PNRR: cos’è il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

La spiegazione semplice e chiara del PNRR con guida da scaricare e approfondimenti utili

PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è il piano strategico del Governo italiano nato per promuovere la ripresa economica in seguito alla pandemia.

Il PNRR durerà fino al 2026 e ha un valore, per l’Italia, pari a 194,4 miliardi di euro, che l’UE eroga a rate in base al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Piano.

Il 23 Dicembre 2024, la Commissione europea ha versato al nostro Paese il pagamento della sesta rata del PNRR italiano, pari a 8,7 miliardi di euro.

In questa guida chiara e dettagliata vi spieghiamo cos’è e come funziona il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mettiamo a disposizione gli approfondimenti utili.

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COS’È IL PNRR IN ITALIA

PNRR significa “Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza” ed è uno strumento economico legislativo approvato nel 2021 con l’obiettivo di stimolare la ripresa economica dell’Italia dopo la pandemia di Covid-19. Il Piano pone una forte attenzione allo sviluppo sostenibile e alla digitalizzazione del Paese.

Non si tratta solo di un “programma” per superare la crisi, ma di una straordinaria opportunità per rilanciare l’economia italiana, generare nuovi posti di lavoro e offrire supporto a famiglie e imprese.

Anche se spesso viene usato come sinonimo del Recovery Plan, il PNRR ne è in realtà una componente. I fondi per il PNRR ammontano a 194,4 miliardi di euro provenienti dal programma NextGenerationEU. A questi si aggiungono 47,5 miliardi dal programma REACT-EU e 30,6 miliardi dal Fondo complementare nazionale, che insieme formano l’intero Recovery Plan.

Scopriamo insieme com’è strutturato il Piano.

COM’È STRUTTURATO IL PNRR

Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è strutturato secondo le linee guida emanate dalla Commissione Europea e si articola in 7 missioni, divise in 16 componenti (inizialmente le missioni erano 6). Le 7 missioni sono:

  • Digitalizzazione, innovazione, competitività, cultura e turismo;

  • Rivoluzione verde e transizione ecologica;

  • Infrastrutture per una mobilità sostenibile;

  • Istruzione e ricerca;

  • Coesione e inclusione;

  • Salute;

  • RePowerEu.

Il PNRR, ricordiamolo, è parte del più ampio programma europeo Next Generation EU (NGEU), creato per affrontare la crisi causata dalla pandemia. Questo pacchetto di 750 miliardi di euro è stato distribuito tra i Paesi membri. E l’Italia ha recepito i suoi fondi principalmente attraverso il PNRR, che si articola così:

  • Dispositivo per la Ripresa e Resilienza (RFF), che è la componente principale del NGEU, con una durata di sei anni (2021-2026);

  • Dispositivo per la Ripresa e Resilienza che finanzia il PNRR “Italia Domani” per 194,4 miliardi di euro;

  • Fondo Complementare, ossia i 30,6 miliardi di euro extra, provenienti da un fondo nazionale creato per integrare il PNRR. Questi stanziamenti coprono progetti strategici che rispecchiano gli obiettivi del piano.
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COME FUNZIONA IL PNRR

Il PNRR funziona mediante riforme e investimenti che il Governo mette in campo in vari settori per favorire crescita economica, occupazione e sostenibilità nel nostro Paese.

I fondi del Piano vengono erogati in tranche, legate al raggiungimento di obiettivi specifici concordati con l’Unione Europea. Parliamo degli obiettivi previsti nelle 7 missioni e le 16 componenti (inizialmente le missioni erano 6) che formano il Piano.

Man mano che arrivano i fondi mediante l’erogazione delle rate dall’UE, il Governo provvede a mettere in campo delle riforme e degli investimenti per realizzare gli obiettivi del PNRR.

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LE RATE PER I FONDI DEL PNRR

La Commissione autorizza, su base semestrale, l’erogazione dei fondi agli Stati membri solo se risultano conseguiti, in maniera soddisfacente, i traguardi (milestones) e gli obiettivi (target) previsti nel Piano nazionale, che riflettono i progressi compiuti nella realizzazione degli investimenti e delle riforme programmati. La Commissione europea ha fin qui versato all’Italia:

  • 24,9 miliardi a titolo di prefinanziamento, pari al 13% dell’importo totale previsto a favore del nostro Paese nel 2021;

  • la prima rata da 21 miliardi di euro (10 miliardi di sovvenzioni e 11 miliardi di prestiti), a seguito della valutazione positiva sugli obiettivi del PNRR che l’Italia doveva conseguire entro il 31 Dicembre 2021;

  • la seconda rata, l’8 Novembre 2022, pari a 21 miliardi di euro, visto il conseguimento di tutti i traguardi e gli obiettivi previsti dal Piano entro il primo semestre del 2022;

  • la terza rata il 9 Ottobre 2023 con un importo di 18,5 miliardi di euro;

  • la quarta rata il 28 Dicembre 2023 pari a 16,5 miliardi di euro;

  • la quinta rata il 5 Agosto 2024 pari a 11 miliardi di euro, 400 milioni in più rispetto alla richiesta iniziale di 10,6 miliardi di euro fatta a Dicembre 2023;

  • la sesta rata versata il 23 Dicembre 2024 dalla Commissione Europea. La Commissione europea, infatti, come spiegato in questa nota, ha versato all’Italia la sesta rata del PNRR pari a 8,7 miliardi di euro. Il pagamento segue la valutazione positiva della Commissione, adottata il 26 Novembre 2024, connessa al conseguimento di 39 obiettivi, distinti in 23 milestone e 16 target.

