Sono 504.000 i lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio 2023 e 1,3 milioni per il primo trimestre dell’anno.
Il bollettino del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL, pubblicato il 3 gennaio 2023, mostra una domanda di lavoro prevista ad inizio d’anno che si colloca sopra i livelli pre Covid e segna un +14,0% (+62.000 assunzioni) rispetto a gennaio 2019. A guidare la domanda di lavoro il manifatturiero con un incremento su base annua del 17,8% (+19.000 assunzioni).
Vediamo insieme quali sono i dati inerenti al mercato del lavoro raccolti dal Bollettino Excelsior e quali sono le proiezioni relative a gennaio 2023 con riguardo ai diversi settori aziendali italiani.
IN CRESCITA LE ASSUNZIONI A GENNAIO 2023
Nelle imprese, le assunzioni previste a gennaio 2023 sono in crescita rispetto al 2022 e ai livelli pre Covid. Dal bollettino mensile del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, risulta, ovvero, che sono 504.000 i lavoratori ricercati dalle imprese a gennaio e 1,3 milioni per il primo trimestre dell’anno. Parliamo di ben 46.000 assunzioni in più rispetto a gennaio 2022 (+10,1%) e +149.000 assunzioni (+12,9%) prendendo come riferimento l’intero trimestre. La domanda di lavoro prevista ad inizio d’anno si colloca sopra i livelli pre Covid e segna un +14,0% (+62.000 assunzioni) rispetto a gennaio 2019.
PER LE IMPRESE È DIFFICILE TROVARE PERSONALE
Secondo il bollettino Excelsior cresce il numero delle imprese che dichiarano difficoltà di reperimento. Tale difficoltà riguarda 230.000 assunzioni, cioè il 46,5% del totale (+7 punti percentuali rispetto a un anno fa dove si attestava al 38,6%). La mancanza di candidati è la motivazione maggiormente indicata dalle imprese (27,8%), seguita dalla preparazione inadeguata (13,5%) e da altri motivi (4,3%).
In termini di assunzioni per le imprese a gennaio 2023, quindi, le maggiori difficoltà di reperimento di manodopera si incontrano nelle:
- costruzioni;
- aziende e industrie del legno e del mobile;
- aziende e industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo;
- industrie della meccatronica;
- servizi informatici e delle telecomunicazioni.
A livello territoriale ad incontrare le maggiori difficoltà di reperimento sono le imprese delle regioni del Nord Est dove è difficile da reperire il 51,1% delle figure ricercate, una quota di circa 10 punti percentuali superiore a quella rilevata per il Sud e Isole (42,5%). Invece, la difficoltà di reperimento è pari al 45,4% nel Nord Ovest e al 42,4% nel Centro.
I PROFILI PIÙ DIFFICILI DA REPERIRE A GENNAIO 2023
Tra i profili più difficili da reperire per le imprese per le assunzioni a gennaio 2023, il Borsino delle Professioni (lo strumento online per la verifica dell’andamento delle professioni), evidenzia la richiesta, tra le professioni low skills, di:
- operai addetti a macchinari dell’industria tessile, delle confezioni e assimilati (64,9%);
- operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e per prodotti minerali (58,4%);
- conduttori di veicoli a motore (56,7%).
Tra le professioni high skills sono difficili da reperire:
- 70,2% di specialisti nelle scienze della vita;
- 63,9% di tecnici della gestione dei processi produttivi di beni e servizi;
- 62,8% di tecnici della salute;
- 59,7% di tecnici in campo ingegneristico;
- 58,1% di tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni.
Si segnala la difficoltà a recepire il 66,1% dei dirigenti e, inoltre, il 61,9% degli operai specializzati, in particolare:
- 70,3% per artigiani e operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni;
- 67,9% per meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili;
- 66,5% per fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria metallica e professioni simili.
Difficili da reperire, invece, il 51,6% del personale per le professioni tecniche e il 49% dei conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili.
