Voucher conciliazione Sardegna per madri lavoratrici autonome: Bando 2022

Tutti i dettagli sul contributo per le donne con figli residenti in Sardegna, lavoratrici autonome, imprenditrici o libere professioniste

regione sardegna

Arriva il voucher conciliazione della Regione Sardegna per le mamme sarde che nel 2022 lavorano in proprio. Un buono a sostegno dell’uguaglianza di genere in tutti i settori lavorativi per l’accesso all’occupazione e alla progressione della carriera.

Il voucher è destinato alle imprenditrici, lavoratrici autonome e libere professioniste con figli sotto i 16 anni o senza limiti di età in caso di figli in condizione di disabilità.

In questa guida vi spieghiamo cos’è il voucher conciliazione della Regione Sardegna, a chi spetta, come funziona e come presentare richiesta secondo il bando 2022.

VOUCHER CONCILIAZIONE SARDEGNA, COS’È

Il voucher per conciliazione vita-lavoro della Regione Sardegna è un sostegno economico che permette alle madri lavoratrici autonome di partecipare al mercato del lavoro in maniera continuativa. Si tratta di un contributo economico “una tantum”, a rimborso delle spese sostenute per l’acquisto di servizi di assistenza per i figli fino a 16 anni o senza limiti di età per quelli disabili o non autosufficienti. Il valore massimo del voucher è pari a 3.000 euro per ciascun figlio fruitore del servizio richiesto, fino a un massimo complessivo di 7.000 euro per destinataria.

La misura rientra nelle strategie regionali volte alla promozione e l’aumento della partecipazione attiva delle donne al mercato del lavoro e le pari opportunità. È stato istituito dal POR Sardegna FSE 2014-2020 ed è disciplinato dall’avviso pubblico del 28 aprile 2022 con un finanziamento di 4.000.000 euro, di cui un milione di euro per le richiedenti che hanno figli con disabilità. Le domande possono essere presentate dalle ore 10.00 del 2 maggio 2022, fino all’esaurimento delle risorse complessivamente disponibili.

A CHI SPETTA

Il voucher per le madri della Sardegna spetta alle lavoratrici autonome, intese come donne occupate appartenenti ad una delle seguenti categorie:

  • imprenditrici;

  • lavoratrici autonome;

  • libere professioniste oppure libere professioniste senza albo (non iscritte a Ordini o Collegi) ma iscritte ad associazioni professionali riconosciute.

I dettagli sulle professioniste ammesse, li trovate in questa tabella parte integrante del bando.

REQUISITI

Le destinatarie del bonus, oltre ad appartenere ad una delle figure di lavoratrici autonome citate, al momento della domanda devono essere in possesso dei seguenti requisiti:

  • essere residenti nella Regione Sardegna. Se cittadine non comunitarie: essere residenti in Sardegna e in possesso di regolare permesso di soggiorno;

  • avere figli o figlie di età non superiore a 16 anni, ovvero 15 anni e 364 giorni conviventi o dimoranti presso la propria residenza. Sono compresi i figli o figlie adottati o affidati conviventi;

  • dimostrare di avere figli o figlie affetti da disabilità o non autosufficienti conviventi o dimoranti presso la propria residenza, senza alcun limite di età. Sono compresi i figli o figlie adottati o affidati conviventi;

  • essere in possesso di Partita IVA attiva e riferita all’esercizio di un’attività di lavoro autonomo ricompresa tra quelle indicate precedentemente e dettagliate in questa tabella. Inoltre, devono svolgere la propria attività autonoma, imprenditoriale o professionale nell’ambito del territorio della Regione Sardegna;

  • essere regolarmente iscritta al Registro Imprese della competente Camera di Commercio, ove previsto per la tipologia di attività svolta oppure essere regolarmente iscritta all’Albo delle imprese artigiane della competente Camera di Commercio, ove previsto per la tipologia di attività svolta;

  • risultare essere regolarmente iscritta all’Albo professionale di riferimento, ove previsto per la professione svolta oppure essere regolarmente iscritta alla cassa o gestione previdenziale obbligatoria prevista per la tipologia di attività o professione svolta;

  • non essere socie e non avere contratti di lavoro presso i fornitori dei servizi di cura a favore dei quali si richiede il voucher;

  • la presentazione tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle Entrate la Dichiarazione dei Redditi Modello PF 2021 relativa al periodo di imposta 2020;

