Le assunzioni dei lavoratori stranieri in Italia sono in aumento del 4,7% in un anno (6,7% per gli extra UE), mentre gli stranieri che lavorano sono quasi 2,4 Milioni.
A dirlo è il XIV Rapporto sugli stranieri nel mercato del lavoro in Italia del 2024 promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e coordinato da Sviluppo Lavoro Italia (ex ANPAL).
In questo articolo spieghiamo nel dettaglio i dati del Rapporto da cui emerge un incremento delle assunzioni di lavoratori stranieri immigrati in Italia. Vediamo precisamente quanti sono, che lavori fanno, in quali settori, quanto guadagnano e in quali regioni sono più presenti.
Indice:
QUANTI SONO GLI STRANIERI CHE LAVORANO IN ITALIA
Gli occupati stranieri in Italia sono quasi 2,4 milioni, +4,7% in un anno, e rappresentano oltre il 10% del totale degli occupati. Lo dicono i dati, aggiornati al 2023, del XIV Rapporto sugli stranieri nel mercato del lavoro in Italia, pubblicato il 23 Luglio 2024 dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali in collaborazione con Sviluppo Lavoro Italia (ex ANPAL).
Più precisamente:
- 2.373.579 sono gli occupati stranieri (di cui 1.659.234 extra UE);
- 303.556 le persone in cerca di lavoro (di cui 213.289 extra UE);
- 1.146.014 gli inattivi (di cui 838.806 extra Ue).
QUAL È LA PERCENTUALE DEI LAVORATORI STRANIERI OCCUPATI
Complessivamente gli occupati stranieri sono stati 2.373.550 nel 2023, pari al 10,1% del totale (23.579.947). Di questi sono cittadini UE 714.315 (-3.638, -0,5% rispetto al 2022), mentre sono cittadini non UE 1.659.234 (+2.717, +0,2 rispetto al 2022).
Inoltre, stando ai dati del XIV Rapporto sugli stranieri nel mercato del lavoro in Italia, il 15,6% dei disoccupati e il 9,3% degli inattivi nel mercato del lavoro sono cittadini non italiani.
Per quanto riguarda i NEET (i giovani tra i 15 e i 29 anni che non studiano e non lavorano), in Italia nel 2023 gli stranieri sono risultati essere 1 milione e 400 mila, di cui il 2,9% composto da comunitari e il 12% da non comunitari. Il corrispondente tasso di Neet è risultato pari al 21,1% per gli stranieri UE e al 26,5% per gli stranieri non UE.
AUMENTA LA PRESENZA DEI LAVORATORI IMMIGRATI
Le assunzioni dei cittadini extra UE (oltre 1,9 milioni) sono continuate ad aumentare tra il 2022 e il 2023 (+6,7%). Stando ai dati del nuovo Report, i datori di lavoro che, nel corso del 2023, hanno assunto almeno un lavoratore straniero sono stati 414.409. Essi rappresentano il 35,1% del totale delle aziende che complessivamente, nel periodo, hanno registrato delle attivazioni.
Le assunzioni di cittadini stranieri, secondo il Sistema delle Comunicazioni Obbligatorie, sono state 2.518.047 unità, di cui il 75,9% extracomunitari. In un anno l’aumento è stato del 4,7% (6,7% per gli extra UE).
Questo trend di rialzo delle assunzioni di lavoratori immigrati è stato in crescita anche per i primi 6 mesi del 2024, per poi incappare in una lieve flessione a Luglio 2024, come spieghiamo in questo articolo.
Ossia, secondo i dati Unioncamere e ANPAL, per le assunzioni delle imprese a Luglio 2024, è in lieve calo la domanda di lavoratori immigrati. Maggiori dettagli, li trovate in questa guida.
SETTORI DOVE SI ASSUMONO PIÙ LAVORATORI STRANIERI
I settori dove la presenza di lavoratori stranieri è maggiore, dove cioè sono state effettuate maggiori assunzioni, interessano prevalentemente i servizi.
