Dal 10 Febbraio 2025 è possibile presentare domanda per la terza edizione del Fondo Nuove Competenze, il serbatoio di risorse che rimborsa le spese sostenute dalle imprese per la formazione dei propri dipendenti.
Il Fondo è stato potenziato con altre risorse previste dalla Legge di Bilancio 2025 e nuovi canali attivati, con lo scopo di aumentare le competenze dei lavoratori per favorire la transizione digitale e green delle imprese.
In questa guida spieghiamo in modo chiaro e dettagliato cos’è, come funziona, cosa rimborsa e come fare domanda per il Fondo Nuove Competenze.
Indice:
COS’È IL FONDO NUOVE COMPETENZE
Il Fondo Nuove Competenze è uno strumento di politica attiva, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo, destinato alle imprese che vogliono migliorare le competenze dei propri lavoratori.
In particolare, grazie al suo impiego, i lavoratori possono seguire percorsi di formazione durante l’orario lavorativo, con le ore di stipendio del personale dedicate alla formazione a carico del fondo, grazie ai contributi dello Stato e del FSE – PON SPAO, gestito da Sviluppo Lavoro Italia S.p.A. (ex ANPAL).
In sostanza, l’azienda non solo non paga la formazione ma riceve anche un rimborso per coprire il costo delle ore di lavoro “perse” perché destinate alla frequenza dei percorsi di sviluppo delle competenze da parte dei propri dipendenti (inclusi i contributi previdenziali e assistenziali).
NOVITÀ 2025
Il Fondo Nuove Competenze è stato rifinanziato con la Legge di Bilancio 2025 anche per il prossimo anno, ma funziona per edizioni. Con il Decreto direttoriale n. 439 del 5 Dicembre 2024 è stato pubblicato il testo del bando della terza edizione 2024 2025, in avvio dal 10 Febbraio 2025 e in scadenza al 10 Aprile 2025. È disciplinato dal Decreto 10 Ottobre 2024. L’edizione è stata denominata “Competenze per l’innovazione” ed finalizzata in particolare, a:
- accompagnare i processi di transizione digitale ed ecologica dei datori di lavoro. Include anche ambiti come competenze digitali, efficienza energetica, economia circolare, sostenibilità e welfare aziendale;
- favorire nuova occupazione, attraverso il riconoscimento di un contributo al costo del lavoro dei soggetti coinvolti in percorsi formativi di accrescimento delle competenze.
Da questa edizione, inoltre, ci sono delle novità:
- la formazione è estesa anche a disoccupati e lavoratori stagionali, con l’obiettivo di includere giovani neoassunti e disoccupati preselezionati;
- arrivano i “voucher formativi per l’innovazione”, utili soprattutto per le piccole imprese.
COME FUNZIONA IL FONDO NUOVE COMPETENZE
Il Fondo Nuove Competenze funziona mediante l’erogazione ai datori di lavoro di contributi variabili, da 2 fino a un massimo di 12 milioni di euro, per il finanziamento di progetti formativi per i lavoratori.
In pratica, grazie ai contributi concessi con il FNC, le imprese che sottoscrivono accordi collettivi per la rimodulazione dell’orario di lavoro possono destinare parte di questo tempo alla formazione, ottenendo un rimborso parziale del costo del lavoro. Il Fondo, cioè, riconosce un contributo al costo del lavoro dei soggetti coinvolti in percorsi formativi di accrescimento delle competenze.
Gli accordi collettivi, ricordiamolo, sono quelli previsti ai sensi dell’articolo 88, comma 1 del Decreto Rilancio e dell’articolo 4 del Decreto Agosto e servono a rispondere alle esigenze dei datori di lavoro a seguito di mutate esigenze organizzative e produttive o per favorire percorsi di ricollocazione dei lavoratori. In particolare, per il terzo sportello della misura gli accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro devono:
- essere stati sottoscritti dal 26 Novembre 2024, cioè dalla data di pubblicazione del Decreto 10 Ottobre 2024;
- specificare il numero dei lavoratori coinvolti nell’intervento;
- indicare il numero di ore dell’orario di lavoro da destinare al progetto formativo. Il limite minimo delle ore per ogni lavoratore è di 40, mentre quello massimo è pari a 200;
- precisare il periodo entro il quale realizzare le attività formative che, unitamente alla relativa rendicontazione, dovranno concludersi entro e non oltre 150 giorni dalla data di comunicazione di approvazione dell’istanza. Il datore di lavoro, inoltre, al momento della presentazione dell’istanza, può optare per lo svolgimento della formazione nei 110 giorni dall’approvazione della domanda e provvedere alla rendicontazione nei 40 giorni dalla conclusione dei percorsi di sviluppo delle competenze;
- presentare il progetto formativo che individui i fabbisogni del datore di lavoro in termini di nuove o maggiori competenze;
- indicare il fabbisogno di adeguamento strutturale delle competenze dei lavoratori conseguente alla sottoscrizione di un accordo di sviluppo per progetti di investimento strategico o nel caso del ricorso al Fondo per il sostegno alla transizione industriale.
