5 milioni di assunzioni nel 2022 in Italia: tutti i dati Excelsior

Ecco quali sono i profili più cercati e dove sono stati creati posti di lavoro in base al bollettino Excelsior di Unioncamere e ANPAL relativo all’anno 2022

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Assunzioni in Italia in crescita nel 2022, il numero di lavoratori nell’ultimo anno supera i 5,2 milioni rispetto ai 4,6 milioni del 2021, secondo i dati del Bollettino annuale del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL pubblicato il 29 dicembre.

Il report mostra che 6 imprese su 10 hanno previsto assunzioni nel 2022, ma il match domanda offerta di lavoro è sempre più critico. Sale infatti al 41% la quota delle assunzioni difficili da reperire sul mercato, sebbene gli inserimenti di personale siano più numerosi rispetto al passato nei settori della produzione dei beni ed erogazione dei servizi, del turismo e delle costruzioni.

Vediamo insieme quali sono i dati inerenti al mercato del lavoro raccolti dal Bollettino Excelsior per tutto il 2022 con riguardo ai diversi settori aziendali italiani.

ASSUNZIONI ITALIA 2022 IN CRESCITA

Aumenta il numero di assunzioni in Italia nel 2022. Secondo i dati del Bollettino annuale del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL vi è stata nel 2022 una crescita rilevante del numero di lavoratori – con qualsiasi forma contrattuale – previsti in entrata nelle imprese.

Passano da 4,6 milioni di unità nel 2021 a circa 5,2 milioni nel 2022 (ovvero, 5.179.140 con un incremento pari all’11%), di cui il 29% giovani under 30. Il 18% delle entrate, poi, coinvolge personale immigrato, con quote più alte nei servizi operativi alle imprese (30%), nei trasporti e logistica (29%) e nei servizi socio-sanitari (23%).

Tra le imprese con dipendenti quelle che hanno programmato assunzioni sono 784.560, cioè il 60% del totale, percentuale sostanzialmente in linea con quella rilevata lo scorso anno. Le problematiche internazionali di carattere politico ed economico legate al conflitto in Ucraina, dunque, non sembrano finora aver avuto un impatto negativo sui fabbisogni occupazionali previsti per il 2022 dalle imprese private dell’industria e dei servizi che operano in Italia.

PER LE IMPRESE È DIFFICILE TROVARE PERSONALE

Il bollettino annuale sulle assunzioni in Italia nel 2022, pubblicato il 29 dicembre, mostra una crescita significativa della difficoltà per le aziende di reperire i profili ricercati. I problemi riguardano il 41% delle assunzioni, a fronte del 32% dello scorso anno. In quasi due casi su tre le difficoltà di reperimento deriverebbero da una scarsa presenza di persone disponibili. Soltanto in un caso su tre, sarebbero attribuibili a una scarsa preparazione dei candidati o ad altri motivi.

A livello settoriale si evidenziano criticità nel raccordo domanda-offerta di lavoro, soprattutto, per 5 settori, per i quali la difficoltà di reperimento riguarda oltre la metà delle figure richieste:

  • 55% per commercio e riparazioni di veicoli;
  • 53% per le industrie metallurgiche e dei prodotti in metallo;
  • 52% per le industrie del legno e del mobile, le costruzioni, i servizi informatici e delle telecomunicazioni.

A livello territoriale, si osserva che le maggiori difficoltà nel trovare i profili ricercati vengono segnalate dalle imprese del Nord Est, dove quasi il 46% delle figure risulta difficile da reperire. Una difficoltà superiore alla media nazionale si registra anche nel Nord Ovest (41,7%), come pure in Toscana, Umbria e Marche. Nel Centro è pari a 15,2 e al 13,8% nel Sud e nelle Isole.

I SETTORI CON PIÙ ASSUNZIONI NEL 2022

Tra le diverse aree aziendali, la produzione dei beni o erogazione di servizi si conferma anche nel 2022 come quella che concentra il numero più elevato delle assunzioni programmate in Italia. Arriva al 47% del totale, in linea con quanto registrato l’anno precedente. Tra le diverse aree aziendali spiccano i sistemi informativi, la progettazione, ricerca e sviluppo, l’installazione e manutenzione che condividono elevati livelli nella difficoltà nel reperire i profili richiesti (tra 56 e 61%).

