Startup e PMI innovative: i dati aggiornati per l’Italia

Il report del Ministero dello Sviluppo Economico sulla crescita e i dati economico professionali del settore Start Up e PMI innovative in Italia

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Cresce l’imprenditoria innovativa nel nostro Paese secondo la fotografia che emerge dall’analisi dei dati del terzo trimestre 2021 su Start Up e PMI innovative.

Si tratta del report che il Ministero dello Sviluppo Economico pubblica periodicamente insieme a Unioncamere, InfoCamere, in concomitanza con il Rapporto del Fondo di garanzia redatto in collaborazione con Mediocredito centrale.

Scopriamo insieme quali sono i risultati dell’analisi del Mise e degli Enti preposti e come restituiscono un’immagine particolare dell’attuale scenario del mondo del lavoro in tal settore.

START UP E PMI INNOVATIVE: L’ANALISI DEL MISE

Stando all’analisi fatta dal Mise sui dati raccolti nel report Start Up e PMI innovative (Pdf 174 Kb) nell’attuale mercato del lavoro tutto sta cambiando. Nello specifico, vi è un virata interessante verso l’innovazione, come dimostra l’accelerazione alla digitalizzazione tra gli italiani durante la pandemia. Ciò anche grazie a una serie di provvedimenti previsti dal Governo nella fase di emergenza Covid 19, tra cui vi sono:

  • il testo coordinato del Decreto Legge 18 ottobre 2012, n. 179, che ha previsto in favore di Start Up innovative e incubatori certificati una modalità di attivazione semplificata, gratuita e diretta del Fondo di Garanzia per le Piccole e Medie Imprese (FGPMI). Si tratta di un fondo pubblico che facilita l’accesso al credito delle PMI attraverso la concessione di garanzie sui prestiti bancari;

  • il Decreto “Liquidità”, convertito in Legge 5 giugno 2020 n. 40 che rafforza ulteriormente l’azione di sostegno per l’accesso al credito delle imprese. Tale norma ha introdotto delle deroghe all’ordinario funzionamento del Fondo, innalzando la suddetta copertura dall’80% al 90% e l’importo massimo garantito da 2,5 a 5 milioni di euro.

I NUMERI DI START UP E PMI INNOVATIVE

Dal report emerge che i numeri delle Start Up innovative sono in costante crescita. I dati aggiornati al 1° ottobre 2021 infatti, confermano una crescita della popolazione. Le Start Up iscritte al registro delle imprese sono 14.032, in aumento di 540 unità rispetto al trimestre precedente (+3,3%), costituendo il 3,6% di tutte le società di capitali di recente costituzione. Il capitale sociale sottoscritto complessivamente dalle Start Up risulta in diminuzione rispetto al primo trimestre. Ovvero si attestano -15,9 milioni di euro, attestandosi ora a quota 913,6 milioni di euro. Il capitale medio è pari a 69.951 euro a impresa, in aumento (+9,9%) rispetto al dato del trimestre precedente.

I SETTORI DI COMPETENZA DI START UP E PMI INNOVATIVI

Per quanto riguarda la distribuzione per settori di attività il 75,2% delle Start Up innovative fornisce servizi alle imprese. In particolare, prevalgono le seguenti specializzazioni:

  • produzione di software e consulenza informatica, 37,9%;

  • attività di R&S, 14,2%;

  • attività dei servizi d’informazione, 8,6%.

Invece, il 16,4% opera nel manifatturiero, su tutti:

  • fabbricazione di macchinari, 3,0%;

  • la fabbricazione di computer, prodotti elettronici e ottici, 2,3%;

  • il 3,1% opera nel commercio.

In alcuni settori economici l’incidenza delle Start Up innovative sul totale delle nuove società di capitali appare rilevante. È una Start Up innovativa l’9,8% di tutte le nuove società che operano nel comparto dei servizi alle imprese; per il manifatturiero, la percentuale corrispondente è 6,4%.