  • aver conseguito nel corso dell’anno 2020 un ammontare di ricavi non superiore a 65.000 euro indicati rispettivamente nel rigo:
  1. RE2 “Compensi derivanti dall’attività professionale o artistica”, compilato dalle lavoratrici autonome che svolgono attività professionale o artistica in regime fiscale ordinario;
  2. RG2 “Ricavi di cui ai commi 1 (lett. a) e b)) e 2 dell’art 85”, compilato dalle esercenti attività commerciali in contabilità semplificata;
  3. RF2 “Componenti positivi annotati nelle scritture contabili (ISA)”, compilato dalle esercenti attività commerciali/professionale in contabilità ordinaria (per opzione o per obbligo);
  4. LM2 “Totale componenti positivi”, rigo compilato dalle lavoratrici che hanno optato per il regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità;
  5. LM22 “Componenti positivi”, rigo compilato dalle lavoratrici che hanno optato per il regime forfettario.

A QUANTO AMMONTA

Il voucher consiste in un contributo economico finalizzato all’acquisto di servizi. Ha un valore che è pari a 3.000 euro per ciascun figlio o figlia fruitore del servizio, fino ad un massimo complessivo di 7.000 euro a destinataria.

SERVIZI AMMESSI

L’erogazione del voucher è vincolata alla rendicontazione di specifiche spese per dei servizi rivolti ai minori. Sono considerate ammissibili le spese sostenute per la fruizione dei servizi riconducibili a quelli per:

  • nido d’infanzia e micro-nido d’infanzia;
  • servizi integrativi con finalità educative, aggregative e sociali, che ampliano l’offerta formativa dei nidi d’infanzia;
  • educatore o educatrice familiare abilitati, nonché educatore o educatrice domiciliare abilitati;
  • spazi gioco per bambini;
  • servizi di baby sitting e baby parking;
  • centri diurni per bambini e adolescenti, nonché centri di aggregazione per ragazzi e adolescenti;
  • attività estive, nonché pre o post-scuola offerti da scuole dell’infanzia e scuole primarie od altri istituti e strutture autorizzate;
  • servizi di supporto all’apprendimento, ovvero lezioni private;
  • attività sportive;
  • servizi per l’apprendimento di lingue straniere oppure servizi specialistici, come ad esempio quelli svolti da psicologi e logopedisti.

SERVIZI AMMESSI PER FIGLI DISABILI

Le destinatarie che richiederanno il voucher per fruire di servizi socio-assistenziali, non residenziali, per la cura di figli minori e adulti con disabilità o non autosufficienti, potranno presentare spese anche per i seguenti servizi:

  • centri diurni con servizi specialistici, nonché centri socio-educativi con servizi specialistici;
  • sostegno all’utilizzo di servizi di cure o assistenza al domicilio o presso centri a carattere semi residenziale;
  • servizi di supporto ai caregiver, ovvero familiari che assistono un loro congiunto ammalato o con disabilità;
  • eventuali servizi di trasporto o accompagnamento offerti da soggetti abilitati o autorizzati, nonché servizi di assistenza domiciliare e familiare per persone affette da disabilità a carico e non autosufficienti a carico, ad esclusione dei servizi già a carico della spesa pubblica;
  • eventuali servizi erogati da strutture per la riabilitazione autorizzate o accreditate;
  • supporto psicologico a favore del figlio con disabilità.

Affinché le spese sostenute per la fruizione di tali servizi siano considerate ammissibili, i relativi servizi devono essere forniti da persone, imprese e strutture abilitate o autorizzate all’erogazione, secondo quanto previsto dall’articolo 11 del bando. Inoltre, per tutte le categorie di richiedenti, la spesa ammissibile è quella effettuata a partire dal 28 aprile 2022, ovvero la data di pubblicazione del bando, entro il 31 dicembre 2022.

