Minnesota Test nei concorsi Magistratura dal 2026: cos’è ed esempio

La guida su cosa sono i Minnesota Test nei concorsi Magistratura, a partire dalle selezioni 2026

magistratura, magistrato

Il Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024 ha votato a favore dell’integrazione dei Minnesota Test nei concorsi per accedere alla carriera in Magistratura a partire dal 2026.

Si tratta di test psico attitudinali che i candidati dovranno affrontare dopo aver superato le prove scritte e prima dell’esame orale.

In questo articolo mettiamo a disposizione la relazione dello Schema di Decreto Legislativo e spieghiamo cosa sono i Minnesota Test che saranno inseriti nei concorsi della Magistratura dal 2026, come funzionano, a cosa servono, con esempi pratici di domande.

MINNESOTA TEST NEI CONCORSI MAGISTRATURA DAL 2026

I Minnesota Test entrano a pieno diritto nei concorsi per la Magistratura dal 2026.

Con l’ok allo schema di Decreto legislativo “Attuazione della legge 17 giugno 2022, n. 71, recante deleghe al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura”, l’Esecutivo stabilisce le regole per i concorsi di accesso alla Magistratura dal 1° gennaio 2026.

La normativa illustrata in questa relazione dello schema di Decreto Legislativo, tra le altre cose, propone l’introduzione dei test psico attitudinali “Minnesota Test” per i magistrati. Questi test saranno modellati in modo simile rispetto ai Minnesota Test già utilizzati nei concorsi militari e di polizia.

I risultati saranno valutati dal Ministero della Giustizia, dal Consiglio Superiore della Magistratura, composto per un terzo da membri laici, ovvero nominati dal Parlamento. Questa norma ha già suscitato indignazione e polemiche da parte del CSM e delle Associazioni di categoria che hanno descritto tale obbligo come “una delegittimazione” del potere della Magistratura.

In attesa di leggere i Decreti attuativi della misura che renderanno attivo quanto previsto nella Legge delega di riforma del sistema giudiziario, cerchiamo di comprendere bene cosa sono i Minnesota Test e come funzionano.

COSA SONO I MINNESOTA TEST

Il “Minnesota Multiphasic Personality Inventory” (MMPI), comunemente noto come “Minnesota”, è un test psico attitudinale di valutazione della personalità, concentrato principalmente sulla personalità patologica.

Questo strumento analizza i vari profili di personalità per identificare l’eventuale presenza di tratti associati a depressione, ansia patologica, psicosi, schizofrenia, paranoia, disturbi nei rapporti interpersonali e incapacità dell’Io nel gestire situazioni.

Sviluppato negli anni ’30 presso l’Università del Minnesota (da cui deriva il nome), è utilizzato ampiamente in contesti clinici e forensi. Poi, è stato successivamente adattato per l’impiego nei concorsi militari e di polizia. Ma scopriamo a cosa serve.

A COSA SERVE IL TEST MMPI

Il Minnesota Test serve per valutare la personalità e le condizioni mentali di un individuo. Il suo obiettivo principale è analizzare le caratteristiche personali e individuare eventuali disturbi emotivi nei candidati. In sostanza aiuta a identificare i candidati con le qualità desiderate per dei ruoli delicati, come quelli nelle forze di polizia o militari e – dal 2026 – nella Magistratura.

COME FUNZIONA IL TEST MINNESOTA

Il test psicologico MMPI funziona come un questionario con domande a risposta dicotomica (vero o falso). È composto da 567 affermazioni a cui la persona deve rispondere selezionando appunto una delle caselle tra “vero” o “falso”, a seconda che consideri l’affermazione prevalentemente vera o prevalentemente falsa rispetto alla propria esperienza.

Le risposte fornite dai candidati vengono valutate attraverso 13 diverse scale che esaminano una vasta gamma di aspetti della personalità:

  • scale di validità che mirano a valutare la sincerità e l’accuratezza delle risposte, identificando eventuali atteggiamenti difensivi o tendenze a nascondere problemi;

  • scale cliniche di base che valutano le dimensioni più significative della personalità, come sintomi depressivi, fobie, comportamenti ossessivo compulsivi, e difficoltà nei rapporti interpersonali;

  • scale supplementari che esplorano ulteriori tematiche rispetto alle scale cliniche di base, concentrandosi su aspetti come lo stress, la gestione della frustrazione, l’adattamento emotivo e la percezione del ruolo sessuale;

  • scale di contenuto che analizzano variabili specifiche della personalità, approfondendo aspetti come pensieri psicotici, controllo dell’ira, conflitti familiari e lavorativi, e atteggiamenti verso i trattamenti di salute mentale.

Ad esempio, le tre scale specifiche utilizzate nei concorsi per le forze militari e di polizia sono:

  • la Scala L, che misura la tendenza alla menzogna;
  • la Scala K, che valuta il livello di psicopatologia;
  • la Scala F, che indica la presenza di risposte atipiche o simulate.

Un punteggio elevato potrebbe indicare la presenza di problemi psichici, mentre un punteggio medio indica un adattamento a una specifica patologia e un punteggio basso suggerisce l’assenza di patologie. Dunque, come si deve rispondere al test? Scopriamolo!

