Salario minimo in Germania a 12 euro l’ora: le conseguenze per l’Italia

Cosa comporterà, per l’Italia, l’aumento del salario minimo in Germania a 12 euro all’ora operativo dal 1° ottobre 2022

tedesco, Germania

Berlino ha approvato il nuovo salario minimo in Germania. Previsto un aumento in due fasi con un primo scatto da 9,82 a 10,45 euro il 1° di luglio, e un secondo da 10,45 euro a 12 euro a partire dal 1° di ottobre 2022.

Questa decisione rischia di essere un boomerang per i Paesi dell’Unione come l’Italia, che ancora non hanno adeguato la propria normativa sulla paga minima agli standard europei con l’aggiunta dell‘inflazione che rischia di lievitare ulteriormente, rendendo ancora meno competitiva l’economia italiana rispetto a quella tedesca.

In questo articolo vi spieghiamo cosa prevede la norma approvata il 3 giugno 2022 dal Bundestag sul nuovo salario minimo in Germania e quali sono le possibili conseguenze per l’Italia.

NUOVO SALARIO MINIMO IN GERMANIA, COSA PREVEDE

Il Parlamento tedesco il 3 giugno 2022 ha approvato l’innalzamento del salario minimo a 12 euro all’ora, rispettando una promessa chiave della campagna elettorale del Cancelliere Olaf Scholz in vista delle elezioni dello scorso anno. L’aumento di quasi il 15% finale, entrerà in vigore in due fasi:

  • 10,45 euro all’ora dal 1° luglio 2022;
  • 12 euro all’ora dal 1° ottobre 2022.

La soglia attuale, quella fissata a 9,82 euro orari è stata introdotto nel 2015 su insistenza dei socialdemocratici di centro sinistra di Scholz, che all’epoca erano partner minori del Governo della cancelliera conservatrice Angela Merkel. La spinta di un revisione, dopo 5 anni, trova ragione nella necessità di un adeguamento al potere d’acquisto sempre minore dell’euro. Secondo il Berlino, tra l’altro, circa 6,2 milioni di persone in Germania lavorano attualmente per meno di 12 euro all’ora.

Ma non solo, oltre all’aumento sancito il 3 giugno dal Parlamento, i Deputati hanno deciso anche di istituire una nuova Commissione che continuerà ad attuare revisioni nel corso del tempo. La decisione del Parlamento tedesco, secondo gli esperti, porterà a un miglioramento della retribuzione per quasi 6,2 milioni di dipendenti su una popolazione attiva di 45,2 milioni di persone.

LE CONSEGUENZE IN ITALIA DELL’AUMENTO DEL SALARIO MINIMO TEDESCO

L’aumento del salario minimo in Germania potrebbe comportare una serie di conseguenze anche sull’economia italiana. Ovvero:

  • aumento dell’inflazione;
  • rialzo dei costi di produzione.

1) AUMENTO DELL’INFLAZIONE

Secondo la Confederazione sindacale tedesca, il rialzo del salario minimo in Germania aumenterà il potere d’acquisto complessivo di 4,8 miliardi di euro, potenziando anche le esportazioni italiane verso il Paese, ma i costi di produzione potrebbero lievitare. Stando a un’indagine dell’organizzazione dei datori di lavoro tedeschi, infatti, il rialzo del salario minimo potrebbe aumentare i costi delle imprese e quindi far lievitare in definitiva i prezzi, con un’ulteriore accelerazione dell’inflazione.

A essere di questo parere sono l’89% degli 800 dirigenti d’azienda interpellati in Germania. I riflessi arriverebbero anche nel resto d’Europa, Italia compresa. A maggio, il tasso di inflazione già era salito al 7,9%, livello massimo da quasi 50 anni. Se vi fosse un ulteriore rialzo, la Banca Centrale Europea potrebbe essere costretta a varare una stretta monetaria molto drastica e le conseguenze sull’economia italiana potrebbero essere pesanti.

2) RIALZO DEI COSTI DI PRODUZIONE

Altra tegola per l’Italia è il fatto che l’aumento del salario minimo in Germania comporta un’ancora minore competitività del lavoro. La Germania ha introdotto il salario minimo davanti a dati molto positivi rispetto all’occupazione. Infatti, in Germania 76 tedeschi su 100 tra 15 e 64 anni hanno un lavoro. Mentre, in Italia meno di 60 della stessa fascia d’età hanno un impiego. Un’estensione del salario minimo in tutta Europa, meno che in Italia, implicherebbe l’aumento dei costi di produzione nel nostro Paese che, dunque, diverrebbe meno competitivo. Il vantaggio per il sistema industriale tedesco sarebbe così ancora più forte a discapito dell’Italia.

Davanti a queste due ipotesi, parte della politica italiana sta cercando una soluzione. Nel frattempo l’Europa, proprio per superare queste disparità ha approvato la bozza di accordo sul salario minimo europeo, come vi spieghiamo in questo articolo.

SALARIO MINIMO, LA SITUAZIONE IN ITALIA

Intanto in Italia non esiste ancora una legge sul salario minimo, in quanto la determinazione delle paghe è affidata in gran parte alla contrattazione collettiva. A ostacolare la legge sul salario minimo è il sistema stesso italiano molto condizionato dai sindacati e da forti istituzioni dei datori di lavoro. Eppure, è al vaglio del Parlamento una proposta di legge a prima firma dell’ex Ministro del Lavoro Nunzia Catalfo che introdurrebbe la soglia minima e potrebbe correggere il tiro. Attualmente la norma è ferma in Commissione Lavoro al Senato e trova ostacolo nei dissidi della maggioranza di Governo. Per conoscere i dettagli sulla situazione italiana, vi consigliamo di leggere il nostro approfondimento sul salario minimo in Italia.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Vi invitiamo a leggere il nostro approfondimento dedicato alla normativa sulla parità salariale tra uomo e donna in Italia. Se interessati, vi consigliamo di leggere anche la nostra guida sui salari minimi in Svizzera che offre una panoramica completa e attuale. Continuate a seguirci. Per restare informati, iscrivetevi gratis alla nostra newsletter, per essere aggiornati su tutte le novità, e al nostro canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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