I SETTORI CHE CERCANO PIÙ LAVORATORI A GENNAIO 2023
Il bollettino evidenzia anche le assunzioni nelle imprese a gennaio 2023 divise per settori. Nel mese di gennaio 2023, a guidare la domanda di lavoro è il manifatturiero con un incremento su base annua del 17,8% (+19.000 assunzioni) Seguono turismo (+10.000 unità, pari al +21,0%), servizi operativi di supporto a imprese e persone (+7.000, pari al +17,7%) e servizi alle persone (+7.000, pari al +12,9%). Nel dettaglio, il settore dei servizi assumerà in totale 329.880 lavoratori (+22.710 rispetto a gennaio 2022). In particolare, dal Bollettino risultano:
- 148.600 assunzioni programmate per i servizi alle imprese (+6.870 rispetto a gennaio 2022);
- 63.550 assunzioni programmate per i servizi alle persone (+7.260 rispetto a gennaio 2022);
- 60.100 assunzioni programmate nel commercio (-1.430 rispetto a gennaio 2022);
- 57.630 assunzioni programmate per i servizi di alloggio, ristorazione e servizi turistici (+10.000 rispetto a gennaio 2022).
L’industria ricerca a gennaio 173.790 lavoratori, ben 23.310 in più rispetto a gennaio 2022. In particolare, per l’industria sono alla ricerca di personale le imprese delle costruzioni (51.000 assunzioni), seguite dalle imprese della meccatronica con 34.000 entrate e da quelle metallurgiche e dei prodotti in metallo che ne programmano 27.000. Nel dettaglio:
- 123.340 da impiegare nel manifatturiero e Public Utilities (+123.340 rispetto a gennaio 2022);
- 50.460 nelle costruzioni (+4.660 rispetto a gennaio 2022).
I PROFILI PIÙ RICERCATI A GENNAIO 2023
In merito alle assunzioni nelle imprese a gennaio 2023, tra i profili più ricercati secondo i dati Unioncamere e ANPAL, vi sono:
- professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi per cui si prevedono 97.900 assunzioni a gennaio 2023. Tra essi vi sono addetti alle vendite, addetti nelle attività di ristorazione, professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali, operatori della cura estetica. Poi, professioni qualificate nei servizi personali e assimilati o nei servizi di sicurezza, vigilanza e custodia;
- le professioni tecniche per cui ci saranno 86.020 assunzioni a gennaio 2023. Tra tali profili spiccano tecnici informatici, telematici e delle telecomunicazioni, in campo ingegneristico, della gestione dei processi produttivi di beni e servizi e della salute. Poi anche tecnici dell’organizzazione e dell’amministrazione delle attività produttive, delle attività finanziarie e assicurative, dei rapporti con i mercati, della distribuzione commerciale e professioni assimilate. Inoltre, insegnanti nella formazione professionale, istruttori, allenatori, atleti e professioni simili;
- operai specializzati per cui a gennaio 2023 si prevedono 84.410 assunzioni. Tra questi profili spiccano: artigiani e operai specializzati delle costruzioni e nel mantenimento di strutture edili, addetti alle rifiniture delle costruzioni, fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori carpenteria. Ma anche fabbri, ferrai, costruttori di utensili e assimilati, meccanici artigianali, montatori, riparatori e manutentori di macchine fisse e mobili. Ricercati anche artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari, attrezzisti, operai e artigiani del trattamento del legno e assimilati, del tessile e dell’abbigliamento e specialisti del cuoio, delle pelli e delle calzature;
- conduttori d’impianti e operai di macchinari fissi e mobili per cui a gennaio 2023 si prevedono 75.490 assunzioni. I profili più ricercati sono: operai di macchine automatiche e semiautomatiche per lavorazioni metalliche e per prodotti minerali, conduttori di macchinari per la fabbricazione di articoli in gomma e materie plastiche. Ricercati anche operai addetti a macchinari dell’industria tessile, delle confezioni e assimilati, addetti all’assemblaggio di prodotti industriali, a macchine confezionatrici di prodotti industriali e conduttori di veicoli a motore. Molto richiesti anche i conduttori di macchine movimento terra, sollevamento e maneggio dei materiali;
