Il Ministero del Lavoro rende noti quali sono i settori e le professioni in cui il tasso di disparità uomo donna supera almeno del 25% la disparità media.
Questi comparti nel 2025 riceveranno gli incentivi per le assunzioni di donne svantaggiate.
In questa guida vi mostriamo quali sono i settori e le professioni in cui il tasso di disparità uomo donna è sopra la media e chi riceverà gli incentivi nel 2025.
Indice:
INCENTIVI 2025 IN BASE AL TASSO DISPARITÀ UOMO DONNA
Con il Decreto interministeriale n. 3217 del 30 Dicembre 2024, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ed il Ministero dell’Economia e delle Finanze hanno indicato, sulla base dei dati ISTAT relativi alla media annua, i settori e le professioni caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno del 25% la disparità media uomo donna. Questo dato viene usato ai fini dell’applicazione degli incentivi all’assunzione per l’anno 2025.
La Legge 28 Giugno 2012, n. 92, cioè la Legge Fornero, ha infatti, previsto l’introduzione di incentivi per le aziende che assumono donne cosiddette ‘svantaggiate’. Tra esse vi sono le donne di qualsiasi età che svolgono professioni o attività lavorative in settori economici caratterizzati da un’accentuata disparità occupazionale di genere e prive di impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi.
I settori, individuati dal Decreto e caratterizzati da un tasso di disparità uomo-donna che supera almeno il 25%, sono principalmente tre: agricoltura, industria e servizi.
Vediamo tutti i dettagli su quali sono i settori interessati secondo quanto stabilito dai Ministeri nel Decreto n. 3217 del 30 Dicembre 2024.
QUALI SONO I SETTORI E I LAVORI CON ALTO TASSO DISPARITÀ UOMO DONNA
Come emerge nel Decreto n. 3217 del 30 Dicembre 2024, nei settori economici caratterizzati da una marcata disparità occupazionale di genere vi rientrano:
- agricoltura;
- industria: costruzioni, industria estrattiva, acqua e gestione rifiuti, industria energetica, industria manifatturiera;
- servizi: trasporto e magazzinaggio, informazione e comunicazione, servizi generali della PA.
Vediamo i dettagli.
TASSO DI DISPARITÀ UOMO DONNA PER ATTIVITÀ ECONOMICA E SESSO
Ecco i dati sugli occupati dipendenti per attività economica e sesso – anno 2023 (ultimo utile) con i valori assoluti in migliaia, le percentuali e il tasso di disparità:
Settore | Maschi | Femmine | % Differenza |
---|---|---|---|
Agricoltura | 341 | 120 | 47,9 |
Industria – Costruzioni | 935 | 93 | 81,9 |
Industria – Estrattiva | 26 | 3 | 82,2 |
Industria – Acqua e gestione rifiuti | 204 | 40 | 67,1 |
Servizi – Trasporto e magazzinaggio | 836 | 233 | 56,4 |
Industria – Ind. energetica | 99 | 38 | 44,7 |
Industria – Ind. manifatturiera | 2.809 | 1.083 | 44,3 |
Servizi – Informazione e comunicazione | 442 | 195 | 38,6 |
Servizi – Servizi generali della PA | 762 | 414 | 29,6 |
Totale | 10.163 | 8.378 | 9,6 |
TASSO DI DISPARITÀ UOMO DONNA PER PROFESSIONE E SESSO
Nella tabella qui sotto possiamo vedere i dati sugli occupati dipendenti per professione e sesso – anno 2023 (valori assoluti in migliaia, percentuali e tasso di disparità) che sono ordinati come una classifica partendo dalla professione per la quale il tasso di disparità è più elevato. Al primo posto ci sono gli ufficiali delle forze armate tra i quali la presenza femminile è pari a zero.
