CCNL servizi ambientali 2022 2024: testo e spiegazione

La guida completa sul CCNL dei servizi ambientali pubblici e privati 2022-2024. Disponibile anche il testo da scaricare in pdf

agricoltura, ambiente

Rinnovato il CCNL servizi ambientali per il triennio 2022 2024, con una serie di novità.

Il nuovo Contratto Collettivo, che mette insieme i vecchi CCNL pubblico e privato, prevede un aumento economico di 121 euro per l’operaio comune, ma non solo.

In questa guida mettiamo a disposizione il testo del nuovo CCNL servizi ambientali per il triennio 2022 2024 e forniamo la spiegazione del suo contenuto con particolare attenzione alle novità introdotte.

CCNL SERVIZI AMBIENTALI 2022 2024

Ecco il testo integrale del nuovo CCNL servizi ambientali 2022 2024.

Il CCNL Servizi Ambientali è la forma contrattuale che disciplina il rapporto di lavoro dei dipendenti delle aziende che si occupano della gestione integrata del ciclo dei rifiuti e delle attività di supporto e collaterali. Questo nuovo accordo, tra l’altro, contempla non solo il rinnovo del contratto, ma anche l’unificazione per la prima volta della storia dei contratti del pubblico e del privato. In particolare, i sindacati che hanno siglato l’intesa sono:

  • Fp Cgil;
  • Fit Cisl;
  • Uiltrasporti;
  • Fiadel.

Le associazioni datoriali che hanno firmato il nuovo CCNL sono:

  • Utilitalia;
  • Confindustria Cisambiente;
  • Assoambiente.

Insieme a loro, anche insieme alle tre centrali cooperative:

  • Agci;
  • Confcooperative;
  • Legacoop.

Questo contratto mette quindi insieme la parte pubblica e quella privata, interessando circa 100.000 addetti del settore. Vediamo quali sono le sue novità.

LE NOVITÁ DEL CCNL SERVIZI AMBIENTALI 2022 2024

Come già accennato, la prima importante novità è che il nuovo CCNL servizi ambientali 2022 2024 prevede l’unificazione dei contratti del pubblico e del privato. Tali due ambiti erano divisi fino al 2021. Tra le principali novità, vi sono quelle:

  • economiche;
  • normative.

1) NOVITÀ ECONOMICHE

Le principali novità del nuovo CCNL servizi ambientali 2022 2024 sono quelle relative al trattamento economico complessivo (TEC) a regime per il triennio 2022 2024 costituito da:

  • incremento delle retribuzioni base parametrali e degli elementi variabili;
  • nuovi trattamenti economici in materia di Welfare;
  • elemento retributivo aggiuntivo di produttività (ERAP).

L’incremento economico complessivo sul parametro medio 130,07 (livello 3A operaio comune) è stabilito in misura pari a 121 euro. Invece, l’incremento delle retribuzioni base parametrali (TEM) sono a regime di 80 euro riferiti al parametro medio 130,07 (livello 3A operaio comune), con tali decorrenze:

  • 30 euro dal 1° luglio 2022;
  • 25 euro dal 1° luglio 2023;
  • 25 euro dal 1° luglio 2024.

Inoltre, entro il primo semestre 2023, alla definizione della revisione del sistema di classificazione del personale, un aumento successivo alla sottoscrizione dell’accordo andrà ad incrementare di ulteriori 6 euro il trattamento della retribuzione tabellare.