Dal punto di vista settoriale, e considerando solo la componente dipendente, i tassi di entrata più elevati si registrano nel turismo (80,9%) e nelle costruzioni (45,9%), in entrambi in casi in aumento rispetto al 2021. Vediamo il dettaglio dei dati suddivisi per aree:

  • produzione di beni ed erogazione dei servizi: 2.439.470 assunzioni nel 2022, pari al 47,1%;

  • commerciale e area della vendita: 885.700 assunzioni nel 2022, pari al 17,1%. Di cui 565.080 nel settore vendite, 120.150 nel marketing, commerciale, comunicazione, pubbliche relazioni e 200.470 nell’assistenza alle vendite;

  • aree tecniche e della progettazione: 688.630 assunzioni nel 2022, pari al 13,3%. Di cui 165.950 nella progettazione e ricerca e sviluppo, 430.350 installazione e manutenzione e 92.340 nella certificazione, controllo qualità, sicurezza, ambiente;

  • settore della logistica: 665.940 assunzioni nel 2022, pari al 12,9%. Di cui 173.790 nel settore acquisti e movimentazione interna merci, 492.140 nei trasporti e nella distribuzione;

  • area amministrativa: 259.770 assunzioni nel 2022, pari al 5%. Di cui 106.470 in amministrazione, legale e 153.300 in contabilità, controllo di gestione, finanza;

  • direzione e servizi generali: 239.630 assunzioni nel 2022, pari al 4,6%. Di cui 28.550 nella direzione generale e organizzazione risorse umane, 95.540 in segreteria, staff e servizi generali e 115.540 in sistemi informativi.

IMPRESE CON PIÙ ASSUNZIONI NEL 2022

Nel 2022 le imprese che hanno fatto assunzioni sono 784.560 in totale. Nel corso del 2022, il 60% delle imprese con dipendenti ha previsto di effettuare assunzioni (percentuale in linea con quella del 2021). I settori con le maggiori quote di imprese che assumono sono:

  • turismo (75%);
  • sanità e trasporti o logistica (entrambe con il 72%),
  • public utilities (70%);
  • industrie chimiche-farmaceutiche e le costruzioni (entrambe con il 68%).

METODI DI ASSUNZIONI PIÙ USATI NEL 2022

I canali di selezione, cioè, i metodi prevalentemente utilizzati dalle imprese per le assunzioni in Italia in 2022 risultano essere :

  • conoscenza diretta dei candidati (42%);
  • curricula ricevuti e dalle indicazioni da parte di soggetti conosciuti (33% per entrambe le modalità).

Per le imprese di maggiori dimensioni è, invece, più frequente l’utilizzo di canali più formali e strutturati come:

  • curricula inviati dai candidati (fino al 66%);
  • utilizzo della rete web e dei canali social (fino al 34%).

I PROFILI PIÙ RICERCATI PER LE ASSUNZIONI 2022

In merito alle assunzioni nelle imprese in Italia 2022, tra i profili più ricercati secondo i dati Unioncamere e ANPAL, vi sono:

  • operai specializzati, con una difficoltà di reperimento pari al 55,4% su 758.650 assunzioni nel 2022;

  • professioni tecniche, con una difficoltà di reperimento pari al 48,7% su 698.690 assunzioni nel 2022;

  • dirigenti, professioni intellettuali, scientifiche e con elevata specializzazione, con una difficoltà di reperimento pari al 47,5% su 350.870 assunzioni nel 2022;

  • conduttori di impianti e operai di macchinari fissi e mobili, con una difficoltà di reperimento pari al 43,2% su 710.120 assunzioni nel 2022;

  • professioni qualificate nelle attività commerciali e nei servizi, con una difficoltà di reperimento pari al 37,9% su 1.418.840 assunzioni nel 2022;

  • impiegati, con una difficoltà di reperimento pari al 28,9% su 430.490 assunzioni nel 2022;

  • professioni non qualificate, con una difficoltà di reperimento pari al 25% su 811.470 assunzioni nel 2022.

Ad esempio, le imprese impiegano in media quasi 5 mesi prima di riuscire a trovare il candidato in possesso delle caratteristiche richieste per un operaio specializzato.

Difficoltà di reperimento particolarmente elevate, attorno al 48-49%, riguardano anche i gruppi di alto profilo, ossia tecnici e dirigenti o specialisti, per i quali il tempo medio di ricerca da parte delle imprese è di poco inferiore ai 4 mesi. Scendendo nel dettaglio delle singole professioni emerge, però, che in alcuni casi il tempo di ricerca delle imprese raggiunge o supera i 6 mesi:

  • i tecnici alimentari ed edili, tra le figure tecniche;
  • gli addetti produzione di mobili e gli idraulici, tra gli operai.

