Ieri a Milano, durante la presentazione del nuovo pacchetto di offerte SKY, l’amministratore delegato Mockridge ha annunciato che l’azienda sta portando avanti una serie di progetti che porteranno alla creazione di mille nuovi posti di lavoro. Tra le novità la creazione di un canale interamente dedicato agli immigrati. «Investiamo in Italia e penso che altre aziende lo dovrebbero fare ed essere agevolate a farlo – ha affermato l’ad di Sky Italia – ormai sappiamo che in periodi di recessioni la pay tv è in crescita perché la gente cerca l’intrattenimento di qualità in casa».
Molte novità sul piano delle offerte e un decoder più avanzato tecnologicamente. Gli abbonati potranno accedere ad un pacchetto premium di Sky (Calcio, Cinema o Sport) ed abbinarlo con due pacchetti Mondo a soli 29 euro al mese (che comprendono la visione in Hd). Un’altra offerta punta alla riduzione del decoder ‘My Sky Hd’ (59 euro una tantum, inclusi i costi di installazione, anziché gli attuali 199) rendendolo disponibile come decoder standard per tutte le nuove installazioni. Si tratta insomma di soluzioni anti-crisi che puntano sull’abbattimento dei costi, a favore di tutte le famiglie che hanno scelto e sceglieranno Sky.
Un aiuto, quello di Sky, che si fa sentire anche sul fronte dell’occupazione, dimostrando già l’intenzione di portare avanti un grande piano di sviluppo: sono attualmente già attive circa 200 offerte di lavoro. Le opportunità di inserimento interessano numerose aree aziendali: Vendita, CRM, Customer Service, Direzione Programmi, Service & Delivery, Direzione Broadcasting, Produzione Televisiva, Risorse Umane.
«Non chiediamo alcun tipo di sovvenzione ai contribuenti – ha spiegato ancora Mockridge – non abbiamo bisogno di aiuti da Tremonti. Possiamo crescere anche senza questi sussidi. Il costo per Sky del decoder, della digital key e dell’installazione è di più di 250 euro e noi lo diamo ai clienti a 59 euro». Mockridge ha parlato anche della negata promozione pubblicitaria da parte di Mediaset, precisando: «Avremo una presenza nei giornali, sulla radio e anche su qualche televisione italiana tra cui Rai e La7. Poi ci saranno alcuni canali in cui non saremo presenti – ha puntualizzato l’ad riferendosi agli attriti con Mediaset che nei mesi scorsi si è rifiutata di trasmettere gli spot Sky – Il giudizio però va espresso tra qualche mese: questa non è una buona notizia per Canale 5 perché ci permette di dimostrare che sappiamo raggiungere la clientela senza stare su Canale 5». «Il futuro dell’industria televisiva è negli investimenti nell’alta definizione» ha concluso Mockridg, sottolinenado il desiderio che altre emittenti italiane investissero nell’Hd «mi chiedo perché la tv pubblica non sia già tutta in Hd. In fin dei conti il contribuente italiano paga una tassa per la tv».
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