Nuovi obblighi di sicurezza per imprese con lavoratori in smart working

Il DDL PMI introduce nuovi obblighi di sicurezza per le aziende con lavoratori in smart working. Ecco cosa cambia, i rischi e quali sono le sanzioni

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Il DDL PMI introduce nuovi obblighi di sicurezza per le imprese che hanno lavoratori in smart working.

Le nuove disposizioni chiariscono e ampliano gli obblighi del datore di lavoro in relazione alle prestazioni svolte fuori dagli spazi aziendali.

Vediamo, nel dettaglio, che cosa prevede il disegno di legge.

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NUOVI OBBLIGHI DI SICUREZZA PER LO SMART WORKING PREVISTI DAL DDL PMI

Il DDL PMI 2025 2026 formalizza l’obbligo di informazione e prevenzione. Il datore di lavoro dovrà infatti consegnare ogni anno al lavoratore agile, e al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza (RLS), una informativa scritta che descriva in modo chiaro:

  • i rischi generali connessi all’attività lavorativa;

  • rischi specifici legati alla modalità agile, come l’uso prolungato dei videoterminali, l’adeguatezza dell’ambiente domestico, la postura e l’organizzazione degli orari;

  • le misure di prevenzione e protezione da adottare per ridurre al minimo tali rischi.

Questo documento, che può essere fornito anche in formato digitale, rappresenta uno strumento essenziale per garantire che il lavoratore sia consapevole delle condizioni di sicurezza e dei comportamenti corretti da mantenere durante la prestazione a distanza.

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COSA DEVE CONTENERE L’INFORMATIVA

Per essere conforme alla legge, l’informativa sulla sicurezza nel lavoro agile dovrà includere:

  • una descrizione dei rischi generali connessi al lavoro (come stress lavoro-correlato e affaticamento visivo);


  • un elenco dei rischi specifici dovuti alle modalità di svolgimento da remoto (es. posture scorrette, mancanza di ergonomia, uso di apparecchiature elettriche);


  • le buone pratiche per la prevenzione (pause regolari, corretta illuminazione, posizione del monitor e della tastiera, uso di sedie adeguate);


  • i riferimenti normativi e i canali aziendali a cui il lavoratore può rivolgersi in caso di dubbi o problemi.

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LE SANZIONI PER CHI NON RISPETTA GLI OBBLIGHI

Il legislatore ha introdotto anche un inasprimento delle sanzioni per i datori di lavoro o dirigenti che non adempiono a questi obblighi. In particolare, l’omessa consegna dell’informativa annuale comporta una sanzione penale, che può essere l’arresto da 2 a 4 mesi, oppure l’ammenda, secondo quanto previsto dal Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro (D.Lgs. 81/2008).

Il mancato rispetto degli obblighi informativi non è più considerato quindi una semplice irregolarità amministrativa, ma una violazione che può avere rilevanza penale.

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IL NUOVO RUOLO DEL DATORE DI LAVORO

Con l’entrata in vigore di queste norme, la responsabilità del datore di lavoro non si ferma più ai confini fisici dell’azienda. È tenuto a tutelare la salute e la sicurezza dei propri dipendenti anche nel contesto del lavoro agile, pur non potendo intervenire direttamente sull’ambiente domestico.
L’obbligo si concentra dunque sulla formazione e sull’informazione, affinché il lavoratore possa autonomamente adottare le cautele necessarie.

Questo rafforzamento normativo mira a colmare un vuoto interpretativo che, negli anni successivi alla pandemia, aveva lasciato incertezza su chi fosse responsabile in caso di infortuni o disturbi correlati a un uso improprio degli strumenti tecnologici nel lavoro da remoto.

Il datore di lavoro non è chiamato a verificare materialmente le condizioni dell’abitazione del dipendente, ma deve fornire tutti gli strumenti informativi e formativi per permettere al lavoratore di operare in sicurezza.

GUIDA ALLO SMART WORKING

Per approfondire l’argomento e conoscere nel dettaglio quali sono le regole e come funziona il lavoro agile in Italia, vi consigliamo di leggere la nostra guida sullo smart working aggiornata al 2025.

Vi segnaliamo l’approfondimento sullo smart working nella Pubblica Amministrazione nel 2025 e la sentenza che cambia le regole dello smart working per lavoratori disabili.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Mettiamo a vostra disposizione anche l’articolo sulle novità per i buoni pasto dei dipendenti PA in smart working.

Interessante, poi, conoscere quali sono i Comuni che hanno attivato lo smart working in Italia per i propri dipendenti e quali invece i bonus per chi è in smart working riconosciuti dai piccoli Comuni e i borghi in Italia.

Per scoprire tutte le agevolazioni attive e quelle in arrivo, visitate la nostra pagina dedicata agli aiuti alle persone e famiglie.

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Scritto da Federica Petrucci - Coordinatrice editoriale, redattrice, consulente del lavoro ed esperta di previdenza.
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