REACT-EU: cos’è e cosa prevede per l’Italia

La guida sul REACT-EU e su cosa finanzia in Italia. Ecco quante sono le risorse e come sono state investite per migliorare il mercato del lavoro

europeo, aiuti

Con REACT-EU sono stati stanziati 4,7 miliardi di euro per l’Italia dalla Commissione Europea per sostenere la risposta del Paese alla crisi del Covid-19 e contribuire a una ripresa socio economica sostenibile.

I fondi possono essere spesi entro la fine del 2023 e contribuiscono ad aumentare le assunzioni di giovani e donne, consentono ai lavoratori di partecipare alla formazione e sostituiscono servizi su misura per le persone in cerca di lavoro. Tali risorse hanno contribuito, inoltre, a proteggere i posti di lavoro nelle piccole imprese delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna.

Vediamo quali sono gli obiettivi del REACT-EU e quali misure finanzia, nonché gli ultimi stanziamenti fatti grazie a tale iniziativa.

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COS’È REACT-EU

Il REACT-EU (l’acronimo in inglese significa “Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa“) è un’iniziativa che prevede misure per favorire la ripresa dopo la crisi a livello europeo. REACT-EU porta avanti e amplia le misure di risposta alla crisi messe in campo attraverso l’iniziativa d’investimento in risposta al Coronavirus (CRII) e l’iniziativa d’investimento in risposta al Coronavirus Plus.

REACT-EU è entrato in vigore il 24 dicembre 2020 e può finanziare spese retroattivamente dal 1º febbraio 2020 al 31 dicembre 2023. È disciplinato dal Regolamento (UE) 2020/2021 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020. I fondi REACT-EU integrano le risorse che l’Italia riceve dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, ovvero il PNRR. Grazie al REACT-EU si contribuirà a una ripresa economica verde, digitale e resiliente del Paese.

A QUANTO AMMONTANO I FINANZIAMENTI

Il pacchetto REACT-EU comprende in totale 55 miliardi di euro di finanziamenti aggiuntivi che sono stati resi disponibili per il periodo 2014 2020 a titolo del Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR), del Fondo sociale europeo (FSE) e del Fondo di aiuti europei agli indigenti (FEAD). Tali finanziamenti aggiuntivi sono stati erogati tra il 2021 2022 nel quadro di Next Generation EU e sono stati emessi già nel 2020, attraverso una revisione mirata del quadro finanziario.

Sono state pari a 3,1 miliardi di euro le risorse assegnate all’Italia per il 2022 attraverso il programma di ripresa economica React-EU (2,8 miliardi in prezzi al 2018). La Commissione europea ha messo a disposizione circa 11 miliardi di euro per i programmi della politica di coesione in tutti i 27 Stati membri. La dotazione italiana è la più alta dopo quella spagnola, che vale 3,6 miliardi di euro.

Nell’aprile del 2022 la Commissione europea ha poi deciso di destinare una quota delle risorse REACT-EU (9,5 miliardi di euro) per l’anno in corso all’emergenza profughi causata dall’invasione russa in Ucraina.

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COME FUNZIONA REACT-EU

REACT-EU funziona come un piano di assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa. Rientra nel NextGenerationEU e contribuirà a una ripresa economica sostenibile. I fondi REACT-EU sono ripartiti tra gli Stati membri tenendo conto della prosperità del Paese e degli effetti dell’attuale crisi sull’economie e sulla società, anche in termini di disoccupazione giovanile.

Le misure si concentrano sul sostegno alla resilienza del mercato del lavoro, all’occupazione, alle piccole e medie imprese e alle famiglie a basso reddito. Tali fondi poi, contribuiscono a predisporre basi che possano far fronte alle esigenze future per le transizioni verde e digitale e per una ripresa socio economica sostenibile, conformemente agli obiettivi di REACT-EU e alle raccomandazioni specifiche per Paese del 2020, formulate per ciascuno Stato.