In particolare:
- servizi personali e collettivi con un’incidenza pari al 30,4%;
- agricoltura con un’incidenza pari al 18%;
- ristorazione e il turismo con un’incidenza pari al 17,4%;
- costruzioni con un’incidenza pari al 16,4%.
Di seguito vediamo dove si rileva la più alta concentrazione di nuove assunzioni (attivazioni) di lavoratori in base ai comparti, a primeggiare è l’agricoltura:
- agricoltura al 40,8%;
- costruzioni al 34,2%;
- industria in senso stretto al 23,1%;
- altre attività nei servizi al 14,6%;
- commercio e riparazioni al 14,2%.
Elevato il numero di attivazioni destinate a cittadini marocchini (198.422 rapporti di lavoro), albanesi (166.757), bangladesi (137.832), pakistani (121.598), ucraini (112.894), indiani (107.461) ed egiziani (104.342).
FIGURE PIÙ RICHIESTE TRA I LAVORATORI IMMIGRATI
Il XIV Rapporto sugli stranieri nel mercato del lavoro in Italia, promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali e Sviluppo Lavoro Italia (ex ANPAL) mostra quali sono le figure più richieste per le assunzioni di lavoratori immigrati.
Il lavoro più richiesto è quello di bracciante agricolo (550.861 assunzioni, di cui 387.999 extra UE). Il 21,9% di tutte le attivazioni degli stranieri ha riguardato questo profilo.
Seguono gli addetti all’assistenza personale (195.651, di cui 134.281 extra UE), nonché i camerieri e professioni assimilate (174.808, di cui 129.188 extra UE).
Questi di seguito ci sono i numeri delle macrocategorie professionali:
- operai specializzati. Tra questi emergono 54.000 richieste per personale straniero come muratori (il 26,2% del totale della figura, superiore al 22,5% della media del macro gruppo), 17.000 elettricisti nelle costruzioni civili (che coprono il 18% dei contratti per la professione), 13.000 meccanici e montatori di macchinari industriali (con un’incidenza sul totale del 21,7%) e 11.000 montatori di carpenteria metallica (con una quota per i lavoratori stranieri del 27,8% del totale);
- professioni tecniche. Tra queste spiccano le professioni sanitarie e infermieristiche, con oltre 15.000 ingressi destinati a personale straniero, che rappresentano ben il 35,8% del totale delle assunzioni programmate;
- professioni qualificate nel commercio e nei servizi. Tra queste ci sono quasi 74.000 contratti con il profilo di camerieri (con un’incidenza del 17,2% sul totale complessivo per la figura), circa 59.000 assunzioni come commessi delle vendite al minuto (con un’incidenza del 14,4%) e 42.000 come cuochi in alberghi e ristoranti (con un’incidenza pari al 17,6%). Presenti anche addetti alla preparazione e distribuzione del cibo (con un’incidenza al 43,8% di lavoratori stranieri e quasi 29.000 assunzioni programmate), per gli addetti all’assistenza personale (incidenza al 41,9% e 15.000 entrate) e per le professioni qualificate nei servizi sanitari e sociali (incidenza del 32,6% e 25.000 entrate);
- impiegati. Tra questi si segnalano, invece, gli addetti agli affari generali, con circa 13.000 contratti proposti, ma con un’incidenza contenuta di stranieri sul totale assunzioni (8,5% rispetto al 10,5% del macro-gruppo);
- conduttori di impianti. Tra questi ci sono 66.000 assunzioni come conduttori di mezzi pesanti e camion (il 27,4% del totale delle richieste, superiore al 24,4% del valore medio del macro-gruppo) e 13.000 addetti a macchine confezionatrici di prodotti industriali (con un’incidenza del 28,8%);
- professioni non qualificate. In questo ambito, il peso dei lavoratori stranieri è massimo ed è cioè pari al 29,4% delle assunzioni complessive. Spiccano in particolare, 128.000 assunzioni tra gli addetti ai servizi di pulizia uffici o esercizi commerciali (corrispondenti al 33,8% del totale programmato), 58.000 addetti all’imballaggio e al magazzino (27,7%) e quasi 14.000 addetti alla pulizia nei servizi di alloggio e navi (25,9%);
- dirigenti e professioni altamente specializzate. Con un peso pari al +40% tra il 2019 e il 2023 e -4% circa tra il 2022 e il 2023.
