Anche nel 2025 è possibile richiedere l’esonero contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza.
Questa misura, introdotta per la prima volta nel 2024 e in vigore fino al 2026, mira a favorire l’inserimento lavorativo delle donne che hanno subito violenze, garantendo ai datori di lavoro uno sgravio pari al 100% sui contributi previdenziali.
In questo articolo vi spieghiamo nel dettaglio come funziona l’esonero contributivo per le donne vittime di violenza nel 2025, chi ne ha diritto e come richiederlo.
CHE COS’È L’ESONERO CONTRIBUTIVO DONNE VITTIME DI VIOLENZA NEL 2025
L’esonero contributivo per le assunzioni di donne vittime di violenza è un incentivo che esonera totalmente i datori di lavoro privati dal versamento dei contributi previdenziali.
Possono richiederlo coloro che decidono di assumere donne disoccupate, vittime di violenza e beneficiarie del Reddito di libertà.
La misura è stata introdotta per la prima volta dalla Legge di Bilancio 2024 e mira a sostenere l’occupazione femminile, nonché l’indipendenza economica delle donne vittime di violenza. Poi, la Legge di Bilancio 2025 l’ha rifinanziata fino al 2026, incrementando le risorse di 4 milioni di euro annui, a partire da quest’anno.
Scopriamo i dettagli sulle agevolazioni disponibili.
COME FUNZIONA
Per chi assume donne vittime di violenza è previsto nel 2025 un esonero dal pagamento dei contributi dovuti dal datore di lavoro, esclusi premi e contributi all’INAIL, fino a un importo massimo di 8.000 euro annui, calcolato su base mensile.
La soglia massima mensile è di 666,66 euro. In caso di rapporti di lavoro instaurati o risolti durante il mese, la soglia viene riproporzionata giornalmente.
Per i rapporti a tempo parziale, l’importo dell’agevolazione è proporzionalmente ridotto prendendo come riferimento la misura di 21,50 euro (666,66 euro / 31) per ogni giorno di fruizione dell’esonero contributivo. Quindi, nelle ipotesi di rapporti di lavoro a tempo parziale, il massimale dell’agevolazione va proporzionalmente ridotto.
CHI PUÒ USUFRUIRE DEL BONUS
Può usufruire del bonus contributivo il datore di lavoro privato (quindi solo il titolare di aziende private e non aziende pubbliche) che assume stabilmente donne disoccupate, vittime di violenza e beneficiarie del reddito di libertà.
Ma in questo caso, cosa si intende per donne vittime di violenza? Per tale misure, con la dicitura “donne vittime di violenza, senza figli o con figli minori”, si intende “le donne seguite dai centri antiviolenza riconosciuti dalle Regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza, al fine di contribuire a sostenerne l’autonomia”.
In particolare, destinatarie del contributo sono le donne residenti nel territorio italiano che siano cittadine italiane o comunitarie oppure, in caso di cittadine di Stato extracomunitario, in possesso di regolare permesso di soggiorno. Queste però, devono essere in possesso di determinati requisiti ai fini del riconoscimento del bonus, vediamo quali.
REQUISITI
Nel 2025, affinché il datore di lavoro possa richiedere e usufruire dello sgravio contributivo per le donne vittime di violenza che vuole assumere, vale quanto già stabilito dalla Circolare n. 41 DEL 05-03-2024, ovvero è necessario che la lavoratrice in questione soddisfi, alla data dell’assunzione, i seguenti due requisiti:
- essere disoccupata, in forza della previsione di cui all’articolo 19 del Decreto legislativo 14 Settembre 2015, n. 150, sono considerati disoccupati i soggetti privi di impiego che dichiarano, in forma telematica, al sistema informativo unitario delle politiche del lavoro, la propria immediata disponibilità allo svolgimento di attività lavorativa e alla partecipazione alle misure di politica attiva del lavoro concordate con il centro per l’impiego;
- essere percettrice del Reddito di libertà, in coerenza con quanto previsto in riferimento ad altre agevolazioni similari, l’esonero contributivo in questione può essere riconosciuto solo in relazione alle assunzioni di donne percettrici del Reddito di libertà, e non anche alle donne che, avendo inoltrato istanza per il riconoscimento del contributo, abbiano titolo alla prestazione ancorché non l’abbiano ancora percepita. Inoltre, ai fini del riconoscimento dello sgravio, il Reddito di libertà è equiparato alle analoghe misure previste da fonti regionali o provinciali.