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COSA FINANZIA REACT-EU

Le risorse del REACT-EU possono essere destinate:

  • a sostenere misure per la creazione di posti di lavoro;
  • a favore dell’occupazione giovanile;
  • ai sistemi sanitari;
  • al finanziamento del capitale circolante e degli investimenti delle piccole e medie imprese. Tale sostegno è disponibile per tutti i settori economici, compresi il turismo e la cultura che sono stati particolarmente colpiti dalla crisi da Covid-19.

Le risorse aggiuntive sono state impiegate anche per investire nel Green Deal europeo e nella transizione digitale, a potenziamento degli ingenti investimenti in tali settori già in corso grazie alla politica di coesione dell’UE.

I FONDI REACT-EU ITALIA

Gli Stati membri possono decidere autonomamente come indirizzare i fondi. L’Italia ha deciso i suoi campi d’investimento. In particolare si usano le risorse:

  • per sostenere l’occupazione l’Italia utilizza fino al 31 dicembre 2023, 2,7 miliardi di euro per ridurre del 30% le imposte versate dai datori di lavoro sui contributi previdenziali. Le piccole imprese delle regioni Abruzzo, Molise, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria, Sicilia e Sardegna beneficiano di tale riduzione. Vi è una condizione. Il beneficio vale se il lavoratore conserverà l’occupazione per almeno nove mesi dopo il periodo per il quale è richiesta l’agevolazione;

  • per promuovere l’occupazione giovanile. L’Italia investe – fino al 31 dicembre 2023 – 200 milioni di euro per ridurre i contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro. Vale per coloro che nel 2021 e nel 2022, hanno assunto persone di età inferiore ai 36 anni con contratti a tempo indeterminato. È compresa la conversione dei contratti a tempo determinato. Un importo supplementare di 37,5 milioni di euro è stato utilizzato per sostenere i datori di lavoro che assumono donne e si tratta anche in questo caso di un sostegno che riduce i contributi previdenziali;

  • il “Fondo nuove competenze” ha ricevuto un sostegno pari a 1 miliardo di euro. Tale iniziativa associa la necessità di ridurre le conseguenze dell’emergenza del Coronavirus sull’occupazione con la formazione dei lavoratori, finanziando le ore non lavorate (ad esempio a causa di difficoltà dell’impresa) a condizione che siano utilizzate dai lavoratori per frequentare corsi di formazione;

  • 500 milioni di euro per rafforzare e modernizzare la rete di servizi pubblici per l’impiego per attuare politiche attive del mercato del lavoro. Grazie a questo investimento, le persone in cerca di lavoro, in particolare i disoccupati di lunga durata, possono concludere un contratto su misura con i Centri per l’Impiego, cosa che li aiuterà a trovare un’occupazione in base alle loro esigenze e alle competenze che possiedono;

  • 81,7 milioni di euro servono ad aiutare le autorità italiane a preparare, gestire, controllare e valutare i nuovi programmi;

Oltre ai nuovi finanziamenti dell’FSE, il programma nazionale italiano FEAD riceve 190 milioni di euro per fornire aiuti alimentari alle persone bisognose.

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IL PIANO NEXT GENERATION EU

REACT-EU è un’iniziativa figlia del piano Next Generation EU. Nex tGeneration EU, meglio noto in Italia col nome di Recovery Fund, è un fondo approvato con l’Accordo del 21 luglio del 2020 dal Consiglio Europeo al fine di sostenere gli Stati membri colpiti dalla pandemia da Covid-19. Il fondo copre gli anni 2021 2023 ed è vincolato al bilancio 2021-2027 dell’UE. Si tratta di uno strumento europeo temporaneo per la ripresa da oltre 800 miliardi di euro, che contribuisce a riparare i danni economici e sociali immediati causati dalla pandemia per creare un’Europa post Covid 19 più verde, digitale, resiliente e adeguata alle sfide presenti e future.

