NADEF 2023: cosa prevede la Nota di aggiornamento al DEF in 6 punti

Tutti i dettagli della NADEF 2023 in preparazione della Legge di Bilancio 2023 con nuove risorse per famiglie e imprese contro il caro energia

Decreto, Presidenza consiglio Ministri
Photo credit: Salvatore Micillo / Shutterstock.com

Approvata dal Consiglio dei Ministri del 4 novembre 2022 la relazione al Parlamento e la NADEF 2023, la Nota di aggiornamento al DEF, con i valori aggiornati, tendenziali e programmatici, di finanza pubblica e del quadro macroeconomico in vista dell’ok alla Legge di Bilancio 2023.

Il Governo ha anche ratificato la relazione sull’evasione e un aggiustamento di bilancio, con un resoconto finale che fissa per il 2023 il rapporto tra deficit e PIL in salita al 4,5% e libera altri 21 miliardi per la manovra finanziaria 2023.

In questo articolo vi spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cosa prevede la NADEF 2023 approvata dal Consiglio dei Ministri con le nuove modifiche introdotte.

NADEF 2023, COSA PREVEDE

Tesoretto da 9,5 miliardi di euro per famiglie e imprese contro il caro bollette, pressing sul PNRR e a lavoro per un Bilancio 2023 che punti prioritariamente alla riforma pensioni, taglio alle tasse, al restyling di Superbonus e Reddito di Cittadinanza.

Il Consiglio dei Ministri del 4 novembre 2022 ha approvato delle modifiche alla NADEF 2023 già ratificata dall’ex Governo il 28 settembre 2022 e ora di nuovo rimaneggiata. Il provvedimento, che va ad aggiornare il DEF 2022, riesce a sbloccare un totale di 21 miliardi di euro, da destinare principalmente al contrasto alla crisi energetica. Quella approvata è la NADEF che definiamo “2023” ma in realtà è relativa ai mesi a cavallo tra il 2022 e il 2023 ed è uno dei passaggi propedeutici alla redazione della Manovra dell’anno successivo, questa volta della Legge di Bilancio 2023. Si tratta di un documento che il Governo italiano presenta alle Camere ogni anno per aggiornare le previsioni economiche e finanziarie, appunto, del DEF (Documento di Economia e Finanza).

Ma vediamo insieme cosa prevede la NADEF modificata dal nuovo Governo, rispetto a quella approvata lo scorso 28 settembre 2022.

1) CRESCE LIEVEMENTE IL PIL NEL 2022

La versione rivista della NADEF approvata dal Governo mostra segnali positivi. Si prevede infatti una crescita del PIL nello scenario tendenziale che è stata rivista al rialzo per il 2022, da 3,3% a 3,7%, mentre quella per il 2023 è stata ridotta dallo 0,6% allo 0,3%. Le previsioni per i due anni successivi sono invece rimaste invariate, all’1,8% e all’1,5%.

2) DEFICIT IN DISCESA, PIÙ RISORSE PER IL 2023

Grazie alle nuove stime più ottimistiche rispetto ai dati dello scorso mese, il Governo è riuscito a recuperare circa 21 miliardi di euro. Infatti, la NADEF fissa il deficit programmatico per il 2022 al 5,6% del PIL (dal 5,1% tendenziale), con una discesa progressiva al 4,5% nel 2023, al 3,7% nel 2024 e 3% nel 2025. Parallelamente alla crescita del PIL, questi dati permettono al Governo di recuperare fondi e risorse che, come ha fatto sapere il Premier Meloni in conferenza stampa il 4 novembre 2022, saranno spesi tutti per contrastare il caro energia.

3) VERSO IL DECRETO AIUTI QUATER

Palazzo Chigi ha fatto sapere di aver sbloccato fondi pari a 21 miliardi di euro che saranno interamente destinati al contrasto al caro energia. Infatti, la politica economica che il Governo ha adottato si basa sull’esigenza di rispondere all’impennata dell’inflazione e all’impatto del caro energia sui bilanci delle famiglie, specialmente quelle più fragili. Lo scopo è di garantire la sopravvivenza e la competitività delle imprese italiane nel contesto europeo e a livello globale, anche in considerazione dei corposi interventi recentemente annunciati da altri Paesi membri dell’Unione Europea e extra europei.

A tal fine entro dicembre arriverà il Decreto Aiuti Quater da circa 9,5 miliardi di euro. La maggior parte delle risorse, pari a 5-6 miliardi, coprirà le misure contro il caro bollette per il mese di dicembre, mentre il resto servirà per anticipare alcune spese previste l’anno prossimo. Il provvedimento dovrebbe prorogare fino a fine anno i crediti di imposta per le imprese energivore che vi spieghiamo in questa pagina e il taglio delle accise sulla benzina, che vi illustriamo nella nostra guida. Confermato anche un rafforzamento del bonus sociale, che potrebbe essere sganciato dall’ISEE.

4) ACCELERATA SUL PNRR

Il Governo ha confermato che un forte impegno sarà anche dedicato all’attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR), da cui dipendono ingenti investimenti per rilanciare la crescita sostenibile dell’economia italiana. Pochi giorni fa le Camere avevano già ricevuto una relazione tecnica sugli obiettivi raggiunti finora e il programma procede ancora a rilento, specie sulle grandi opere pubbliche. Si ricorda che gli interventi vanno tutti conclusi entro fine 2026 per non perdere le risorse stanziate per l’Europa.

