Le prove d’esame nei Concorsi pubblici: quali sono, come funzionano e come superarle

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I concorsi pubblici sono il principale canale di ingresso per lavorare nella Pubblica Amministrazione e, per superarli con successo, è fondamentale comprendere a fondo le diverse fasi di selezione e prepararsi adeguatamente.

Buona parte dei concorsi pubblici prevede selezioni per titoli ed esami, che dunque prevedono l’espletamento di prove d’esame.

Queste possono variare a seconda del profilo professionale da assumere e dell’Amministrazione che bandisce il concorso, ma in genere seguono un percorso strutturato che consente di valutare sia le conoscenze teoriche sia le capacità attitudinali e/o pratiche dei candidati.

Conoscere in anticipo la tipologia delle prove e come funzionano aiuta ad affrontare con maggiore sicurezza l’intero iter selettivo.

In questa utile guida vediamo nel dettaglio quali sono le tipologie di prove che i candidati devono superare in un concorso pubblico e diamo suggerimenti utili per affrontarle al meglio.

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TIPOLOGIE DI PROVE D’ESAME NEI CONCORSI PUBBLICI

Nei concorsi pubblici le prove d’esame possono assumere forme differenti, a seconda della PA che indice la selezione, del profilo professionale da assumere e del livello di responsabilità richiesto.

Generalmente il percorso selettivo si articola in una o più fasi, che comprendono prove scritte, spesso nella forma di quiz a risposta multipla, colloqui (prova orale) destinati ad approfondire le conoscenze e le competenze comunicative, e, nei casi in cui il ruolo lo richieda, test psicoattitudinali volti a valutare le capacità logiche e comportamentali, e prove pratiche o tecnico-operative per verificare l’idoneità allo svolgimento concreto delle mansioni.

Inoltre, in base al numero dei candidati, se particolarmente elevato, possono prevedere anche una preselezione.

L’ultima riforma dei concorsi pubblici ha introdotto, inoltre, un nuovo regolamento per i concorsi, allo scopo di semplificare e velocizzare le selezioni per le assunzioni nella PA. In base a quest’ultimo, le selezioni possono prevedere una o più prove d’esame, scritte e orali, oppure un’unica prova scritta, come da modalità semplificata, che devono comprendere la valutazione della conoscenza della lingua inglese e degli strumenti informatici, ormai obbligatorie per tutti i concorsi delle Funzioni Centrali e non solo.

Vediamo di seguito come funziona ciascuna tipologia di prova.

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1) I QUIZ A RISPOSTA MULTIPLA

I quiz a risposta multipla costituiscono spesso la prima fase della selezione nei concorsi pubblici e possono costituire sia le prove preselettive che le prove scritte. Consistono in una serie di domande con più opzioni di risposta per ciascun quesito, di cui cui solo una esatta, da svolgere in un determinato tempo (ad esempio, 60 minuti per 40 quesiti).

Ogni risposta esatta contribuisce positivamente al punteggio finale, mentre le risposte errate o omesse (non date) possono comportare una penalizzazione o non incidere sul punteggio, a seconda della selezione.

Si tratta di una prova oggettiva, concepita per valutare in modo rapido e standardizzato la preparazione dei candidati sulle materie indicate nel bando. Questi test possono coprire un’ampia gamma di argomenti, tra cui cultura generale, logica, materie specifiche attinenti al profilo professionale ricercato, lingua inglese e informatica.

Il numero delle domande e il tempo a disposizione sono stabiliti dal bando, così come l’eventuale penalità per le risposte errate.

La somministrazione dei quiz avviene tramite dispositivi elettronici, generalmente tablet, forniti direttamente in sede d’esame.

In alcuni casi le banche dati ufficiali dei quesiti, ossia l’insieme delle domande e risposte dalle quali vengono pescate quelle utilizzate per la prova, sono pubblicate in anticipo, come accade ad esempio per i concorsi in ambito militare, e questo può agevolare i partecipanti. Tuttavia per i concorsi più rilevanti, come quelli degli enti pubblici centrali (es. Ministeri, Agenzia delle Entrate, INPS) le banche dati non vengono pubblicate prima della prova. In questi casi si può fare riferimento alle banche dati di concorsi precedenti, ponendo però molta attenzione alle novità legislative e normative, oppure ci si può basare sui manuali di preparazione specifici che includono simulazioni su banche dati aggiornate e affidabili.

In ogni caso occorre una preparazione accurata, che alterni lo studio delle materie d’esame con esercitazioni periodiche, utili per familiarizzare con la struttura dei quesiti e con i tempi di svolgimento.

Per scoprire i metodi più efficaci per la preparazione è disponibile la guida su come prepararsi ai concorsi pubblici.

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2) I TEST PSICOATTITUDINALI

In alcune selezioni può essere prevista una fase dedicata alla valutazione delle capacità logiche e attitudinali dei candidati, mediante appositi test psicoattitudinali. Spesso utilizzati nelle fasi preselettive dei maxi concorsi, ossia di quei concorsi a cui partecipano migliaia di candidati (ad esempio, concorsi INPS o dell’Agenzia delle Entrate), a differenza dei quiz nozionistici questi test non mirano a valutare la conoscenza di specifiche materie, ma servono a misurare il ragionamento numerico, verbale o astratto e, in alcuni casi, la predisposizione al lavoro di gruppo, la capacità decisionale o la resistenza allo stress.