Il PNRR è il fulcro di Next Generation EU e mette a disposizione in totale per tutta Europa, 723,8 miliardi di euro di prestiti e sovvenzioni per sostenere le riforme e gli investimenti effettuati dagli Stati membri. L’obiettivo è attenuare l’impatto economico e sociale della pandemia. Si vogliono rendere le economie e le società dei Paesi europei più sostenibili, resilienti e preparate alle opportunità della transizione ecologica e digitale.

PNRR ITALIA E NEXT GENERATION EU

Con i fondi destinati al Paese, l’Italia ha messo in campo il suo Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza – PNRR. Il nostro Paese è il principale beneficiario di questo nuovo programma di finanziamento comunitario con 191,5 miliardi di euro di fondi suddivisi tra sovvenzioni (68,9 miliardi) e prestiti (122,6 miliardi). A tali risorse si aggiungono poi circa 13 miliardi di euro di cui l’Italia beneficerà nell’ambito del programma “Assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa” (REACT-EU). Il Governo con l’apposito Decreto Legge 6 maggio 2021, n. 59 (convertito con modificazioni dalla Legge 1 luglio 2021, n. 101, pubblicato in Gazzetta Ufficiale 06/07/2021, n. 160) ha stanziato ulteriori 30,62 miliardi di euro che servono a completare i progetti contenuti nel PNRR.

Next Generation EU assegna anche ulteriori finanziamenti – suddividendo il totale per Paese – ad altri programmi o fondi europei quali Orizzonte 2020, InvestEU, il Fondo per lo sviluppo rurale o il Fondo per una transizione giusta.

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FONDI EXTRA PER RAFFORZARE IL SISTEMA SANITARIO

La Commissione Europea il 4 ottobre 2021 ha concesso 2 miliardi di euro extra all’Italia, alla Spagna, al Lussemburgo e alla Romania a seguito della modifica di due programmi operativi del Fondo europeo di sviluppo regionale, di un programma operativo del Fondo sociale europeo (FSE) e di uno del Fondo di aiuti europei agli indigenti nell’ambito dell’assistenza alla ripresa per la coesione e i territori d’Europa (REACT-EU).

LE RISORSE PER LA SANITÀ IN ITALIA

In Italia il programma operativo nazionale “Governance e capacità istituzionale” riceverà un totale di 1,2 miliardi di euro. Di questo importo:

  • 761 milioni di euro sono destinati all’acquisto di 68 milioni di dosi di vaccini contro il Covid-19;
  • nelle regioni meridionali, le autorità utilizzano 374 milioni di euro per assumere nuovi operatori sanitari pubblici e coprire i costi delle ore di straordinario dei lavoratori attuali;
  • 108 milioni di euro contribuisco a rafforzare la capacità amministrativa delle autorità nazionali e regionali, anche nel sistema sanitario.

In più, la Commissione Europea aveva già stanziato oltre 1,2 miliardi di euro per sei programmi operativi (PO) del Fondo sociale europeo in Italia, Germania e Spagna al fine di aiutare questi Paesi a riprendersi dall’emergenza Covid-19.

Nello specifico in Italia il PO nazionale “Per la Scuola” ha ottenuto 1 miliardo di euro in più per migliorare la transizione digitale nelle scuole tramite l’accesso alla banda ultra-larga, a nuove lavagne e attrezzature digitali e interattive. I finanziamenti supplementari sono stati destinati anche alla creazione di laboratori innovativi, anche in materia di sostenibilità, nelle scuole primarie e secondarie.

