Retribuzioni medie in Italia: 16,4 Euro. Le donne guadagnano il 5,6% in meno degli uomini

Retribuzioni medie in Italia pari a 16,4 euro, secondo il report Istat pubblicato a Gennaio 2025 le donne guadagnano il 5,6% in meno degli uomini

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Secondo il report dell’Istat pubblicato il 20 gennaio 2025, la retribuzione oraria media in Italia nel 2022 si attesta a 16,4 euro.

I dati però confermano significative differenze tra i lavoratori in base al genere, alla generazione, al livello di istruzione e al tipo di contratto.

Le donne, infatti, guadagnano in media il 5,6% in meno rispetto agli uomini, con uno scarto retributivo di genere particolarmente marcato tra i laureati (16,6%) e tra i dirigenti, dove arriva a un preoccupante 30,8%.

In questo articolo vi mostriamo nel dettaglio cosa dicono i dati Istat sul gender pay gap nel nostro Paese e qual è la retribuzione media in Italia, differenziata per genere, istruzione ed età.

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IL REPORT ISTAT SULLE RETRIBUZIONI MEDIE IN ITALIA

Il report Istat sulle retribuzioni medie in Italia, pubblicato il 20 gennaio 2025, fornisce un’analisi approfondita dei dati relativi alle retribuzioni orarie e annuali dei lavoratori italiani, evidenziando le disparità esistenti in base a genere, età, tipo di contratto e settore di attività. Il report si concentra principalmente sui dati del 2022 e offre uno spunto per riflettere sulle disuguaglianze ancora presenti nel mercato del lavoro italiano.

QUANTO GUADAGNA MEDIAMENTE UN ITALIANO

Secondo i dati raccolti dall’Istat, nel 2022 la retribuzione oraria media nelle unità economiche con almeno 10 dipendenti è pari a 16,4 euro. Tuttavia, questa cifra non è uguale per tutti i gruppi di lavoratori, ma presenta differenze significative.

Nel dettaglio:

  • le donne guadagnano in media 15,9 euro all’ora, mentre gli uomini 16,8 euro, con un differenziale di 0,9 euro. Questo comporta un gender pay gap (differenziale retributivo di genere) del 5,6%;

  • la disparità uomo-donna aumenta notevolmente tra i laureati (16,6%) e i dirigenti (30,8%), dove le lavoratrici guadagnano significativamente meno rispetto ai lavoratori;

  • la retribuzione media tra i giovani sotto i 30 anni è inferiore del 36,4% rispetto ai lavoratori sopra i 50 anni. Tra gli uomini, il divario è più ampio (38,5%), mentre tra le donne è del 33,3%;

  • i lavoratori con contratto a tempo determinato guadagnano, in media, il 24,6% in meno rispetto ai lavoratori con contratto a tempo indeterminato. Questo gap può essere spiegato dalla maggiore precarietà e dalla minore stabilità lavorativa di chi ha contratti temporanei, che solitamente comportano minori benefici economici e professionali.
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I SETTORI CON LE RETRIBUZIONI PIÚ ALTE E PIÚ BASSE IN ITALIA

Secondo l’Istat, il settore delle attività finanziarie e assicurative è quello con le retribuzioni orarie più alte, con una media di 25,9 euro all’ora. Al contrario, i settori come i servizi di alloggio e ristorazione presentano le retribuzioni orarie più basse, con una media di 10,9 euro.

Il report evidenzia anche un’ampia disparità nei livelli di retribuzione. Il 10% dei lavoratori che guadagna di meno percepisce una retribuzione oraria massima di 8,8 euro, mentre il 10% dei lavoratori che guadagna di più supera i 26,6 euro all’ora. Questo scarto segnala una netta divisione tra le categorie di lavoratori meno retribuiti e quelli più privilegiati, con la fascia più bassa che continua a essere penalizzata da stipendi più bassi e minori opportunità di crescita.

Il report Istat pone in evidenza un panorama caratterizzato da forti disuguaglianze salariali in Italia, con evidenti gap di genere, generazionali e contrattuali. Le differenze salariali tra uomini e donne, tra giovani e meno giovani, e tra lavoratori con contratti stabili e precari sono tra gli aspetti più preoccupanti, poiché contribuiscono a rafforzare le disuguaglianze sociali ed economiche.

A fronte di queste criticità, secondo gli esperti è fondamentale che le politiche del lavoro future intervengano per ridurre queste disparità, promuovendo una maggiore equità salariale, migliorando le condizioni dei lavoratori più vulnerabili, e assicurando un accesso equo alle opportunità professionali, indipendentemente dal genere, dall’età o dal tipo di contratto.

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IL REPORT ISTAT SULLE RETRIBUZIONI MEDIE IN ITALIA

Mettiamo a vostra disposizione il report Istat sulle retribuzioni medie in Italia, scaricabile da questa pagina. L’analisi è stata pubblicata il 20 Gennaio 2025 ma si concentra sulla struttura delle retribuzioni in Italia nel 2022.

ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI

Per approfondire, mettiamo a vostra disposizione la guida aggiornata con tutti i dati sui settori e le professioni con disparità tra uomo e donna aggiornati al 2025.

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