del 2023.
La detrazione nel 2024 è pari al 19% delle spese sostenute, con un limite massimo di 250 euro, e spetta per intero ai titolari di un reddito complessivo fino a 120.000 euro.
In questa guida spieghiamo in modo chiaro e dettagliato quali sono e come funzionano le detrazioni spese per trasporti pubblici che è possibile ottenere nel 2024 con la presentazione del modello 730.
Indice:
COS’È LA DETRAZIONE SPESE TRASPORTI 730 2024
La detrazione per spese trasporti è uno “sconto” sull’imposta lorda IRPEF riconosciuto in dichiarazione dei redditi per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale. Tale detrazione, in vigore dal 1° gennaio 2018, consente di detrarre nel 2024 un importo pari al 19% delle spese sostenute nel 2023.
A livello normativo la detrazione trasporti è prevista e disciplinata dal Testo Unico sulle Imposte sui Redditi, come integrato dalla riforma fiscale 2024 e spetta anche se le spese sono sostenute nell’interesse dei familiari fiscalmente a carico, ai sensi dell’articolo 12 del TUIR.
Non è da confondere con il bonus trasporti, in vigore nel 2023 che, come spieghiamo in questa guida, è stato abolito.
Tuttavia, c’è da fare un’importante precisazione, ovvero sia le detrazioni per le spese di trasporto pubblico che il bonus trasporti si riferiscono alle spese 2023 e sono cumulabili, nel senso che chi ha usufruito del bonus trasporti nel 2023 ha comunque diritto alla detrazione per le spese trasporti – sostenute nello stesso anno – nel modello 730 2024, ma solo per l’importo che eccede quello coperto dal bonus. Ve lo spieghiamo meglio nella nostra guida come funziona lo sconto in questi casi e quando spetta.
COME FUNZIONA LA DETRAZIONE SPESE TRASPORTI 730
Le detrazioni spese trasporti 730 funzionano come “sconto” sull’IRPEF dovuta, che viene riconosciuto in fase di dichiarazione dei redditi.
Nello specifico, la detrazione del 19% si calcola sull’importo massimo di 250 euro e spetta per intero ai titolari di reddito complessivo fino a 120.000 euro. In caso di ISEE maggiore, la detrazione decresce fino ad azzerarsi al raggiungimento di un reddito complessivo pari a 240.000 euro.
Il TUIR chiarisce anche che, in applicazione del principio di cassa, la detrazione è calcolata sulla spesa sostenuta nel 2023 per l’acquisto dell’abbonamento, indipendentemente dal periodo di validità dello stesso (ad esempio abbonamento acquistato nel mese di dicembre 2023 con validità dal 1° gennaio 2024 al 30 giugno 2024).
Vediamo quali sono le spese detraibili.
COSA RIENTRA NELLA DETRAZIONE SPESE TRASPORTI 730
Rientra nella detrazione spese trasporti le spese sostenute per l’acquisto degli abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale, relativi al 2023.
A tal proposito, il TUIR chiarisce anche che:
- per “abbonamento” si intende un titolo di trasporto che consenta di poter effettuare un numero illimitato di viaggi, per più giorni, su un determinato percorso o sull’intera rete, in un periodo di tempo specificato. La detrazione spetta, pertanto, per le spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti che implicano un utilizzo non episodico del mezzo di trasporto pubblico. Ecco perché spesso si parla di “detrazioni spese trasporto studenti universitari” o “detrazioni spese trasporto pubblico dipendenti”, considerando che tali categorie usano spesso i mezzi pubblici in uno specifico percorso;
- per servizi di trasporto pubblico locale, regionale o interregionale devono intendersi quelli aventi ad oggetto trasporto di persone, ad accesso generalizzato, resi da enti pubblici ovvero da soggetti privati affidatari del servizio pubblico sulla base di specifiche concessioni o autorizzazioni da parte di soggetti pubblici. Rientra in tale categoria qualsiasi servizio di trasporto pubblico, a prescindere dal mezzo di trasporto utilizzato, che operi in modo continuativo o periodico, tanto all’interno di una regione, quanto mediante attraversamento di più regioni, con itinerari, orari, frequenze e tariffe prestabilite. Ecco perché è da intendersi anche come una detrazione per le spese di trasporto scolastico o per le spese di “trasporto figli”;
- nel caso di abbonamenti unici che coprano una tratta nazionale ed una estera, la detrazione spetta solo sulla parte di spesa sostenuta per l’abbonamento riferibile alla tratta nazionale. Qualora, tuttavia, non sia possibile distinguere la quota di costo riferito al trasporto della sola tratta nazionale, la detrazione spetta sull’intera spesa sostenuta.
QUANDO NON SPETTA
La detrazione non spetta, invece, per le spese sostenute per l’acquisto:
- di titoli di viaggio che abbiano una durata oraria, anche se superiore a quella giornaliera, quali ad esempio i biglietti a tempo che durano 72 ore;
- delle cosiddette carte di trasporto integrate che includono anche servizi ulteriori rispetto a quelli di trasporto quali ad esempio le carte turistiche che oltre all’utilizzo dei mezzi di trasporto pubblici consentono l’ingresso a musei o spettacoli.
