Il Ministero dell’istruzione ha incontrato i sindacati della Scuola per l’informativa sugli organici dei docenti per l’a.s. 2025 2026, che vedranno tagli per ben 5660 posti.
La riduzione del personale docente è stata prevista in attuazione delle nuove disposizioni della Legge di Bilancio 2025.
Vediamo nel dettaglio tutte le novità sull’organico dei docenti emerse durante l’incontro e qual è stata la reazione dei sindacati.
IL MINISTERO PREVEDE TAGLI AGLI ORGANICI DOCENTI 2025 2026
Il 18 marzo 2025 si è svolta l’informativa del Ministero dell’istruzione e del merito (MIM) alle organizzazioni sindacali di settore sulla dotazione organica del personale docente per l’anno scolastico 2025/26.
Il Ministero ha confermato il taglio di 5660 posti per i docenti, in esecuzione della Legge di Bilancio 2025.
Lo riportano i sindacati Flc Cgil e Uil Scuola Rua.
La Manovra prevede, infatti, una riduzione di 7834 posti per l’organico del personale che lavora nelle scuole, di cui 5660 posti nel personale docente, come vi abbiamo anticipato in questo articolo. Altri 2174 posti saranno invece tagliati nelle dotazioni organiche del personale ATA, come comunicato dal Ministero nell’informativa dell’11 marzo ai sindacati sugli organici ATA.
Secondo i dati diffusi dal Ministero, il taglio avviene in un contesto in cui 6225 classi hanno già un numero di alunni superiore ai limiti di legge, mentre nella sola scuola secondaria di secondo grado ci sono 5909 classi con almeno 28 alunni. Una decisione che i sindacati definiscono ingiustificata e dannosa per il sistema scolastico.
IL PROBLEMA DEI PENSIONAMENTI
A peggiorare la situazione, si sottolinea da parte sindacale, contribuisce il numero crescente di pensionamenti, che non trova adeguata compensazione con nuove assunzioni.
Al 1° settembre 2025, andranno in pensione 27.926 docenti, rispetto ai 21.394 dell’anno precedente, e 10.293 insegnanti lasceranno il servizio senza essere sostituiti, aggravando la carenza di personale.
L’organico dell’autonomia, comprensivo di posti comuni e di potenziamento, si ridurrà a 664.774 posti (contro i 670.441 dello scorso anno), con 614.572 posti comuni e 50.202 di potenziamento.
L’INCREMENTO DEI POSTI NEL SOSTEGNO NON BASTA A COMPENSARE I TAGLI
L’aumento di 1866 posti di sostegno per l’anno scolastico 2025/26 previsto dalla Manovra (in questa pagina trovate tutti i dettagli) non è considerato sufficiente a bilanciare il taglio di 5660 posti comuni per gli organici dei docenti 2025/2026.
Inoltre, la mancata trasformazione dell’organico di fatto in organico di diritto mantiene migliaia di insegnanti di sostegno in una condizione di precariato, impedendo la continuità didattica per gli alunni con disabilità. A questo proposito, la Uil Scuola Rua chiede infatti al Ministero un piano di stabilizzazione per il personale specializzato sul sostegno, al fine di garantire agli studenti un percorso educativo stabile e adeguato.
PREVISTI TAGLI ANCHE PER I DOCENTI DI EDUCAZIONE MOTORIA ALLA PRIMARIA
Anche il numero di posti per l’insegnamento dell’educazione motoria nella scuola primaria è in diminuzione rispetto all’anno scorso. Ciò conferma una tendenza alla riduzione degli organici che, secondo la UIL, si tradurrà in meno risorse per il potenziamento dell’offerta formativa e in un minor numero di classi autorizzate.
LA REAZIONE DEI SINDACATI
La Flc Cgil e la Uil Scuola Rua ribadiscono che l’Italia ha bisogno di più scuola e più insegnanti, non di meno. Servono più asili nido, più scuole dell’infanzia, più tempo pieno e prolungato, più ore di insegnamento e laboratori, con un’offerta formativa diffusa e capillare, per evitare la creazione di mega istituti con migliaia di studenti ammassati in classi sovraffollate.
Per questo, i sindacati chiedono al Governo di fermare qualsiasi progetto di taglio degli organici e delle scuole e di avviare un vero piano di investimenti nel settore della conoscenza.
Il confronto tra il Ministero e i sindacati sugli organici docenti 2025 2026 proseguirà nelle prossime settimane. Noi vi aggiorneremo su questo.
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