COME RICHIEDERLO
La procedura attraverso la quale i datori di lavoro possono richiedere lo sgravio contributivo nel 2025 è la stessa di quella chiarita dall’INPS nel Messaggio n. 2239 del 14 Giugno 2024.
Nel dettaglio, i datori di lavoro possono richiedere l’esonero, all’interno dell’applicazione “Portale delle Agevolazioni (ex DiResCo)”, presente sul sito istituzionale INPS, seguendo questo percorso: “Imprese e Liberi Professionisti” > “Esplora Imprese e Liberi Professionisti” > sezione “Strumenti” > “Vedi tutti” > è disponibile il modulo di istanza on-line “ERLI”.
Per essere autorizzato alla fruizione dell’agevolazione, il datore di lavoro, previa autenticazione tramite SPID, CIE o CNS, deve inoltrare all’Istituto, avvalendosi esclusivamente del suddetto modulo di istanza on-line “ERLI” (che si trova nell’area personale del portale), una domanda di ammissione all’esonero, fornendo le seguenti informazioni:
- la lavoratrice assunta;
- il codice della comunicazione obbligatoria relativa al rapporto di lavoro instaurato o trasformato;
- l’importo della retribuzione mensile media, comprensiva dei ratei di tredicesima e di quattordicesima mensilità;
- l’indicazione della eventuale percentuale di part-time nel caso di svolgimento della prestazione lavorativa a tempo parziale;
- la misura dell’aliquota contributiva datoriale oggetto dello sgravio.
Completato l’invio, l’Istituto procederà alle attività di verifica e riconoscimento.
DURATA INCENTIVO
Questo beneficio si applica per periodi diversi in base alla durata dell’assunzione e con specifici contratti. Ossia:
- per le assunzioni a tempo indeterminato, la durata è di 24 mesi;
- per le assunzioni a tempo determinato, la durata è di 12 mesi. Ossia, spetta per tutta la durata del rapporto di lavoro fino a un massimo di dodici mesi;
- per le trasformazioni a tempo indeterminato di un precedente rapporto a termine, sia già agevolato che non agevolato, la durata è di 18 mesi. Vale a partire dalla data dell’assunzione a tempo determinato.
L’esonero spetta anche in riferimento a:
- i rapporti di lavoro a scopo di somministrazione (contratti di somministrazione), in caso di assunzioni part-time;
- i rapporti di lavoro subordinato instaurati in attuazione del vincolo associativo stretto con una cooperativa di lavoro, ai sensi della Legge 3 Aprile 2001, n. 142.
Inoltre, la normativa stabilisce che il periodo di fruizione dell’esonero può essere sospeso esclusivamente nei casi di assenza obbligatoria dal lavoro per maternità obbligatoria. Sono anche comprese le ipotesi di interdizione anticipata dal lavoro. Inoltre, si consente in tale ipotesi, il differimento temporale del periodo di godimento del beneficio.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Per approfondire l’argomento, vi consigliamo la nostra guida sul reddito di libertà, che vi spiega cos’è e come funziona.
Per maggiori dettagli sugli aiuti riservati alle donne, vi consigliamo di leggere la guida sul bonus donne del 2025 potenziato. Interessante anche quella sul bonus mamme disponibile in busta paga.
Per approfondire, vi consigliamo poi di consultare l’elenco di tutti i bonus attivi nel 2025.
Vi invitiamo, inoltre, a scoprire tutte notizie sugli aiuti alle persone in questa sezione.
Se volete restare sempre aggiornati, vi invitiamo ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita, al canale Whatsapp e al canale Telegram. Poi, seguite la nostra pagina Facebook per non perdere le novità più interessanti.
Potete restare aggiornati anche seguendo il canale TikTok @ticonsigliounlavoro e l’account Instagram.
Seguiteci anche su Google News cliccando su “segui” in alto dove c’è la stellina.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.
Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando in alto su "segui".