Smart Money: Bando 2022, contributi a fondo perduto per start up innovative

Tutte le informazioni su come funziona la seconda fase dell’incentivo Smart Money, quali sono i requisiti, come fare domanda e il bando da scaricare

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Parte dall’8 settembre 2022 la seconda fase di Smart Money, l’incentivo promosso dal MISE e gestito da Invitalia, che mette a disposizione contributi a fondo perduto per Start Up innovative.

Dopo il successo della prima fase, Invitalia ha aperto le domande solo alle Start Up che hanno completato l’intervento precedente e che quindi, possono richiedere un secondo contributo a fondo perduto per finanziare i loro piani di sviluppo.

Vediamo come funziona l’incentivo Smart Money seconda fase e quali sono i requisiti e le modalità per ottenerlo.

INCENTIVO SMART MONEY, COS’È

Smart Money è un incentivo sotto forma di contributo a fondo perduto rivolto a Start Up innovative italiane regolarmente costituite da meno di 24 mesi o a team di persone fisiche che intendono costituire una start up innovativa. Ha come scopo quello di sostenere la realizzazione dei progetti di sviluppo garantendo un incontro più facile e fruttuoso con l’ecosistema dell’innovazione.

L’incentivo Smart Money è stato previsto dal Decreto Legge del 19 maggio 2020, n. 34 (Decreto Rilancio) ed è disciplinato dall’articolo 38, comma 2, convertito in Legge 17 luglio 2020, n. 77. Per questo intervento il Ministero ha messo a disposizione 9,5 milioni di euro per sostenere tutte le spese connesse alla realizzazione di un piano di sviluppo e di attività, nonché per favorire gli investimenti nel cosiddetto “capitale di rischio” delle Start Up innovative. La prima fase della misura di aiuto si è chiusa il 3 agosto 2022, mentre la seconda fase inizia a partire dall’8 settembre 2022.

COME DIVENTARE UNA START UP INNOVATIVA?

Molti si chiedono cos’è una Start Up innovativa oppure come si fa a diventare una Start Up innovativa. Ebbene, con il Decreto Legge 19 dicembre 2012, n. 179 sono state stabilite le prime misure specifiche a sostegno di questo tipo di impresa e sono stati anche definiti i requisiti affinché una Start Up possa essere considerata innovativa.

Una Start Up innovativa è un’impresa giovane con forti potenzialità di crescita e ad alto contenuto tecnologico. Questo tipo di impresa è un elemento chiave della politica industriale italiana. Ad oggi è possibile vedere quali sono tutte le startup innovative iscritte nella sezione speciale del Registro delle Imprese visitando la vetrina #ItalyFrontiers.

BANDO SMART MONEY, COME FUNZIONA

Il bando Smart Money ha come scopo quello di rafforzare la presenza delle Start Up italiane, supportando le potenzialità di tali imprese innovative che vogliono entrare nel mercato. Le imprese possono chiedere un contributo a fondo perduto per sostenere l’acquisto dei servizi forniti da una serie di enti abilitati. Fra gli enti abilitati vi sono acceleratori, incubatori, innovation hub e organismi di ricerca, sia pubblici che privati.

Per accedere al contributo è necessario aver redatto un piano di attività e richiedere l’ammissione all’agevolazione. Inoltre, Le Start Up possono anche richiedere un secondo contributo a fondo perduto, a patto che siano presenti enti abilitati, business angels o investitori qualificati che abbiano fatto degli investimenti in equity (ovvero abbiano acquistato azioni minoritarie della Start Up) nel capitale sociale.

In sostanza, la misura è stata divisa in due fasi:

  • 1° fase, che si è chiusa il 3 agosto 2022. In questa fase 756 aziende hanno presentato domanda, sono 559 (427 società costituite e 132 non costituite) quelle ammesse alle agevolazioni per un totale di circa 7 milioni di euro;

  • 2° fase che inizia a partire dall’8 settembre 2022 ed è riservata alle imprese che hanno già ricevuto o stanno per ricevere un investimento nel capitale di rischio da parte di un attore dell’ecosistema dell’innovazione abilitato. Tali aziende possono chiedere un secondo contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio per un massimo complessivo di 30.000 euro. L’investimento può essere attuato da uno a massimo tre attori dell’ecosistema dell’innovazione.

