Ministero della Cultura: concorso 150 custodi e assistenti accoglienza vigilanza

Tutte le informazioni e le novità sulle “selezioni fantasma” per 150 custodi e assistenti accoglienza e vigilanza del MIC

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Il concorso del Ministero della Cultura per 100 assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza e la selezione per 50 operatori alla custodia, vigilanza, accoglienza, non sono mai state avviate, nonostante la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale della disciplina delle selezioni.

Si tratta delle procedure che avrebbero portato alla copertura di 150 posti di lavoro a tempo indeterminato per personale non dirigenziale, da impiegare presso gli uffici centrali e periferici del MIC (ex MIBACT) presenti in tutta Italia.

I candidati avrebbero dovuto lavorare come custodi, occupandosi dell’accoglienza dei visitatori e della vigilanza delle aree pubbliche presenti in musei, gallerie d’arte, archivio di Stato, parchi archeologici, complessi monumentali, biblioteche.

Vediamo cosa è accaduto e per quale motivo si è trasformato in un “concorso fantasma” di cui più nessuno ha parlato.

CONCORSO MINISTERO DELLA CULTURA PER 150 ASSUNZIONI

Il Ministero della Cultura ha pubblicato la disciplina delle due selezioni sulla Gazzetta Ufficiale serie concorsi ed esami lo scorso 13 agosto 2021 con questo AVVISO. Inoltre, in base a quanto previsto dal precedente piano dei fabbisogni di personale MIC, le procedure dovevano essere bandite nel 2021 e poi slittate al 2022 ma di fatto mai portate avanti.

L’avviso del Ministero della Cultura prevedeva due distinte procedure selettive che interessavano i seguenti posti e profili professionali:

1) n. 100 posti per assistente alla fruizione, accoglienza e vigilanza (AFAV) – seconda area funzionale, posizione economica F2;


2) n. 50 posti per operatore alla custodia, vigilanza e accoglienza (OCVA) – seconda area funzionale, posizione economica F1.

BANDI CHE NON SONO MAI STATI PUBBLICATI

Dopo la pubblicazione in GU dell’AVVISO che disciplina le due procedure di selezione pubblica, tutto si è fermato.

Infatti il bando per 100 assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza non è più stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana – 4ª Serie speciale concorsi ed esami e nemmeno sul sito istituzionale del Ministero nella sezione «trasparenza» o sul portale Formez PA. Nemmeno i CPI sono più stati informati circa la selezione per 50 posti di lavoro.

PERCHÈ LE PROCEDURE SI SONO FERMATE?

A suo tempo, parliamo del 2021, i sindacati tra cui FPCGIL, USB, CISL FP, CONF.SAL-UNSA avevano affrontato con il precedente Ministro della Cultura la questione legata a l’indizione di queste nuove procedure di selezione. Durante gli incontri era emersa la richiesta da parte dei sindacati di dare precedenza allo scorrimento delle graduatorie degli idonei del concorso per 1052 AFAV, i cui dettagli sono disponibili in questa pagina.

QUALI SONO LE NOVITÀ 2023

Più recentemente, nel 2023, un emendamento al Milleproroghe ha autorizzato lo scorrimento di 750 unità della graduatoria per 1052 AFAV che tuttavia, a detta dei sindacati, non sono sufficienti alla copertura delle esigenze di personale. Anzi, non basterebbe nemmeno l’assorbimento dell’intera graduatoria, perché bisogna tener conto del fatto che molto probabilmente ci saranno numerose rinunce.

