Prestazione universale per anziani non autosufficienti nel 2025

Al via la prestazione universale per anziani non autosufficienti che si può richiedere nel 2025

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Prende il via la “prestazione universale” per anziani non autosufficienti, una misura sperimentale introdotta a partire dal 1° gennaio 2025.

Questa nuova forma di sostegno economico, che può arrivare fino a 850 euro al mese, è destinata alle persone con almeno 80 anni di età e con un bisogno assistenziale gravissimo, al fine di garantire loro un supporto adeguato per l’assistenza domiciliare e la qualità della vita.

L’INPS, che è l’ente incaricato della gestione del riconoscimento e dell’erogazione della prestazione, ha fornito le modalità operative e le condizioni di accesso, con un messaggio pubblicato il 18 marzo 2025.

Vediamo cos’è, chi ne ha diritto e come richiederla.

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COS’È LA PRESTAZIONE UNIVERSALE NEL 2025 PER GLI ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI

La prestazione universale per gli anziani non autosufficienti è una misura sperimentale introdotta dal d.lgs. n. 29/2024, che ne ha previsto formalmente il riconoscimento un “assegno di assistenza” del valore massimo di 850 euro mensili, a partire dal 1° Gennaio 2025.

Tuttavia, le istruzioni operative INPS sono arrivate solo a Marzo 2025, con il Messaggio n. 949 del 18-03-2025 che ha confermato che la misura:

  • integra l’indennità di accompagnamento già prevista;

  • copre i costi del lavoro di cura svolto da lavoratori domestici o acquisire servizi di supporto alla domiciliarità e all’autonomia forniti da imprese e professionisti qualificati.

CHI HA DIRITTO ALLA PRESTAZIONE UNIVERSALE

La prestazione universale è riservata agli anziani che rispettano i seguenti requisiti:

  • almeno 80 anni di età;

  • presentano un livello di bisogno assistenziale molto elevato, ovvero una gravissima non autosufficienza che è determinata dal punto di vista sanitario (che tiene conto della compromissione della salute della persona con disabilità “di livello gravissimo”) e dal punto di vista sociale (che tiene conto delle criticità e problematiche della condizione familiare e socio-assistenziale del soggetto). I passaggi della valutazione, nel dettaglio, sono indicati nel Messaggio n. 949 del 18-03-2025, ai punti 4.1 e 4.2. del testo;

  • ISEE in corso di validità non superiore a 6.000 euro.
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COME OTTENERE GLI 850 EURO

L’INPS è l’ente incaricato della gestione del riconoscimento e dell’erogazione della prestazione. La domanda può essere presentata online sul sito dell’istituto tramite la pagina “Decreto Anziani – Prestazione Universale”, dove è possibile accedere con SPID, CIE o CNS. In alternativa, è possibile rivolgersi ai Patronati abilitati.

Per chiarire le modalità operative e le condizioni di accesso, l’Istituto ha pubblicato il Messaggio n. 949 del 18-03-2025, con il quale è stato chiarito che:

  • al fine di escludere la duplicazione di fruizione di prestazioni incompatibili, i titolari della Prestazione Universale, in sede di domanda, devono dichiarare di percepire/non percepire altri contributi, diversi dall’indennità di accompagnamento per il sostegno della domiciliarità e dell’autonomia personale delle persone anziane non autosufficienti e il supporto ai familiari che partecipano all’assistenza, utilizzabili esclusivamente per remunerare il lavoro di cura svolto da operatori titolari di rapporto di lavoro o per l’acquisto di servizi forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, come indicati all’articolo 1, comma 164, della legge n. 234/2021;

  • a seguito dell’invio della domanda vengono effettuati in automatico i controlli sui requisiti di accesso e, se positivi, nella procedura di gestione della prestazione viene evidenziato lo stato di avanzamento della pratica. In particolare, vengono rilevati: a) la presa in carico della domanda (in caso di sussistenza dei requisiti) e l’inoltro della richiesta alla Commissione Medico Legale dell’INPS per l’individuazione del livello assistenziale gravissimo; b) l’invio alla Struttura territoriale competente nelle ipotesi di insussistenza di uno o più requisiti. In questo caso, l’invio alla Struttura territoriale è previsto per tutte le ipotesi in cui la domanda non superi i controlli automatizzati e centralizzati. In tali casi è la Struttura territoriale dell’Istituto a effettuare le dovute ulteriori verifiche. Se anche a seguito di tale ulteriore istruttoria non dovessero risultare soddisfatti i requisiti indicati dalla legge, la Struttura territoriale emette il provvedimento di reiezione della richiesta di prestazione;

  • il beneficiario, dal mese di marzo 2025, deve obbligatoriamente essere in possesso dell’ISEE valido per l’anno in corso, pena la sospensione dell’erogazione della prestazione. Il pagamento riprenderà regolarmente, con efficacia retroattiva, dal momento della presentazione, da parte del richiedente, della nuova Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU), correttamente attestata e non superiore a 6.000 euro, valida per l’anno 2025, ferma restando la sussistenza degli altri requisiti richiesti per accedere alla prestazione. Nel caso di una nuova DSU a cui consegue un ISEE superiore a 6.000 euro il beneficio decade;

  • nelle ipotesi in cui il controllo automatizzato non intercetti un ISEE nello stato di “Completa ed attestata”, la domanda viene inoltrata alla Struttura territoriale competente per le opportune verifiche. In caso di esito positivo dei controlli la domanda viene inviata al controllo successivo;

  • il controllo relativo alla titolarità del diritto all’indennità di accompagnamento è effettuato sulla base delle informazioni a disposizione negli archivi dell’Istituto. Se la procedura verifica la presenza del pagamento dell’indennità di accompagnamento, il controllo si considera positivo e la domanda, qualora siano soddisfatti anche tutti gli altri requisiti amministrativi, viene inoltrata al Centro Medico Legale dell’INPS per l’istruttoria sanitaria, relativa all’individuazione del livello di bisogno assistenziale gravissimo. Qualora, invece, il pagamento dell’indennità di accompagnamento non risultasse presente o risultasse sospeso, la domanda viene inoltrata alla Struttura territoriale competente dell’Istituto per la relativa istruttoria. In caso di esito positivo dei controlli l’istanza viene trasmessa al Centro Medico Legale per le valutazioni di competenza.
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QUALI SPESE COPRE

L’assegno di assistenza può essere utilizzato per:

  • assumere assistenti personali con contratto di lavoro domestico per almeno 15 ore settimanali;

  • accedere a servizi socioassistenziali, che includono la cura e l’igiene della persona, lavanderia, pasti a domicilio, aiuto nella gestione della casa, accompagnamento a visite e disbrigo pratiche amministrative. Oppure per utilizzare servizi sociali come il sostegno relazionale, il mantenimento di abilità pratiche, il supporto psicologico-educativo, telesoccorso e teleassistenza. Le due modalità di spesa sono alternative e non possono essere utilizzate contemporaneamente all’interno dello stesso mese. L’elenco completo di quelli che possono essere acquistati, e che non devono essere di natura sanitaria e infermieristica, è riportato al punto 5 del Messaggio n. 949 del 18-03-2025.

ALTRI INTERESSANTI APPROFONDIMENTI 

Vi consigliamo di leggere anche cosa ha previsto il nuovo Decreto Anziani 2025, approvato dal Governo per migliorare le politiche a favore della terza età.

A proposito di aiuti, vi segnaliamo il nostro articolo sull’assegno universale per gli anziani. A vostra disposizione anche la nostra guida sul bonus bollette per over 75, disabili e persone svantaggiate.

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