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I NUOVI STANZIAMENTI PER GLI ALTRI PAESI EUROPEI

Per quanto concerne gli altri investimenti autorizzati dalla Commissione Europea per il settore sanità, i fondi extra previsti per gli altri Paesi sono così suddivisi:

  • in Spagna, la Comunidad Valenciana ha ricevuto ulteriori risorse per 690 milioni di euro per fornire, tra l’altro, capitale circolante alle piccole e medie imprese più colpite e per rafforzare la sanità, i servizi sociali e gli investimenti nelle infrastrutture di base per i cittadini, compresi i settori della sanità e dell’istruzione;

  • il Lussemburgo ha ricevuto 69 milioni di euro per finanziare test sul Covid-19 su larga scala e l’acquisizione di vaccini, nonché investimenti a favore della sostenibilità, come l’elettrificazione della rete nazionale di autobus;

  • in Romania sono stati investiti 56 milioni di euro per fornire sostegno materiale ai gruppi svantaggiati, ad esempio mediante pasti caldi, assistenza ai bambini svantaggiati con forniture scolastiche e alle madri svantaggiate con kit di prodotti essenziali per i neonati.

La Commissione Europea – tra il 2021 e il 2022 – aveva stanziato altre risorse per 6 programmi operativi (PO) del Fondo sociale europeo. Per gli altri Paesi, oltre l’Italia i fondi sono stati così suddivisi:

  • in Spagna, la Comunità autonoma di La Rioja ha ricevuto ulteriori 19 milioni di euro per aiutare i disoccupati a entrare nel mercato del lavoro, per rafforzare il sistema sanitario assumendo personale supplementare e per sostenere l’integrazione sociale e nel mercato del lavoro delle persone con disabilità. I fondi sono stati utilizzati anche per garantire che alunni e studenti ricevano un’istruzione continua durante tutta la pandemia.

  • in Germania, il Land Renania settentrionale-Vestfalia ha ricevuto 110 milioni di euro per sostenere, in particolare, i giovani e coloro che hanno sofferto maggiormente a causa della pandemia da Covid-19, ad esempio le persone con deficit nell’istruzione di base. I nuovi fondi li hanno aiutati ad acquisire ulteriori competenze, comprese quelle digitali, e a trovare nuovi posti di lavoro. Gli apprendisti, in particolare nelle piccole imprese, hanno ricevuto anche una formazione supplementare per acquisire nuove competenze che aumenteranno le loro possibilità di trovare un lavoro dopo l’apprendistato. Il sostegno supplementare dell’UE aiuta anche le strutture di assistenza diurna ad assumere personale supplementare;

  • sempre in Germania, nel Saarland 15,4 milioni di euro sono stati messi a disposizione per sostenere la formazione professionale. Ciò ha contribuito a proteggere i posti di lavoro o ad aumentare le possibilità di trovare un nuovo lavoro. I fondi sono stati utilizzati anche per migliorare le competenze digitali degli erogatori di formazione e dei dipendenti. Lo scopo è evitare che i giovani abbandonino la formazione a causa della pandemia;

  • nel Land Assia, in Germania, 41 milioni di euro sono stati utilizzati per fornire un sostegno mirato a coloro che hanno avuto bisogno di assistenza durante la pandemia, come le persone in cerca di lavoro, le famiglie povere, i giovani in transizione dalla scuola al lavoro e le persone con scarse competenze linguistiche. Inoltre, i fondi sono stati utilizzati per migliorare le competenze digitali delle persone;

  • in Germania, nel Land Sassonia-Anhalt circa 30 milioni di euro sono stati messi a disposizione per gli alunni provenienti da contesti svantaggiati, grazie a servizi digitali di consulenza e sostegno nuovi e perfezionati.

RIFERIMENTI NORMATIVI

Decreto Legge 6 maggio 2021, n. 59 (Pdf 114 Kb) convertito con modificazioni dalla Legge 1 luglio 2021, n. 101 pubblicata in G.U. 06/07/2021, n. 160 (Pdf 113 Kb);
Regolamento (UE) 2020/2221 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 dicembre 2020 (Pdf 705 Kb);
Raccomandazioni UE specifiche per ITALIA del 2020 (Pdf 189 Kb);
Next Generation EU – Accordo del Consiglio Europeo 21 luglio 2021 (Pdf 621 Kb).

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