La Legge di Bilancio ha riconfermato le detrazioni per le spese scolastiche per il 2025, ma con alcune novità importanti.
La Manovra ha previsto l’innalzamento della soglia massima di detraibilitá da 800 euro a 1.000 euro annui per ogni studente.
In questo articolo vi spieghiamo quali sono tutte le novità sulle detrazioni per le spese scolastiche per il 2025, come funziona il processo di detrazione nel modello 730 e cosa cambia rispetto allo scorso anno.
DETRAZIONI SPESE SCOLASTICHE NEL 730 DEL 2025
L’articolo 1, comma 13 della Legge di Bilancio 2025 ha introdotto l’innalzamento della soglia di detrazione delle spese scolastiche nel 730 da 800 euro a 1.000 euro per ciascun alunno o studente.
Ricordiamo che le detrazioni per le spese scolastiche sono degli “sconti” sull’imposta lorda IRPEF riconosciuti nella dichiarazione dei redditi per i costi relativi al mantenimento scolastico dei figli a carico. A livello normativo la detrazione per le spese di scuola è prevista e disciplinata dal Testo Unico sulle Imposte sui Redditi, come integrato dalla riforma fiscale 2025.
Per il 2025 la detrazione è pari al 19% delle spese d’istruzione sostenute, mentre l’importo massimo detraibile è pari a 1.000 euro per le spese di istruzione di ciascun alunno. Le spese sono da inserire nel modello 730 dell’anno successivo a quello in cui l’esborso è avvenuto, per ottenere così un risparmio sulle imposte da versare.
Scopriamo i dettagli su cosa cambia nel 2025 per queste detrazioni.
COSA CAMBIA CON LE DETRAZIONI 2025
La Legge di Bilancio 2025 ha cambiato il limite delle detrazioni per le spese scolastiche nell’anno in corso. Ovvero, la Manovra ha stabilito l’aumento del limite massimo delle spese detraibili da 800 a 1.000 euro per ciascun alunno o studente. Questo cambiamento riguarda le scuole dell’infanzia, del primo ciclo d’istruzione e del secondo ciclo presso istituti paritari.
Inoltre, con la riforma fiscale 2025, come spieghiamo in questa guida, vi sono nuovi limiti per le detrazioni, basati sul sistema del quoziente familiare. Per le famiglie con redditi superiori a 75.000 euro, la detrazione sarà gradualmente ridotta fino a essere esclusa completamente per redditi oltre i 240.000 euro.
Queste novità si applicano alle spese sostenute nel 2025, che saranno detraibili quindi nella dichiarazione dei redditi del 2026. Scopriamo insieme, adesso, quali spese per l’istruzione sono detraibili nel 730.
QUALI SPESE PER L’ISTRUZIONE SONO DETRAIBILI
Le spese d’istruzione relative alle scuole dell’infanzia, del primo ciclo d’istruzione e della scuola secondaria di secondo grado, detraibili al 19% nel 2025 nel modello 730 sono le seguenti:
- le tasse di iscrizione e di frequenza;
- i contributi obbligatori, i contributi volontari e le erogazioni liberali deliberati dagli istituti scolastici o dai loro organi;
- i costi sostenuti per la frequenza scolastica. Questo comprende anche spese come la mensa scolastica, i servizi scolastici integrativi come l’assistenza al pasto e il pre e post scuola, le gite scolastiche, l’assicurazione della scuola e altri contributi scolastici finalizzati all’ampliamento dell’offerta formativa.
Sono detraibili al 19% nel 730 anche le spese sostenute in favore di minori o maggiorenni con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento (DSA), fino al completamento della scuola secondaria di 2° grado. Queste spese riguardano:
- l’acquisto di strumenti compensativi e sussidi tecnici e informatici, necessari per favorire l’apprendimento e la comunicazione verbale;
- l’acquisto di strumenti o sussidi per garantire ritmi graduali di apprendimento delle lingue straniere.
A stabilirlo è il Testo Unico sulle Imposte sui Redditi.
QUANTO SI RECUPERA DAL 730 PER LE SPESE SCOLASTICHE
Dal modello 730 si recupera come sconto IRPEF il 19% delle spese scolastiche delle scuole dell’infanzia, del primo ciclo d’istruzione e della scuola secondaria di secondo grado, fino a un massimo di 1.000 euro per anno per alunno o studente, da ripartire tra gli aventi diritto. Quindi la detrazione massima che si può ottenere è di 190 euro per studente.
Nel 2024 il limite della detrazione era pari a 800 euro annui per ogni studente. È importante notare che la detrazione non è cumulabile con altre detrazioni previste per erogazioni liberali a favore degli istituti scolastici.
COME FUNZIONA LA DETRAZIONE
La detrazione funziona mediante il riconoscimento dello sconto IRPEF per i costi sostenuti per l’istruzione nel 2025. In questo modo, si riduce l’importo delle imposte dovute e il contribuente recupera parte del denaro speso per l’educazione dei propri figli. È possibile ottenere la detrazione delle spese scolastiche per i 2025 tramite la compilazione della dichiarazione dei redditi del 2026.
Tali spese nel modello 730 si inseriscono nei righi da E8 a E10 utilizzando il codice appropriato. Qualora si presenti il modello redditi Persone Fisiche (l’ex Unico), bisognerà valorizzare il rigo da RP8 a RP13.
Chiariamo che per poter beneficiare delle detrazioni, è necessario:
- che le spese siano sostenute tramite sistemi di pagamento tracciabili, come versamenti bancari o postali, bollettini, pagamenti con carte di debito o credito, o tramite PagoPA;
- conservare la documentazione relativa alle spese sostenute, come fatture, ricevute, bollettini, estratti conto, e comprovare l’utilizzo di sistemi di pagamento tracciabili;
- che anche se il documento di spesa è intestato al bambino o a uno solo dei genitori, sia redatta una specifica delle percentuali di spesa imputabili a ciascun genitore tramite annotazioni sul documento stesso;
- per ottenere la detrazione per le le spese sostenute in favore di minori o maggiorenni con diagnosi di disturbo specifico dell’apprendimento, che il beneficiario possegga un certificato che attesti la diagnosi di DSA, rilasciato dal Servizio Sanitario Nazionale o da specialisti accreditati.
LA GUIDA ALLA RIFORMA FISCALE 2025
Mettiamo a vostra disposizione la guida alla riforma IRPEF 2025 e quella sulla riforma fiscale 2025 che apporta novità su detrazioni e deduzioni, come spiegato in questo approfondimento.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Testo Unico sulle Imposte sui Redditi (Pdf 1304 Kb);
- Testo definitivo (Pdf 24,4 MB) della Legge di Bilancio 2025, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 31 Dicembre 2024 (GU Serie Generale n.305 del 31-12-2024 – Suppl. Ordinario n. 43).
INTERESSANTI APPROFONDIMENTI CORRELATI
Per approfondire, vi consigliamo poi di leggere la nostra guida all’ISEE aggiornata con le novità 2025. Mettiamo a vostra disposizione anche gli approfondimenti sui nuovi scaglioni IRPEF 2025 e le novità riguardo le detrazioni fiscali nel 2025. Da leggere anche l’articolo sulle detrazioni da lavoro dipendente.
Vi consigliamo di leggere poi cos’è e come funziona il quoziente familiare che permette di pagare meno tasse per chi ha figli nel 2025.
Segnaliamo infine gli articoli sulle misure confermate nel 2025 quali il taglio del cuneo fiscale, la no tax area per pensionati e dipendenti e la flat tax.
Se volete, invece, sapere tutte le agevolazioni disponibili per studenti e famiglie, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone e lavoratori.
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