In alcuni settori, come definiti dalla classificazione ATECO 2007, la presenza d’imprese innovative è particolarmente elevata. È una Start Up innovativa il:

  • 41,2% delle nuove aziende con codice C 26 (fabbricazione di computer);
  • 37,9% di quelle con codice J 62 (produzione di software);
  • oltre il 71,7% di quelle con codice M 72 (ricerca e sviluppo).

LA COMPOSIZIONE DELLE SOCIETÀ

Analizzando la composizione delle compagini sociali, le Start Up innovative con una prevalenza femminile – ossia, in cui le quote di possesso e le cariche amministrative sono detenute in maggioranza da donne – sono 1.810, il 12,9% del totale. Si tratta di un’incidenza nettamente inferiore rispetto al 20,9% osservato prendendo in esame l’universo delle neo-società di capitali. Le Start Up innovative in cui almeno una donna è presente nella compagine sociale sono 5.989, il 42,7% del totale. Si tratta di una quota anch’essa inferiore, seppur in minor misura, a quella fatta registrare dalle altre nuove società di capitali (45,2%).

Le Start Up innovative a prevalenza giovanile (under 35) sono 2.600, il 18,5% del totale. Si tratta di un dato di quattro punti percentuali superiore rispetto a quello riscontrato tra le nuove aziende non innovative (15,1%). Ancora maggiore è la differenza se si considerano le aziende in cui almeno un giovane è presente nella compagine sociale: queste rappresentano il 41,8% delle Start Up (5.870 in tutto), contro il 32,3% delle altre imprese.

Le Start Up innovative con una compagine sociale a prevalenza straniera sono 501, il 3,6% del totale, una quota tuttavia inferiore a quella osservata tra le altre nuove società di capitali (9,7%). Per contro, le Start Up innovative in cui è presente almeno un cittadino non italiano sono il 14,4% (2.017), proporzione abbastanza più simile a quella riscontrata tra le società di capitali (15,7%).

LA DISTRIBUZIONE DELLE IMPRESE INNOVATIVE NEL TERRITORIO NAZIONALE

Analizzando la distribuzione geografica del fenomeno Start Up e PMI innovative vi sono in:

  • Lombardia: 3.755, pari al 26,8% del totale nazionale;

  • Lazio: 1.633, pari al 26,8% del totale nazionale;

  • Campania: 1.245 pari al 8,9% del totale nazionale;

  • Veneto: 1.112, pari al 7,9% del totale nazionale del totale nazionale;

  • Emilia Romagna: 1.094 pari al 7,8% del totale nazionale 7,8%;

  • Piemonte: 780, pari al 5,6% del totale nazionale;

  • Basilicata: 138, pari all’1% del totale nazionale;

  • Molise: 79, pari allo 0,6% del totale nazionale;

  • Valle d’Aosta: 19 pari a 0,1% del totale nazionale.

Il Trentino-Alto Adige è la Regione con la più elevata incidenza di Start Up innovative in rapporto al totale delle società di capitali con meno di cinque anni e cinque milioni di fatturato annuo: circa il 5,9% è una Start Up innovativa. Seguono in graduatoria il Friuli-Venezia Giulia (5,2%) e la Lombardia (5,1%). Chiudono la classifica la Sicilia, la Campania e la Puglia (tutte con poco più del 2,5%) e la Sardegna con il 2,4%.

LE PROVINCE

Milano è di gran lunga la Provincia in cui è localizzato il numero più elevato di Start Up innovative: alla fine del secondo trimestre 2021 esse erano 2.640, il 18,8% del totale nazionale. Al secondo posto compare Roma, unica altra Provincia oltre quota mille (1.471 Start Up, 10,5% nazionale). Tutte le altre Province maggiori sono molto staccate:

  • Napoli: 625, pari al 4,5% del totale nazionale;

  • Torino: 506 pari al 3,6% del totale nazionale;

  • Bologna: 368, pari al 2,6% del totale nazionale.

La top-10 è completata da Bari, Padova, Brescia, Salerno e Bergamo. In ciascuna delle prime 20 Province in graduatoria sono localizzate più di 160 Start Up. Per contro, le ultime 9 Province della classifica presentano meno di 15 Start Up. Il record negativo spetta a Vibo Valentia e Vercelli, dove sono localizzate solo 5 Start Up innovative.

