Ministero della Giustizia: bando di concorso per 500 magistrati ordinari

magistrato, lavoro

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Il Ministero della Giustizia ha pubblicato un bando di concorso per magistrati ordinari.

La selezione è finalizzata alla copertura di 500 posti di lavoro.

Per candidarsi c’è tempo fino al 10 Gennaio 2022. Ecco il bando da scaricare e tutte le informazioni utili per partecipare alla procedura selettiva.

REQUISITI

I candidati al concorso per magistrati ordinari indetto dal Ministero della Giustizia devono possedere i requisiti di seguito riassunti:

  • cittadinanza italiana;
  • esercizio dei diritti civili;
  • condotta incensurabile;
  • idoneità fisica;
  • posizione regolare nei confronti del servizio di leva al quale si sia stati eventualmente chiamati;
  • non essere stati dichiarati per tre volte non idonei nel concorso per esami alla data di scadenza del termine per la presentazione della domanda;
  • rientrare, senza possibilità di cumulare le anzianità di servizio previste come necessarie nelle singole ipotesi, in una delle seguenti categorie:
    – magistrati amministrativi e contabili;
    – procuratori dello Stato che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
    – dipendenti dello Stato, con qualifica dirigenziale o appartenenti a una delle posizioni corrispondenti all’area C, già prevista dal contratto collettivo nazionale di lavoro, comparto Ministeri, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
    – appartenenti al personale universitario di ruolo docenti di materie giuridiche in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
    – dipendenti, con qualifica dirigenziale o appartenenti alla ex area direttiva, della pubblica amministrazione, degli enti pubblici a carattere nazionale e degli enti locali, che hanno costituito il rapporto di lavoro a seguito di concorso per il quale era richiesto il possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, con almeno cinque anni di anzianità nella qualifica o, comunque, nelle predette carriere e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
    – abilitati all’esercizio della professione forense e, se iscritti all’albo degli avvocati, non incorsi in sanzioni disciplinari;
    – coloro i quali hanno svolto le funzioni di magistrato onorario (giudice di pace, giudice onorario di tribunale, vice procuratore onorario, giudice ausiliario di corte di appello, giudice onorario aggregato) per almeno sei anni senza demerito, senza essere stati revocati e che non sono incorsi in sanzioni disciplinari;
    – laureati in possesso del diploma di laurea in giurisprudenza conseguito, salvo che non si tratti di seconda laurea, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni e del diploma conseguito presso le scuole di specializzazione per le professioni legali previste dall’art. 16 del decreto legislativo 17 novembre 1997, n. 398, e successive modifiche;
    – laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza, al termine di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il dottorato di ricerca in materie giuridiche;
    – laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata non inferiore a quattro anni, salvo che non si tratti di seconda laurea, ed hanno conseguito il diploma di specializzazione in una disciplina giuridica, al termine di un corso di studi della durata non inferiore a due anni presso le scuole di specializzazione di cui al decreto del Presidente della Repubblica 10 marzo 1982, n. 162;
    – laureati che hanno conseguito la laurea in giurisprudenza a seguito di un corso universitario di durata almeno quadriennale e che hanno concluso positivamente lo stage presso gli uffici giudiziari o hanno svolto il tirocinio professionale per diciotto mesi presso l’Avvocatura dello Stato;
  • essere in regola con il pagamento del diritto di segreteria di Euro 50;
  • possesso degli altri requisiti richiesti dalle leggi vigenti.

PROCEDURA SELETTIVA

I candidati al concorso per magistrati ordinari del Ministero della Giustizia saranno selezionati sulla base dei superamento di due prove d’esame: una scritta e una orale.


PROVA SCRITTA

Consisterà nello svolgimento di tre sintetici elaborati teorici vertenti sulle seguenti materie:

– diritto civile;
– diritto penale;
– diritto amministrativo.


PROVA ORALE

Verterà sulle seguenti materie:

– diritto civile ed elementi fondamentali di diritto romano;
– procedura civile;
– diritto penale;
– procedura penale;
– diritto amministrativo, costituzionale e tributario;
– diritto commerciale e fallimentare;
– diritto del lavoro e della previdenza sociale;
– diritto comunitario;
– diritto internazionale pubblico e privato;
– elementi di informatica giuridica e di ordinamento giudiziario;
– colloquio su una lingua straniera scelta fra le seguenti: inglese, francese, spagnolo e tedesco.


MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Il Ministero della Giustizia ha sede centrale a Roma, in via Arenula, 70. Al dicastero competono l’organizzazione giudiziaria e funzioni amministrative relative alla giurisdizione civile e penale. Ad esempio, si occupa dell’amministrazione del casellario, gestisce gli archivi notarili e vigila sugli ordini e collegi professionali.

DOMANDA DI AMMISSIONE

La domanda di partecipazione al concorso del Ministero della Giustizia per 500 magistrati ordinari dovrà essere presentata entro il 10 Gennaio 2022 esclusivamente con procedura telematica accessibile mediante SPID a questa pagina.

Per maggiori dettagli sulle modalità di compilazione della domanda si rimanda alla lettura del bando di seguito disponibile.

BANDO MINISTERO DELLA GIUSTIZIA

Gli interessati al concorso per magistrati ordinari sono invitati a leggere con attenzione il BANDO (Pdf 185 Kb), pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n. 98 del 10-12-2021.

SUCCESSIVE COMUNICAZIONI

Tutte le successive comunicazioni relative ai diari delle prove scritte d’esame saranno rese note mediante pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale «Concorsi ed esami» n. 24 del 25 Marzo 2022, nonché sul sito internet del Ministero della Giustizia.

Ai candidati che avranno conseguito l’ammissione alla prova orale sarà data comunicazione, con l’indicazione del voto riportato in ciascuna delle prove scritte, almeno 20 giorni prima di quello in cui devono sostenere la prova.

La graduatoria finale sarà pubblicata nel Bollettino Ufficiale del Ministero della Giustizia.

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di Laura G.
Giornalista, esperta di lavoro pubblico e formazione.
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