Ministero Giustizia: concorso per 82 Magistrati ordinari in arrivo

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Il Ministero della Giustizia bandirà un nuovo concorso per Magistrati ordinari, per reclutare 82 risorse da assumere entro il 2023.

A prevederlo è la Legge di Bilancio 2022, che autorizza l’avvio di nuove procedure concorsuali per incrementare l’organico della Magistratura ordinaria.

Ecco tutte le informazioni sul nuovo concorso Ministero Giustizia e sul prossimo bando in uscita.

MINISTERO GIUSTIZIA CONCORSO NELLA MAGISTRATURA ORDINARIA

La nuova Legge di Bilancio prevede, infatti, un incremento del ruolo organico della Magistratura ordinaria, che è autorizzata ad assumere complessivamente 82 unità di personale entro il 2023. Il reclutamento delle risorse da assumere sarà effettuato tramite un nuovo concorso per Magistrati ordinari, da bandire nel 2022.

Il nuovo bando Ministero Giustizia consentirà, dunque, di aumentare il personale in forza alla Magistratura ordinaria. Scopo delle nuove assunzioni è di consentire a quest’ultima di assolvere alle sempre più gravose attività connesse alla protezione internazionale, alla sorveglianza per l’esecuzione delle pene nonché alle funzioni di legittimità in ragione delle competenze relative alla Procura europea.

Per conoscere i requisiti necessari e le modalità di selezione occorre attendere l’uscita del nuovo bando. Nell’attesa, vediamo chi potrà partecipare alla procedura concorsuale sulla base dell’ultimo concorso per Magistrati ordinari bandito dal Ministero della Giustizia.

DESTINATARI

Generalmente, possono accedere ai concorsi per Magistrati ordinari le seguenti categorie di candidati:

  • procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

  • dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti ad una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

  • appartenenti al personale universitario di ruolo docente di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

  • dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

  • abilitati all’esercizio della professione forense e, se iscritti all’albo degli avvocati, non incorsi in sanzioni disciplinari;

  • coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario (giudice di pace, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, giudice onorario aggregato, giudice ausiliario di corte di appello) per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;

  • laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali;

  • laureati in giurisprudenza, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche;

  • laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione;

  • laureati in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata almeno quadriennale e che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato.

QUAND USCIRÀ IL BANDO

Il concorso per le assunzioni nella Magistratura ordinaria sarà bandito nel corso del 2022.

Metteremo a vostra disposizione il bando non appena sarà pubblicato. Continuate a seguirci per restare informati e iscrivetevi gratis alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram, per essere aggiornati su tutte le novità e avere le notizie in anteprima.

ALTRI CONCORSI E AGGIORAMENTI

Per restare informati sui concorsi pubblici attivi e in arrivo potete visitare la nostra pagina dedicata ai concorsi pubblici e la sezione riservata ai prossimi concorsi in uscita.

di Angela V.
Redattrice, esperta di lavoro pubblico e privato.
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Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

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