Nel 2023 infine, il numero dei titolari extra UE di imprese – complessivamente 392.489, pari al 13% del totale – è risultato in aumento di circa 2 .000 unità (+0,5% rispetto al 2022). Gli imprenditori non comunitari sono prevalentemente concentrati nei settori del commercio all’ingrosso e al dettaglio, riparazione di autoveicoli (il 38,6% del totale) e nelle costruzioni (il 23,8%).
QUANTO GUADAGNANO I LAVORATORI STRANIERI IN ITALIA
I lavoratori stranieri in Italia hanno un guadagno variabile in base al tipo di contratto a loro sottoposto:
- per i lavoratori non comunitari dipendenti da aziende a tempo indeterminato la retribuzione media annua nel 2023 è stata pari a 20.073 euro, quella del totale dei lavoratori a tempo indeterminato è stata pari a 28.519 euro;
- per i lavoratori extracomunitari dipendenti a tempo determinato la retribuzione media annua nel 2023 è stata pari a 9.848 euro, inferiore del 7,1% rispetto a quella del totale del totale dei lavoratori a tempo determinato che è stata pari a 10.599 euro;
- nel settore agricolo, la retribuzione media annua nel 2023 dei lavoratori non comunitari è superiore del +4,5% a quella della generalità dei lavoratori (9.388 euro a fronte di 8.983 euro) e ciò può essere dovuto ad una lieve differenza del numero di giornate lavorate nell’anno.
Il focus non analizza invece, i dati dei guadagni dei lavoratori immigrati autonomi, artigiani, commercianti o parasubordinati.
NUMERO CESSAZIONI PER LAVORATORI IMMIGRATI IN ITALIA
Rispetto ai 12 mesi precedenti, il numero dei rapporti di lavoro cessati (2.346.559) è aumentato del 2,8% (+4,3% per gli extracomunitari) nel 2023.
I settori a più forte concentrazione di cessazioni che hanno coinvolto i lavoratori stranieri sono soprattutto le altre attività nei servizi e l’agricoltura. Tali settori hanno raccolto rispettivamente il 68% e il 12% dei rapporti di lavoro giunti a termine o interrotti anzitempo.
Per quanto riguarda le politiche attive del lavoro, il rapporto dedica un focus al progetto PUOI (Protezione Unita a Obiettivo Integrazione). Nell’ambito dei percorsi finalizzati all’inserimento socio-lavorativo di migranti vulnerabili, sono stati avviati dal 2018 al 2023 3.120 tirocini, di cui 2.046 (il 66%) giunti a conclusione.
QUANTI INFORTUNI PER I LAVORATORI STRANIERI IN ITALIA
Tra gennaio e dicembre 2023 gli infortuni occorsi ai lavoratori stranieri sono stati 118.096, il 20,8% del totale. In particolare:
- 96.558 casi hanno riguardato gli extracomunitari;
- 21.538 casi hanno riguardato i cittadini UE.
Sono stati denunciati 209 decessi sul lavoro di lavoratori stranieri (19,2% del totale) con un aumento del 13,0% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
CHI SONO I LAVORATORI STRANIERI PRESENTI IN ITALIA
Al 1° Gennaio 2024, risultano regolarmente residenti in Italia 5,3 milioni di stranieri. Rispetto all’anno precedente la popolazione straniera è aumentata di 166.000 unità (+3,2%).
