Il problema della disoccupazione giovanile si fa sentire anche in Friuli Venezia Giulia, così la Giunta Regionale ha introdotto un regolamento che permette di dare accesso ai lavori di pubblica utilità non solo alle persone svantaggiate (donne sopra i 35 anni e uomini con più di 40 anni) in stato di lunga disoccupazione (oltre 18 mesi), ma anche ai giovani. Saranno creati 600 nuovi posti di lavoro.
Ad annunciare l’avvio del progetto è stata l’assessore al lavoro Angela Brandi, che ha spiegato “Con questo provvedimento chi non ha compiuto ancora 36 anni, che non ha reddito ed è iscritto alle liste di disponibilità attivate presso i centri per l’impiego, sarà inserito in una graduatoria, aperta perchè aggiornata di mese in mese fino al 31 dicembre del prossimo anno, per poter essere impiegato in attivita’ di interesse generale per le pubbliche amministrazioni, di durata massima di otto mesi, ma con le caratteristiche di vero e proprio lavoro subordinato”.
Grazie a 12,1 milioni di euro messi a disposizione con il contributo del Fondo Sociale Europeo, saranno realizzate 600 assunzioni entro la fine dell’anno. Per ogni assunto la Regione coprirà il 95% delle spese, mentre solo il restante 5% rimarrà a carico della Pubblica amministrazione presso la quale opereranno i ragazzi.
I giovani interessati ai Lavori di Pubblica Utilità (LPU) devono iscriversi al più presto alle liste di disponibilità presso i centri per l’impiego della regione Friuli Venezia Giulia.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.
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