Il testo prevede anche nuove quote aggiuntive utili al trattamento complessivo (TEC):

  • 180 euro (15 euro al mese) per gli anni 2023 e 2024 in aggiunta al premio di risultato aziendale e a quanto previsto dall’elemento perequativo (150 euro annui da corrispondere in assenza del premio di produttività). Successivamente, da ricondurre in paga base nel caso di scostamento al rialzo dello 0,5% rispetto al valore inflattivo – depurato concordato nel CCNL di 3,4% come valore aggregato del valore inflattivo depurato per gli anni 2022 2024, come da previsioni definite dall’ ISTAT;

  • 5 euro in Fasda per lo sviluppo delle prestazioni integrative con particolare attenzione agli stati di non autosufficienza consolidata;

  • 12 euro in Previambiente, cui 7 euro in quota capitale e 5 euro da corrispondere a tutela dei lavoratori in caso di inabilità che comporti la cessazione dell’attività lavorativa e in caso di morte, per qualsiasi motivo, ai familiari dell’iscritto.

Previsti anche 130 euro a copertura del periodo 1° gennaio – 30 giugno 2022, con una tantum le cui modalità potranno essere definite in sede aziendale anche alla luce del Decreto Energia. Ovvero possono essere erogabili come buoni benzina o altri titoli per acquisto carburante.

2) NOVITÀ NORMATIVE

Per quanto concerne le novità normative del CCNL servizi e ambiente 2022 che unifica pubblico e privato, ecco le principali:

  • il quadro delle relazioni sindacali viene ulteriormente rafforzato. Viene confermata la centralità e la piena titolarità delle segreterie territorialmente competenti stipulanti il CCNL in un ruolo attivo al tavolo delle trattative congiuntamente alle RSU. Per queste ultime, la rielezione nelle modalità e nei termini saranno oggetto di futura intesa tra i rispettivi Segretari Generali. Inoltre, vi è un deciso ampliamento delle materie oggetto di contrattazione aziendale e d’intesa tra le parti;

  • definito il capitolo dei provvedimenti disciplinari con l’introduzione di un sistema a 3 fasi di gradualità sulle sospensioni, che di fatto ridimensiona gli effetti negativi del “jobs act”. Inoltre, fa venire meno il criterio discrezionale dell’impresa e della non adeguatezza della pena sulle sospensioni disciplinari. Tutti i dettagli, dall’articolo 66 a quello 68 del CCNL;

  • confermato il pagamento delle festività pre lavorate e della Pasqua che erano stato motivo di aspro confronto, comunque indispensabile per completare il percorso di unificazione contrattuale;

  • estensione delle tutele del Fondo Fasda anche ai lavoratori con contratto a tempo determinato di almeno 12 mesi purché continuativi anche su anni diversi. Rafforzamento degli articoli del mercato del lavoro laddove, ad esempio, si unifica al 20% la quota aggregata di lavoratori somministrati e a tempo determinato potenzialmente presenti in azienda;

  • parificazione dei due CCNL nel sistema di calcolo percentuale (4,7% assenza media annua per malattia) ai fini del trattamento della malattia di breve durata;

  • versamento volontario delle quote di anzianità maturanda, maggiorata del 10% a carico dell’azienda, presso il Fondo Previambiente;

  • adesione di Assoambiente alla Fondazione salute e sicurezza Rubes Triva;

  • promozione e sviluppo della previdenza complementare, in particolare verso i nuovi assunti, per garantire l’incremento della posizione contributiva individuale.

Nella terza fase del rinnovo del CCNL i sindacati hanno fatto sapere che avranno intenzione di sviluppare i testi contrattuali per il perfezionamento della:

  • classificazione del personale;
  • modalità dei tempi di vestizione;
  • normativa in tema di avvicendamento del personale nei cambi di appalto;
  • specifica sul trattamento dei lavoratori degli impianti;
  • perimetrazione contrattuale.

L’EFFICACIA TEMPORALE

Il nuovo CCNL Servizi Ambientali avrà decorrenza dal 1° gennaio 2022 fino al 31 dicembre 2024. In attesa di ricevere la risposta dei lavoratori, su questa ipotesi di CCNL, i sindacati scioglieranno la riserva entro il prossimo 10 giugno.