A CHI SI RIVOLGE IL BANDO SMART MONEY

La prima fase del bando Smart Money si rivolgeva alle Start Up innovative che al momento della presentazione della domanda di agevolazione:

  • avevano sede operativa e legale ubicata sul territorio nazionale;
  • presentavano atto di costituzione da meno di 24 mesi e iscrizione nella sezione speciale del Registro delle Imprese;
  • rientravano nel formato di piccole imprese, così come previsto nel Regolamento (UE) n. 651/2014. Inoltre, dovevano trovarsi nella prima fase di sperimentazione di un’idea di impresa, nelle prime fasi di avviamento di un’attività di Start Up oppure nella fase seed, ovvero quella di creazione della combinazione product-market-fit;
  • non avevano già ricevuto e successivamente non rimborsato o depositato in un conto bloccato, gli aiuti individuali incompatibili e ritenuti illegali per la Commissione Europea
  • non risultavano in liquidazione volontaria, non sono sottoposte a procedure concorsuali con finalità liquidatorie e sono nel pieno e libero esercizio dei propri diritti;
  • avevano restituito delle agevolazioni godute per cui Ministero dello Sviluppo Economico ha disposto un ordine di recupero;
  • non erano soggette a una sanzione interdittiva, come da Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 – articolo 9 comma 2;
  • non operavano nei settori della pesca, dell’agricoltura primaria e dell’acquacoltura;
  • gli amministratori o i legali rappresentanti non risultavano condannati con decreto penale di condanna irrevocabile, con sentenza definitiva o sentenza di applicazione della pena, come richiesto dall’articolo 444 del Codice di Procedura Penale, per tutti i reati motivo di esclusione per una società dalla partecipazione alla procedura di appalto pubblico, alla data di presentazione dell’istanza.

Inoltre, potevano fare richiesta all’incentivo Smart Money anche le persone fisiche che volevano costituire una Start Up innovativa purché tale costituzione sarebbe avvenuta entro e non oltre un mese dalla data di comunicazione di ammissione all’agevolazione. L’impresa doveva essere stata costituita o doveva essere stata anche presentata domanda di iscrizione nella sezione speciale e in quella ordinaria, del Registro delle Imprese.

CHI SONO I DESTINATARI DEL BANDO SMART MONEY – SECONDA FASE

La seconda fase del bando Smart Money aperta dall’8 settembre 2022 si rivolge alle imprese che hanno già ricevuto o stanno per ricevere un investimento nel capitale di rischio da parte di un attore dell’ecosistema dell’innovazione abilitato. Per ottenere il contributo collegato all’investimento l’operazione deve essere:

  • in equity o quasi equity;
  • di importo superiore a 10.000 euro;
  • non raggiungere la quota di maggioranza nel capitale sociale;
  • garantire una permanenza per almeno 18 mesi.

La raccolta fondi deve essere avvenuta senza l’intermediazione di piattaforme di equity crowdfunding.

COSA FINANZIA L’INCENTIVO SMART MONEY

L’incentivo Smart Money prevede due forme di finanziamento per le Start Up innovative:

  1. contributi a fondo perduto per acquistare i servizi forniti dagli enti abilitati. Tali aiuti erano disponibili fino al 31 dicembre 2021. Infatti, questa parte del bando è stata chiusa definitivamente il 3 agosto 2022;
  2. investimenti nel capitale di rischio delle Start Up innovative.

1) CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO PER ACQUISTARE I SERVIZI FORNITI DAGLI ENTI ABILITATI

La prima forma di incentivo per le Start Up innovative con Smart Money è stata quella del contributo a fondo perduto per acquistare i servizi forniti da acceleratori, dalla rete incubatori ed altri enti pubblici o privati abilitati. L’agevolazione prevedeva che per ciascuna “impresa unica” l’incentivo Massimo era di 200.000 euro in tre anni, così come previsto dal Regolamento (UE) n.1407/2013 e ai sensi del “de minimis”.