PROFESSIONE (CP2011) | Maschi | Femmine | Tasso di disparità |
62 – Artigiani ed operai metalmeccanici specializzati e installatori e manutentori di attrezzature elettriche ed elettroniche |
866 | 18 | 95.9 |
61 – Artigiani e operai specializzati dell’industria estrattiva, dell’edilizia e della manutenzione degli edifici | 667 | 16 | 95.3 |
74 – Conduttori di veicoli, di macchinari mobili e di sollevamento | 636 | 17 | 94.7 |
92 – Sergenti, sovraintendenti e marescialli delle forze armate | 68 | 3 | 92.6 |
91 – Ufficiali delle forze armate | 33 | 2 | 90.4 |
93 – Truppa delle forze armate | 109 | 7 | 87.9 |
56 – Professioni qualificate nei servizi di sicurezza |
242 | 14 | 71 |
31 – Professioni tecniche in campo scientifico, ingegneristico e della produzione |
893 | 178 | 66.8 |
64 – Agricoltori e operai specializzati dell’agricoltura, delle foreste, della zootecnia, della pesca e della caccia | 120 | 25 | 65.1 |
71 – Conduttori di impianti industriali |
325 | 70 | 64.5 |
27 – Specialisti nelle tecnologie
|
162 | 39 | 61.5 |
84 – Professioni non qualificate nella manifattura, nell’estrazione di minerali e nelle costruzioni | 159 | 38 | 61.5 |
22 – Ingegneri, architetti e professioni assimilate |
204 | 52 | 59.6 |
12 – Imprenditori, amministratori e direttori di grandi aziende | 110 | 28 | 59.4 |
83 – Professioni non qualificate nell’agricoltura, nella manutenzione del verde, nell’allevamento, nella silvicoltura e nella pesca | 264 | 85 | 51.4 |
63 – Artigiani ed operai specializzati della meccanica di precisione, dell’artigianato artistico, della stampa ed assimilati | 101 | 39 | 44.2 |
73 – Operatori di macchinari fissi in agricoltura e nella industria alimentare | 53 | 23 | 38.3 |
72 – Operai semiqualificati di macchinari fissi per la lavorazione in serie e operai addetti al montaggio | 420 | 196 | 36.3 |
13 – Imprenditori e responsabili di piccole aziende | 22 | 11 | 34.4 |
21 – Specialisti in scienze matematiche, informatiche, chimiche, fisiche e naturali |
30 | 18 | 24.8 |
65 – Artigiani e operai specializzati delle lavorazioni alimentari, del legno, del tessile dell’abbigliamento, delle pelli, del cuoio e dell’industria dello spettacolo |
283 | 179 | 22.6 |
81 – Professioni non qualificate nel commercio e nei servizi |
791 | 560 | 17.1 |
Totale | 10.163 | 8.378 | 9.6 |
COME FUNZIONANO GLI INCENTIVI
Per l’erogazione degli incentivi per le aziende che assumono donne cosiddette ‘svantaggiate’ nel 2024 si prende come riferimento il tasso di disparità medio rilevato per l’anno 2023 (e che serve come riferimento per il 2025) che è pari al 9,6%.
La soglia sopra la quale un settore è caratterizzato da un tasso di disparità uomo-donna superiore di almeno il 25% del valore medio è pari al 12%. Le professioni che hanno registrato un tasso di disparità inferiore a tale livello non sono riportate nel Decreto.
QUALI SONO GLI INCENTIVI ASSUNZIONI DONNE SVANTAGGIATE
Gli incentivi per l’assunzione di donne svantaggiate che spetteranno a questi settori e professioni sono quelli previsti all’articolo 4, comma 11 della Legge 28 Giugno 2012, n. 92, erogati nel rispetto del Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione, del 6 Agosto 2008.
Si tratta di un esonero contributivo pari al 100% nel limite massimo di 6.000 euro annui.
Parliamo di incentivi in relazione alle assunzioni di donne di qualsiasi età, prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 6 mesi. Devono essere residenti in regioni ammissibili ai finanziamenti nell’ambito dei fondi strutturali dell’Unione europea (nelle aree di cui all’articolo 2, punto 18), lettera e), del predetto regolamento). Gli incentivi valgono anche in relazione alle assunzioni di donne di qualsiasi età prive di un impiego regolarmente retribuito da almeno 24 mesi, ovunque residenti.
Per conoscere le donne che rientrano di diritto in questa agevolazione è possibile leggere l’approfondimento sulle agevolazioni assunzioni donne.
RIFERIMENTI NORMATIVI
ALTRI APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
A proposito di novità riguardanti il mondo del lavoro, vi consigliamo di consultare la nostra guida sulla Legge di Bilancio 2025.
Per le donne, nel 2025 c’è anche l’incentivo ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero, rifinanziato con 15 milioni dal MIMIT.
Potrebbe interessarvi approfondire anche l’ultimo report sulle retribuzioni medie in Italia di donne e uomini secondo l’Istat e come differiscono.
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