Regione Friuli Venezia Giulia: incentivi per attività di industrializzazione

stabilimento, industriale

La regione Friuli Venezia Giulia ha indetto un bando per la concessione di incentivi a fondo perduto alle imprese per attività di industrializzazione e innovazione.

Possono beneficiare dei finanziamenti le PMI e le grandi imprese con progetti nei settori “Agroalimentare”, “Filiere produttive strategiche”, “Tecnologie marittime” e “Smart Health”.

Le domande devono essere presentate entro il 14 maggio 2020. Ecco tutte le informazioni.

REGIONE FRIULI VENEZIA GIULIA INCENTIVI

La regione Friuli Venezia Giulia ha pubblicato un bando finalizzato alla concessione di incentivi a fondo perduto alle imprese per l’industrializzazione dei risultati di progetti inclini alla ricerca, sviluppo sperimentale e innovazione, con tendenza alla commercializzazione dei nuovi prodotti realizzati in sedi e unità operative localizzate nel territorio regionale.

Il bando prevede una dotazione finanziaria pari a 3 milioni di euro ed è stato presentato nell’ambito dei seguenti due provvedimenti:
Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014, che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea serie L n. 187/1 di data 26 giugno 2014;
Regolamento (UE) n. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013, relativo all’applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea agli aiuti “de minimis”, pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea serie L n. 352/1 di data 24 dicembre 2013.

I progetti devono essere coerenti con la Strategia per la specializzazione intelligente rivolti in particolare alle seguenti aree di specializzazione (individuate coi codici ISTAT ATECO 2007, indicati nella Sezione 2 dell’Allegato A al bando): “Agroalimentare”, “Filiere produttive strategiche”, “Tecnologie marittime” e “Smart Health”.

BENEFICIARI

Possono beneficiare degli incentivi per le attività di industrializzazione le micro, piccole, medie e grandi imprese, che abbiano in corso o concluso progetti di ricerca, sviluppo sperimentale e innovazione, finanziati nell’ambito del POR FESR 2014-2020 “Investimenti a favore della crescita e dell’occupazione per le seguenti attività:
– Attività 1.2.a “Incentivi alle imprese per attività di innovazione” il cui bando è stato approvato con deliberazione della Giunta Regionale n. 647 di data 22 aprile 2016;
– Attività 1.2.a “Incentivi alle imprese per attività di innovazione” il cui bando è stato approvato con deliberazione della Giunta Regionale n.1233 di data 30 giugno 2017;
– Attività 1.3.a “Incentivi alle imprese per attività collaborativa di ricerca industriale e sviluppo sperimentale” il cui bando è stato approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 646 di data 22 aprile 2016;
– Attività 1.3.a “Incentivi alle imprese per attività collaborativa di ricerca industriale e sviluppo sperimentale” il cui bando è stato approvato con deliberazione della Giunta regionale 1232 di data 30 giugno 2017;
– Attività 1.3.b “Incentivi per progetti “standard” e “strategici” di R&S da realizzare attraverso partenariati pubblico privati” il cui bando è stato approvato con deliberazione della Giunta regionale n. 849 di data 13 maggio 2016;
– Attività 1.3.b “Incentivi per progetti “standard” e “strategici” di R&S da realizzare attraverso partenariati pubblico privati” il cui bando è stato approvato con deliberazione della Giunta regionale 1489 di data 4 agosto 2017.

Inoltre, possono beneficiare degli incentivi le micro, piccole, medie e grandi imprese che abbiano in corso o concluso progetti di ricerca, sviluppo sperimentale e innovazione, finanziati nell’ambito delle seguenti misure incentivanti:
– legge regionale 3 giugno 1978, n. 47 (Provvedimenti a favore dell’industria regionale e per la realizzazione di infrastrutture commerciali), capo VII, articolo 21, comma 1 lettere a) e b);
– legge regionale 22 aprile 2002, n. 12 (Disciplina organica dell’artigianato), articolo 53 bis;
– legge regionale 20 febbraio 2015 n. 3 (RilancimpresaFVG – Riforma delle politiche industriali), articolo 32 “Misure di supporto al settore dell’elettrodomestico e della relativa filiera produttiva”;
– legge regionale 20 febbraio 2015 n. 3, articolo 33 “Area di crisi complessa di Trieste” attuata con Regolamento “Criteri e modalità per la concessione di contributi per attività di ricerca industriale, sviluppo sperimentale, innovazione e riconversione industriale delle imprese insediate nell’Area di crisi industriale complessa di Trieste” emanato con DPReg. 232/2015, articolo 5 (iniziative finanziabili), comma 1, limitatamente alle iniziative di cui alle lettere a) e b);
– legge regionale 9 agosto 2018 n. 20 (Assestamento del bilancio per gli anni 2018-2020 ai sensi dell’articolo 6 della legge regionale 10 novembre 2015 n. 26) art. 2, comma 8, che autorizza l’Amministrazione regionale a compartecipare alle misure nazionali previste dal decreto ministeriale 24 maggio 2017 relative agli “Accordi per l’innovazione” al fine di sostenere progetti di ricerca e sviluppo di rilevante dimensione, in grado di incidere in misura significativa sulla competitività di specifici settori produttivi e del loro indotto economico e di salvaguardare il livello occupazionale delle imprese localizzate nella regione Friuli Venezia Giulia.