A questo punto, Sviluppo Lavoro Italia S.p.A. valuta le richieste sulla base di qualità del progetto formativo, l’aderenza alle finalità del Fondo e il miglioramento delle competenze. Dopo di che, se la domanda è approvata, viene firmata una convenzione tra Sviluppo Lavoro Italia e l’impresa e viene riconosciuto un anticipo fino al 40% dell’importo richiesto, per consentire l’avvio delle attività formative.
L’azienda poi procede con la formazione, rispettando il piano approvato e, una volta concluse le attività, presenta una rendicontazione dettagliata delle spese sostenute, compresi i costi salariali delle ore dedicate alla formazione. Ultimata questa fase e verificata la documentazione e la conformità del progetto INPS, su richiesta di Sviluppo Lavoro Italia, eroga il totale dei pagamenti.
Ricordiamo che al momento, il Fondo Nuove Competenze (FNC) non è attivo e lo sarà solo con l’avvio delle domande, fissato dal 10 Febbraio 2025 e fino al 10 Aprile 2025.
Non appena si avranno altri dettagli, vi aggiorneremo, intanto per non perdere le novità, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram.
COSA RIMBORSA
Il Fondo rimborsa ai datori di lavoro parte del costo orario dei lavoratori che, in coerenza con le intese di rimodulazione dell’orario di lavoro, sono coinvolti in percorsi formativi. Il finanziamento riguarda:
- il 60% della retribuzione;
- il 100% dei contributi previdenziali e assistenziali delle ore destinate alla formazione.
Nello specifico, questa edizione del Fondo prevede interventi pensati per rispondere alle esigenze di diverse realtà con una dotazione di 730 milioni di euro secondo la seguente ripartizione:
- il 25%, ossia 182,5 milioni di euro, destinati ai “sistemi formativi” di gruppi di imprese di grandi datori di lavoro di riferimento, con capofila un “big player” (Direttiva UE 2023/2775). Per questi gruppi, la quota retributiva del finanziamento sale all’80%. Il finanziamento arriva al 100% nel caso disoccupati da oltre 12 mesi assunti successivamente alla data di pubblicazione del decreto ministeriale, e prima dell’avvio della formazione, con contratto di apprendistato di terzo livello (cd. apprendistato di alta formazione e ricerca);
- un altro 25%, ossia 182,5 milioni di euro, destinati alle “filiere formative” organizzate e non organizzate di datori di lavoro di imprese di piccole e medie dimensioni che operano preferibilmente nell’ambito di distretti territoriali, specializzazioni produttive, reti o filiere con vocazione produttiva ed economica;
- il restante 50%, ossia 365 milioni di euro, destinati a singoli datori di lavoro.
Ogni progetto formativo sarà supportato con contributi variabili che vanno da 2 milioni di euro e fino a un massimo di 12 milioni di euro, per garantire un impatto significativo anche su filiere e distretti produttivi spesso meno coinvolti nelle precedenti edizioni.
Nel caso gli accordi sindacali prevedano la partecipazione al progetto formativo di disoccupati preselezionati dall’azienda, assunti per almeno il 70% di loro con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato entro la presentazione del saldo, al datore di lavoro vengono riconosciuti:
- 800 euro per ogni disoccupato assunto, con conguaglio fino al 100% della retribuzione degli altri lavoratori già assunti e in formazione;
- il contributo può subire un decalage a 300 euro per i disoccupati assunti con contratto stagionale di durata non inferiore a 120 giorni nei settori turismo e agricoltura.
Scopriamo insieme a chi si rivolge la misura.
A CHI SI RIVOLGE IL FONDO NUOVE COMPETENZE
Il Fondo Nuove Competenze si rivolge ai datori di lavoro privati, incluse le società a partecipazione pubblica, che abbiano sottoscritto accordi collettivi di rimodulazione dell’orario di lavoro finalizzati a percorsi formativi di accrescimento delle professionalità dei lavoratori in specifici ambiti, da realizzarsi nel corso dell’annualità 2024 2025.
Tali datori di lavoro:
- devono essere in regola sotto il profilo contributivo, fiscale e assistenziale;
- non devono trovarsi in condizione di liquidazione, fallimento, cessazione di attività, concordato preventivo o in procedimenti finalizzati alla dichiarazione di una di tali situazioni;
- in caso di accertamento di un debito in capo all’azienda nei confronti di MLPS, si provvederà alla compensazione delle somme dovute.
