Tasse sulle mance, aliquota ridotta al 5% dal 2023: ecco cosa cambia

Le regole fiscali sulle tasse sulle mance ai dipendenti del settore ricettivo e turistico. L’aliquota è ridotta al 5% per i redditi fino a 50.000 euro

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L’Agenzia delle Entrate ha fornito tutte le indicazioni fiscali per applicare le tasse sulle mance ridotte, grazie alle novità salva turismo introdotte dalla Legge di Bilancio 2023.

Prevista – a partire dal 1° gennaio 2023 – una tassazione del 5% e non ad aliquota ordinaria per il personale impiegato nel settore ricettivo e di somministrazione di pasti e bevande, come camerieri, baristi, facchini, autisti e non solo.

In questo articolo vi spieghiamo a quanto ammonteranno le tasse sulle mance per l’esercito di impiegati nel settore ricettivo, quasi introvabili a causa delle difficoltà del settore legate alla pandemia, nonché quali sono le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2023 e chiarite dall’Agenzia delle Entrate.

TASSE SULLE MANCE RIDOTTE QUALI SONO LE NOVITÀ

L’articolo 1, commi 58-62, della Legge di Bilancio 2023 in vigore dal 1° gennaio prevede che la tassa sulle mance sia ridotta al 5% per il personale impiegato nel settore ricettivo e di somministrazione di pasti e bevande.

Parliamo, ad esempio, di figure che lavorano in hotel e ristoranti come camerieri, baristi, facchini, concierge, autisti e non solo. Per tutti loro, le mance saranno sottoposte a tassazione al 5% e non ad aliquota ordinaria, a partire dal 1° gennaio 2023.

Dall’inizio dell’anno, le somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità, anche attraverso mezzi di pagamento elettronici e acquisite attraverso il datore di lavoro, sono soggette a un’imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali pari al 5%. Tale tassazione vale entro il limite del 25% del reddito percepito nell’anno per le prestazioni da lavoro.

La riduzione vale esclusivamente per i titolari di reddito da lavoro dipendente non superiore, nell’anno precedente, a 50.000 euro. A gestirne l’uso sono la risoluzione AdE n. 16 del 17 marzo 2023 e la Circolare n. 26 del 29 agosto 2023. Scopriamo insieme tutti i dettagli su come funzionano e a quanto ammontano dal 1° gennaio 2023, le tasse sulle mance.

TASSE MANCE, PER CHI SARANNO RIDOTTE

La riduzione al 5% delle tasse sulle mance stabilita in Manovra riguarda le somme destinate dai clienti agli impiegati del settore ricettivo e di somministrazione, a titolo di liberalità, acquisite attraverso il datore di lavoro (anche mediante pagamenti elettronici), in tutte le strutture private elencate all’articolo 8 del Codice del turismo. Ovvero:

  • strutture ricettive alberghiere e para-alberghiere;
  • strutture ricettive extralberghiere;
  • strutture ricettive all’aperto;
  • strutture ricettive di mero supporto.

COME FUNZIONA LA RIDUZIONE DELLA TASSA SULLA MANCIA

In sostanza, la Legge di Bilancio 2023 qualifica come redditi da lavoro dipendente le somme destinate dai clienti a titolo di liberalità (ossia le cosiddette “mance”) nei settori della ristorazione e dell’attività ricettive, anche attraverso mezzi di pagamento elettronici, sottoponendole a un’imposta sostituiva dell’IRPEF e delle relative addizionali territoriali con aliquota del 5%.

Il regime di tassazione sostitutiva è applicabile:

  • entro il limite del 25% del reddito percepito nell’anno precedente, per le relative prestazioni di lavoro. La Circolare n. 26 del 29 agosto 2023 sottolinea che la soglia del 25% come limite di applicazione è riferito solo ai redditi nel settore turistico e costituisce franchigia per il lavoratore;

  • ai lavoratori del settore privato ricettivo e di somministrazione, titolari di reddito da lavoro dipendente, non superiore nell’anno precedente a 50.000 euro;

  • salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro.

Queste somme sono escluse dalla retribuzione imponibile ai fini del calcolo dei contributi di previdenza e assistenza sociale e dei premi per l’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali e non sono computate ai fini del calcolo del trattamento di fine rapporto.