QUALI SONO I PROGETTI FINANZIATI DAL PNRR

I progetti del PNRR sono attualmente circa 262.000, tutti inseriti nelle 7 missioni e le 16 componenti del Piano. In particolare, i progetti del PNRR prevedono:

  • interventi per la digitalizzazione della Pubblica Amministrazione;

  • l’estensione della connettività ad alta velocità in tutto il Paese;

  • supporto al settore culturale e turistico;

  • azioni per incentivare la sostenibilità ambientale con incentivi per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica;

  • la modernizzazione dei trasporti, incluse linee ferroviarie ad alta velocità;

  • investimenti nell’istruzione, dalla prima infanzia fino all’università;

  • il sostegno all’occupazione giovanile e femminile, con misure per l’inclusione sociale;

  • il rafforzamento del sistema sanitario con l’assistenza domiciliare e strutture di prossimità.

Chiariamo anche che, nel tempo, il Governo italiano ha cambiato molto il PNRR. Inoltre, l’Esecutivo sta anche continuando a pubblicare Decreti Legge attuativi del PNRR, come ad esempio il recente Decreto Omnibus 2024 convertito in Legge.

Infine, il 21 Ottobre 2024 è stato pubblicato anche uno degli ultimi provvedimenti volti al raggiungimento degli obiettivi del PNRR per l’anno in corso. Ovvero, il Nuovo Decreto PNRR 2024. Il Decreto introduce disposizioni urgenti in materia di lavoro, università e ricerca per la migliore attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR).

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CHI SONO I BENEFICIARI DEL PNRR

I beneficiari del PNRR sono le Pubbliche Amministrazioni, le imprese e i cittadini, attraverso misure specifiche, dedicate al raggiungimento di più sotto obiettivi da attuare entro il 31 Dicembre 2026.

QUANTI SOLDI HA PRESO L’ITALIA PER IL PNRR

Il PNRR dell’Italia nel 2021 ha avuto, con il via libera definitivo dal Consiglio dell’UE, un totale di 191,5 miliardi. Poi il Piano è stato rimodulato a fine Novembre 2023 e la versione aggiornata ha ora uno stanziamento di 194,4 miliardi di euro, di cui:

  • 122,6 miliardi di euro sono sotto forma di prestiti;

  • 71,8 miliardi di euro sono sotto forma di sovvenzioni.

Quanti fondi del PNRR ha erogato l’UE? Con il pagamento della sesta rata, avvenuto il 23 Dicembre 2024, l’Italia – il primo Stato membro dell’Unione europea a ricevere la valutazione positiva sulla sesta rata – si conferma anche la Nazione che ha ricevuto l’importo maggiore di finanziamento. Cioè, il finanziamento raggiungerà 122 miliardi di euro, corrispondente al 63% della dotazione complessiva del PNRR, pari a 194,4 miliardi di euro.

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TESTO PNRR E GUIDE PER COMPRENDERLO

Tutto quello che bisogna sapere sul PNRR è stato illustrato e spiegato con un linguaggio chiaro e immediato nelle 10 guide “L’Italia riparte-Il Pnrr in sintesi”.

I testi rispondono a domande come “Cos’è il Piano nazionale di ripresa e resilienza?”, “Quali riforme dovrà approvare l’Italia fino al 2026?”,  “Come sta cambiando la Pubblica amministrazione?”, “Quali opportunità ha avviato per famiglie, imprese e Comuni?” ecc.

L’iniziativa è realizzata da Formez Pa, d’intesa con il Ministro per la Pubblica amministrazione e il Dipartimento della Funzione pubblica, per rispondere alle domande più frequenti che si pongono i cittadini. Di seguito rendiamo scaricabili le 10 guide.

Purtroppo però alcune parti di queste guide non sono aggiornate. Le novità valide dal 2024 sul PNRR e gli aggiornamenti, invece, sono spiegati nelle sezioni del sito dedicato al PNRR “Italia domani”, accessibile da questa pagina. Inoltre, mettiamo a disposizione il

  • il testo del PNRR (Pdf 34Kb) elaborato dal Governo Italiano;
  • il dossier (Pdf 5Mb) dei Servizi studi di Camera e Senato;
  • l’approfondimento sul portale della Camera dei Deputati;
  • il dossier (Pdf 1,55Mb) predisposto dall’Ufficio Rapporti con l’Unione europea per un quadro della valutazione dei Piani presentati dagli altri Paesi europei.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Vi consigliamo di leggere la nostra guida sempre aggiornata sui Bonus 2025 e quella sui bonus imprese attivi nel 2024 e nel 2025.

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5 Commenti

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  1. Che vergogna, abbiamo insegnato il latino al mondo e adesso assorbiamo acriticamente gli errori di latino che fanno all’estero. ‘Resilienza’ (dal classico verbo latino ‘resilio, resilui, resultum, resilire’ non ha il significato di ‘resistere’, come per la generale ignoranza linguistica di oggi si crede, ma ha proprio il significato contrario e cioè quello di ‘desistere’; e, se non credete a me, andate a consultare un qualsiasi buon dizionario latino-italiano.

  2. Salve, grazie per l’articolo!
    Purtroppo il link per il file “Il PNRR – La riforma della PA.” è lo stesso di quello per “Il PNRR in sintesi.”
    Saluti!

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