Assunzioni personale ATA: in arrivo un nuovo sistema di reclutamento

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Il Ministero dell’istruzione e del merito (MIM) è al lavoro per definire un nuovo sistema di reclutamento per le assunzioni del personale ATA.

E’ quanto emerso nel corso di una recente interrogazione alla Camera, che ha riportato al centro dell’attenzione politica il tema del precariato del personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole.

Ecco di seguito tutti i dettagli.

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L’INTERROGAZIONE ALLA CAMERA SULLE ASSUNZIONI DEL PERSONALE ATA

Nel corso della seduta della VII Commissione (cultura, scienza e istruzione) della Camera dei Deputati dell’11 giugno 2025, l’onorevole Antonio Caso del Movimento 5 Stelle ha presentato un’interrogazione a risposta immediata per chiedere chiarimenti al Ministero dell’istruzione in merito agli strumenti che si intendono adottare per contrastare il ricorso sistematico ai contratti a termine per il personale ATA (il resoconto della seduta è consultabile in questa pagina).

L’iniziativa trae origine dalla denuncia del sindacato Anief – come riporta il sindacato in un recente comunicato – che da tempo segnala la mancata copertura del 100% dei posti vacanti con assunzioni a tempo indeterminato e il continuo ricorso alle supplenze.

Una situazione che ha contribuito all’apertura di una nuova procedura d’infrazione da parte della Commissione europea nei confronti dell’Italia – dopo quella dello scorso anno contro l’abuso dei contratti a termine nella scuola (tutti i dettagli in questa pagina) – per non aver previsto misure volte a prevenire l’utilizzo abusivo di una successione di contratti a tempo determinato in relazione al personale amministrativo, tecnico e ausiliario supplente presso le istituzioni scolastiche statali. Il testo integrale del ricorso della Commissione europea è consultabile in questa pagina.

Il caso è attualmente al vaglio della Corte di giustizia dell’Unione europea. A questo proposito, nel corso del suo intervento, l’on. Caso ha sottolineato come, attualmente, le assunzioni ATA coprono solo il 30% del fabbisogno e ha ricordato che la Legge di Bilancio 2025 prevede ingenti tagli per il personale amministrativo, tecnico e ausiliario delle scuole.

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IN ARRIVO UNA RIFORMA DEL RECLUTAMENTO DEL PERSONALE ATA

In risposta all’interrogazione dell’on. Caso, il Sottosegretario di Stato Paola Frassinetti ha replicato ricordando che, sebbene la procedura d’infrazione inizialmente riguardasse anche i docenti, oggi si concentra esclusivamente sul personale ATA, poiché per gli insegnanti le misure adottate dal Governo sono state ritenute soddisfacenti dalla Commissione europea.

Secondo Frassinetti, lo Stato italiano, rappresentato dall’Avvocatura generale, potrà giustificare il ricorso ai contratti a tempo determinato con elementi oggettivi previsti dal diritto comunitario, come la variabilità della domanda scolastica e la correlazione con l’andamento demografico.

L’on. Frassinetti ha inoltre sottolineato che le immissioni in ruolo ATA sono state effettuate sulla base delle cessazioni effettivamente registrate, in conformità alle leggi italiane vigenti. Ha infine annunciato che il Ministero è al lavoro per aggiornare l’attuale sistema di reclutamento del personale ATA, ancora fondato su norme risalenti al 1994.

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IL SINDACATO ANIEF CHIEDE UNA RIFORMA EQUA E INCLUSIVA

Il sindacato Anief, che ha sollevato la questione, continua a chiedere con forza una riforma equa e inclusiva. Il presidente Marcello Pacifico ha sottolineato che negli ultimi anni le assunzioni a tempo indeterminato sono rimaste ben al di sotto del necessario, contribuendo alla precarizzazione del settore.

Sebbene il Ministero abbia annunciato un aumento dei posti autorizzati, con 931 nuove posizioni per i profili ATA – triplicate rispetto all’inizio del confronto con i sindacati – il sindacato avverte che ogni riforma dovrà evitare ulteriori tagli e garantire stabilità lavorativa.

La questione resta aperta in attesa della sentenza della Corte di giustizia dell’Unione europea. Il caso solleva interrogativi non solo di natura legale, ma anche sul riconoscimento e la valorizzazione del lavoro svolto dal personale ATA, troppo spesso considerato marginale nel dibattito pubblico. Nel frattempo, il confronto tra Governo e parti sociali prosegue, con l’obiettivo di superare una gestione del reclutamento che, secondo molti, necessita ormai di una riforma profonda e non più rinviabile.

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Scritto da Angela Velasquez - Coordinatrice editoriale, redattrice, esperta di concorsi pubblici, assunzioni e scuola.
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