Poste Italiane privatizzazione al via: cosa cambia per le assunzioni

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Photo Credit: Ajdin Kamber / Shutterstock

Con il DPCM del 17 settembre 2024 il Governo ha dato ufficialmente il via alla privatizzazione di Poste Italiane, per alienare una quota di partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze.

Il Decreto autorizza la vendita di una quota di proprietà del MEF a privati, garantendo comunque il mantenimento di una quota superiore al 50% di proprietà pubblica.

Si tratta di un argomento di grande interesse sia per i cittadini, che per coloro che aspirano a lavorare nelle Poste.

Da anni si parla della trasformazione della società in realtà privata, con impatti su vari aspetti dell’organizzazione che potrebbero riguardare anche le modalità di assunzione del personale.

Di seguito facciamo chiarezza su come funziona la privatizzazione di Poste Italiane, quali sono le ultime notizie e cosa potrebbe cambiare per le assunzioni di personale.

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POSTE ITALIANE PRIVATIZZAZIONE 2024

La privatizzazione di Poste Italiane è un processo che ha avuto inizio già diversi anni fa, con la cessione progressiva di quote da parte dello Stato.

Infatti Poste Italiane è nata come ente pubblico ed è stata trasformata in una società per azioni (S.p.A.) nel 1998. Nel 2015 vi è stata poi l’operazione di collocamento in Borsa del 35% delle sue azioni, che ha segnato una prima privatizzazione dell’azienda.

Tuttavia la società non è divenuta totalmente privata. Lo Stato italiano ha mantenuto la maggioranza delle azioni anche dopo la vendita di quote, attraverso il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) che, attualmente, ne è il principale azionista, con oltre il 60% delle quote.

Con il DPCM del 17 settembre 2024 è stata ora autorizzata la vendita di un’altra tranche di azioni delle Poste, mantenendo comunque una quota superiore al 50% di proprietà statale.

COSA PREVEDE IL DPCM

Nel dettaglio, il Decreto prevede quanto segue:

Il presente Decreto regolamenta l’alienazione di una quota della partecipazione detenuta dal Ministero dell’economia e delle finanze in Poste Italiane S.p.A. che determini il mantenimento di una partecipazione dello Stato al capitale di Poste Italiane S.p.A., anche per il tramite di società direttamente o indirettamente controllate dal Ministero dell’economia e delle finanze, superiore al 50 per cento.

L’alienazione della quota di partecipazione di cui al comma 1 potrà essere effettuata, anche in più fasi, attraverso il ricorso singolo e/o congiunto ad un’offerta pubblica di vendita rivolta al pubblico dei risparmiatori in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane, e/o a investitori istituzionali italiani e internazionali, ovvero attraverso collocamento sul mercato, anche mediante modalità di vendita accelerate o attraverso vendita in blocchi.

Nell’ambito delle procedure di vendita di cui al periodo precedente verrà data priorità all’offerta rivolta al pubblico dei risparmiatori residenti in Italia, inclusi i dipendenti del Gruppo Poste Italiane

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COME FUNZIONA LA PRIVATIZZAZIONE POSTE

In ottemperanza a quanto previsto dal DPCM, si terrà l’offerta pubblica di vendita (OPV) delle azioni.

Circa il 14% delle quote che saranno messe in vendita potrà essere acquistato dai risparmiatori e dai dipendenti di Poste Italiane.

Nel frattempo, tramite un comunicato del 4 Ottobre 2024, il MEF ha reso noto di aver definito la struttura del consorzio di garanzia e collocamento, in coordinamento con il quale sarà definita la struttura dell’operazione in coerenza con quanto stabilito nel DPCM.

La data ipotizzata per l’OPV, inizialmente prevista  dal 21 al 25 Ottobre 2024è saltata.

L’OPV potrebbe slittare a Novembre 2024.

Si attendono eventuali conferme ufficiali. Noi vi aggiorneremo su questo.

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COSA CAMBIA PER LE ASSUNZIONI IN POSTE ITALIANE CON LA PRIVATIZZAZIONE?

L’apertura al mercato nel 2015 ha comportato un cambiamento di approccio nell’amministrazione della società postale, con maggiori pressioni per generare profitti e migliorare l’efficienza operativa, anche sul personale.

Dunque ci si chiede se, con l’ulteriore privatizzazione Poste Italiane 2024, cambieranno le modalità di reclutamento del personale per renderle sempre più in linea con quelle utilizzate dalle aziende private.

In realtà, già nel modello attuale, Poste Italiane ha adottato una gestione delle assunzioni più simile a quella di una grande azienda privata, con un processo di selezione basato su annunci pubblicati sul proprio sito ufficiale.

Non esiste più il concorso Poste Italiane. Le selezioni aperte vengono pubblicate sulla piattaforma dedicata al recruiting di Poste, da cui è possibile candidarsi online.

I profili maggiormente in linea con le figure cercate vengono quindi coinvolti nell’iter di selezione, che può prevedere diversi step a seconda dei profili da assumere, anche con l’ausilio di società di selezione esterne. Ad esempio, per le assunzioni dei Portalettere, ossia i Postini, prevede un test online, un colloquio e una prova pratica.

Per tutti i dettagli su come funzionano le selezioni Poste Italiane e per conoscere le posizioni aperte al momento potete leggere questa guida utile.

Con l’ulteriore privatizzazione di Poste, le modalità di reclutamento, con ogni probabilità, resteranno sostanzialmente le stesse.

Potrebbe esserci, eventualmente, un maggiore focus su digitalizzazione e innovazione, dato che il mercato chiede alle aziende di essere sempre più al passo che le nuove tecnologie, che potrebbe spingere l’azienda ad incrementare il reclutamento di talenti giovani e altamente specializzati. Dunque, per chi è interessato a lavorare in Poste Italiane, la privatizzazione potrebbe offrire sia nuove opportunità che nuove sfide.

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ULTERIORI INFORMAZIONI E AGGIORNAMENTI

Vi ricordiamo che Poste Italiane recluta costantemente personale durante l’anno, sia portalettere che operatori di sportello e altri profili. Per tutte le informazioni su come lavorare in Poste Italiane e sulle selezioni per postini e altre figure professionali potete visitare questa pagina.

Vi segnaliamo, inoltre, che è stato approvato in via definitiva il nuovo CCNL di Poste Italiane per il periodo 2024 2027. Per tutte le informazioni e per scaricare e consultare il nuovo contratto del personale Poste potete visitare questa pagina.

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2 Commenti

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    • No, da molto tempo non fanno più concorsi. Per lavorare alle poste bisogna inviare la candidatura, proprio come si fa per un’azienda privata.

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