Domande respinte Bonus 2.400 Euro: come fare richiesta di riesame

Ecco come chiedere il riesame delle domande del bonus 2.400 euro respinte. Procedura INPS e informazioni utili sui motivi di esclusione

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Ci sono state numerose domande respinte del Bonus da 2.400 Euro rivolto a categorie di lavoratori colpiti dagli effetti economici della pandemia. Nel caso in cui le domande per ottenere l’indennità siano state respinte, è possibile presentare all’Istituto una richiesta di riesame.

Ciò significa, quindi, che sarà possibile sottoporre a revisione le istanze non accettate. La documentazione necessaria al riesame va presentata entro il 29 Luglio 2021.

Facciamo chiarezza su dove vedere l’esito della domanda, come chiedere il riesame in caso si domande respinte del Bonus 2.400 Euro e quali sono i possibili motivi di rigetto.

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DOVE VEDERE L’ESITO DELLA DOMANDA

Gli esiti della domanda per ricevere il Bonus da 2.400 Euro con le motivazioni dell’eventuale rifiuto sono reperibili sul sito web dell’INPS. Per conoscere lo status della propria domanda, basta seguire questo percorso:

  • cliccare dall’homepage sulla sezione Covid-19: accesso diretto a tutti i servizi dell’INPS;
  • selezionare il servizio Indennità COVID-19 (Bonus 2400 euro Decreto Sostegni 2021);
  • autenticarsi e cliccare sulla voce Esiti, accessibile sia da parte del Patronato, sia da parte del cittadino con le proprie credenziali.

L’analisi delle domande è stata realizzata in modo automatizzato ed è possibile che vi siano stati errori di valutazione. Cosa fare se la propria istanza ha avuto ingiustamente esito negativo? Si può chiedere il riesame delle domande respinte per il Bonus 2.400 Euro. Ecco come procedere.

COME CHIEDERE IL RIESAME DOMANDE RESPINTE BONUS 2.400 EURO

Se possiedi i requisiti per il Bonus 2.400 Euro, ma l’INPS non te li ha riconosciuti, hai la possibilità di chiedere il riesame della tua domanda. Per ottenere la revisione dell’istanza occorrerà inviare all’INPS la documentazione che attesti il possesso dei requisiti. Tutti i documenti da inoltrare sono indicati dettagliatamente nell’ALLEGATO 1 (Pdf 211 Kb) fornito dall’INPS che elenca i motivi di esclusione e i documenti che servono per dimostrare di possedere i requisiti.

La procedura per il riesame della domanda respinta è molto semplice:

  • vai sul sito web dell’INPS nella stessa sezione in cui hai presentato la domanda, cioè dall’homepage clicca su Covid-19: accesso diretto a tutti i servizi dell’INPS e poi su Indennità COVID-19 (Bonus 2400 euro Decreto Sostegni 2021);
  • accedi con le tue credenziali;
  • clicca sul link “Esiti. Qui un’apposita funzionalità espone i motivi del rigetto e permette di allegare i documenti richiesti per il riesame.

In alternativa, è possibile inviare il tutto per email al seguente indirizzo: riesamebonus600.nomesede@inps.it (sostituendo “nomesede” con il nome della Struttura territoriale di competenza).

SCADENZA RIESAME BONUS 2.400 EURO

Il termine entro il quale inoltrare la richiesta di riesame delle domande respinte per il Bonus 2.400 è di 20 giorni decorrenti dalla data di pubblicazione del messaggio INPS n. 2564 del 9 Luglio 2021, quindi il 29 Luglio 2021.

CHI PUÒ CHIEDERE LA REVISIONE DELLA DOMANDA RESPINTA

Tutti coloro che pensano di essere stati ingiustamente esclusi dal Bonus 2.400 Euro in quanto hanno verificato di essere in possesso dei requisiti per accedere al beneficio, possono fare domanda di riesame per chiedere una nuova valutazione. La richiesta deve essere presentata dal soggetto direttamente interessato.