I sindacati FP CGIL MIC e UIL PA MIC, nell’incontro del 17 febbraio 2023 con in nuovo Ministro Sangiuliano hanno chiesto di riportare l’organico nazionale almeno a 23.000 unità, ma questa sembra al momento un obiettivo difficile da raggiungere. Inoltre CISL FP, oltre a chiedere lo scorrimento dell’intera graduatoria AFAV, ha segnalato che questa non basterà e servirà prevedere un nuovo concorso per personale di accoglienza e vigilanza perché contemporaneamente continueranno i pensionamenti. Il Ministero si è impegnato nel portare avanti il piano dei fabbisogni del personale MIC previsto per il triennio 2022 – 2024. Il Ministero della Cultura effettuerà circa 3 mila assunzioni nel 2023, anche tramite nuovi concorsi pubblici rivolti a diplomati e a laureati. Tutte le informazioni sono disponibili nell’approfondimento dedicato ai concorsi del Ministero della Cultura 2023.


Di seguito spieghiamo nel dettaglio come dovevano funzionare le due procedure, la suddivisione dei posti di lavoro tra le regioni e i dettagli su prove d’esame, domanda e stipendi.

1) 100 ASSISTENTI ALLA FRUIZIONE ACCOGLIENZA E VIGILANZA

La procedura di selezione doveva essere gestita dalla Commissione per l’attuazione del progetto di riqualificazione delle pubbliche amministrazioni (RIPAM) e del personale messo a disposizione da Formez PA. I posti di lavoro dovevano essere suddivisi tra i seguenti istituti e luoghi della cultura:

ABRUZZO
N. 2 Archivio di Stato di Chieti.
N. 2 Archivio di Stato di Pescara.

BASILICATA
N. 1 Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio della Basilicata.
N. 1 Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Basilicata.

CALABRIA
N. 4 Direzione Regionale Musei Calabria.
N. 2 Museo Archeologico Nazionale di Reggio Calabria.

EMILIA ROMAGNA
N. 1 Direzione Regionale Musei Friuli Venezia Giulia
N. 1 Museo storico e Parco del Castello di Miramare

LAZIO
N. 1 Archivio di Stato di Rieti.
N. 3 Direzione Regionale Musei Roma.
N. 2 Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea.
N. 3 Parco Archeologico dell’Appia Antica.
N. 2 Parco Archeologico di Ostia Antica.
N. 3 Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e l’Etruria Meridionale.
N. 2 Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina.

LIGURIA
N. 1 Archivio di Stato di Imperia.
N. 1 Palazzo Reale di Genova.
N. 2 Direzione Regionale Musei Liguria.

LOMBARDIA
N. 1 Archivio di Stato di Milano.
N. 4 Direzione Regionale Musei Lombardia.
N. 1 Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Como, Lecco, Sondrio e Varese.
N. 1 Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Monza-Brianza e Pavia.

MARCHE
N. 1 Archivio di Stato di Fermo.
N. 1 Direzione Regionale Musei Marche.
N. 1 Galleria Nazionale delle Marche.

MOLISE
N. 2 Direzione Regionale Musei Molise.

PIEMONTE
N. 2 Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Biella, Novara, Verbano-Cusio-Ossola e Vercelli.
N. 2 Direzione Regionale Musei Piemonte.
N. 1 Musei Reali di Torino.

PUGLIA
N. 1 Biblioteca Nazionale di Bari.
N. 1 Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Puglia.
N. 2 Direzione Regionale Musei Puglia.
N. 1 Museo Archeologico Nazionale di Taranto.

SARDEGNA
N. 1 Direzione Regionale Musei Sardegna.
N. 1 Museo Archeologico Nazionale di Cagliari.

TOSCANA
N. 4 Musei del Bargello.
N. 4 Galleria dell’Accademia.
N. 4 Direzione Regionale Musei Toscana.

PROVINCIA AUTONOMA DI BOLZANO
N. 2 Archivio di Stato di Bolzano.

UMBRIA
N. 2 Galleria Nazionale dell’Umbria.
N. 3 Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria.

VENETO
N. 1 Archivio di Stato di Belluno.
N. 1 Archivio di Stato di Treviso.
N. 2 Direzione Regionale Musei Veneto.
N. 2 Gallerie dell’Accademia.

