Il Ponte sullo Stretto si farà: previste 100 mila assunzioni

stretto di messina

Migliaia di assunzioni in arrivo in Italia per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina, che collegherà Sicilia e Calabria.

L’approvazione in Senato del decreto Ponte sblocca l’avvio dei lavori di costruzione dell’opera, che si stima potranno creare occupazione per 100.000 persone nel Paese.

Ecco tutte le informazioni e cosa sapere sui numerosi posti di lavoro che il Ponte sullo Stretto potrà generare in Italia.

MIGLIAIA DI ASSUNZIONI PER COSTRUIRE IL PONTE SULLO STRETTO DI MESSINA

Il Senato ha infatti dato il via libera alla conversione in legge del c.d. decreto Ponte (decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35), fornendo quindi l’approvazione per la realizzazione dell’opera. Si tratta del decreto per la realizzazione del Ponte sullo Stretto di Messina pubblicato a marzo scorso, che ora diviene legge. Dunque è ormai ufficiale che il Ponte sullo Stretto si farà.

Il provvedimento di marzo aveva provveduto a ricostituire la società Stretto di Messina, impresa nata negli anni ’80 e poi messa in liquidazione nel 2013, che si occuperà di realizzare il noto collegamento veicolare e ferroviario tra le regioni Sicilia e Calabria. Un’opera che avrà un significativo impatto sul nostro Paese, anche dal punto di vista occupazionale. Ora, con la trasformazione in legge, si apre definitivamente la strada per la realizzazione del Ponte sullo Stretto e per le assunzioni, dirette e nell’indotto, necessarie per costruirlo.

Come specificato dal Vice Presidente del Consiglio e Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, in un recente incontro con i media dedicato ad approfondire i dettagli del decreto, l’infrastruttura, attesa da oltre 50 anni, impatterà positivamente su economia, ambiente e occupazione a livello nazionale. In particolare, l’opera porterà ad una riduzione delle emissioni di CO2 di ben 100 milioni di tonnellate nell’aria, migliorerà la qualità delle acque del mare e consentirà, soprattutto ai siciliani, di risparmiare 6 miliardi di euro all’anno, attualmente spesi per i mancati collegamenti.

La costruzione del collegamento strallato più lungo del mondo (oltre 3,6 km), sul quale scorrerà traffico ferroviario e stradale, sarà strategica per la riduzione del divario tra il Nord e il Sud della penisola, contribuirà al rilancio dell’acciaieria e della siderurgia nazionali, favorendo anche il turismo. Si stima che, complessivamente, saranno 100.000 i posti di lavoro che il Ponte sullo Stretto potrà creare per la sua realizzazione, che durerà 6 anni, con inizio a partire dal 2024. I costi di realizzazione del Ponte si aggirano, secondo il Def (Documento di Economia e Finanza), intorno ai 14 miliardi di euro. Tuttavia, sono in corso ulteriori studi per definire alcuni dettagli del progetto.

PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI

Le numerose assunzioni che il Ponte sullo Stretto porterà in Italia per la sua realizzazione coinvolgeranno migliaia di lavoratori provenienti da diversi settori. Molto probabilmente, particolare attenzione sarà riservata a figure quali operai, tecnici, progettisti, ingegneri e artigiani. Alla costruzione della struttura potranno infatti prendere parte aziende operative soprattutto negli ambiti dell’ingegneria, dell’edilizia, dell’acciaieria e della siderurgia.

IL PROGETTO

Il progetto di costruzione dell’infrastruttura si basa sullo schema del ponte sospeso ed è costituito, ad oggi, da 8.000 elaborati progettuali. Prevede 6 corsie stradali (3 per senso di marcia), 2 binari ferroviari, una campata centrale da 3.300 metri e una lunghezza totale di 3.660 metri. Le torri del Ponte sullo Stretto di Messina avranno un’altezza di 399 metri, mentre il canale navigabile centrale sarà alto 65 metri per consentire il transito delle grandi navi.

Si stima che vi circoleranno 6.000 veicoli per ora e 200 treni al giorno, che potranno percorrere 20,3 km di collegamenti stradali e 20,2 km di collegamenti ferroviari. Il Ponte sarà resistente ai terremoti (con resistenza pari a 7,1 magnitudo della scala Richter) e stabile fino ad una velocità del vento di 270 km/h.