Poco più di uno straniero su cinque residente in Italia è di nazionalità romena (1 milione, cioè il 21% del totale degli stranieri). Poi a seguire, per numerosità, c’è la comunità albanese (416.000 persone) e quella marocchina (415.000 persone). Maggiori dettagli, li trovate nella tabella sottostante, del XIV Rapporto sugli stranieri nel mercato del lavoro in Italia.
Il rapporto mette in luce anche altri fenomeni sociali che rivelano come sia ancora problematica l’integrazione degli stranieri:
- la dispersione scolastica è risultata essere pari al 18,9% per gli stranieri Ue e al 29,5% per gli extracomunitari (quella degli italiani è del 9%);
- la povertà assoluta colpisce il 33,2% delle famiglie composte da stranieri (il 6,3% di quelle italiane).
REGIONI CON UN MAGGIOR NUMERO DI LAVORATORI STRANIERI
L’analisi per Regione del numero di lavoratori stranieri mostra un’elevata variabilità territoriale. Ad esempio, la Liguria e l’Umbria presentano incidenze superiori alla media nazionale con rispettivamente il 44,5% e il 42,0%. Questo suggerisce una maggiore propensione dei datori di lavoro in queste regioni a coinvolgere lavoratori stranieri nelle loro attività.
Al contrario, Regioni come la Sardegna e la Sicilia mostrano assunzioni di lavoratori immigrati significativamente inferiori alla media, con rispettivamente il 20,3% e il 23,4%.
È interessante notare, inoltre, che alcune Regioni del Nord, come il Trentino Alto Adige e la Valle d’Aosta, registrano incidenze molto elevate rispetto alla media nazionale, con il 52,7% e il 47,0% rispettivamente.
Ulteriori differenze si manifestano in modo evidente osservando l’incidenza percentuale nei diversi settori economici.
Ossia:
- nell’agricoltura, la Liguria e il Trentino Alto Adige presentano le incidenze più elevate, rispettivamente 74,1% e 74,4%;
- nell’industria in senso stretto, l’Emilia Romagna si distingue con un’incidenza significativamente elevata del 47,4%;
- nel settore delle costruzioni, l’Umbria e la Liguria presentano incidenze sopra la media nazionale, rispettivamente del 61,5% e 62,2%;
- nel commercio, l’Emilia Romagna e la Lombardia spiccano con percentuali più elevate, rispettivamente del 33,1% e 30,7%.
FONTI E XIV RAPPORTO DA SCARICARE
Per avere ulteriori dettagli, potete leggere la versione integrale (Pdf 7 Mb) del XIV Rapporto sugli stranieri nel mercato del lavoro in Italia promosso dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
Il testo è frutto della collaborazione tra Direzione Generale dell’Immigrazione e delle Politiche di Integrazione del Dipartimento per le politiche sociali, del terzo settore e migratorie, Direzione Generale delle Politiche attive del lavoro, Direzione Generale dell’Innovazione tecnologica, delle Risorse strumentali e della Comunicazione, ISTAT, INPS, INAIL Unioncamere, OCSE con il coordinamento esecutivo di Sviluppo Lavoro Italia.
Per completezza informativa rendiamo disponibile la sintesi del quattordicesimo rapporto annuale “Gli stranieri nel mercato del lavoro in Italia”.
In questa pagina trovate il Comunicato stampa di Sviluppo Lavoro Italia sul report, pubblicato il 23 Luglio 2024.
ALTRE APPROFONDIMENTI E AGGIORNAMENTI
Per approfondire i dettagli sulle regole per i lavoratori stranieri, vi consigliamo la nostra guida sulla Carta blu UE, nonché quella sul Decreto flussi stranieri 2024, con tutte le novità introdotte.
Leggete anche la guida sull’ingresso in Italia di lavoratori stranieri altamente qualificati.
Infine in questa sezione trovate tutte le altre interessanti novità sugli aiuti per le persone, mentre in questa pagina trovate gli aiuti per le imprese.
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