Infine, non possono essere indicate le spese sostenute nel 2023 che nello stesso anno sono state rimborsate dal datore di lavoro in sostituzione delle retribuzioni premiali e indicate nella CU 2024 con il codice specifico. La detrazione spetta comunque sulla parte di spesa non rimborsata sempre che rientri nel limite complessivo di 250 euro.
QUANTO SI PUÒ DETRARRE
Quanto si può detrarre per l’abbonamento del trasporto pubblico nel 2024? La detrazione è calcolata su un importo complessivamente non superiore a 250 euro. Il limite massimo, però, deve intendersi riferito cumulativamente alle spese sostenute dal contribuente per l’abbonamento proprio e dei familiari a carico.
COME SCARICARE SPESE DI TRASPORTO NEL 730
È possibile ottenere la detrazione trasporti nel 2024 tramite dichiarazione dei redditi.
Le soluzioni possibili sono:
- presentare il 730 precompilato, dove l’Agenzia stessa riporterà in automatico le detrazioni spettanti. Per maggiori dettagli su come fare, vi rimandiamo alla guida sulla dichiarazione dei redditi precompilata 2024;
- procedere con la presentazione del 730 ordinario, ovvero compilando direttamente o tramite intermediario la relativa sezione nella dichiarazione dei redditi (rigo E8-E10). Per maggiori dettagli, mettiamo a disposizione la nostra guida al modello 730 del 2024 .
Nel caso di modello redditi Persone Fisiche (l’ex Unico), bisognerà invece inserire tali spese nel rigo da RP8 a RP13.
TRACCIABILITÀ
La detrazione trasporti 730 è concessa solo se l’onere è stato pagato tramite bonifico bancario, versamento postale o altri metodi di pagamento “tracciabili”.
Il contribuente può dimostrare l’uso di questi metodi di pagamento attraverso l’annotazione corrispondente sulla fattura, ricevuta fiscale o documento commerciale emesso dal fornitore del servizio. In alternativa, l’uso di metodi di pagamento tracciabili può essere provato mediante documentazione cartacea della transazione. Ad esempio, la ricevuta della carta di debito o di credito, copia del bollettino postale o MAV, ricevute di pagamenti effettuati tramite PagoPA, estratto conto, e simili.
SCADENZA
La stagione dichiarativa per chiedere la detrazione trasporti nel 2024 (nonché tutte le altre) si chiuderà il 30 settembre 2024 per chi presenta il 730 e anche per chi presenta il modello Redditi PF.
LA GUIDA AI BONUS MODELLO 730 2024
Vi consigliamo di leggere l’interessante approfondimento su tutti i bonus modello 730 2024 per conoscere le agevolazioni disponibili quest’anno e che si possono ottenere in dichiarazione dei redditi.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Testo Unico sulle Imposte sui Redditi (Pdf 1304 Kb).
INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI
Mettiamo a vostra disposizione i modelli della dichiarazione dei redditi 2024 precompilata. Da consultare, anche l’articolo sul modello 730 2024.
Di seguito, invece, l’elenco di tutte le guide alle altre detrazioni che si possono ottenere nel 2024:
- Detrazioni spese condominiali 2024.
- Detrazioni spese veterinarie.
- Detrazioni figli a carico.
- Detrazioni colf e badanti 2024.
- Detrazioni per le spese sanitarie e mediche nel 2024.
- Detrazioni spese asilo nido 730 2024.
- Detrazioni spese scolastiche 2024.
- Detrazioni affitto 730 2024.
- Detrazioni spese universitarie.
- Detrazioni da lavoro dipendente.
- Detrazione contributi per il riscatto della pensione.
- Detrazioni spese università telematiche 2024.
- Detrazioni spese mutuo.
- Detrazione bonus acqua potabile.
- Detrazione attività sportive.
- Detrazione spese sanitarie disabili nel 730 2024.
- Detrazione spese zanzariere 2024.
- Detrazioni genitori 730 2024.
- Detrazioni 730 2024 per chi è proprietario di casa.
ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI
Potrebbe interessarvi anche il nostro articolo al bonus benzina da 77 euro.
Vi consigliamo di leggere anche l’approfondimento su tutti i bonus famiglia 2024 e l’articolo sul pacchetto famiglia 2024. Poi, mettiamo a vostra disposizione l’elenco completo dei bonus 2024 e l’approfondimento su Ecobonus auto 2024 e la guida al bonus auto usate 2024.
Se volete, invece, sapere tutte le agevolazioni per persone e famiglie, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti attivi e disponibili.
Vi ricordiamo che per restare aggiornati è possibile iscriversi gratis alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram, per avere le notizie in anteprima. È anche possibile restare aggiornati seguendo il nostro canale Whatsapp e il nostro canale TikTok @ticonsigliounlavoro.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.
Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando in alto su "segui".