LAVORATORI INTERESSATI DAL CCNL SERVIZI AMBIENTALI

Il CCNL Servizi Ambientali 2022 2024 riguarda circa 100.000 lavoratori e lavoratrici di aziende private o del settore pubblico. Le imprese operanti nel settore, ovvero quelle che gestiscono servizi ambientali, operano nei seguenti ambiti:

  • nettezza urbana: spazzamento, raccolta anche differenziata, trasporto dei rifiuti solidi e liquidi di qualsiasi categoria, espurgo pozzi neri, lavaggio cassonetti;

  • impianti per il trattamento, lo smaltimento, il recupero dei rifiuti solidi e liquidi di qualsiasi categoria con o senza recupero energetico;

  • servizi di supporto a quelli ambientali, quali quelli di officina – manutenzione e quelli dei settori tecnico-amministrativi;

  • derattizzazione, disinfestazione, disinfezione, demuscazione, diserbo chimico;

  • cura e manutenzione verde pubblico;

  • pubbliche affissioni, de-affissioni e cancellazione scritte;

  • impianti di produzione di calore ed energia elettrica, per la potabilizzazione, desalinizzazione e depurazione delle acque con o senza recupero energetico;

  • manutenzione ed espurgo pozzetti stradali;

  • servizi funerari e cimiteriali, illuminazione pubblica;

  • impianti sportivi o piscine.

LA DISCIPLINA DEL RAPPORTO DI LAVORO

Il CCNL Servizi Ambientali 2022 2024 disciplina i rapporti di lavoro nelle imprese pubbliche e private del settore. Vediamo nel dettaglio i punti chiariti nell’intesa.

1) MANSIONI E QUALIFICHE

Il personale dipendente del CCNL Servizi Ambientali 2022 2024 va inquadrato in un sistema di classificazione per Aree operativo-funzionali. Sono previsti 9 livelli di inquadramento professionale, compresi i Quadri. Le aree operative-funzionali previste sono:

  • spazzamento, raccolta, tutela e decoro del territorio;
  • conduzione;
  • impianti e laboratori;
  • officine e servizi generali;
  • tecnica e amministrativa.

Ogni lavoratore deve essere adibito alle mansioni per cui viene assunto o a quelle corrispondenti all’inquadramento superiore che abbia successivamente acquisito. Deve avvenire poi, il contestuale aumento di Livello di inquadramento professionale.

2) TIPI DI CONTRATTI

Il CCNL servizi ambientali 2022 2024 prevede oltre al tempo indeterminato, diverse tipologie di contratti di lavoro, quali:

  • a tempo parziale;
  • somministrazione;
  • a tempo determinato, per un termine di durata superiore a 12 mesi e sino a 24 mesi complessivi.

In tutte le tipologie contrattuali è contenuta puntuale indicazione della durata della prestazione lavorativa e della collocazione temporale dell’orario con riferimento al giorno, alla settimana, al mese e all’anno. Inoltre, si può procedere alle assunzioni di personale a tempo parziale in misura superiore mediamente nell’anno al 20% del personale a tempo pieno ed indeterminato in forza al 31 dicembre dell’anno precedente. Ciò, previa contrattazione con i soggetti sindacali competenti. Tutti i dettagli sulle specifiche di ogni tipo di contratto, sono stabilite dalle indicazioni contenute negli articoli 10-13 del CCNL Servizi Ambientali 2022 2024.

3) STIPENDI

Per quanto concerne gli stipendi, oltre agli aumenti, il contratto specifica quali sono i livelli e gli stipendi lordi previsti. Ovvero, lo stipendio è pari a:

  • 1.314,78 euro per il livello 1B;
  • 1.460,84 euro per il livello 1A;
  • 1.623,17 euro per il livello 2B;
  • 1.804,31 euro per il livello 2A;
  • 1.811,45 euro per il livello 3B;
  • 1.900,15 euro per il livello 3A;
  • 1.962,76 euro per il livello 4B;
  • 2.024,33 euro per il livello 4A;
  • 2.116,16 euro per il livello 5B;
  • 2.210,08 euro per il livello 5A;
  • 2.324,94 euro per il livello 6B;
  • 2.437,25 euro per il livello 6A;
  • 2.561,69 euro per il livello 7B;
  • 2.963,92 euro per il livello 7A;
  • 1.989,92 euro per il livello 8;
  • 3.359,99 euro per il “quadro”.