In sostanza queste prove valutano l’attitudine del candidato ad affrontare problemi e a prendere decisioni in modo rapido ed efficace. Possono comprendere quesiti di logica, ragionamento critico-verbale, e la rappresentazione di situazioni problematiche da risolvere. Ne sono un esempio gli accertamenti attitudinali previsti nei concorsi militari e di polizia.

In questo caso è possibile esercitarsi con batterie di test e usare manuali specifici che spiegano come affrontare le prove attitudinali. Familiarizzare con queste tipologie di quesiti può aiutare, infatti, a gestire l’ansia durante l’esame e a rispondere in modo più efficace.

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3) LA PROVA SCRITTA APERTA

In aggiunta o in alternativa ai quiz a risposta multipla, le prove scritte delle selezioni pubbliche possono prevedere inoltre la redazione di un tema, la risposta a quesiti aperti o la risoluzione argomentata di casi specifici.

Lo scopo di questa tipologia di prove è valutare la conoscenza approfondita della materia e la capacità di organizzare il pensiero in forma scritta da parte dei candidati.

Sebbene con l’introduzione del nuovo regolamento per i concorsi pubblici questa tipologia di prove sia meno frequente rispetto ai test è comunque utilizzata, soprattutto per le selezioni più articolate, pertanto anche in questo caso è bene non solo prepararsi sulla parte teorica, ma esercitarsi nella stesura di elaborati, rispettando i tempi di una prova d’esame. Questo aiuta a migliorare la chiarezza espositiva e la sintesi.

A questo proposito vi invitiamo a leggere la guida sugli errori da evitare nella preparazione a un concorso pubblico.

4) LA PROVA ORALE

La prova orale rappresenta il momento di confronto diretto con la commissione esaminatrice, che valuta non solo la preparazione teorica del candidato ma anche la capacità di esprimersi, di argomentare e di gestire un dialogo in modo coerente e professionale.

Si tratta generalmente di un colloquio che verte sulle materie oggetto della prova scritta, ma può comprendere anche domande su casi pratici, sull’organizzazione della pubblica amministrazione e su altre nozioni, oltre ad elementi di informatica e lingua straniera.

Per affrontare con sicurezza questa fase è opportuno, oltre a ripassare approfonditamente le materie d’esame, esercitarsi nella comunicazione efficace, nella chiarezza espositiva e nella capacità di argomentare le proprie risposte. Simulazioni del colloquio possono rivelarsi particolarmente utili, aiutando a gestire l’emotività e a presentarsi in modo sicuro e professionale.

5) LE PROVE PRATICHE

Per alcuni profili tecnici o operativi sono previste prove pratiche o tecnico-operative, finalizzate a verificare la padronanza di strumenti, procedure o attività specifiche del ruolo. Possono consistere in esercitazioni informatiche, ad esempio sull’utilizzo di software specifici, simulazioni operative, redazione di atti, utilizzo di macchinari o attività manuali, o altre attività direttamente connesse alle future mansioni.

Questa tipologia di prova valuta la capacità di applicare concretamente le conoscenze teoriche e la familiarità con le mansioni che si andranno a svolgere. Per prepararsi efficacemente, è importante esercitarsi sulle procedure indicate nel bando e acquisire dimestichezza con gli strumenti richiesti.

In questa guida sono disponibili tutti i consigli utili e pratici per prepararsi al meglio alle prove dei concorsi pubblici.

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6) LA VALUTAZIONE DELLE SOFT SKILLS

Oltre alle competenze teoriche e/o tecniche, un numero crescente di concorsi valuta anche le soft skills, ovvero le competenze trasversali. Si tratta di qualità personali e relazionali che permettono di lavorare in modo efficace in gruppo, comunicare in maniera chiara, gestire situazioni di stress e affrontare i cambiamenti con flessibilità.

Tra le competenze più richieste figurano la motivazione, l’autonomia, l’adattabilità, la disponibilità all’apprendimento, l’attitudine al lavoro di squadra, la comunicazione efficace, l’organizzazione del tempo e l’orientamento al risultato.

Durante il colloquio o in eventuali prove situazionali, le soft skills possono emergere anche attraverso esempi di esperienze concrete, che evidenzino come si è affrontata una determinata difficoltà o come si è collaborato al raggiungimento di un obiettivo comune.

Queste competenze non si improvvisano, ma si possono sviluppare attraverso esperienze formative, contesti collaborativi e un atteggiamento di costante apertura al miglioramento.

Per tutte le informazioni sulle competenze più richieste nelle selezioni pubbliche e come vengono testate è disponibile la guida sulle soft skills nei concorsi pubblici.

ALTRE GUIDE E APPROFONDIMENTI UTILI

ULTERIORI INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI
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Mettiamo a vostra disposizione le guide sui concorsi, dove trovate tutte le novità e gli approfondimenti sui requisiti di accesso all’impiego pubblico, le modalità di partecipazione ai bandi, come prepararsi per affrontare i concorsi, come funzionano le prove d’esame e ogni altra informazione utile per partecipare ad un concorso pubblico e lavorare nel settore pubblico.

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Scritto da Angela Velasquez - Coordinatrice editoriale, redattrice, esperta di concorsi pubblici, assunzioni e scuola.
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