Le imprese dovevano presentare dei progetti di sviluppo innovativi e con degli specifici piani di attività, da completare in 12 mesi. L’obiettivo era provare che l’utilizzo di tali servizi specialistici finanziati andasse a potenziare lo sviluppo di un progetto lanciato dalla Start Up innovativa.

I SERVIZI AMMISSIBILI

Per ottenere i contributi a fondo perduto per l’acquisto dei servizi, le Start Up dovevano presentare un accordo o un contratto per dimostrare il coinvolgimento tra loro ed un ente abilitato per sviluppare il progetto. Tra i servizi ammissibili a finanziamento vi erano:

  • gestione della proprietà intellettuale;
  • scouting e sviluppo di tecnologia;
  • strumenti di supporto nell’autovalutazione della maturità digitale;
  • consulenza strategica, organizzativa ed operativa per sviluppare e realizzare un progetto;
  • prototipazione (non quella funzionale);
  • lavori necessari ad avviare una campagna di crowdfunding.

Potevano essere finanziati inoltre, l’affitto in uno spazio fisico, le attività di networking e i servizi accessori di connessione connessi al progetto innovativo. La domanda andava presentata nei 18 mesi successivi all’ammissione. I contributi a fondo perduto andavano a coprire fino all’80% delle spese ritenute ammissibili.

LA MODALITÀ DELLE SPESE

Per essere ammissibili, le spese delle Start Up italiane dovevano essere sostenute entro 18 mesi dalla data di adozione della delibera sull’ammissione all’incentivo e non dovevano essere inferiori a 10.000 euro al netto dell’IVA. Le spese saranno pagate entro fine 2023 solo su conti correnti intestati all’impresa beneficiaria e in modo tale che il pagamento possa essere tracciabile, con tanto di riconducibilità dello stesso, alla fattura.

2) INVESTIMENTI NEL CAPITALE DI RISCHIO DELLE START UP INNOVATIVE

L’altra forma di agevolazione prevista dall’incentivo Smart Money, ovvero quella della seconda fase, è quella che prevede una sorta di sostegno extra. Infatti, le Start Up innovative che completeranno il piano di attività che era già stato ammesso ad agevolazione, possono richiedere dall’8 settembre 2022 un secondo contributo a fondo perduto. È possibile chiedere il contributo solo se tale impresa avrà ricevuto un investimento nel capitale di rischio da parte di enti abilitanti, business angels o investitori qualificati. Tali fondi serviranno a finanziare lo sviluppo del loro piano aziendale.

È importante che però l’operazione avvenga “in equity” e con un importo che non superi i 10 mila euro. Inoltre, gli investitori non dovranno raggiungere la quota di maggioranza del capitale sociale e dovranno garantire la loro permanenza nella Start Up per almeno 18 mesi.

L’AGEVOLAZIONE DELLA SECONDA LINEA DI FINANZIAMENTO SMART MONEY

È opportuno anche che l’investimento in equity avvenga in sede di costituzione della Start Up innovativa oppure dopo la costituzione, purché avvenga nei 24 mesi successivi alla data di ammissione. Infine, l’investimento non deve essere fatto tramite piattaforma internet di equity crowdfunding. Qualora il capitale non venisse versato entro sei mesi dalla data di deliberazione dell’ammissione, il contributo sarà revocato.

Questa seconda agevolazione è pari al 100% degli investimenti nel capitale di rischio fatto dai cosiddetti “attori dell’ecosistema dell’innovazione abilitati” fino a 30.000 euro per una Start Up innovativa. Anche in questo caso ci si rifà ai limiti previsti dal Regolamento (UE) n. 1407/2013: il contributo massimo erogabile per l’ “impresa unica” non può superare i 200.000 euro nell’arco di 3 anni.