- professioni non qualificate, per cui si prevedono 71.610 assunzioni a gennaio. Tra essi vi sono addetti allo spostamento e alla consegna merci, addetti nei servizi di pulizia, nonché di custodia di edifici, attrezzature e beni;
- impiegati per cui a gennaio si prevedono 45.880 assunzioni. I profili più ricercati sono: impiegati addetti alla segreteria e agli affari generali, addetti all’accoglienza e all’informazione della clientela. Poi anche gli addetti alla gestione amministrativa della logistica, alla gestione economica, contabile e finanziaria;
- professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione per cui sono previste a gennaio 2023, 40.540 assunzioni. I profili maggiormente richiesti sono: specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali. Ma anche, ingegneri e professioni assimilate, specialisti delle scienze gestionali, commerciali e bancarie. Molto richiesti anche gli specialisti in discipline artistico espressive o dell’educazione e della formazione;
- dirigenti per cui sono previste a gennaio 2023, 1.840 assunzioni.
QUALI SONO LE OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI A GENNAIO 2023?
Per quanto riguarda i giovani fino a 29 anni d’età, le professioni con maggior difficoltà di reperimento a gennaio 2023 sono:
- 88% per i farmacisti, biologi e altri specialisti delle scienze della vita: previste 1.180 assunzioni, di cui 1.040 di difficile reperimento;
- 74% per gli operai specializzati nell’edilizia e nella manutenzione degli edifici: previste 8.070 assunzioni, di cui 5.970 di difficile reperimento;
- 63% per gli operai specializzati e conduttori di impianti nelle industrie tessili, abbigliamento calzature: previste 1.590 assunzioni, di cui 1.010 di difficile reperimento;
- 63% per gli operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche: previste 12.870 assunzioni, di cui 8.140 di difficile reperimento;
- 62% per gli operai nelle attività metalmeccaniche richiesti in altri settori: previste 8.270 assunzioni, di cui 5.160 di difficile reperimento;
- 61% per i tecnici dei servizi turistici, culturali e per la sicurezza: previste 1.490 assunzioni, di cui 910 di difficile reperimento;
- 59% per i tecnici in campo informatico, ingegneristico e della produzione: previste 10.590 assunzioni, di cui 6.250 di difficile reperimento.
ASSUNZIONI GENNAIO 2023: I TIPI DI CONTRATTI PIÙ DIFFUSI
Per le assunzioni a gennaio, l’analisi di Unioncamere e ANPAL mostra una prevalenza di contratti a tempo determinato. I contratti a tempo determinato sono 208.000 unità, pari al 41,3% del totale. Seguono:
- 122.000 contratti a tempo indeterminato, 24,3%;
- 74.000 contratti in somministrazione, 14,7%;
- 44.000 contratti non alle dipendenze, 8,8%;
- 25.000 contratti di apprendistato, 5%;
- 19.000 contratti di collaborazione, 3,7%;
- 10.000 altre forme contrattuali alle dipendenze, 2,1%.
LE REGIONI CHE ASSUMONO DI PIÙ A GENNAIO 2023
Stando ai dati del Bollettino Excelsior, le Regioni che faranno il maggior numero di assunzioni a gennaio 2023 sono:
- LOMBARDIA: 120.820 assunzioni;
- VENETO: 50.670 assunzioni;
- LAZIO: 49.970 assunzioni;
- EMILIA ROMAGNA: 49.110 assunzioni;
- PIEMONTE: 37.340 assunzioni;
- CAMPANIA: 32.360 assunzioni;
- TOSCANA: 31.140 assunzioni;
- SICILIA: 23.330 assunzioni;
- PUGLIA: 22.390 assunzioni;
- MARCHE: 13.380 assunzioni;
- LIGURIA: 11.990 assunzioni;
- TRENTINO ALTO ADIGE: 11.840 assunzioni;
- FRIULI VENEZIA GIULIA: 10.920 assunzioni;
- ABRUZZO: 10.270 assunzioni;
- SARDEGNA: 9.030 assunzioni;
- CALABRIA: 7.120 assunzioni;
- UMBRIA: 6.250 assunzioni;
- BASILICATA: 2.940 assunzioni;
- MOLISE: 1.700 assunzioni;
- VALLE D’AOSTA: 1.100 assunzioni.
