SPID: Guida per richiederlo e usarlo nel 2024

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Photo credit: Fabio Principe / Shutterstock

Lo SPID permette di accedere ai portali della pubblica amministrazione usando una sola username e password.

Questo sistema semplifica notevolmente l’accesso ai servizi online, eliminando la necessità di memorizzare diverse credenziali per ciascun sito web utilizzato.

Continuerà a restare attivo nel 2024, ma in futuro si prevede un passaggio verso l’adozione di un’identità digitale unica a livello nazionale, gestita direttamente dallo Stato, ossia la Carta d’Identità Elettronica (CIE).

In questa utile guida ti spieghiamo in modo chiaro e dettagliato che cos’è lo SPID, come richiederlo, come funziona, dove si può usare e quali sono le novità 2024.

SPID: CHE COS’È

Lo SPID (Sistema Pubblico di Identità Digitale) è un sistema che permette di accedere ai servizi online della pubblica amministrazione (es. INPS, INAIL) e dei privati aderenti con un’unica Identità Digitale (username e password) utilizzabile da smartphone, computer o tablet.

COME FARE LO SPID

Una volta individuato il gestore di proprio interesse è necessario andare sul suo sito ufficiale ed accedere alla sezione dedicata allo SPID. Qui occorrerà seguire la procedura di registrazione prevista, compilando con i propri dati anagrafici l’apposito modulo online che verrà presentato.

Dopo la registrazione sul sito e la creazione delle credenziali, occorrerà procedere secondo la modalità di riconoscimento scelta (di persona, da remoto, tramite CIE, CNS o Firma Digitale), per confermare la propria identità e completare così la procedura.

CHI PUÒ RICHIEDERE LO SPID

SPID può essere richiesto da tutti i cittadini italiani o comunque in possesso di una carta d’identità e di un codice fiscale italiani in corso di validità, che siano maggiorenni, residenti in Italia o all’estero.

COSA SERVE PER RICHIEDERE LO SPID

Per richiedere lo SPID servono:

  • un indirizzo e-mail;

  • il numero di telefono del proprio cellulare;

  • un documento di identità in corso di validità a scelta tra: carta di identità elettronica (formato tessera), passaporto o patente; la propria tessera sanitaria con il codice fiscale.

COME RICHIEDERE LO SPID

Per richiedere SPID è necessario scegliere un Identity Provider (fornitore di Identità Digitale) fra quelli accreditati dall’AgID, Agenzia per l’Italia Digitale, e registrarsi sul sito dello stesso. La procedura di registrazione prevede 3 passaggi:

  • inserimento dei dati anagrafici;

  • creazione delle credenziali SPID;

  • riconoscimento.

QUALI SONO GLI OPERATORI SPID ABILITATI AL RILASCIO

Gli operatori che attualmente possono rilasciare le credenziali SPID sono i seguenti:

  • Aruba;
  • InfoCert;
  • Namirial;
  • Poste italiane;
  • Intesi Group;
  • Lepida;
  • etnaID;
  • ID InfoCamere;
  • Sielte;
  • SpidItalia (Register.it);
  • Tim id;
  • TeamSystem ID.

Dal 23 aprile 2023, AGID e Intesa hanno confermato con questa nota che Intesa non è più uno dei gestori di identità digitale abilitati.

Sebbene non vi siano differenze tra gli SPID attivati dai vari operatori, è importante sapere che il servizio di rilascio delle credenziali offerto può presentare parametri diversi a seconda del gestore scelto. Ecco di seguito quali parametri che possono cambiare tra i diversi ID Provider.

MODALITÀ DI RICONOSCIMENTO

Ogni Identity Provider può offrire diverse modalità di riconoscimento:

  • di persona, recandosi presso una di queste sedi:
    – ufficio dei gestori di identità digitale;
    – sportelli dei comuni della pubblica amministrazione che hanno attivato una convenzione con i gestori, qui l’elenco,
    – attività commerciali / negozi che offrono il servizio in convenzione con uno dei gestori;

  • online da remoto tramite il sito web o app di uno dei gestori utilizzando webcam o con un selfie audio-video da registrare con il proprio PC o smartphone ed in cui mostrare documento di riconoscimento e tessera sanitaria o codice fiscale;

  • online tramite app dei gestori di identità digitale fruibili da smartphone o tablet accedendo con Carta di Identità Elettronica (CIE) o passaporto elettronico;
    online con Carta Nazionale dei Servizi (CNS), oppure con tessera sanitaria, oppure con Firma Digitale grazie all’ausilio di un lettore (esempio smart card) e del relativo pin.