COSA PREVEDE IL DECRETO PONTE

In base a quanto previsto dal decreto Ponte, la nuova società Stretto di Messina SpA sarà partecipata da Rfi, Anas, le Regioni Sicilia e Calabria, e il Ministero dell’economia, che eserciterà i diritti di azionista d’intesa con il Mit. Il Ministero delle infrastrutture avrà, invece, funzioni di indirizzo, controllo, vigilanza tecnica e operativa sul progetto.

La concessione per la gestione dell’opera avrà una durata di 30 anni a decorrere dall’entrata in esercizio dell’opera e potrà essere prorogata. Il progetto esecutivo per la realizzazione dell’opera dovrebbe essere approvato entro il 31 luglio 2024.

IL DECRETO PONTE

Per completezza informativa, mettiamo a vostra disposizione il testo integrale del DECRETO PONTE, pubblicato sulla GU Serie Generale n. 77 del 31 marzo 2023.

STRETTO DI MESSINA SPA

La realizzazione del Ponte sullo Stretto sarà affidata alla Stretto di Messina SpA. Si tratta della società concessionaria, costituita nel 1981 a Roma, in attuazione della Legge 1158/71, per la progettazione, la realizzazione e l’esercizio dell’attraversamento stradale e ferroviario tra la Sicilia e la terraferma. Le iniziali quote di capitale sociale vennero conferite da Italstat (Iritecna), IRI, Ferrovie dello Stato Italiane, ANAS, Regione Siciliana e Regione Calabria. Nel 2002, il socio di maggioranza della società divenne Fintecna. Nel 2013 l’azienda venne messa in liquidazione e verrà ora riattivata a seguito dell’approvazione definitiva del Decreto Ponte.

CANDIDATURE

Gli interessati alle future assunzioni per il Ponte sullo Stretto devono aspettare l’avvio dei lavori e delle relative selezioni di personale per costruire l’infrastruttura.

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di Clara R.
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7 Commenti

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  1. Sono Salvatore Izzo in provincia di Napoli sono specializzato in carpenteria di civile abitazione e sono geometra sono molto affascinato della costruzione del nuovo ponte e se e possibile partecipare al lavoro sono molto esperto nel settore ( vi dico solo che ho iniziato a lavorare a 13 anni e lo faccio ancora oggi con molta passione)mi auguro almeno di essere interpellato grazie mille e ci auguriamo un nuovo ponte

  2. Seimila auto in transito ogni ora, oltre a treni e quant’altro, mi pare qualcosa di irreale, nel caso, ci sarà una forte crescita economica ma anche un eccessivo tasso di inquinamento. Per quanto riguarda il risparmio annuo, stimato in 6 miliardi di euro all’anno, con un costo realizzativo di 14 miliardi, 100.000 persone occupate, direi, se così realmente fosse, cosa stiamo aspettando per realizzare il ponte? In realtà penso che sia ora di smetterla con le barzellette.

  3. Il signor Salvini deve spiegare come si fa a diminuire l ’emissioni di co2 nell’ aria, se passeranno 6000 veicoli l’ora? Forse si spingeranno a mano. I siciliani non hanno bisogno delle tue manie di protagonismo, e soprattutto il turismo in Sicilia.

  4. E vai, la mafia ed i partiti al governo, si arricchiranno. Ma la domanda sorge spontanea: chi avrà il coraggio di passare su quel ponte, se terminerà per quest’millennio, tenendo presente che geologicamente l’area di Messina è altamente sismica? Dai, Salvini, rispondi

  5. Buon giorno, per arrivare al ponte, occorrono strade a scorrimento veloce percorribili senza interruzioni; la Salerno- Reggio Calabria, a differenza del progetto del ponte ha sulla carta due corsie per ogni senso di marcia ( il Ponte nè prevede tre) , e la 106 Ionica è ancora nelle condizioni dell’immediato dopoguerra con i ponti del ventennio fascista.
    Questa è la situazione. Realizziamo le strade per arrivare al ponte.
    Avv. Anna Condo’

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