Inoltre, i redditi delle mance soggetti a tassazione separata sono comunque computati ai fini della determinazione del reddito da prendere in considerazione per il riconoscimento della spettanza o per la determinazione di deduzioni, detrazioni o benefìci di qualsiasi titolo, anche di natura non tributaria.

COSA CAMBIA PER GLI IMPIEGATI DEL SETTORE TURISTICO

Relativamente alle mance acquisite dagli impiegati di questo comparto mediante il lavoro, vi sarà un cospicuo risparmio sulla tassazione nel 2023. Fino al 2022, infatti, per i lavoratori del comparto turistico, le mance acquisite per il tramite del datore di lavoro erano soggette a tassazione ordinaria secondo le disposizioni valide fino al 31 dicembre dello scorso anno.

Nel tempo, questo regime fiscale aveva fatto nascere diversi contenziosi delle associazioni di categoria che consideravano “follia” assimilare le mance per tali impiegati come assimilabili a un ricavo d’impresa.

Sul caso era intervenuta una sentenza della Cassazione 26512 del 2021 – che potete leggere in questa pagina – accogliendo il ricorso dell’Agenzia delle Entrate relativamente alla controversia con il concierge di un hotel di lusso. I Supremi Giudici avevano confermato che le mance dei clienti al personale sono da considerarsi a pieno titolo un’entrata originata dal rapporto di lavoro subordinato, soggetta pertanto a tassazione ordinaria. Dunque, i rappresentanti di tali categorie di lavoratori avevano chiesto un provvedimento correttivo in tal senso, che, è arrivato con la riduzione sulla tassa per le mance decisa in Legge di Bilancio 2023.

Si tratta, perciò, di un bel risparmio per tali lavoratori. Poco cambia, invece, circa le mance “in contanti” che questa categoria di impiegati ricevono spesso dai clienti e che rappresentano un’entrata del tutto estranea al Fisco, cioè in nero. Scopo della riforma è anche quello di far emergere dal sommerso tali entrate extra, riducendo le tasse sulle mance. Ma, alcuni tecnici, non sono convinti che questa misura darà i risultati sperati.

DA QUANDO SONO RIDOTTE LE TASSE SULLE MANCE

La riduzione delle tasse sulle mance prevista dall’articolo 1, commi 58-62 della Legge di Bilancio è entrata in vigore dal 1° gennaio 2023. 

OBBLIGHI DEI DATORI DI LAVORO

La Circolare n. 26 del 29 agosto 2023 dell’AdE chiarisce che i datori di lavoro devono, prima del versamento al fisco dell’imposta sostitutiva trattenuta al lavoratore a seguito delle erogazioni liberali dei clienti, verificare il rispetto del limite di 50.000 euro di reddito di lavoro dipendente conseguito dal lavoratore, riferito al precedente periodo d’imposta e includendo tutti i rapporti di lavoro, anche quelli non rientranti nel settore turistico alberghiero e della ristorazione. A questo fine si può considerare la Certificazione Unica rilasciata per l’anno precedente.

Inoltre, l’Agenzia delle Entrate specifica che:

  • in caso di più datori di lavoro colui che effettua la trattenuta deve richiedere al dipendente una dichiarazione scritta sul reddito conseguito;

  • nel caso in cui il datore di lavoro accerti il diritto all’agevolazione in un momento successivo, l’imposta sostituiva con relativo rimborso si possono applicare con la prima retribuzione utile;

  • il sostituto deve sempre indicare separatamente nella certificazione unica sia le mance assoggettate a imposta ordinaria, sia quelle assoggettate a imposta sostitutiva, nonché l’importo di quest’ultima;

  • ai fini IVA le somme sono irrilevanti per i datori di lavoro e dal punto di vista operativo non ci sono adempimenti contabili obbligatori.

OBBLIGHI DEL LAVORATORE

La Circolare n. 26 del 29 agosto 2023 chiarisce anche gli obblighi del dipendente. Ovvero:

  • se ha percepito un reddito superiore a 50.000 euro è tenuto a comunicare al sostituto d’imposta l’insussistenza del diritto ad avvalersi del regime sostitutivo;

  • se ha percepito reddito inferiore a 50.000 euro, ai fini della verifica del limite annuale del 25% del reddito annuo per il lavoro nel settore turistico-alberghiero e della ristorazione deve comunicare l’importo del reddito percepito da altri datori di lavoro nei settori citati e l’importo delle eventuali mance assoggettate a imposta sostitutiva.