Se si considera il numero di Start Up innovative in rapporto al numero di nuove società di capitali attive nella Provincia, al primo posto si posiziona Trento (circa l’8,4%); seguono Milano (6,5%), Pordenone (5,7%), Bologna (5,6%). Da notare come nella parte alta della graduatoria si posizionino Ascoli Piceno, al 5° posto (5,6%), e Cuneo, al 6°. Qui, quasi il 5,5% delle società di capitali avviate negli ultimi cinque anni e con meno di 5 milioni di fatturato è una Start Up innovativa. All’estremo opposto, la Provincia con la minore incidenza di Start Up sul totale delle nuove società di capitali è Agrigento (poco meno dello 0,7%).

NUOVI OCCUPATI NELLE START UP E NELLE PMI INNOVATIVE

Sotto il profilo occupazionale va sottolineato che – al momento attuale – non sono disponibili i dati sul numero dei dipendenti nel report Mise, ma solo le statistiche relative ai soci. Al 1° ottobre 2021 i soci delle 14.032 Start Up innovative per cui è disponibile tale dato risultano pari a 67.940, 2.053 in più rispetto al trimestre precedente (+3,1%). È ipotizzabile che i soci siano coinvolti direttamente nell’attività d’impresa. Le Start Up innovative sono contraddistinte da compagini significativamente più ampie rispetto alle altre nuove società di capitali: in media ciascuna Start Up ha 4,9 soci, contro i 2,1 riscontrati tra le altre nuove imprese.

START UP E PMI INNOVATIVE: GLI INDICATORI ECONOMICO FINANZIARI

Analizzando gli indicatori economici e finanziari di Start Up e PMI innovative, occorre premettere che i dati di Bilancio attualmente disponibili, relativi al 2020, coprono il 58,7% delle Start Up iscritte al 1°ottobre 2021: 8.230 su 14.032.
Tra le Start Up innovative così circoscritte, il valore della produzione medio per impresa nell’esercizio 2020 risulta pari a poco meno di 187,2 mila euro, dato in crescita rispetto al trimestre precedente (circa 15 mila euro in più). L’attivo medio è pari a poco più di 416,3 mila euro per Start Up innovativa, in aumento di circa 70 mila euro rispetto alla precedente rilevazione. Considerando, infine, la produzione complessiva, essa ammonta a 1.540.522.327, un dato superiore di 255,1 milioni di euro rispetto a quello registrato al termine del trimestre precedente (1.285.373.945). Il dato sul valore mediano della produzione è pari a 34.192, un valore più basso rispetto alla media (182.183 euro). Si tratta di un’ulteriore conferma del fatto che la maggioranza delle Start Up innovative registrate si trovi ancora in una fase embrionale di sviluppo.

GLI AIUTI DEL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI

Le Start Up innovative risultano inoltre, sostenute significativamente dal Fondo di garanzia per le PMI:

  • dal 2013 al terzo trimestre 2021, il Fondo ha autorizzato 11.788 operazioni di finanziamento per quasi 2 miliardi di euro, a favore di 6.074 Start Up. Alcune però, hanno ricevuto più di un prestito;

  • nello stesso periodo, per le PMI innovative le operazioni sono state 4.539, con valori in aumento rispetto al secondo trimestre. Il Fondo di garanzia ha garantito credito verso 1.263 PMI innovative per un totale di finanziamenti di oltre un miliardo e trecento milioni di euro, con un incremento di circa 100 milioni di euro rispetto al trimestre precedente.

Complessivamente il Fondo ha garantito finora circa 3,4 miliardi di euro in favore di Start Up e PMI innovative.

ALTRI AIUTI E AGGIORNAMENTI

Per conoscere tutte le agevolazioni a favore delle aziende è possibile visitare la nostra pagina dedicata agli aiuti alle imprese. In questo approfondimento si spiega il bonus fino a 1.000 euro per le Start Up previsto dal Governo che può essere richiesto all’Agenzia delle Entrate. Per restare aggiornati è possibile iscriversi gratis alla nostra newsletter e al nostro canale Telegram, per avere le notizie in anteprima.

di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
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