In totale, nel Nord Ovest a gennaio 2023 ci saranno 171.250 assunzioni, a fronte delle 122.540 del Nord Est. Poi, per il Centro Italia, invece, sono previste 100.740 assunzioni e 109.130 per il Sud e le Isole.
QUALI TITOLI DI STUDIO OFFRONO MAGGIORI SBOCCHI LAVORATIVI A GENNAIO 2023?
Il possesso del Diploma di scuola secondaria o della qualifica professionale superano la laurea come titolo di studio per le assunzioni a gennaio 2023, ma è più facile trovare lavoro senza alcun titolo. Questi i dati nel dettaglio:
- 33% di assunzioni saranno senza alcun titolo di studio;
- 30% di assunzioni saranno con il diploma di scuola superiore;
- 19% di assunzioni saranno con la laurea magistrale o triennale;
- 17% di assunzioni saranno con una qualifica professionale.
GLI INDIRIZZI DI STUDIO PIÙ RICHIESTI A GENNAIO 2023
In merito al 230% di assunzioni che saranno fatte con il diploma di scuola superiore, gli indirizzi di studio più richiesti a gennaio sono:
- amministrazione, finanza e marketing;
- meccanica, meccatronica ed energia;
- turismo, enogastronomia e ospitalità;
- trasporti e logistica;
- sociosanitario.
Invece, in ambito universitario gli indirizzi di studio più richiesti per le assunzioni a gennaio 2023 sono:
- economia;
- ingegneria;
- insegnamento e formazione;
- ambito sanitario e paramedico;
- scienze matematiche, fisiche e informatiche.
Le aree professionali più richieste per le assunzioni 2023 a gennaio sono:
- meccanica;
- ristorazione;
- ambito elettrico;
- trasformazione agroalimentare;
- indirizzo logistico.
Le assunzioni previste che non richiederanno alcun titolo di studio a gennaio 2023 saranno, invece, in totale 164.300. Sono 5.560 quelle con l’Istruzione tecnica superiore (ITS).
ASSUNZIONI DI LAVORATORI IMMIGRATI: AUMENTANO I CONTRATTI DI LAVORO
Secondo i dati Unioncamere e ANPAL, per le assunzioni delle imprese a gennaio 2023, saranno 91.120 i contratti proposti a lavoratori immigrati (18,1%). I settori in cui si vi sono maggiori assunzioni di lavoratori immigrati sono i servizi:
- di trasporto, logistica e magazzinaggio;
- operativi di supporto alle imprese e alle persone;
- alle persone.
Nuovi impieghi anche nelle industrie:
- metallurgiche e dei prodotti in metallo;
- alimentari, delle bevande e del tabacco
- per le costruzioni;
- del legno e del mobile.
Si cercano:
- professioni non qualificate: 29,5%;
- conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili: 24,8%;
- operai specializzati: 20,3%;
- professioni qualificate nelle attività commerciali e servizi: 18,1%;
- professionisti tecniche: 11,3%;
- impiegati: 8,4%;
- dirigenti e professioni intellettuali, scientifiche e elevata specializzazione: 6,8%.
DOCUMENTI UTILI E APPROFONDIMENTI
Per avere ulteriori dettagli tecnici sul bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL, si rimanda al testo integrale dell’analisi (Pdf 966 Kb) e alla nota stampa di ANPAL (Pdf 412 Kb). In questa guida, infine, vi mostriamo il bollettino annuale del 2022.
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