CODICI TRIBUTO TASSE MANCE

La risoluzione dell’Agenzia delle Entrate n. 16 del 17 marzo 2023 ha reso noti i codici tributo che consentiranno ai sostituti di pagare l’imposta, con il modello F24:

  • “1067” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali sulle somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità – art. 1, commi da 58 a 62, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”;

  • “1605” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali sulle somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità maturate in Sicilia e versata fuori regione – art. 1, commi da 58 a 62, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”;

  • “1917” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali sulle somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità maturate in Sardegna e versata fuori regione – art. 1, commi da 58 a 62, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”;

  • “1918” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali sulle somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità maturate in Valle d’Aosta e versata fuori regione – art. 1, commi da 58 a 62, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”;

  • “1306” denominato “Imposta sostitutiva dell’IRPEF e delle addizionali regionali e comunali sulle somme destinate dai clienti ai lavoratori a titolo di liberalità versata in Sicilia, Sardegna e Valle d’Aosta e maturate fuori dalla regione in cui è effettuato il versamento- art. 1, commi da 58 a 62, della legge 29 dicembre 2022, n. 197”.

Nel modello F24, i codici tributo sono esposti nella sezione “Erario”, in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “Importi a debito versati”. Il “Mese di riferimento” è quello in cui il sostituto d’imposta effettua la trattenuta (00MM) e l’ “Anno di riferimento” l’anno d’imposta cui si riferisce il versamento (AAAA).

LA RINUNCIA AL REGIME TASSE MANCE AGEVOLATO

La Circolare n. 26 del 29 agosto 2023 chiarisce anche che il lavoratore ha la facoltà di rinunciare al regime agevolato. In questo caso la comunicazione va effettuata in forma scritta.

Poi, il sostituto deve comunque indicare separatamente nella CU le mance assoggettate a tassazione ordinaria e la parte teoricamente soggetta all’imposta sostitutiva. Se il sostituto d’imposta rileva che la tassazione sostitutiva è meno vantaggiosa per il lavoratore, anche in assenza di rinuncia può applicare la tassazione ordinaria, portandone a conoscenza il lavoratore stesso. Infatti, resta ferma la possibilità per il lavoratore di applicare il regime che risulti per lui più favorevole.

Qualora sia stata applicata l’imposta sostitutiva in assenza dei presupposti e non sia più possibile per il sostituto effettuare il conguaglio, il lavoratore dovrà inserire le somme nella dichiarazione dei redditi relativa all’anno d’imposta in cui vengono percepite.

GLI OBIETTIVI

La misura mira a rafforzare l’attrattività delle professioni a contatto con la clientela presso le imprese del comparto turistico ricettivo e di quello della ristorazione e a rimediare alle difficoltà di reclutamento incontrate dai datori di lavoro nel settore.

Lo scopo è anche garantire un evidente sostegno economico ai lavoratori e una maggiore stabilità occupazionale del settore, già duramente colpito dagli effetti negativi della crisi da Covid 19, dai rincari delle materie prime e del costo dell’energia.

RIFERIMENTI NORMATIVI E DI PRASSI

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere anche il nostro approfondimento sulle cartelle esattoriali stralciate grazie alla tregua fiscale e sul taglio del cuneo fiscale 2023, sulla reintroduzione dei voucher lavoro occasionale o il focus sulla nuova Carta risparmio spesa, anch’esse misure inserite nel testo della Legge di Bilancio 2023 che vi illustriamo in questa guida. Se volete conoscere le altre novità in tema fiscale, vi consigliamo di leggere l’articolo sulla riforma fiscale 2023.

Per scoprire, invece, altre interessanti novità legislative vi invitiamo a visitare questa pagina. Se volete restare aggiornati sugli aiuti alle famiglie e ai lavoratori, consultate questa sezione. In questa pagina, invece, trovate le notizie sugli aiuti per le imprese.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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