QUALI SONO GLI ENTI ABILITATI

Ad entrare nel sistema dell’innovazione abilitato sono una serie di enti pubblici e privati. Parliamo dei cosiddetti “attori dell’ecosistema dell’innovazione”, ovvero enti abilitati come:

  • innovation hub, ovvero organismi che forniscono servizi alle imprese per sviluppare progetti di trasformazione digitale, l’introduzione di nuove tecnologie e che offrono innovazione a livello nazionale, regionale ed europeo;
  • organismi di ricerca;
  • acceleratori e incubatori certificati.

Ad attuare gli investimenti in equity nel capitale di rischio sono anche abilitati enti come businness angels e investitori qualificati.

INCENTIVO SMART MONEY, COME PRESENTARE DOMANDA

È possibile presentare domanda per la seconda fase del bando Smart Money 2022 dall’8 settembre 2022. Per richiedere le agevolazioni è necessario:

  • essere in possesso di una identità digitale (SPID, CNS, CIE) per accedere alla piattaforma dedicata;
  • accedere all’area riservata per compilare direttamente online la domanda e caricare gli allegati. Dopo l’autenticazione tramite SPID, CNS, CIES, si apre la pagina “Dettaglio della domanda” utilizzata per la presentazione della domanda e l’utente visualizzerà il link per accedere alla nuova sezione per la presentazione della domanda di Capo III;
  • assicurarsi di disporre di una firma digitale e di un indirizzo di posta elettronica certificata (PEC) del legale rappresentante delle società già costituita al momento della presentazione, oppure della persona fisica in qualità di socio o soggetto referente della società costituenda.

Al termine dell’invio telematico della domanda e dei relativi allegati, verrà assegnato un protocollo elettronico. Invitalia poi valuterà le domande in base all’ordine di arrivo, fino ad esaurimento dei fondi. La prima fase del bando Smart Money invece, si è conclusa il 31 dicembre 2021.

DOCUMENTI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

Invitalia ha pubblicato anche quali sono i moduli e i documenti necessari per presentare la domanda per la seconda fase del bando Smart Money. In particolare vi sono:

  • lo schema domanda di ammissione alle agevolazioni;
  • gli allegati: Dichiarazione requisiti Capo III, Dichiarazione prefettura, Conformità agli originali della documentazione prodotta, Dichiarazione carichi pendenti e casellari, Dichiarazione antiriciclaggio, Dati Durc, CV business angels che potete scaricare in questa sezione.

Invece, per il “percorso equity” sono disponibili i moduli per l’investimento interamente versato, quello deliberato da versare e la dichiarazione impegno che potete scaricare in questa pagina. Infine, per il “percorso quasi in equity” sono disponibili i moduli per l’investimento convertito in equity e interamente versato, per quello da convertire in equity e da versare, nonché la dichiarazione d’impegno che trovate in questa sezione.

ASSISTENZA ALLA DOMANDA

Per ulteriori richieste di informazioni è possibile usare la scheda contatto che si trova nell’Area Riservata. Inoltre, Invitalia mette anche a disposizione la guida dettagliata per compilare la domanda sulla piattaforma, una sezione con le risposte alle principali FAQ e uno sportello telefonico al numero 848.886.886, attivo dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 18:00.

IL TESTO INTEGRALE DEL BANDO SMART MONEY

Per ulteriori informazioni è possibile scaricare e leggere attentamente il BANDO (Pdf 312 Kb), ossia l’avviso pubblico che regola la la concessione delle agevolazioni, in favore di start up nella fase pre-seed e seed. La sezione della seconda fase del bando è quella chiamata “Capo III” nell’Avviso pubblico del MISE.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Legge 17 luglio 2020, n. 77 (Pdf 764 Kb) – Riconversione in legge del Decreto Rilancio.
Regolamento (UE) n.1407/2013 (Pdf 764 Kb).
Decreto Legislativo 8 giugno 2001 n. 231 (Pdf 235 Kb).
Regolamento (UE) n. 651/2014 (Pdf 760 Kb).
Decreto Legge 19 dicembre 2012, n. 179 (Pdf 1000 Kb).

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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