COMPETENZE PIÙ RICHIESTE PER LE ASSUNZIONI 2022

Oltre a segnalare i profili più ricercati dalle aziende nelle assunzioni del 2022, il Bollettino Excelsior specifica anche quali sono le competenze più importanti per le imprese, dividendole per ruoli. Ovvero:

  • per le 1.049.560 assunzioni di figure dirigenziali, specialistiche e tecniche sono richieste competenze trasversali nella quasi totalità delle assunzioni, oltre a competenze digitali (95% dei casi) e competenze “green” (68%). Le imprese sembrano, invece, dare minore rilievo alla capacità di comunicazione in lingue straniere e all’applicazione delle tecnologie “4.0” per l’innovazione dei processi. Quest’ultima è tuttavia tipica delle figure che operano nel comparto industriale;

  • per le 1.849.330 assunzioni di figure professionali intermedie le competenze trasversali sono ritenute necessarie per larga maggioranza delle entrate, in particolare la flessibilità e capacità di lavorare in gruppo (90% dei casi). Per diverse professioni di questo gruppo la domanda rivolta ai giovani under 30 è superiore al 40%. Tra queste, spicca quella degli acconciatori, che con quasi due terzi di richieste di giovani che risultano particolarmente difficili da trovare (media di 4 mesi di ricerca);

  • per le 1.468.780 assunzioni di operai, le imprese considerano decisamente importanti le competenze trasversali, soprattutto la flessibilità e la capacità di adattamento (95%). Per questi profili la quota di figure “nuove” risulta contenuta, eccetto per i muratori ed elettricisti. Tempi di ricerca di circa 6 mesi per idraulici ed elettricisti;

  • per le 811.470 assunzioni di figure classificate come “non qualificate” le competenze richieste sono la flessibilità e la capacità di adattamento (92% dei casi). L’età dei candidati non è considerata un fattore chiave, ma, fanno eccezione gli addetti alle consegne per i quali le richieste di under 30 raggiungono il 67%.

I settori che richiedono un maggiore livello di esperienza sono, invece:

  • sanità-assistenza: per l’86% delle entrate è richiesta esperienza;
  • servizi dei media e della comunicazione: per l’83% delle entrate è richiesta esperienza.

L’esperienza deve essere maturata preferibilmente nella professione da svolgere, anziché soltanto nel settore.

OPPORTUNITÀ PER I GIOVANI NEL 2022

I giovani under 30 assunti nel 2022 in Italia sono 1.486.680. Considerando l’insieme delle figure professionali, un’età inferiore a 30 anni è considerata un requisito preferenziale, cioè, per quasi il 29% delle entrate programmate nel 2022. Per il 34% delle entrate le imprese preferiscono, invece, candidati con un’età compresa tra 30 e 44 anni mentre solo nell’8% dei casi – e generalmente per figure dirigenziali – ricorrono a persone con più di 44 anni. La difficoltà di reperimento dei giovani under 30 è pari al 41% delle entrate, in linea con la media di tutte le età, ma supera il 70% per i farmacisti e i tecnici elettronici.

Per quanto riguarda i giovani fino a 29 anni d’età, le professioni con maggior difficoltà di reperimento nel 2022 sono:

  • farmacisti: previste 6.920 assunzioni, di cui 5.050 di difficile reperimento (73%);

  • tecnici programmatori: previste 17.780 assunzioni, di cui 12.060 di difficile reperimento (68%);

  • idraulici, posatori di tubazioni idrauliche e di gas: previste 13.930 assunzioni, di cui 9.360 di difficile reperimento (67%);

  • meccanici e montatori di macchinari industriali e assimilati: previste 15.760 assunzioni, di cui 10.570 di difficile reperimento (67%);

  • elettricisti nelle costruzioni civili e professioni assimilate: previste 28.460 assunzioni, di cui 19.040 di difficile reperimento (67%);

  • attrezzisti di macchine utensili e professioni assimilate: previste 28.460 assunzioni, di cui 10.790 di difficile reperimento (65%);

  • meccanici artigianali, riparatori e manutentori di automobili e professioni assimilate: previste 16.160 assunzioni, di cui 10.420 di difficile reperimento (64%);

  • professioni sanitarie infermieristiche e ostetriche: previste 10.220 assunzioni, di cui 6.460 di difficile reperimento (63%);

  • disegnatori industriali e professioni assimilate: previste 9.130 assunzioni, di cui 5.770 di difficile reperimento (63%);

  • operai addetti a macchine utensili automatiche e semiautomatiche industriali: previste 25.600 assunzioni, di cui 15.950 di difficile reperimento (62%).