Ricordiamo che per beneficiare del Bonus 2.400 Euro e per avanzare la richiesta di riesame delle domande respinte, è indispensabile rientrare in una delle seguenti categorie di lavoratori particolarmente colpite dagli effetti della pandemia:

  • lavoratori dipendenti stagionali dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori in somministrazione dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori dipendenti stagionali appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli
    stabilimenti termali;
  • lavoratori in somministrazione appartenenti a settori diversi da quelli del turismo e degli
    stabilimenti termali;
  • lavoratori intermittenti;
  • lavoratori autonomi occasionali;
  • lavoratori incaricati alle vendite a domicilio;
  • lavoratori a tempo determinato dei settori del turismo e degli stabilimenti termali;
  • lavoratori dello spettacolo.

Inoltre è indispensabile possedere dei requisiti specifici tra cui:

  • aver cessato involontariamente il rapporto di lavoro nel periodo compreso tra il 1° Gennaio 2019 e il 23 Marzo 2021;
  • aver prestato almeno 30 giornate di lavoro nel periodo di cui sopra;
  • requisiti specifici per ogni categoria di lavoratori, quali, ad esempio, non essere titolari di pensione, come spiegato nel dettaglio in questo approfondimento.

Se non si è in possesso di tutti i requisiti richiesti si viene esclusi dal beneficio. L’INPS nell’esito dell’istruttoria indica anche la specifica motivazione di esclusione.

MOTIVAZIONI RELATIVE ALL’ESCLUSIONE

Con il Messaggio n. 2564 del 9 Luglio 2021 (Pdf 370 Kb) l’Istituto ha fornito le istruzioni per la gestione delle istruttorie relative alle eventuali domande di riesame presentate dai lavoratori le cui istanze non sono state accettate perché non hanno superato i controlli in merito all’accertamento dei requisiti previsti. Inoltre l’INPS ha precisato anche i motivi di esclusione.

Ecco alcuni esempi di motivazioni che hanno portato l’INSP a escludere dall’indennità:

  • la prestazione non può essere riconosciuta poiché, dai dati in possesso dell’INPS, risulta iscritto alla gestione autonoma degli Artigiani e Commercianti. Qualora sia in possesso di informazioni utili in merito, può inviare entro 20 giorni la documentazione utile alla Sede Inps competente;

  • la prestazione non può essere riconosciuta poiché, dai dati attualmente in possesso dell’INPS, risulta non avere un rapporto di lavoro con un’impresa utilizzatrice attiva nel settore del turismo e degli stabilimenti termali nell’intervallo di date previsto dalla normativa di riferimento. Qualora sia in possesso di informazioni utili in merito, può inviare entro 20 giorni la documentazione alla Sede Inps competente;

  • la prestazione non può essere riconosciuta poiché, dai dati attualmente in possesso dell’Istituto, Lei risulta iscritto ad altre forme previdenziali obbligatorie. Qualora sia in possesso di informazioni utili in merito, può inviare entro 20 giorni la documentazione utile alla Sede Inps competente;

  • la prestazione non può essere riconosciuta poiché, dai dati attualmente in possesso dell’INPS, il Suo rapporto di lavoro stagionale non è cessato involontariamente oppure è cessato in data antecedente all’intervallo di date previsto dalla normativa di riferimento ovvero successivamente a tale periodo per i lavoratori del settore turismo e stabilimenti termali.
    Qualora sia in possesso di informazioni utili in merito, può inviare entro 20 giorni la documentazione alla sede Inps competente.

Come abbiamo detto, questi sono solo alcuni esempi. Mettiamo a disposizione l’ALLEGATO 1 (Pdf 211 Kb) al Messaggio Inps, in cui sono riportate nel dettaglio tutte le motivazioni del rifiuto dell’indennità e la specifica documentazione da presentare per chiedere il riesame della domanda.

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RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto legge 22 marzo 2021, n. 41 (Pdf 237 Kb);
legge 21 maggio 2021, n. 69 (Pdf 43 Kb);
Messaggio n. 2564 del 9 Luglio 2021 (Pdf 370 Kb);
ALLEGATO 1 (Pdf 211 Kb) al Messaggio Inps n. 2564 del 9 Luglio 2021

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di Laura G.
Giornalista, esperta di lavoro pubblico e formazione.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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