LIVELLI DI SICUREZZA

Gli operatori abilitati al rilascio delle credenziali SPID possono offrire da 1 a 3 livelli di sicurezza. Nello specifico questi sono:

  • Primo Livello: permette di accedere ai servizi online tramite un nome utente e una password scelti dall’utente;

  • Secondo Livello: è utile per i servizi che necessitano di un grado di sicurezza superiore e richiede un nome utente e una password, più la generazione di un codice temporaneo di accesso, denominato One Time Password – OTP, o l’utilizzo di un’App. Per ottenere l’OTP non è necessario disporre di uno smartphone, dato che il codice si può ricevere anche tramite sms;

  • Terzo Livello: in aggiunta allo user name e alla password, richiede un supporto fisico in grado di gestire chiavi crittografiche, come una smart card o un dispositivo per la firma digitale remota (HSM), che verrà fornito dal gestore prescelto.

Come scegliere quale livello di sicurezza attivare? Bisogna verificare quale livello di sicurezza SPID è richiesto per accedere al servizio di proprio interesse. Ad esempio per accedere ai servizi INPS è richiesto lo SPID con credenziali di livello 2 oppure 3. Di conseguenza il primo livello non è sufficiente. Il minimo consigliato in generale è il secondo livello, perché è quello richiesto dalla maggior parte degli enti pubblici.

TEMPI DI RILASCIO

Quanto tempo ci vuole per ricevere lo SPID? Il tempo di rilascio varia a seconda dell’operatore. In media, le procedure impiegano da un minimo di 5 a un massimo di 20 minuti, ma tale tempistica è determinata anche dalla modalità di riconoscimento prescelta.

COME SCEGLIERE IL PROVIDER SPID

La scelta dell’ID provider cui rivolgersi per richiedere SPID è completamente libera per il cittadino. Pertanto, al momento per individuare quello più idoneo alle proprie esigenze, occorre tenere conto delle differenze sui parametri prima illustrati e relativi a costi, modalità di riconoscimento, livelli di sicurezza e servizio per l’estero.

Nel complesso, ai fini della scelta sarà dunque utile:

  • valutare la modalità di riconoscimento ritenuta più comoda;

  • scegliere in base al livello di sicurezza SPID di cui si ha bisogno;

  • verificare se è previsto il servizio dall’estero, per coloro che non risiedono in Italia;

  • informarsi sull’eventuale possibilità di registrazione semplificata per coloro che sono già clienti dell’ID Provider.

Per aiutarvi nella scelta rendiamo disponibile la TABELLA (Pdf 344 Kb) con la lista degli operatori abilitati all’attivazione di SPID indicante anche i parametri che caratterizzano i singoli servizi di ogni gestore.

DOVE SI PUÒ FARE LO SPID GRATIS

Alcuni operatori paventano la possibilità di attivare lo SPID in modo completamente gratuito. Però, attenzione. Nonostante gli annunci sui loro portali, se è vero che le credenziali si possono richiedere gratuitamente, nel corso della procedura di attivazione, poco prima della conclusione, viene richiesto un pagamento. Di fatto quindi, l’attivazione dello SPID non è gratis!

Alcuni gestori richiedono il pagamento di una somma di denaro per utilizzare la modalità di riconoscimento via webcam, mentre altri chiedono soldi per l’avvio della procedura. Fino a qualche anno fa l’attivazione dello SPID in modo completamente gratuito era disponibile presso Poste italiane con riconoscimento di persona. Oggi lo SPID è diventato a pagamento anche con questo provider. In generale i costi variano in base al gestore e al tipo di servizio, non vi è un prezzo imposto a livello nazionale.