4) PREMIO DI RISULTATO

Nelle linee guida – non obbligatorie – del CCNL Servizi ambientali, l’intesa prevede l’attivazione del Premio di risultato per le aziende che ne sono prive e che intendano volontariamente adottarlo. A tal fine, le linee guida forniscono uno schema condiviso di Accordo tipo che può essere adottato o riadattato, secondo le specifiche esigenze aziendali, dalle imprese interessate a costruire sistemi di salario variabile per obiettivi. Le ipotesi di calcolo per questo premio, sono spiegate in questo allegato all’articolo 2 del CCNL e il relativo schema di accordo.

5) SCATTI DI ANZIANITÀ

A decorrere dal 1° luglio 2023, per ogni consecutivo triennio di anzianità di servizio il lavoratore assunto a tempo indeterminato matura dal 1° luglio di ogni triennio un aumento periodico. L’aumento segue diverse misure, secondo ciascun livello di appartenenza, indipendentemente dalla posizione parametrale, da un minimo di 15,24 euro, fino a un massimo di 39,17 euro. Per i lavoratori già in forza nel settore alla data della firma dell’accordo di rinnovo sono mantenuti gli importi stabiliti ai sensi dell’articolo 28 del CCNL del 2016. Gli importi massimi maturabili per aumenti periodici di anzianità variano invece dai 191,1 euro del 1° livello, fino ai 391,70 euro del livello Q. Per tutti i dettagli, si consiglia di leggere questa tabella.

6) ORARIO

La durata dell’orario normale di lavoro è fissata in 38 ore settimanali, distribuite, di norma, su 5 o 6 giorni la settimana. L’orario potrà inoltre essere realizzato anche come media settimanale. La durata massima dell’orario di lavoro che può essere richiesta e deve essere prestata è di 48 ore settimanali e di 9 ore giornaliere, salvo diversa intesa in sede aziendale.

Tenendo conto delle esigenze di continuità del servizio pubblico essenziale gestito, per il calcolo della durata media settimanale dell’orario di lavoro, comprese le ore di lavoro straordinario, si fa riferimento ad un periodo di 6 mesi consecutivi, elevabili fino a 12 previa contrattazione aziendale. L’articolazione settimanale e giornaliera dell’orario di lavoro e le relative modifiche sono stabilite dall’azienda con apposito ordine di servizio, previo esame congiunto con i soggetti sindacali competenti.

Le operazioni accessorie quali indossare o togliere gli indumenti di lavoro, doccia, ecc. all’inizio ed al termine del turno di lavoro vanno effettuate oltre la durata dell’orario di lavoro. Ciò, fatte salve particolari situazioni derivanti dalle esigenze legate alle realtà logistiche ed organizzative aziendali e per l’utilizzo di specifici DPI.

Nei confronti del personale che, per ragioni tecniche connesse alla gestione del servizio, è tenuto a prestare lavoro in uno o più Comuni, il tempo impiegato a raggiungere dal posto di lavoro le diverse sedi in cui esplica la propria attività e il tempo impiegato per il rientro al posto di lavoro sono computati nell’orario di lavoro effettivo.