2) 50 OPERATORI ALLA CUSTODIA, VIGILANZA E ACCOGLIENZA

Il reclutamento doveva avvenire mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento, quindi non era prevista una selezione mediante concorso pubblico. Ricordiamo che l’avviamento a selezione avviene a cura esclusiva dei Centri Per l’Impiego (CPI) territorialmente competenti quindi non è previsto l’invio della domanda di partecipazione al Ministero della cultura. Questa forma di selezione prevede la pubblicazione di un avviso nel quale vengono precisati i requisiti e le modalità secondo cui viene stilata la graduatoria. Gli interessati devono essere iscritti al centro per l’impiego. I posti di lavoro, in base all’avviso uscito in GU, dovevano essere suddivisi tra i seguenti istituti e luoghi della cultura:

ABRUZZO
N. 1 Direzione Regionale Musei Abruzzo.

BASILICATA
N. 1 Direzione Regionale Musei Basilicata.
N. 1 Archivio di Stato di Matera.

CALABRIA
N. 1 Archivio di Stato di Vibo Valentia.

CAMPANIA
N. 1 Biblioteca Universitaria di Napoli.
N. 2 Direzione Regionale Musei Campania.
N. 2 Archivio di Stato di Napoli.
N. 1 Museo e Real Bosco di Capodimonte.
N. 1 Parco Archeologico di Pompei.
N. 1 Archivio di Stato di Caserta.
N. 2 Reggia di Caserta.
N. 1 Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Salerno e Avellino.

EMILIA ROMAGNA
N. 1 Archivio di Stato di Forlì – Cesena.
N. 1 Pinacoteca Nazionale di Bologna.

FRIULI VENEZIA GIULIA
N. 1 Archivio di Stato di Pordenone.

LAZIO
N. 1 Archivio di Stato di Latina.
N. 2 Archivio di Stato di Rieti.
N. 1 Archivio di Stato di Roma.
N. 1 Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
N. 1 Direzione Regionale Musei Lazio.
N. 1 Galleria Nazionale d’Arte Antica di Roma.
N. 1 Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia.
N. 1 Museo Nazionale Romano.
N. 2 Villa Adriana e Villa d’Este.

LIGURIA
N. 1 Direzione Regionale Musei Liguria.

LOMBARDIA
N. 1 Archivio di Stato di Cremona.

MARCHE
N. 1 Archivio di Stato di Ascoli Piceno.

MOLISE
N. 1 Archivio di Stato di Campobasso.

PIEMONTE
N. 1 Archivio di Stato di Alessandria.

PUGLIA
N. 1 Museo Archeologico Nazionale di Taranto.
N. 1 Archivio di Stato di Foggia.

SARDEGNA
N. 1 Archivio di Stato di Nuoro.

SICILIA
N. 1 Archivio di Stato di Catania.

TOSCANA
N. 2 Archivio di Stato di Firenze.
N. 1 Opificio delle Pietre Dure.
N. 3 Direzione Regionale Musei Toscana.

TRENTINO ALTO ADIGE
N. 1 Archivio di Stato di Trento.

UMBRIA
N. 1 Galleria Nazionale dell’Umbria.
N. 1 Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’Umbria.

VENETO
N. 1 Archivio di Stato di Treviso.
N. 1 Archivio di Stato di Belluno.
N. 1 Direzione Regionale Musei Veneto.

REQUISITI

Nell’avviso pubblicato in Gazzetta Ufficiale non vengono indicati i requisiti. Per conoscere gli stessi bisognava far riferimento al successivo bando di concorso / selezione che però non è più stato pubblicato. Considerati i ruoli professionali, oltre al possesso dei requisiti generali di accesso al pubblico impiego, il titolo di studio poteva essere:

  • per gli assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza: diploma di scuola secondaria di secondo grado;
  • per i custodi, operatori vigilanza e accoglienza: diploma di istruzione secondaria di primo grado (scuola media inferiore).