COME FUNZIONA IL VOUCHER CONCILIAZIONE SARDEGNA

Il voucher è un sostegno economico una tantum, finalizzato all’acquisto di servizi fino a 3.000 euro per ogni figlio e ad un massimo complessivo di 7.000 euro a destinataria. Per ottenere il sostegno però, le richiedenti devono comunicare in sede di domanda quali sono i servizi di cui hanno usufruito i loro figli e riportare anche comprovati e idonei documenti di spesa. Inoltre:

  • l’importo del voucher non potrà in nessun caso eccedere l’ammontare delle spese effettivamente sostenute e comprovate da idonea documentazione giustificativa di spesa secondo quanto indicato in questa tabella;

  • le spese sostenute per i servizi ammessi non devono essere state oggetto di precedente rimborso mediante altre forme di sostegno o finanziamento;

  • i voucher non sono cedibili e devono essere usufruiti unicamente dalla destinataria, per spese riferite alla cura dei propri figli;

  • non sono ammessi e rimborsabili gli acquisti di servizi residenziali e quelli erogati da parenti entro il terzo grado.

Tutti i casi di servizi ammessi e come rendicontarli, sono chiariti nel bando da questa tabella. Una volta ottenuta l’ammissibilità, il contributo verrà erogato a saldo, a seguito della rendicontazione delle spese sostenute. Le cause di esclusione invece, sono chiarite nell’articolo 14.2 del bando.

SCADENZA DOMANDE

Non esiste una scadenza effettiva per fare richiesta, ma le domande verranno accolte fino ad esaurimento risorse. Le domande possono essere presentate già dal 2 maggio 2022. L’ordine cronologico di invio telematico delle domande, certificato dal SIL, costituisce unico elemento di priorità nell’assegnazione del contributo, nei limiti delle risorse complessivamente disponibili.

COME PRESENTARE DOMANDA

È possibile presentare domanda per il voucher conciliazione Regione Sardegna esclusivamente utilizzando l’apposito applicativo reso disponibile dalla Regione Autonoma della Sardegna nell’ambito del Sistema Informativo del Lavoro e della formazione Professionale (SIL) in questa pagina. Dal 1° ottobre 2021, l’accesso ai servizi on line del SIL Sardegna è consentito esclusivamente tramite autenticazione SPID o TS-CNS. La domanda telematica dovrà essere sottoscritta:

  • con firma elettronica digitale, in corso di validità, rilasciata da uno dei certificatori come previsto dalla normativa vigente;
  • mediante firma autografa, corredata da copia del documento di identità in corso di validità, di chi sottoscrive la domanda.

1) COME COMPILARE LA DOMANDA

La destinataria richiedente, in possesso dei requisiti chiariti dal bando, dovrà:

  • registrarsi al SIL Sardegna come “Soggetto Impresa” all’interno dell’area dedicata del portale. Le Imprese già registrate possono utilizzare le credenziali d’accesso già in loro possesso;
  • compilare la domanda telematica esclusivamente attraverso i servizi on line del Sistema Informativo Lavoro Sardegna in questa sezione;
  • al termine della compilazione di ogni sezione, il sistema genera in automatico un file contenente la domanda telematica, che dovrà essere sottoscritta e caricata sul sistema.

2) MODULI DA ALLEGARE ALLA DOMANDA

La Regione Sardegna in questa pagina ha messo a disposizione i moduli editabili da allegare alla domanda telematica, quando il sistema lo richiede.

3) ASSISTENZA ALLA DOMANDA

Le richieste di chiarimenti sulle disposizioni dell’avviso potranno essere presentate esclusivamente mediante email al seguente indirizzo lav.voucherconciliazione@regione.sardegna.it. Alle richieste sarà data risposta in forma anonima a mezzo pubblicazione di appositi “chiarimenti” o FAQ da parte del Responsabile del procedimento sui siti istituzionali. Disponibile anche il depliant informativo della misura regionale, che trovate in questa pagina. Infine, per ricevere assistenza diretta è disponibile il Servizio Help Desk al numero 070/0943232, attivo dal lunedì al venerdì, dalle ore 08.00 alle ore 14.00 e dalle ore 15.00 alle ore 18.00.

IL TESTO INTEGRALE DEL BANDO

Mettiamo a vostra disposizione il testo integrale del bando per l’erogazione di voucher conciliazione Regione Sardegna (Pdf 678 Kb).

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo anche di leggere la nostra guida sul nuovo Assegno Unico figli e l’approfondimento su schemi Decreto sulla conciliazione vita lavoro e tutela lavoratori. Se volete conoscere altri aiuti, bonus e agevolazioni disponibili per famiglie e lavoratori potete visitare la nostra sezione dedicata agli aiuti alle persone. Vi invitiamo anche ad iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram, per leggere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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