Per posto di lavoro deve intendersi quello indicato dall’azienda nella lettera di assunzione o per nuova assegnazione. Il CCNL prevede anche una specifica regolamentazione per gli impianti a ciclo continuo:

  • l’azienda potrà adottare turnazioni settimanali anche multi periodali, con turni giornalieri di 8 ore e settimane lavorative, anche alternate, di 32 ore e 40 ore;

  • i lavoratori addetti agli impianti o ai reparti in turni continui ed avvicendati di 8 ore hanno diritto, per ogni periodo giornaliero, ad una pausa di 20 minuti, con decorrenza della retribuzione globale, comunque assicurando il regolare funzionamento degli impianti stessi. Ai lavoratori che effettuano la propria prestazione soltanto in turni notturni è riconosciuta, per ogni periodo giornaliero, una pausa di 20 minuti, con decorrenza della retribuzione globale;

  • la sostituzione del personale addetto assente per cause non imputabili all’organizzazione del lavoro deve avvenire entro un massimo di 4 ore dalla fine del turno.

7) LAVORO STRAORDINARIO E NOTTURNO

Le prestazioni di lavoro straordinario sono compensate con la retribuzione individuale oraria maggiorata delle seguenti percentuali:

  • diurno feriale: 13% sulle prime 75 ore annue, 20% sulle ulteriori 75 ore annue, 33% sulle ore annue eccedenti;
  • notturno feriale: 50%;
  • diurno festivo: 65%;
  • notturno festivo: 75%.

Si considera lavoro notturno, ai soli fini retributivi, quello autorizzato e compiuto tra le ore 22.00 e le ore 6.00. Il lavoro notturno deve essere equamente ripartito fra i lavoratori interessati con turnazione avvicendate (notturne e diurne) che evitino allo stesso lavoratore l’impiego del lavoro notturno in modo continuativo. Per i lavoratori che eseguono lavoro in tre turni avvicendati di otto ore, si considera lavoro notturno, ai soli fini retributivi, quello delimitato dal terzo (22.00 alle 6.00).

A partire dall’accertamento dello stato di gravidanza e fino al compimento di un anno di età del bambino, è vietato adibire le donne al lavoro dalle 22.00 alle 6.00. Non sono obbligati a prestare lavoro notturno chi ha figli di età minore o uguale a 5 anni, genitori affidatari unici di figli under 12 anni e genitori di disabili. Stesso diritto vale anche per chi ha adottato o ha in affido un bambino nei primi 3 anni dal suo ingresso in famiglia e fino ai 12 anni.

8) FERIE, PERMESSI E CONGEDO MATRIMONIALE

I lavoratori dipendenti assunti con CCNL Servizi Ambientali hanno diritto ad un periodo di ferie all’anno di 26 giorni lavorativi. Per i dipendenti che prestano lavoro per 5 giorni a settimana, il periodo di ferie all’anno si riduce a 22 giorni lavorativi. Durante il periodo di ferie, il lavoratore ha diritto a percepire la normale retribuzione globale. Poi, si può usufruire del periodo di ferie spettante sulla base di una programmazione predisposta dall’azienda e in base ad esigenze lavorative e dei lavoratori stessi.

Nel caso di inizio o cessazione del rapporto di lavoro in corso d’anno, il lavoratore ha diritto ad usufruire di un periodo di ferie in proporzione ai mesi di servizio prestati. I lavoratori con CCNL Servizi ambientali possono usufruire di brevi permessi retribuiti e non retribuiti. Si può usufruire di un permesso retribuito di tre giorni per motivi familiari, per lutto, ma anche di un permesso retribuito di 15 giorni consecutivi per matrimonio e in misura differente per motivi di studio. Infatti, possono essere concessi i seguenti periodi di permessi retribuiti:

  • 3 giorni per esami di licenza elementare;
  • 6 giorni per esami di licenza media inferiore;
  • 12 giorni per esami di licenza media superiore;
  • 2 giorni per ogni esame universitario da sostenere e si possono richiedere fino ad un massimo di tre volte per lo stesso esame.

Sono permessi retribuiti anche quelli che si usano per partecipare ad eventi di formazione continua aziendale, che vengono considerati all’interno dell’orario di lavoro.

