Patrimonio Destinato Decreto Rilancio: cos’è e come funziona

Il Patrimonio Destinato rappresenta una delle misure di sostegno alle aziende introdotte dal Governo. Ecco tutte le informazioni utili

Contabile, Amministrazione

Tra le misure per il sostegno all’economia e alle imprese introdotte a seguito dell’emergenza da Coronavirus, il Decreto Rilancio, dl 34/2020, ha previsto la costituzione del cosiddetto “Patrimonio Destinato”.

Il Patrimonio Destinato dl Rilancio è stato istituito presso la Cassa Depositi e Prestiti ed è finalizzato alla ripresa economica delle grandi aziende con diverse tipologie di contributi.

Ecco in cosa consiste il Patrimonio Destinato definito dal Decreto Rilancio e a chi è rivolto.

PATRIMONIO DESTINATO: COS’E’?

Il patrimonio destinato rientra nella fattispecie dei cosiddetti “Patrimoni destinati ad uno specifico affare“, introdotti dalla riforma del diritto societario del 2003. Nello specifico, tali patrimoni sono definiti dall’articolo 2447 bis del Codice Civile, il quale consente alle Società per Azioni di costituire uno specifico fondo patrimoniale, distinto dal patrimonio principale dell’azienda, da utilizzare per singoli affari specifici.

Tale evenienza è stata prevista per permettere alle aziende di gestire eventuali nuove operazioni commerciali, senza dover ricorrere all’apertura di nuove società. Le disponibilità destinate, che possono essere costituite solo dal CdA dell’azienda a maggioranza assoluta, devono essere, salvo leggi speciali, inferiori al 10% del patrimonio netto della società.

PATRIMONIO DECRETO RILANCIO: IN COSA CONSISTE

Previsto al fine di favorire il rilancio del sistema economico e produttivo messo in difficoltà dalla diffusione del Covid-19, il Patrimonio Destinato del Decreto Rilancio presenta la specifica caratteristica di essere istituito e gestito da Cassa Depositi e Prestiti (CDP), Società per Azioni controllata dallo Stato. 

Il Patrimonio Destinato CDP è completamente autonomo da quello proprio della Cassa Depositi e Prestiti. Infatti sarà costituito da beni e rapporti giuridici apportati dal Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) e potrà essere articolato in diversi comparti. Per consentire tali apporti, inoltre, saranno assegnati alla CDP per l’anno 2020 titoli appositamente emessi dallo Stato per un valore massimo di 44 miliardi di euro.

Il Patrimonio Destinato è definito dall’articolo 27 del DL 34/2020 e la sua durata è stabilita in 12 anni dal momento della sua costituzione. Tuttavia, con apposita delibera del Consiglio di Amministrazione di Cassa Depositi e Prestiti e su richiesta del MEF, tale durata potrà essere prolungata, o anche anticipata.

INTERVENTI PREVISTI CON IL PATRIMONIO DESTINATO

Il Patrimonio Destinato effettuerà in via prioritaria le seguenti tipologie di interventi:

  • sottoscrizione di prestiti obbligazionari convertibili;
  • partecipazione ad aumenti di capitale;
  • acquisto di azioni quotate sul mercato secondario in caso di operazioni strategiche.

Per il finanziamento delle attività del patrimonio o dei suoi singoli comparti, è consentita l’emissione di titoli obbligazionari o altri strumenti finanziari di debito.

Si specifica che, per individuare gli interventi da attuare, si terrà conto dell’incidenza dell’impresa richiedente, con particolare riferimento a:

  • sviluppo tecnologico;
  • infrastrutture critiche e strategiche;
  • filiere produttive strategiche;
  • sostenibilità ambientale e altre finalità di cui al c. 86 della Legge 169/2019;
  • rete logistica e dei rifornimenti;
  • livelli occupazionali e del mercato del lavoro.

Potranno, inoltre, essere effettuati interventi per operazioni di ristrutturazione di società che, nonostante momentanei squilibri finanziari o patrimoniali, abbiano adeguate prospettive di redditività.

BENEFICIARI 

Destinatarie degli interventi previsti nell’ambito del Patrimonio Destinato Decreto Rilancio sono esclusivamente le Società per Azioni. Nello specifico, rientrano tra i soggetti beneficiari della misura, le seguenti tipologie di aziende:

  • Società per Azioni;
  • SpA con azioni quotate in mercati regolamentati;
  • Società per Azioni costituite in forma cooperativa.

REQUISITI 

Per poter accedere agli aiuti per le imprese introdotti dal provvedimento, le aziende dovranno necessariamente possedere i seguenti requisiti:

  • avere sede legale in Italia;
  • non operare nel settore bancario, finanziario o assicurativo;
  • presentare un fatturato annuo superiore a 50 milioni di euro.

MODALITÀ DI ATTUAZIONE 

A definire le condizioni, i criteri e le modalità con cui saranno messi in atto gli interventi del Patrimonio Destinato Decreto Rilancio sarà il Ministro dell’Economia e delle Finanze che, sentito il Ministro dello Sviluppo Economico, provvederà all’emissione di apposito decreto. Inoltre, in caso di necessità, si procederà anche ad approvazione da parte della Commissione Europea (ai sensi dell’art. 108 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea).

ALTRI AIUTI ALLE IMPRESE

Tra le iniziative previste dal Governo per sostenere le imprese in difficoltà è stato introdotto il contributo a fondo perduto Decreto Rilancio così come il fondo salvaguardia livelli occupazionali, il bonus bollette Covid19 e anche i certificati bianchi efficienza energetica. I nuovi aiuti per le imprese sono davvero numerosi ed è possibile scoprirli tutti in questa pagina.

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di Clara R.
Redattrice, esperta di lavoro, impiego estero e formazione.
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