Si intendono per società a partecipazione pubblica, le società a controllo pubblico. Ma anche le altre società partecipate direttamente da amministrazioni pubbliche o da società a controllo pubblico. Per le aziende aderenti a Fondi interprofessionali gli accordi dovranno essere stipulati secondo le modalità previste dal proprio Fondo di riferimento.
Il bando precisa anche che, nel caso di lavoratori somministrati, il datore di lavoro è l’Agenzia di somministrazione, che pertanto, dovrà presentare una sola istanza per lo sviluppo delle competenze dei propri lavoratori. I dettagli sui requisiti d’accesso al Fondo li trovate all’articolo 2 del bando della terza edizione 2024 2025.
COME FARE DOMANDA PER ADERIRE AL FONDO
Per aderire al Fondo Nuove Competenze, bisognerà presentare domanda online, seguendo le indicazioni del bando 2024 2025. L’istanza può essere presentata dal legale rappresentante o suo delegato tramite l’accesso con SPID, CIE o CNS alla piattaforma informatica dedicata “My ANPAL”, disponibile in questa pagina.
Le domande di contributo potranno essere presentate a partire dal 10 Febbraio 2025 fino al 10 Aprile 2025. In attesa che siano pubblicate le FAQ e i manuali utili a presentare domanda, in questa pagina è possibile scaricare i documenti necessari per la compilazione dell’istanza. Per non perdere le novità, vi consigliamo di iscrivervi alla nostra newsletter gratuita per ricevere tutti gli aggiornamenti e al canale Telegram.
COME VIENE EROGATO IL CONTRIBUTO
Anche nella terza edizione, una volta ammesso al contributo, l’erogazione al datore di lavoro potrà avvenire in due modi:
- il 40% dell’importo richiesto, a titolo di anticipazione. Funziona previa presentazione di una fideiussione bancaria o polizza fideiussoria assicurativa della durata di 24 mesi e di importo pari all’anticipo. Deve essere irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta e senza eccezioni, a garanzia dell’eventuale richiesta di restituzione della somma stessa. Il restante importo è stato erogato all’esito delle verifiche sulla documentazione allegata all’istanza di saldo;
- oppure in un’unica tranche a saldo, all’esito delle verifiche sulla documentazione allegata all’istanza di saldo. Tale richiesta va presentata entro 150 giorni dalla data di approvazione della domanda.
Per maggiori dettagli sulle modalità di erogazione, vi consigliamo di leggere gli articoli 12, 13 e 14 del bando 2024 2025.
CHI SI OCCUPA DELLA FORMAZIONE
Come previsto, la formazione non può essere erogata direttamente dal datore di lavoro. L’azienda deve coinvolgere dei partner che si occupano della formazione, in particolare possono essere:
- gli enti accreditati a livello nazionale o regionale;
- altri soggetti anche privati, che per statuto o istituzionalmente, sulla base di specifiche disposizioni legislative o regolamentari anche regionali, svolgono attività di formazione. Sono comprese le Università statali e non statali legalmente riconosciute, gli Istituti di istruzione secondaria di secondo grado. Ma anche, i Centri per l’Istruzione per gli Adulti-CPIA, gli Istituti Tecnici Superiori (ITS), i Centri di ricerca accreditati dal Ministero dell’Istruzione. Vale anche per realtà che si presentano in forma organizzata in reti di partenariato territoriali o settoriali.
L’attività di formazione è, di norma, finanziata dai Fondi Paritetici Interprofessionali aderenti l’iniziativa. Ossia, che abbiano manifestato al gestore, l’interesse a partecipare all’attuazione degli interventi del FNC. Il datore di lavoro deve indicare, nell’istanza di ammissione a contributo, il Fondo Paritetico Interprofessionale al quale aderisce.
Per avere maggiori delucidazioni su chi sono i soggetti preposti alla formazione, vi consigliamo di leggere gli articoli 7, 8 e 9 del bando.
TESTO DEL BANDO 2024 2025 DEL FONDO NUOVE COMPETENZE
Mettiamo a vostra disposizione il testo del bando (Pdf 532 Kb) della terza edizione 2024 2025 del Fondo Nuove Competenze. Le domande partiranno, dal 10 Febbraio 2025, come annunciato con questa nota del 5 Dicembre 2024.
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Decreto 10 Ottobre 2024 (Pdf 5,4 Mb) che avvia la terza edizione del bando FNC 2024 2025;
- Decreto direttoriale n. 439 del 5 Dicembre 2024 (Pdf 246 Kb);
- Testo bollinato (Pdf 1,66 Mb) della Legge di Bilancio 2025, da approvare entro il 31 Dicembre 2024.
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
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