COME SI DEVE RISPONDERE AL TEST DEL MINNESOTA

È fondamentale rispondere alle domande del test con sincerità, riflettendo sul proprio comportamento e le emozioni, senza cercare di fornire risposte che si ritengono socialmente desiderabili. Le affermazioni presenti nel test riguardano una vasta gamma di aspetti della personalità e dell’atteggiamento del candidato.

Il tempo a disposizione per completare il test Minnesota può variare. Ma gli psicologi consigliano di dedicare almeno 60-90 minuti al test per garantire una risposta accurata.

ESEMPI DI MINNESOTA TEST

Ecco alcuni esempi di Minnesota Test. Per valutare la presenza di uno stato di ansia acuta, bisogna considerare le seguenti affermazioni:

1. mi sveglio fresco e riposato quasi tutte le mattine;
2. lavoro sotto una forte tensione nervosa;
3. ho disturbi di stomaco diverse volte alla settimana;
4. ho il sonno agitato e disturbato;
5. raramente (o mai) mi sento battere forte il cuore o mancare il respiro;
6. quasi sempre sto in ansia per qualcuno o per qualcosa.

Per valutare l’ambito dei disturbi depressivi, ad esempio, bisogna considerare le seguenti domande:

1. mi sveglio fresco e riposato quasi tutte le mattine;
2. di solito sono malinconico;
3. mi manca proprio la fiducia in me stesso;
4. generalmente sento che la vita meriti di essere vissuta;
5. c’è qualcosa che non va nella mia mente;
6. talvolta penso di essere un buono a nulla.

Infine, per verificare il livello di gestione della rabbia, ad esempio, bisogna considerare le seguenti domande:

1. a volte provo un forte impulso a fare qualcosa di dannoso o sconveniente;
2. a volte vorrei attaccare briga e fare a pugni con qualcuno;
3. mi arrabbio facilmente e poi mi passa presto;
4. mi viene spesso detto che sono una testa calda.

COME SUPERARE IL TEST MMPI

Per superare il test psico attitudinali “Minnesota Test” è essenziale comprendere attentamente le domande per individuare con consapevolezza le risposte alle domande. Tuttavia, ai fini del superamento di un concorso pubblico come quello in Magistratura, è ovvio che si considera superato il testo MMPI se si ottiene punteggio basso che suggerisce l’assenza di patologie.

L’approccio consigliato è quello di analizzare attentamente le domande, comprendendole e rispondendo sinceramente in base al proprio pensiero, sembra essere il modo migliore per affrontare il Minnesota Test.

L’idea di partecipare a incontri individuali o di gruppo con uno psicologo, sembra un ottimo modo per prepararsi in modo efficace. La simulazione del Minnesota test con un professionista è dunque essenziale! Per maggiori informazioni vi invitiamo a leggere l’approfondimento sulla preparazione psicologica per concorsi militari dove è disponibile il contatto di uno psicologo esperto tra i migliori in Italia che è specializzato anche nella preparazione per il Minnesota test.

QUANDO ENTRANO IN VIGORE I MMPI

I Minnesota Test sono già in vigore per molti concorsi pubblici, nonché per diversi ambiti forensi. Per i concorsi in Magistratura, entreranno in vigore dal 1° gennaio 2026. Appena saranno resi pubblicati i Decreti attuativi specifici, vi faremo sapere.

Intanto, vi invitiamo a leggere la nota stampa che conferma l’esame definitivo del Decreto istitutivo di tali testi in Magistratura, nel Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024.

VIDEO CONFERENZA RIFORMA CONCORSI MAGISTRATI

Mettiamo a vostra disposizione anche il video della conferenza stampa di presentazione dello Schema di Decreto legislativo sui concorsi per Magistrati e delle altre misure introdotte dal Consiglio dei Ministri del 26 marzo 2024:

YouTube video player

RIFERIMENTI NORMATIVI

  • Legge delega di riforma del sistema giudiziario;
  • Relazione (Pdf 1 Mb) dello Schema di Decreto legislativo “Attuazione della legge 17 giugno 2022, n. 71, recante deleghe al Governo per la riforma dell’ordinamento giudiziario e per l’adeguamento dell’ordinamento giudiziario militare, nonché disposizioni in materia ordinamentale, organizzativa e disciplinare, di eleggibilità e ricollocamento in ruolo dei magistrati e di costituzione e funzionamento del Consiglio superiore della magistratura”.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Nello stesso Consiglio dei Ministri, l’Esecutivo ha approvato anche il Decreto agevolazioni fiscali edilizia 2024 e il DDL Semplificazioni 2024.

Poi, per restare informati sulle novità legislative, vi consigliamo di visitare questa pagina.

Inoltre potete visitare la sezione dedicata ai concorsi pubblici, che è sempre aggiornata, e anche sezione riservata ai prossimi concorsi in uscita, così da scoprire quali bandi verranno pubblicati nei prossimi mesi e prepararvi per tempo.

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
Tutti gli annunci di lavoro pubblicati sono rivolti indistintamente a candidati di entrambi i sessi, nel pieno rispetto della Legge 903/1977.

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