Rinnovo contratto Funzioni Centrali: a che punto siamo? Tutte le novità, dagli aumenti allo smart working

Facciamo un punto su tutte le novità del rinnovo del CCNL Funzioni Centrali, la trattativa è in corso

contratto


Il rinnovo del contratto Nazionale delle Funzioni Centrali delle PA è ancora al centro di un acceso confronto tra sindacati e ARAN, l’Agenzia per la Rappresentanza Negoziale delle Pubbliche Amministrazioni.

Le trattative, in corso per il triennio 2022 2024, si concentrano principalmente sugli aumenti salariali, ancora troppo bassi secondo i sindacati, e sullo smart working, per cui si chiedere una maggiore accessibilità.

In questo articolo spieghiamo quali sono i prossimi step antecedenti al rinnovo del contratto Funzioni Centrali, a che punto siamo e quali sono le proposte al vaglio.

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A CHE PUNTO SIAMO COL RINNOVO CONTRATTO FUNZIONI CENTRALI

Attualmente, il rinnovo del contratto per le Funzioni Centrali è in fase di negoziazione.

L’ARAN e i sindacati, per l’intesa sul CCNL 2022 2024, si sono incontrati già diverse volte nel corso dell’anno per mettere a segno il rinnovo e il prossimo incontro è fissato per il 28 Ottobre 2024.

Quello che si spera è che un accordo possa essere raggiunto entro la fine dell’anno. Anche se non è detto che ciò accadrà. Infatti, l’ok al rinnovo del CCNL Funzioni Centrali prevede un iter complesso, caratterizzato da continui negoziati tra l’ARAN e i sindacati.

Per cui, dopo ogni incontro, entrambe le parti tornano alle rispettive basi (ARAN con le istituzioni che rappresenta e i sindacati con i lavoratori) per analizzare le proposte ricevute e cercare di avvicinare le proprie posizioni, al fine di trovare un compromesso.

L’accordo è fondamentale perché solo una volta raggiunto il testo del nuovo CCNL può essere approvato dalle istituzioni coinvolte, inclusi il Ministero dell’Economia e il Governo, che dovranno garantire la copertura finanziaria delle nuove condizioni.

L’ultimo step sarà la ratifica definitiva del contratto, solitamente attraverso un atto amministrativo o un decreto del governo che ne autorizza l’applicazione, che consentirà la sua entrata in vigore dalla data della firma.

Vi aggiorneremo appena l’iter si concluderà. Per non perdere le novità, continuate a seguirci per restare aggiornati, iscrivendovi gratuitamente alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram.

Intanto, scopriamo quali sono le novità. 

COSA PREVEDE IL RINNOVO CONTRATTO FUNZIONI CENTRALI E A CHI SI RIVOLGE

Il rinnovo del contratto Funzioni centrali prevede molte novità per gli statali. Nel dettaglio, sono in arrivo cambiamenti che interessano:



Il rinnovo del CCNL funzioni centrali interessa solo coloro che lavorano nelle organizzazioni o nelle istituzioni centrali delle PA come i Ministeri, le Agenzie Fiscali (es. Agenzia delle Entrate, Agenzia delle Dogane), gli Enti pubblici non economici, CNEL, AGID, ENAC ecc. Ma, come spesso è accaduto in passato, probabilmente le linee guida che saranno adottate, non è escluso che tracceranno la strada per i prossimi rinnovi di CCNL di altri comparti della PA. Ecco perché la trattativa è così complessa e sta impegnando le parti coinvolte.

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QUANDO SARANNO RINNOVATI I CONTRATTI DEL PUBBLICO IMPIEGO 

Per il settore delle Funzioni Centrali, che include ministeri, agenzie e altri enti pubblici, le trattative tra l’ARAN e i sindacati sono in corso e dovrebbero concludersi nei prossimi mesi, entro la fine del 2024.

Attenzione però, il rinnovo dei contratti del pubblico impiego segue un ciclo triennale (e in questo caso fa riferimento al periodo 2022 – 2024). Di conseguenza la firma definitiva del contratto determinerà l’entrata in vigore in forma retroattiva a partire dal 2022, con il riconoscimento dei relativi arretrati, se previsti, per i lavoratori.

Ma quali sono i punti critici che stanno rallentando l’ok al nuovo CCNL funzioni centrali? Scopriamolo insieme.

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I “PUNTI CRITICI” DEL RINNOVO CCNL FUNZIONI CENTRALI

Le principali criticità del rinnovo del CCNL Funzioni Centrali riguardano gli stipendi e l’estensione dello smart working a tutti i dipendenti pubblici. In particolare si parla di:

  • accesso allo smart working nella Pubblica Amministrazione dal 2024, per rendere più attraente il lavoro pubblico, soprattutto per i giovani professionisti. In questo caso però le amministrazioni pubbliche devono confrontarsi con le difficoltà organizzative, la gestione e il monitoraggio della produttività per garantire la qualità dei servizi offerti ai cittadini. Inoltre, l’assenza di una regolamentazione chiara e uniforme al momento per lo smart working nelle PA rende le trattative più complesse, poiché ogni settore e singola amministrazione potrebbe richiedere un approccio diverso;

  • aumenti salariali, pari a un incremento medio del 7,2% della retribuzione. Tuttavia, i sindacati sostengono che questo non compensi l’effetto dell’inflazione, che tra il 2022 e il 2024 ha ridotto il potere d’acquisto degli stipendi del 15%, traducendosi in una perdita di circa 290 euro al mese per un funzionario medio. L’aumento proposto, che varia tra 110,40 euro per gli operatori e 193,90 euro per i dipendenti con ruoli di alta professionalità, viene considerato pertanto insufficiente. Lo Stato, tramite l’ARAN, è però limitato dai vincoli di bilancio, e questo alimenta le tensioni tra la necessità di migliorare le retribuzioni e la disponibilità di fondi pubblici.

Il presidente dell’ARAN, Antonio Naddeo, si è detto però aperto a trovare un compromesso per il rinnovo del contratto statali nel 2024, già dal prossimo incontro previsto per fine ottobre. Anche se, al contempo, ha sottolineato la necessità che il Governo metta a disposizione fondi aggiuntivi per chiudere positivamente la trattativa.

Nel frattempo, i sindacati continuano a fare pressione. Come? Con scioperi già organizzati, come quello del 19 Ottobre 2024.

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LA GUIDA AL CCNL FUNZIONI CENTRALI

Per saperne di più, mettiamo a vostra disposizione il CCNL funzioni centrali, e vi consigliamo anche la lettura del nostro approfondimento sul Rinnovo del contratto statali nel 2024.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo la lettura del nostro articolo sull’aumento stipendi dipendenti statali fino a 190 euro e quello sugli aumenti degli stipendi pubblici per categoria, in arrivo entro il 2024.

Vi segnaliamo inoltre la guida al bonus dipendenti pubblici e l’articolo che approfondisce quali sono gli stipendi medi nella Pubblica Amministrazione – PA.

Potrebbe interessarvi anche la guida al bonus mamme nella pubblica amministrazione, che verrà riconosciuto anche come esonero dei contributi per le lavoratrici madri dal 2025.

Da leggere anche la guida sulla Riforma della Pubblica Amministrazione 2025 2027 e l’articolo che espone la proposta di smart working per i dipendenti pubblici anziani dal 2025.

In questa pagina, invece, trovate tutte le nostre guide ai concorsi, mentre in questa sezione invece, trovate le novità sul mondo del lavoro.

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