PER COSA SI USA LO SPID

Cosa si può fare con lo SPID? Attraverso SPID è possibile accedere a servizi online della Pubblica Amministrazione e anche di alcuni privati aderenti. Tra i principali enti pubblici nazionali che usano SPID ci sono INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, Equitalia, ACI, MIUR, AgCOM. Accedendo con SPID ai siti web degli enti pubblici è possibile pagare tasse o bollo, accedere al cassetto fiscale, usare i servizi connessi alla presentazione del modello 730 o dell’Unico, gestire le pratiche relative alle domande di disoccupazione, alla pensione o all’iscrizione INPS dei lavoratori domestici.

In aggiunta, con il servizio SPID è possibile accedere a una vasta gamma di servizi a livello locale e regionale. Questi includono, solo per citarne alcuni, la richiesta di certificati presso il Comune tramite l’ANPR, il pagamento della Tari, la consultazione del fascicolo sanitario e dei referti online, nonché la possibilità di cambiare il medico di base.

E’ utile anche per chi vuole lavorare nel settore pubblico. Infatti grazie allo SPID è possibile accedere al portale del reclutamento inPA per candidarsi ai concorsi pubblici.

Come scoprire quali enti usano lo SPID? Il sito governativo dedicato al Sistema Pubblico di Identità Digitale, alla sezione “Dove puoi usare SPID”, mette a disposizione un servizio che consente di conoscere tutti i servizi abilitati SPID di oltre 4000 Amministrazioni e di ricercare direttamente quello di proprio interesse.

SERVIZI PER CUI È NECESSARIO USARE SPID

Le credenziali SPID sono inoltre necessarie per accedere anche a servizi pubblici sui vari siti istituzionali: INPS, Agenzia delle Entrate e così via. le credenziali Spid sono necessarie, ad esempio, per richiedere l’assegno unico universale figli. È infine importante sapere che lo SPID ha sostituito il PIN INPS, che in passato veniva utilizzato per l’accesso ai servizi dell’Istituto. Di conseguenza l’INPS non rilascerà più nuovi codici PIN. Quelli attualmente in possesso dei cittadini potranno essere utilizzati fino a naturale scadenza, mentre resteranno abilitati solo quelli posseduti da soggetti minorenni, in quanto non autorizzati a richiedere SPID.

Inoltre, dal 4 ottobre 2023, come illustrato in questa nota stampa, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha autorizzato l’uso del Sistema Pubblico di Identità Digitale (SPID), oltre che Carta d’Identità Elettronica (CIE) e della Carta Nazionale dei Servizi (CNS) per attivare le SIM card. Questi due strumenti, sempre più diffusi tra la popolazione italiana, semplificheranno notevolmente le procedure di attivazione, cambio di SIM e portabilità del numero.

SPID PER AZIENDE

Anche le aziende possono avere lo SPID che però non si chiama in questo modo ma viene definito “eiDup“. Ne esistono di due tipologie:

  • eiDup per liberi professionisti con Partita IVA (persone fisiche);

  • eiDup per aziende (persone giuridiche).

Tale particolare SPID destinato alle imprese e ai liberi professionisti si rivela straordinariamente vantaggioso, poiché semplifica notevolmente le interazioni con la Pubblica Amministrazione, consentendo, ad esempio, di gestire agevolmente pagamenti di sanzioni e imposte.

È importante notare che questa opportunità non è offerta da tutti i fornitori di servizi digitali, e al momento, la richiesta di uno SPID ad uso professionale può essere soddisfatta rivolgendosi a operatori quali Namirial, Register, InfoCert e Poste Italiane.

L’AGID (Agenzia per l’Italia Digitale) ha pubblicato le Linee Guida per ottenere e usare lo SPID da parte delle aziende.

IL FUTURO DELLO SPID, LA CIE

Lo SPID ha raggiunto un notevole livello di popolarità nel corso degli anni ed è diventato una parte essenziale dell’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione. Tuttavia, nonostante il suo successo consolidato, il Governo Meloni aveva ventilato l’idea di porre fine al servizio SPID, a causa delle richieste dei gestori che avevano chiesto un adeguamento dei compensi, considerando l’esplosiva crescita del numero di utenti da quando il servizio è stato lanciato fino a oggi.

