Il lavoro straordinario e festivo detassato potrebbe essere una delle novità più attese della prossima Legge di Bilancio, destinata a incidere direttamente sulle buste paga di milioni di lavoratori italiani.
Il Governo sta valutando l’introduzione di questa misura come parte di un pacchetto di interventi fiscali, con l’obiettivo di dare un impulso concreto al potere d’acquisto delle famiglie e rilanciare i consumi interni, in un contesto economico ancora segnato dall’inflazione e dalle incertezze globali.
È stato il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, a rilanciare la proposta.
Vediamo nel dettaglio di cosa si tratta e cosa prevede.
LAVORO STRAORDINARIO E FESTIVO DETASSATO DAL 2026, LA PROPOSTA
A proporre la detassazione del lavoro straordinario e festivo, insieme alla proposta di detassare la tredicesima, è stato Antonio Tajani, intervenendo a un evento di Assolombarda a Milano.
Il vicepresidente del Consiglio, anche se ha definito la misura “un po’ azzardata”, ha dichiarato: “Vediamo che si può fare”, aggiungendo poi che il piano dovrebbe includere anche sgravi per i premi di produzione.
Per Tajani la via per rafforzare i redditi non passa da strumenti come il reddito di cittadinanza o dal salario minimo legale, ma da un sistema fiscale più favorevole al lavoro. In quest’ottica, si fa strada la sua l’idea di ridurre il peso delle imposte sui compensi aggiuntivi, già a partire dal 2026, inserendo queste novità nella prossima legge di Bilancio.
COME FUNZIONA LA DETASSAZIONE DEL LAVORO STRAORDINARIO E FESTIVO
La proposta di lavoro straordinario e festivo detassato si basa sull’estensione di un’aliquota agevolata, già esistente per i premi di produttività, anche alle ore di straordinario e al lavoro festivo.
Attualmente, le retribuzioni per il lavoro straordinario e festivo sono tassate con le normali aliquote IRPEF, che possono arrivare a superare il 35-40% a seconda del reddito complessivo del lavoratore. La nuova proposta mira a introdurre una tassazione sostitutiva fissa, probabilmente del 5%, per queste ore aggiuntive. Ciò significa che la parte di stipendio derivante da straordinari e festivi non verrebbe più cumulata con il reddito totale e soggetta alle aliquote progressive, ma tassata separatamente con un’imposta notevolmente inferiore.
Parallelamente, però, si sta valutando anche l’introduzione di limiti orari per l’accesso agli sgravi, per evitare abusi e garantire sostenibilità finanziaria.
IL PACCHETTO DI AIUTI PER I LAVORATORI AL VAGLIO
Per i lavoratori, oltre al lavoro straordinario e festivo detassato, il Governo starebbe valutando una serie di misure coordinate, così da garantire un maggiore potere di acquisto agli stipendi. Tra gli aiuti al vaglio, che potrebbero essere inseriti nella Legge di Bilancio 2026, ci sono:
- la riduzione dell’Irpef dal 35% al 33% per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro, con possibile estensione fino a 60.000 euro;
- la detassazione delle tredicesima, prevedendo anche in questo caso un’aliquota agevolata per la mensilità aggiuntiva;
- incentivi per il rinnovo dei contratti collettivi scaduti;
- detassazione dei cosiddetti “salari poveri”, compresi tra 7,5 e 9 euro l’ora.
L’obiettivo della strategia è duplice: da un lato aumentare il netto in busta paga percepito dai dipendenti, dando loro più disponibilità economica, dall’altro garantire alle imprese una maggiore flessibilità nei periodi di picco produttivo, incentivando la disponibilità dei lavoratori a svolgere straordinari o turni festivi.
IL NODO RISORSE
Nonostante l’entusiasmo di Tajani, la proposta di detassare lavoro straordinario e festivo rappresenta una sfida complessa ma potenzialmente decisiva per ridare fiato ai salari in Italia. Se da un lato i benefici per i lavoratori e le imprese sarebbero immediati e tangibili, dall’altro il costo per lo Stato impone prudenza e valutazioni approfondite.
Il dibattito è aperto e il vero nodo resta la copertura finanziaria: la prossima Legge di Bilancio dovrà dimostrare se e come sarà possibile trasformare questa “proposta azzardata” in una misura concreta.
ALTRI INTERESSANTI AIUTI E APPROFONDIMENTI
E a proposito di misure al vaglio del governo e in arrivo con la prossima Legge di Bilancio, vi consigliamo di approfondire:
- i nuovi bonus fiscali per le famiglie dal 2026;
- i nuovi aiuti per i dipendenti pubblici dal 2026;
- la nuova IRPEF per il ceto medio.
In attesa che i nuovi aiuti vengano definiti bene dal Governo, vi consigliamo di consultare gli elenchi degli aiuti per le famiglie già attivi e che si possono richiedere, tra i quali i bonus per la famiglia e i bonus per i figli.
Potrebbe interessarvi anche sapere quali sono gli aiuti per le famiglie in difficoltà e con reddito basso.
Per conoscere invece tutti gli aiuti per lavoratori disponibili potete visitare questa pagina.
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