PROVE D’ESAME

Il concorso pubblico per 100 assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza, nel caso fosse stato avviato, prevedeva una sola prova scritta e una eventuale prova orale. Era prevista anche la valutazione della conoscenza della lingua inglese e delle tecnologie informatiche oltre ai titoli di studio e i titoli di servizio (esperienza professionale). Le materie oggetto d’esame sarebbero state comunicate nel bando.

Per quanto riguarda i 50 operatori alla custodia vigilanza e accoglienza, i candidati dovevano essere avviati numericamente alla selezione secondo l’ordine delle graduatorie risultante dalle liste di collocamento delle circoscrizioni territorialmente competenti. Le prove d’esame che servono per verificare l’idoneità allo svolgimento delle mansioni.

COME PREPARARSI E COSA STUDIARE

Questa selezione doveva essere molto simile a quella già svolta dal MIBACT per il concorso per 1052 Assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza, gestita sempre da Ripam Formez PA per la quale era stato proposto questo libro, creato in modo specifico per il concorso. Contiene teoria e test. Il volume offre una trattazione sintetica ma completa delle materie richieste per le prove d’esame: – elementi di organizzazione, ordinamento e competenze del MIBAC; – elementi di diritto amministrativo; – disciplina del rapporto di lavoro alle dipendenze della P.A.; – lingua inglese; – tecnologie informatiche e della comunicazione e Codice dell’amministrazione digitale. Grazie al software online, accessibile gratuitamente nell’area riservata previa registrazione, si può effettuare simulazioni della prova scritta.

DOMANDA

La domanda di partecipazione al concorso Ministero della Cultura per 100 assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza doveva essere presentata per via telematica sul sito Formez PA.

La domanda di partecipazione al concorso Ministero della Cultura per 50 operatori alla custodia, vigilanza e accoglienza invece non doveva essere inviata al Ministero. Infatti in questo caso non era previsto l’espletamento di un concorso pubblico ma il reclutamento mediante avviamento degli iscritti nelle liste di collocamento con procedura gestita dai Centri per l’impiego territoriali.

RETRIBUZIONE

Lo stipendio tabellare lordo iniziale previsto per le due figure professionali in base al CCNL Funzioni Centrali Ministeri – Aran era il seguente:

  • assistenti alla fruizione, accoglienza e vigilanza (II F2): per 12 mesi 18.995,67 (stipendio mensile lordo circa 1.583 Euro) + tredicesima mensilità;
  • operatori alla custodia, vigilanza, accoglienza (II F1): per 12 mesi 18.073,51 (stipendio mensile lordo circa 1.506 Euro) + tredicesima mensilità.

A questi importi si devono aggiungere gli eventuali assegni personali e le indennità contrattuali.

MINISTERO DELLA CULTURA

Il Ministero della cultura, noto anche con l’acronimo MiC, è un dicastero del governo italiano. È preposto alla tutela della cultura e dello spettacolo e alla conservazione del patrimonio artistico, culturale e del paesaggio. Nato nel 1974 come Ministero per i beni culturali e ambientali, negli anni ha assunto diverse denominazioni, tra cui MIBACT. La sede del Ministero è situata a Roma, presso il Collegio Romano.

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141 Commenti

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  1. Non ho parole questo concorso e stato bandito nel 2021 ora siamo nel 2023 sono trascorsi 2 anni e ancora nulla incredibile.

  2. Il 2022 è finito senza svolgere questo concorso. Complimenti al MiC per la credibilità di cui da prova per come sta gestendo i concorsi e le assunzioni (vedi graduatoria AFAV 1052 persa nel nulla e scorrimenti, persone assunte da mesi senza ancora stipendio, concorsi annunciati e mai fatti).
    Pagliacci, come del resto lo sono in tutti i ministeri italiani.

    • No, non hanno più dato informazioni purtroppo. Adesso bisogna vedere cosa decideranno di fare nel corso del 2023. Appena ci saranno news vi aggiorneremo.

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