5) VERSO LA LEGGE DI BILANCIO 2023

Il Governo ha anche sottolineato che il lavoro di predisposizione della Legge di Bilancio 2023 sta procedendo a ritmi sostenuti con l’obiettivo di consegnare al più presto al Parlamento la bozza di provvedimento principe dello Stato italiano. Rispetto alla manovra, nel corso della conferenza stampa post CdM, il Premier ha sottolineato che si arriveranno a utilizzare fino a 30 miliardi di euro per contrastare l’aumento dei costi dell’energia. Si procederà – ha fatto sapere Meloni – togliendo risorse da misure che non hanno funzionato e le dirotteranno su altri interventi di sostegno e rilancio per l’economia del Paese.

Anche se non direttamente citati nella NADEF 2023, di fatto però i “settori” che potrebbero essere decurtati sono quello edilizio e di assistenza. Ovvero, stando ai primi rumors, la Legge di Bilancio 2023 potrebbe ridurre il Superbonus al 90% e tagliare il Reddito di Cittadinanza nel prossimo anno, facendo diventare la misura un “aiuto” erogato dai Comuni. Questi tagli garantirebbero al Governo di avere più risorse a disposizione contro il caro energia, l’aumento dell’inflazione e per sostenere la riforma delle pensioni. Per capire con esattezza cosa cambierà, bisognerà attendere le prime stesure della Legge di Bilancio 2023, su cui vi aggiorneremo.

6) APPROVATO LO SCOSTAMENTO DI BILANCIO

Su proposta del Presidente Giorgia Meloni e del Ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti, è stata approvata in allegato alla NADEF 2023, anche la conseguente Relazione al Parlamento. Ai sensi dell’articolo 6 della Legge 24 dicembre 2012, n. 243, tale relazione è da presentare alle Camere, anche ai fini dell’autorizzazione allo scostamento di Bilancio. Con la relazione gli obiettivi programmatici sono fissati a 4,5 milioni nel 2023, 3,7 milioni nel 2024 e 3 milioni nel 2025. Rispetto alla previsione tendenziale questo comporta un margine di risorse da utilizzare di 21 miliardi per il 2023 e di 2,4 miliardi per il 2024. La relazione dà conto dell’extra gettito di 9,1 miliardi per il 2022.

DALLA NADEF ALLA LEGGE DI BILANCIO 2023

Dopo l’ok nel Consiglio dei Ministri del 4 novembre 2022, la NADEF 2023 arriverà all’attenzione delle Camere del Parlamento che dovranno approvarla nel più breve tempo possibile. Infatti, l’attuale Governo è già in ritardo nella procedura di approvazione del documento finanziario che doveva essere presentato entro il 27 settembre 2022. Causa elezioni per il rinnovo del Parlamento però, la procedura ha subito dei forti rallentamenti che adesso richiedono rapidità. Approvati il Documento programmatico di Bilancio e la NADEF in Consiglio, i prossimi step pre Manovra da concludere in poco meno di un mese sono:

  • approvazione della NADEF 2023 e dello scostamento di Bilancio in Parlamento, probabilmente entro il prossimo 10 novembre;
  • parere UE sul Documento programmatico di Bilancio;
  • incontri e confronti con le parti sociali per definire le misure della Legge di Bilancio 2023;
  • presentazione alle Camere del disegno di Legge di Bilancio;
  • fase emendativa della Legge di Bilancio presso le due Camere;
  • approvazione entro il 31 dicembre 2022.

Insomma, una vera e propria corsa contro il tempo.

ALTRE MISURE ECONOMICHE ADOTTATE DAL GOVERNO

Il Consiglio dei Ministri ha approvato anche altre misure per contrastare il caro energia, recuperare risorse e lavorare alla nuova Legge di Bilancio 2023. Tra le altre misure, in particolare:

  • è stato approvato l’intervento per l’incremento dell’offerta di gas di produzione nazionale destinabile ai clienti finali industriali a prezzo accessibile;
  • via libera al Decreto spending review dei Ministeri. Il Consiglio dei Ministri, infatti, ha approvato la definizione degli obiettivi di spesa per il periodo 2023-2025 per ciascun Ministero. Tali obiettivi porteranno nel periodo di riferimento, un risparmio in termini di indebitamento netto delle Pubbliche Amministrazioni pari a 800 milioni di euro nel 2023.  Il risparmio è pari poi a 1,2 miliardi nel 2024 e 1,5 miliardi di euro nel 2025.

IL TESTO DELLA NADEF 2023

Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale (pdf 1 Mb) della NADEF 2023 qui invece il testo completo della relazione NADEF 2023 (Pdf 110 Kb). In questa pagina, invece, trovate la nota stampa ufficiale sulla NADEF 2023. A questo indirizzo potete anche scaricare i relativi allegati mentre a questo indirizzo potete vedere la conferenza stampa tenuta dal Premier Giorgia Meloni e dai suoi Ministri dopo il Cdm del 4 novembre 2022.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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