Poi, spettano:

  • permessi retribuiti per donazione di midollo osseo e validi per tutto il periodo necessario per effettuare analisi e accertamenti volti a verificare l’idoneità alla donazione;
  • 2 ore di permesso giornaliero retribuito fino al compimento del terzo anno di vita del proprio figlio se con handicap in situazione di gravità;
  • permessi retribuiti entro un determinato monte ore per componenti di RSU.

Infine, al lavoratore che contrae matrimonio, viene concesso un permesso retribuito pari a 15 giorni di calendario da usufruire entro 30 giorni dalla data del matrimonio. Tale periodo è riconosciuto anche al lavoratore assunto a termine con contratto di lavoro di durata almeno pari a 90 giorni calendariali.

9) MALATTIA E INFORTUNIO

Nel caso di malattia o infortunio non sul lavoro, il lavoratore con CCNL servizi ambientali 2022 2024 ha innanzitutto il dovere di avvisare subito il datore di lavoro della sua assenza per permettere allo stesso di organizzare al meglio l’attività lavorativa.

Il testo specifica che dopo aver comunicato al datore di lavoro la sua assenza dal lavoro deve recarsi dal proprio medico curante per il rilascio del certificato medico da inviare poi in via telematica a INPS. Va poi inviato il relativo numero di protocollo che deve essere comunicato al datore di lavoro.

Durante il periodo di malattia il lavoratore deve essere reperibile presso l’indirizzo fornito al momento del rilascio del certificato medico nelle fasce di reperibilità per permettere eventuali visite mediche fiscali da parte dell’INPS o del datore di lavoro. Le fasce di reperibilità sono dalle 10 alle 12 del mattino e dalle 17 alle 19 del pomeriggio, orari che valgono tutti i giorni compresi i domenicali o festivi.

Il CCNL Servizi ambientali prevede il diritto di conservazione del posto di lavoro per dipendenti non in prova per un periodo complessivo di 365 giorni. Durante il periodo di assenza dal lavoro per malattia, il lavoratore percepisce dall’azienda l’intera retribuzione globale mensile netta con integrazione delle indennità a carico degli istituti assicuratori. Superato il periodo di comporto senza che il dipendente torni a lavoro, l’azienda può anche procedere alla risoluzione del rapporto di lavoro.

10) LICENZIAMENTI

I licenziamenti dei dipendenti con CCNL Servizi Ambientali possono avvenire con o senza preavviso. Ciò a seconda del motivo e relativa gravità che porta a tale provvedimento disciplinare. L’azienda non può, in ogni caso, adottare un provvedimento disciplinare nei confronti del lavoratore senza prima avergli contestato l’addebito e aver ascoltato eventuali ragioni a sua difesa.
Per il licenziamento con preavviso, i termini da rispettare sono:

  • 30 giorni per lavoratori con meno di 3 anni di servizio;
  • 60 giorni per lavoratori che hanno maturato tra 2 e 5 anni di servizio;
  • 90 giorni per lavoratori che hanno maturato tra 5 e 15 anni di servizio;
  • 120 giorni per lavoratori che hanno maturato oltre 15 anni di servizio.

ALTRE TUTELE E DIRITTI

Il CCNL prevede anche iniziative da parte di sindacati, aziende, associazioni datoriali e cooperative, atte a favorire la formazione o la riqualificazione professionale dei dipendenti interessati dal contratto servizi ambientali. Inoltre, le aziende sono chiamate a rispettare i parametri delle norme sulla sicurezza del lavoro e quella del Codice della Strada, per chi opera servizi esterni. Al contempo il testo prevede anche l’elenco dei diritti e doveri sia dei dipendenti, che dei datori di lavoro pubblici e privati del comparto.

IL TESTO DEL CCNL SERVIZI AMBIENTALI 2022 2024

Per maggiori informazioni tecniche e specifiche sul CCNL servizi ambientali 2022 2024, si consiglia di leggere il testo integrale.

ALTRI CONTRATTI E AGGIORNAMENTI

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di Valeria C.
Giornalista, esperta di leggi, politica e lavoro pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA.
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