Licenziamento Docenti di ruolo: quando è possibile?

licenziamento docenti di ruolo

Il tema del licenziamento dei docenti di ruolo genera spesso dubbi e convinzioni errate, non di rado che un insegnante di ruolo sia “inamovibile”.

Il posto di docente di ruolo nella scuola italiana è tradizionalmente considerato uno dei più stabili nel panorama del pubblico impiego. L’immissione in ruolo, infatti, garantisce un contratto a tempo indeterminato.

Tuttavia, contrariamente a quanto si pensa, il licenziamento di un docente a tempo indeterminato è possibile. Anche i docenti della scuola pubblica possono perdere il posto in presenza di comportamenti che violano in modo grave i doveri e la deontologia professionale.

La normativa disciplina in modo chiaro quando un insegnante può essere licenziato, quali sono le procedure e quali comportamenti possono portare alla cessazione del rapporto di lavoro.

Di seguito spieghiamo in modo semplice e chiaro quando si può licenziare un docente, quali sono le cause per il licenziamento disciplinare di un insegnante, chi decide il provvedimento e qual è l’iter previsto.

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QUANDO UN INSEGNANTE DI RUOLO PUÒ ESSERE LICENZIATO

La disciplina del licenziamento per il personale docente è regolata principalmente dal TUPI – Testo Unico sul Pubblico Impiego (Decreto Legislativo 165/2001), dal Testo Unico in materia di Istruzione (D.Lgs. 297/94) e dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro (CCNL) del comparto Istruzione e Ricerca (CCNL Istruzione e Ricerca 2019 2021).

Queste norme definiscono con precisione i casi in cui il licenziamento è non solo possibile, ma anche doveroso da parte dell’Amministrazione scolastica. Secondo la normativa vigente, il licenziamento può essere disposto quando il docente tiene comportamenti che:

  • violano in maniera grave i doveri d’ufficio, morali o professionali;

  • compromettono la fiducia dell’Amministrazione nella sua figura;

  • arrecano un danno all’istituzione scolastica o agli studenti;

  • risultano incompatibili con la funzione educativa.

In generale, il licenziamento può derivare da condotte dolose, inosservanza grave degli obblighi di servizio, uso improprio della funzione pubblica o violazioni del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici.

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LE CAUSE DI LICENZIAMENTO DEI DOCENTI DI RUOLO

Le motivazioni che giustificano la cessazione definitiva del rapporto di lavoro di un docente a tempo indeterminato includono:


a) gravi violazioni dei doveri d’ufficio, ad esempio atti dolosi con danni all’Amministrazione, alla scuola, agli studenti o alle famiglie, comportamenti violenti, minacce, aggressioni o atti incompatibili con la funzione educativa;


b) comportamenti illeciti, come episodi di corruzione, uso illecito di fondi scolastici, abuso di autorità o uso della funzione per fini personali;


c) falsa attestazione di presenza in servizio o false dichiarazioni in autocertificazioni per il posto di lavoro o la carriera;


d) assenza senza giustificato motivo per più di 3 giorni nell’arco di due anni o per più di 7 giorni in un decennio;


e) insufficiente rendimento professionale o inidoneità allo svolgimento il servizio, anche per motivi di salute;


f) condanne penali definitive con interdizione perpetua dai pubblici uffici o che comportino la cessazione del rapporto di lavoro;


g) rifiuto ingiustificato di trasferimento disposto per esigenze di servizio;


h) mancato rientro in servizio entro il termine fissato dall’Amministrazione.


A seconda della gravità del comportamento contestato, il licenziamento di un insegnante può avvenire con preavviso, come nei casi d), g) e h), o senza preavviso (in tutti gli altri casi).

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DIFFERENZA TRA SOSPENSIONE E LICENZIAMENTO

È importante non confondere i termini sospensione e licenziamento degli insegnanti.

La sospensione è una misura temporanea e cautelare (da pochi giorni fino alla sospensione cautelare in attesa di giudizio), adottata quando c’è un fondato sospetto di grave violazione o quando la permanenza in servizio del docente può mettere a rischio la comunità scolastica, e può essere con o senza retribuzione. Ad esempio, nei casi di mancata vigilanza grave sugli alunni generalmente è applicata la sanzione della sospensione, non il licenziamento.

Il licenziamento, invece, è la cessazione definitiva del rapporto di lavoro a seguito di un accertamento formale della responsabilità.

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CHI LICENZIA I DOCENTI

Il dirigente scolastico non può licenziare un docente, può infliggere solo sanzioni lievi, come l’avvertimento scritta o la censura.

Le misure più gravi, come la sospensione superiore a dieci giorni o il licenziamento disciplinare, spettano invece all’Ufficio Scolastico Regionale (USR), che agisce tramite un Ufficio per i procedimenti disciplinari.

LA PROCEDURA DI LICENZIAMENTO NELLA SCUOLA PUBBLICA

Il procedimento disciplinare che può portare al licenziamento di un docente di ruolo è rigidamente regolato dalla normativa vigente e garantisce sempre il diritto di difesa dell’insegnante. Vediamo di seguito i passaggi principali della procedura.


1. Contestazione formale dell’addebito: l’insegnante riceve una comunicazione scritta che illustra con precisione il fatto contestato, avviando formalmente il procedimento disciplinare.


2. Diritto di difesa: al docente è garantita la possibilità di presentare memorie difensive, giustificazioni e documenti entro un termine prestabilito (di norma almeno cinque giorni lavorativi).


3. Audizione: se richiesta, il docente può essere ascoltato personalmente dall’USR, anche assistito da un rappresentante sindacale o da un legale.


4. Valutazione e decisione: sulla base di tutti gli elementi raccolti, l’USR decide se archiviare il procedimento, applicare sanzioni conservative (es. sospensione) o, nei casi estremi, procedere con il licenziamento.


5. Impugnazione: la decisione di licenziamento può essere impugnata dal docente innanzi al giudice del lavoro.


ULTERIORI INFORMAZIONI E APPROFONDIMENTI UTILI

Per tutte le informazioni sulla carriera di docente e come insegnare nella scuola è disponibile la guida su come diventare insegnante.

Rendiamo disponibile anche questa guida utile sul nuovo Contratto Scuola – CCNL Istruzione e Ricerca 2022 2024 –  per scoprire le principali novità, e il comunicato del Ministero dell’istruzione sul nuovo CCNL Scuola.

Di sicura interesse è inoltre questo approfondimento sul nuovo stipendio dei docenti previsto dal CCNL 2022/24, che contiene le Tabelle delle retribuzioni in pdf da scaricare.

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Scritto da Angela Velasquez - Coordinatrice editoriale, redattrice, esperta di concorsi pubblici, assunzioni e scuola.
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