La soluzione è arrivata con il Decreto PNRR 3 che ha “salvato” lo SPID per il 2024, come vi spieghiamo in questo approfondimento. Dopo questa scadenza, come ribadito in più occasioni, il Governo attuale resta comunque dell’idea di spegnere lo SPID sostituendolo con i servizi della Carta d’Identità Elettronica (CIE). L’obiettivo è infatti creare un’identità digitale unica a livello nazionale, gestita dallo Stato. A tal proposito si parla del cosiddetto identità digitale IT wallet da avviare entro il 2024.

FAQ: DOMANDE E RISPOSTE FREQUENTI

Per completezza, riportiamo di seguito l’elenco delle Domande più frequenti su SPID (FAQ) e le sue caratteristiche.

Come richiedere lo SPID gratuitamente?

Le credenziali SPID si possono richiedere gratuitamente ad uno degli Identity Provider abilitati (Aruba; InfoCert; Namirial; Poste italiane; Intesi Group; Lepida; etnaID; ID InfoCamere; Sielte; SpidItalia; Tim id; TeamSystem ID). Tuttavia il servizio non è interamente gratuito in quanto è necessario pagare una quota in base alla modalità di riconoscimento. Una volta ottenuto, nessun costo o canone verrà richiesto.

Ho perso le credenziali SPID. Cosa devo fare?

In caso di smarrimento, è sempre possibile recuperare le credenziali. Per farlo è necessario accedere al sito internet del Provider che ha rilasciato SPID e seguire la procedura di recupero descritta nell’area dedicata. In caso di difficoltà è possibile recarsi presso uno degli uffici dei gestori e chiedere assistenza o contattare il servizio di assistenza del proprio Identity Provider.

Come si usa lo SPID?

Una volta ottenute le proprie credenziali, ossia username e password, basta inserirle nella pagina web di login presente sui siti della Pubblica Amministrazione che permettono l’accesso ai servizi online tramite SPID.

Posso annullare la richiesta di SPID ad un Provider e sceglierne un altro?

Sì è possibile annullarla in qualsiasi momento e procedere alla nuova richiesta verso un gestore differente. Per attuare l’annullamento, occorre contattare il gestore e seguire la procedura che verrà indicata.

Quante Identità Digitali posso avere?

È possibile richiedere più identità digitali (anche con livelli di sicurezza diversi) e rivolgersi a differenti gestori di identità digitale.

Che differenza c’è tra Carta Nazionale dei Servizi (CNS) e SPID?

I due strumenti rispondono a funzioni in parte diverse. Inoltre, mentre la CNS non è interamente dematerializzata, l’account SPID non richiede necessariamente un lettore di carte e può essere utilizzato sia da computer che da mobile.

In futuro potranno esserci altri Identity Provider?

Sì, qualunque soggetto in possesso dei requisiti necessari per operare come gestore di identità può fare richiesta di accreditamento all’Agenzia per l’Italia Digitale.

È necessario possedere uno smartphone per usare SPID?

No, eccetto per i casi in cui si decide di utilizzare l’apposita app per smartphone e tablet.

In caso di problemi di accesso con SPID a chi è possibile rivolgersi?

Per problemi di accesso o per problemi di qualsiasi natura legati al proprio SPID è necessario rivolgersi ai servizi di assistenza forniti dal gestore di identità al quale ci si è rivolti per attivare lo SPID. I contatti di assistenza di tutti i gestori di identità sono disponibili in questa pagina.

Fino a quando si potrà usare lo SPID?

Il Governo Meloni ha assicurato che lo SPID si può usare per il 2024. Poi verrà sostituito da un’unica identità digitale gestita dallo Stato, ossia la CIE.

di Clara R.
Redattrice, esperta di lavoro, impiego estero e formazione.
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9 Commenti

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  1. ho scaricato app.posteID per lo spid devo prenotare per il passaporto come faccio ? devo autorizzare con QR CODE ?? che ho sul telefono

  2. salve se ho la carta d’identita’ digitale con il codice posso registrarmi con quella o bisogna avere lo SPID?

  3. tutti i titolari di carta di credito o bancomat e contitolari di C/C comune (familiari) devono aprire una propria app di Spid?

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