REQUISITI

Le imprese richiedenti devono essere in possesso dei seguenti requisiti:
– avere sede legale o unità operativa in cui viene realizzato il progetto, attiva nel territorio regionale;
– essere regolarmente costituite ed iscritte nel Registro delle imprese;
– non essere impresa in condizione di difficoltà;
– non trovarsi in stato di liquidazione o fallimento, liquidazione coatta, concordato preventivo ed ogni altra procedura concorsuale prevista dalla legge, né avere in corso un procedimento per la dichiarazione di una di tali situazioni nei propri confronti;
– adeguata capacità amministrativa ed operativa per realizzare il programma d’investimento, valutata nell’ambito dei criteri di valutazione inerenti la qualità del progetto e la pertinenza e congruità delle spese (allegato E al bando) ed un’adeguata capacità economico-finanziaria (allegato F al bando);
– non essere destinatari di sanzioni interdittive concernenti l’esclusione da agevolazione, finanziamenti, contributi o sussidi;
– rispettare le norme vigenti in tema di sicurezza sul lavoro;
– non trovarsi nelle condizioni ostative alla concessione del contributo previste dalla vigente normativa antimafia;
– trovarsi in situazione di regolarità contributiva nei confronti degli enti previdenziali ed assistenziali;
– essere in regola con la restituzione di somme dovute in relazione a provvedimenti di revoca di agevolazioni disposte dalla Direzione centrale attività produttive, o da soggetti da essa delegati;
per le PMI, nel caso di aiuti a finalità regionale, non aver effettuato una delocalizzazione verso lo stabilimento in cui deve svolgersi l’investimento iniziale per il quale è richiesto l’aiuto, nei 2 anni precedenti la domanda di aiuto.

SPESE AMMISSIBILI

Il limite minimo di spesa ammissibile per il progetto in fase di selezione è il seguente:

  • piccola impresa: 30 mila euro;
  • media impresa: 100 mila euro;
  • grande impresa: 300 mila euro.

Il limite massimo di spesa ammissibile è invece il seguente:

  • 500 mila euro se progetto finanziato ai sensi del Regolamento (UE) 651/2014;
  • 200 mila euro nell’arco di tre esercizi finanziari se progetto finanziato ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 e 100 mila euro in caso di impresa unica che opera nel trasporto di merci su strada per conto terzi.

Alle spese ammissibili si applicano le seguenti intensità di aiuto:

  • PMI che optano per il contributo in regime di esenzione10% dei costi ammissibili per le medie imprese; 20% dei costi ammissibili per le piccole imprese;
  • PMI che optano per il contributo in regime “de minimis”: 35% dei costi ammissibili.

DOMANDA

La domanda di richiesta degli incentivi deve essere presentata alla Direzione centrale attività produttive, entro le ore 16:00 del 14 maggio 2020, esclusivamente attraverso la procedura telematica disponibile sul sito web della regione Friuli Venezia Giulia (sezione ‘Aree tematiche > Industria > Progetti industrializzazione POR FESR 2014-2020’).

Le domande, da formulare seguendo questa GUIDA (pdf 358kb), possono essere sottoscritte e inoltrate dal legale rappresentante dell’impresa o titolare di impresa individuale o procuratore interno all’impresa, o da un soggetto esterno delegato tramite formale procedura da parte del legale rappresentante dell’impresa individuale.

Qualora il numero delle domande sia superiore a 100, la SRA potrebbe procedere a una preselezione attraverso un Comitato tecnico che valuterà i progetti sulla base dell’allegato D al bando e procederà a stilare un elenco.

BANDO

Gli interessati alle richieste di incentivi per le attività di industrializzazione della regione Friuli Venezia Giulia sono invitati a leggere attentamente il BANDO (pdf 819kb) pubblico che regola l’iniziativa.

Tutte le successive comunicazioni inerenti i contributi disposti, saranno pubblicate sul sito internet della regione Friuli Venezia Giulia, sezione ‘Aree tematiche > Industria > Progetti industrializzazione POR FESR 2014-2020’.

di Tania A.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

Per restare aggiornato iscriviti alla nostra newsletter gratuita e al nostro Canale Telegram. Seguici su Google News cliccando su "segui".

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *