Audizione dei Sindacati al Senato sul DDL per il doppio canale di reclutamento dei Docenti: ecco tutte le novità

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Il 30 settembre 2025 le organizzazioni sindacali rappresentative del comparto scuola sono state in audizione presso la VII Commissione del Senato in merito al Disegno di Legge 545, che mira a introdurre il doppio canale di reclutamento per i docenti.

La proposta di legge ha l’obiettivo di introdurre misure per superare l’alto tasso di precarietà della scuola italiana e contrastare l’abuso dei contratti a termine, problema per cui l’Italia è stata deferita alla Corte di Giustizia Europea.

Le organizzazioni sindacali, pur accogliendo l’iniziativa, chiedono interventi urgenti e investimenti.

Vediamo tutte le novità emerse nel corso dell’audizione in Senato e quali sono le proposte dei sindacati.

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I SINDACATI IN AUDIZIONE AL SENATO SUL DOPPIO CANALE DI RECLUTAMENTO

Durante l’audizione del 30 settembre 2025 sul DISEGNO DI LEGGE 545 (Pdf 204Kb), recante Disposizioni in materia di formazione e reclutamento degli insegnanti, presentato dalla senatrice Carmela Bucalo (Fratelli d’Italia) nel Febbraio 2023, i sindacati della scuola hanno espresso forte allarme sul precariato del personale scolastico, che nell’a.s. 2024/2025 ha visto oltre 250 mila supplenze ai docenti e 50 mila ATA.

A fronte di questi numeri, le organizzazioni sindacali hanno presentato una serie di richieste prioritarie e condivise, ossia:

  • stabilizzazione totale degli organici: tutti i sindacati chiedono di convertire in posti stabili (organico di diritto) tutti quelli oggi temporanei (il cosiddetto organico di fatto e i posti in deroga per il sostegno), indispensabili per un piano straordinario di assunzione;

  • tutela degli idonei: si chiede di garantire l’assunzione a tutti gli idonei dei concorsi scuola banditi negli ultimi anni (2020, 2023, 2024), prevedendo lo scorrimento delle graduatorie di merito oltre il limite del 30% e rimuovendo l’ipoteca posta dai nuovi bandi;

  • investimenti sulla formazione: la formazione in ingresso, in particolare i percorsi abilitanti per docenti da 60 CFU, non deve essere “scaricata integralmente” sul personale precario in termini di costi. Si chiede l’articolazione dell’offerta universitaria sulla base del fabbisogno reale della scuola, specie per le specializzazioni sul sostegno;

  • sblocco mobilità: si chiede di sbloccare il personale “ingabbiato” con una mobilità straordinaria sul 100% dei posti vacanti e la possibilità di trasferimenti intercompartimentali.
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LE POSIZIONI DEI SINDACATI

Nonostante la convergenza sulle priorità, i sindacati hanno sottolineato diversi aspetti del DDL ritenendoli di maggiore rilievo. La FLC CGIL, ad esempio, critica il testo per le discrasie temporali e l’insufficiente copertura economica, evidenziando che la stabilizzazione di soli 1866 docenti di sostegno prevista in Legge di Bilancio è “barattata” con il taglio di 5660 posti comuni. Inoltre, chiede il ridimensionamento del ruolo delle università telematiche nella formazione del personale.

La CISL Scuola richiama invece l’attenzione sulle assunzioni dalle graduatorie provinciali per le supplenze (GPS), previste dal DDL, auspicando che non siano residuali, ma abbiano una percentuale prestabilita (entro il 50%). Il sindacato chiede di modificare la procedura per il sostegno di I fascia GPS, prevedendo l’assunzione a tempo indeterminato da subito. Sostiene inoltre l’eliminazione del numero chiuso per l’accesso ai corsi di laurea in Scienze della Formazione Primaria (SFP).

La UIL Scuola Rua denuncia la crescita della precarietà (quasi 286.000 contratti a termine) e chiede di facilitare le assunzioni da GPS, consentendo ai docenti di candidarsi in più province e regioni per coprire i posti scoperti. Richiede anche la correzione delle tabelle titoli per eliminare la differenza di punteggio che svantaggia ingiustamente gli ITP (Insegnanti Tecnico Pratici) nel sostegno.

Il sindacato Anief sostiene il doppio canale come misura per assumere in ruolo precari storici e giovani idonei. Chiede l’aggiornamento annuale delle GPS e lo stop ai limiti d’accesso per conseguire abilitazione e specializzazione. Infine, sollecita un iter veloce per il DDL 545 per programmare le assunzioni dall’a.s. 2026/2027.

La VII Commissione del Sentato dovrà ora valutare le proposte e le richieste dei sindacati.

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IL DISEGNO DI LEGGE

Il DDL 545 propone l’introduzione del c.d. doppio canale di reclutamento per i docenti, che prevede l’assunzione non solo tramite i concorsi tradizionali, ma anche direttamente dalle graduatorie GPS.

L’obiettivo è duplice. Da un lato, offrire una via di stabilizzazione a migliaia di insegnanti che da anni lavorano con contratti a termine. Dall’altro, garantire una maggiore continuità didattica nelle scuole, riducendo il fenomeno della supplentite, ossia il continuo e massiccio ricorso ai supplenti per coprire le cattedre scoperte.

La proposta di legge affronta diverse questioni rilevanti per il sistema scolastico italiano. Tra le principali vi è l’estensione del reclutamento da GPS, includendo la prima e seconda fascia su posto comune.

Questo avverrebbe attraverso un sistema di formazione universitaria che certifichi la valutazione finale, con l’obiettivo di renderlo operativo già dall’anno scolastico 2026/2027.

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Scritto da Angela Velasquez - Coordinatrice editoriale, redattrice, esperta di concorsi pubblici, assunzioni e scuola.
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