TITOLI DI STUDIO CON MAGGIORI SBOCCHI LAVORATIVI NEL 2022

Nel 2022 le imprese hanno indicato come livello di istruzione preferito il diploma di scuola secondaria o post secondaria, ma è più facile trovare lavoro senza alcun titolo. Questi i dati nel dettaglio:

  • 36% di assunzioni saranno senza alcun titolo di studio;

  • 29% di assunzioni saranno con il diploma di scuola superiore;

  • 19% di assunzioni saranno con una qualifica professionale;

  • 15% di assunzioni saranno con la laurea magistrale o triennale;

  • 1% di assunzioni per chi proviene dagli ITS.

Le lauree più richieste sono quelle:

  • a indirizzo economico;
  • in ingegneria;
  • a indirizzo sanitario e paramedico.

Fra i diplomi, le richieste riguardano, soprattutto:

  • l’indirizzo amministrativo;
  • l’indirizzo turistico;
  • l’indirizzo meccanico.

Tra le qualifiche professionali prevalgono gli indirizzi in ristorazione, nonché i titoli per il settore meccanico o edile.

REGIONI CON PIÙ ASSUNZIONI NEL 2022

Stando ai dati del Bollettino Excelsior, le Regioni con il maggior numero di assunzioni programmate nel 2022 sono:

  • LOMBARDIA: 1.032.320 assunzioni;
  • VENETO: 502.360 assunzioni;
  • LAZIO: 497.590 assunzioni;
  • EMILIA ROMAGNA: 475.070 assunzioni;
  • CAMPANIA: 395.800 assunzioni;
  • PIEMONTE: 345.650 assunzioni;
  • TOSCANA: 326.610 assunzioni;
  • PUGLIA: 289.630 assunzioni;
  • SICILIA: 288.040 assunzioni;
  • TRENTINO ALTO ADIGE: 159.350 assunzioni;
  • SARDEGNA: 143.250 assunzioni;
  • MARCHE: 133.730 assunzioni;
  • LIGURIA: 132.020 assunzioni;
  • ABRUZZO: 114.050 assunzioni;
  • FRIULI VENEZIA GIULIA: 108.040 assunzioni;
  • CALABRIA: 101.400 assunzioni;
  • UMBRIA: 61.670 assunzioni;
  • BASILICATA: 36.820 assunzioni;
  • VALLE D’AOSTA:16.920 assunzioni;
  • MOLISE: 18.810 assunzioni.

In totale, nel Nord Ovest le assunzioni nel 2022 sono 1.526.910, a fronte delle 1.244.820 nel Nord Est. Poi, per il Centro Italia, invece, sono previste 1.019.600 assunzioni per tutto il 2022 e 1.387.800 per il Sud e le Isole.

ALTRI DATI SULLE IMPRESE PER L’ANNO 2022

Il Bollettino annuale del Sistema informativo Excelsior di Unioncamere e ANPAL riporta anche quali aziende hanno fatto maggiori investimenti nel 2022 in trasformazione digitale, formazione e raccordo scuola lavoro. Particolarmente frequenti, infatti, risultano essere gli investimenti in trasformazione digitale, che nel 2022 sono previsti dal 70% delle imprese con dipendenti e raggiunge il 54% la quota di imprese che investono in competenze green.

Inoltre, il bollettino Excelsior riporta le competenze ricercate dalle aziende per le assunzioni 2022 in base al titolo di studio. Per avere, dunque, ulteriori dettagli tecnici sul bollettino del Sistema Informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e ANPAL, si rimanda al testo integrale dell’analisi (Pdf 1,24 Mb).

Ricordiamo che il bollettino Excelsior focalizza l’analisi annuale sulle caratteristiche delle assunzioni programmate nell’anno 2022, secondo i profili professionali e i livelli di istruzione richiesti. Le entrate (cioè il numero di contratti di lavoro che le imprese intendono stipulare in un certo periodo) e le relative caratteristiche si riferiscono alle assunzioni di lavoratori dipendenti e ai flussi di collaboratori, di lavoratori in somministrazione e di altri lavoratori non alle dipendenze.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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